[AIB] AIB notizie 22 (2010), n. 4
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Biblioteca Salaborsa su Facebook. Una storia.

Simona Brighetti, Virginia Gentilini

Questa storia ha avuto inizio più di un anno e mezzo fa.

Quando in Italia si è cominciato a parlare di Facebook anche noi di Salaborsa ci siamo incuriositi a questo nuovo "gioco". Rispetto ad altre opportunità del Web 2.0 come Second Life per esempio, verso cui il nostro interesse era rimasto distante, Facebook ci ha subito coinvolto con curiosità e voglia di sperimentare.

Il gruppo di Salaborsa che ha cominciato a studiare lo strumento, è partito dando vita ognuno al proprio profilo personale: fin da subito è stato necessario analizzare le diverse opportunità e le tante applicazioni gratuite a disposizione e, soprattutto, è stato interessante fare e osservare le relazioni, le conversazioni, i pregi e difetti, i fastidi e piaceri, delle vari presenze attive su Facebook. Inoltre, è risultato molto utile guardare l'utilizzo da parte delle altre biblioteche, tra cui la New York Public Library e delle altre realtà culturali italiane e straniere. I musei e, in particolare, quelli dedicati all'arte moderna e contemporanea, già allora assai attivi su Facebook, sono stati un interessante esempio da indagare.

Dopo questo primo periodo di osservazione abbiamo creato una Pagina/Page e non un profilo personale. Questo suggerimento, che si è poi rivelato fondamentale per una migliore gestione, ci è stato fornito contributi da Luca Melchionda, collega che lavora al Mart di Rovereto, uno dei musei in Italia più interessanti per il lavoro dedicato alla comunicazione e, in particolare, alla comunicazione e alla partecipazione attraverso le possibilità del Web 2.0.

A marzo 2009, dopo il benestare della direzione, la pagina di Biblioteca Salaborsa ha cominciato a essere attiva. L'inizio è stato vissuto con un certo entusiasmo: osservare la crescita continua dei fan a ogni notizia che pubblicavamo ci riempiva di soddisfazione. Ma Facebook non è solo un gioco, anzi: in questi giorni è uscito un articolo1 su "The New York Times" in occasione dell'uscita del libro "The Facebook effect. The Inside Story of the Company That Is Connecting the World" di David Kirkpatrick, che racconta la storia di questo social network dal "design spartano" che in poco tempo si è imposto sulla scena internazionale, sorpassando nettamente tutte le altre realtà simili esistenti. Nelle prime righe dell'articolo si legge: "According to The Facebook Effect, Facebook is the second-mostvisited Web site on earth (after Google). The average member spends almost an hour there each day. It has more than 400 million active users — over 20 percent of everyone on the Internet — and is growing by 5 percent a month". Da quel che è scritto in questo articolo e nelle altre numerose pubblicazioni dedicate al fenomeno, questo social network usato sia da teenagers che da persone adulte di diverse età, non è per niente un gioco: è un affare al tempo stesso "leggero" ma anche complicato e potente, da usare con attenzione e con le giuste modalità. Inoltre Facebook, pur con le problematicità note relative alla posizione di quasi monopolio nell'ambito dei social network in Italia, alla protezione della privacy degli utenti e al copyright sui contenuti, rappresenta un mezzo inedito e praticamente gratuito di marketing e promozione, che le istituzioni culturali non possono permettersi in questo momento di ignorare.

Quali sono gli obiettivi che ci siamo proposti? Attraverso Facebook è possibile promuovere eventi, iniziative, risorse e servizi, ma soprattutto è possibile creare relazioni e coinvolgere i fan/utenti, dando vita a un dialogo decisamente più diretto di quello possibile attraverso un normale sito web della biblioteca. Su Facebook la forma comunicativa tende a essere più umana e meno formale, decisamente colloquiale, immediata, emozionale.

Da dicembre 2009, dopo un primo periodo di attività non strutturata, ci siamo dati delle regole e abbiamo pensato di attivarci con delle azioni più ragionate. La redazione di tipo partecipativo ha dei compiti ben precisi: proporsi per temi, cercando di essere presenti ogni giorno (domenica inclusa) segnalando due notizie nel wall/bacheca, evitando inviti ai fan tramite la creazione di eventi o attraverso la possibilità di "taggare" le persone. Da utenti di Facebook che sperimentano gli aspetti positivi e negativi sui propri profili personali, abbiamo ritenuto opportuno, al momento, essere attivi solo attraverso questa modalità, evitando una presenza troppo invadente.

