[AIB] AIB notizie 21 (2009), n. 6
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World Library and Information Congress
75th IFLA General Conference and Assembly
“Libraries create futures: building on cultural heritage”


La prima volta a un congresso IFLA
L'esperienza di due giovani bibliotecarie

Maura Quaquarelli e Maria Chiara Sbiroli

In una calda giornata di agosto, Milano è improvvisamente invasa da migliaia di borse di tessuto arancione, più di quattromila, per la precisione.
E noi siamo le entusiaste proprietarie di due di queste! È l’omaggio che ci è stato fatto al nostro arrivo al Congresso IFLA di Milano, al quale abbiamo deciso di partecipare insieme.
Siamo due giovani bibliotecarie bolognesi, e quando abbiamo deciso di iscriverci ci conoscevamo appena. La prospettiva di partecipare a un evento di portata internazionale stimolava entrambe e l’entusiasmo all’idea di poter imparare qualcosa di nuovo ha dissolto i dubbi sulla nostra inadeguatezza in un ambiente che immaginavamo molto serio e formale.
Ci è venuta l’idea di raccontare e condividere la nostra esperienza con la comunità di bibliotecari italiani perché per noi è stata molto stimolante e piena di sorprese: non possiamo fare a meno di esortare tutti i colleghi che non abbiano avuto l’occasione di prenderne parte a provare almeno una volta l’esperienza di un congresso bibliotecario internazionale.

Prima di partire immaginavamo i numerosi incontri previsti dal programma del congresso come veri e propri corsi professionali, ai quali ci saremmo dedicate con rigore accademico. Quindi, per prepararci al meglio, il primo giorno abbiamo seguito la “Newcomers session”, organizzata per aiutare a orientarsi chi partecipava per la prima volta a un congresso IFLA. L’esortazione dei relatori a non seguire tutte le sessioni ma piuttosto a conoscere gli altri partecipanti e visitare la città ci ha spiazzato, così come ci hanno inizialmente lasciate perplesse gli argomenti trattati nelle varie sessioni.
Se in alcuni casi i relatori illustravano le tematiche più recenti affrontate dai gruppi di studio internazionali, in altri descrivevano casi di studio specifici, legati alla loro realtà di provenienza.
Abituate a seguire corsi di formazione in cui gran parte di ciò che viene insegnato può essere traslato nelle nostre realtà lavorative, trovavamo difficile sfruttare quanto ascoltavamo nella nostra attività quotidiana.

Con nostra sorpresa, in una sessione dedicata ai servizi per ragazzi e giovani adulti, una bibliotecaria turca ha spiegato come nel suo paese le biblioteche per ragazzi siano un’assoluta novità, e non avendo punti di riferimento ha chiesto l’aiuto degli astanti, invitandoli a contribuire con le proprie idee, per elaborare un progetto sulla base di esperienze già avviate: eravamo lì per imparare, ma gli stessi relatori chiedevano di poter imparare qualcosa da noi!
In un altro incontro, una giovane bibliotecaria rumena ha presentato un progetto di valorizzazione del patrimonio culturale di una piccola enclave russa, comunicandoci allo stesso tempo l’orgoglio per il successo dell’iniziativa da lei ideata, ma anche l’emozione mista a incredulità nell’illustrarne i risultati davanti a una platea internazionale.
Non sono mancati neanche gli incontri dedicati a tematiche universali, a ricordarci il valore di indirizzo e coordinamento esercitato dall’IFLA: assistendo alla presentazione dei nuovi principi internazionali di catalogazione, conclusa con un brindisi collettivo proposto da Barbara Tillett, non abbiamo potuto fare a meno di chiederci: si sentivano emozionati come noi i colleghi che parteciparono alla conferenza di Parigi del ’61? Al termine di ogni sessione ci è venuto istintivo cercare il confronto con tutti: i nostri vicini di poltrona, le persone incontrate durante la pausa caffè, i partecipanti agli incontri in attesa nei corridoi…
Ci siamo ritrovate ben presto a commentare quanto ascoltato con bibliotecari fino a quel momento sconosciuti, come quando è nata un’animata e stimolante discussione sull’etica bibliotecaria in seguito all’incontro relativo alla libertà di accesso all’informazione. Del resto, era proprio nello spirito degli organizzatori creare momenti dedicati alla convivialità, come la cena in Galleria Vittorio Emanuele e i vari pranzi e aperitivi, per facilitare la reciproca conoscenza e lo scambio di idee.

È stato proprio questo dialogo continuo con colleghi italiani e stranieri a svelarci qual è il vero scopo dei congressi IFLA: un’occasione di condivisione e confronto fra realtà profondamente diverse. Abbiamo provato un senso di inadeguatezza constatando l’eccellenza dei servizi bibliotecari in paesi come la Danimarca, e abbiamo condiviso le speranze riposte nella creazione dei primi servizi informativi in aree in via di sviluppo come il Bangladesh.
Avere una panoramica sulla realtà bibliotecaria degli altri paesi ci ha fatto capire come problematiche e finalità che siamo abituati a considerare locali siano in fondo comuni a tutti i bibliotecari del mondo, e che l’importante non è il grado di sviluppo raggiunto, ma gli obiettivi e i traguardi che sono ancora davanti a noi.

Siamo tornate a casa con la forte sensazione di aver fatto parte fisicamente, per alcuni giorni, di una comunità che condivide gli stessi interessi, gli stessi dubbi, e soprattutto le stesse passioni. Questo confronto su così larga scala finora ci era mancato, ma il Congresso IFLA ce l’ha fornito ben oltre le nostre aspettative.
Nel clima di questo avvenimento, che sicuramente ha rinsaldato il prestigio della comunità dei bibliotecari italiani, rilanciamo un bisogno sentito, ora, con maggiore intensità: quello di rafforzare lo spirito di corpo della nostra associazione, di invitare i colleghi alla cooperazione e alla condivisione di scelte organizzative, a proporre modelli di successo per un confronto costruttivo che possa coinvolgere anche le realtà più svantaggiate, ricordando che nessuno è solo con la sua biblioteca, ma che abbiamo senso solo in quanto rete capillare che garantisca a tutti i cittadini l’accesso all’informazione.

mauraq83@libero.it
csbiroli@libero.it


QUAQUARELLI, Maura - SBIROLI, Maria Chiara. La prima volta a un