I due post che presentiamo ogni giorno sono sempre differenti. E questa è decisamente una piccola sfida, che si sta rivelando molto interessante perché permette di dare visibilità alle molteplici anime contenute in una biblioteca pubblica, in sintonia anche con l'attualità e la quotidianità. L'intento è quello di coinvolgere e incuriosire l'utente/fan variando il più possibile la presenza della biblioteca in questo particolare spazio virtuale, sfruttando al massimo tutte le possibilità del web e non solo. Diverse tipologie di contenuti vengono proposte attraverso delle serie/rubriche a tema, evitando di utilizzare questo canale solo per ripubblicare contenuti già prodotti per altri media ma creandone di specifici attraverso la rielaborazione di una gran quantità di materiali eterogenei presentati in una forma più fresca e attuale.

Ecco che allora, oltre alle notizie sulle attività della biblioteca, presentiamo le risorse online disponibili sul sito web – la Cronologia di Bologna, i Cartigli, le Proposte della biblioteca – con un taglio più immediato e quotidiano cercando di fare attenzione a non inserirci solo con messaggi meramente promozionali. Tra le serie non mancano ovviamente quelle dedicate ai libri-novità, alle risorse per i più piccoli, alla segnalazione dei tanti documenti disponibili in biblioteca per approfondire un tema di interesse o per ascoltare, vedere o documentarsi sulle iniziative legate alla vita culturale della città e non solo. Non mancano le segnalazioni delle tante risorse digitali presenti sul web – immagini, link, video – tra cui i riferimenti alle biblioteche digitali. Tutto viene presentato tenendo presente l'immaginario collettivo, l'attualità, la vita reale. Il tono della comunicazione, inoltre, cerca anche di svelare l'aspetto umano del nostro lavoro, le persone dietro l'istituzione, in sintonia con quanto raccomandato dagli esperti della comunicazione all'interno delle piattaforme di social networking.

Un compito della redazione è quello di studiare attentamente lo strumento e le sue possibilità in continua evoluzione, in particolare quelle gratuite, per rendere disponibili alcuni servizi già presenti sul web della biblioteca e implementarne di nuovi. Ad oggi, estremamente utile si è rivelata l'applicazione FBML offerta dagli sviluppatori di Facebook in modo gratuito. L'applicazione consente di modificare la scelta standard dei menu da attivare sulla propria pagina, utilizzando un linguaggio molto vicino ad HTML. Sulla pagina di Salaborsa abbiamo attivato in questo modo gli spazi "Catalogo" e "Chiedilo al bibliotecario" che contengono i link alle relative pagine web. Non mancano la necessità e il dovere di analizzare il feedback di questo lavoro: Facebook rende noti in maniera molto semplice i dati di interazione degli utenti grazie al servizio Insight che raccogli e presenta alcuni dei dati statistici di accesso ed uso. Gli amministratori di una page/pagina possono costantemente visionare i dati sulle attività dei fan, suddivisi per utenti, tipologia di interazione – mi piace, commento e inoltro del post – e i relativi dettagli con grafici. Attraverso i dati statistici del sito web della biblioteca, rilevati grazie a Google Analytics, abbiamo anche verificato che negli ultimi mesi l'accesso da Facebook alle pagine del sito è incrementato notevolmente.

Consideriamo questa esperienza decisamente positiva per i riscontri ottenuti a fronte di un impegno poco oneroso e al tempo stesso interessante.

simona.brighetti@comune.bologna.it, virginia.gentilini@comune.bologna.it


BRIGHETTI Simona, GENTILINI Virginia. Biblioteca Salaborsa su Facebook. Una storia. «AIB notizie», 22 (2010), n. 4, p. 4-5

Copyright AIB 2010-10, ultimo aggiornamento 2010-11-01 a cura di Ilaria Fava
URL: http://www.aib.it/aib/editoria/n22/0402.htm3

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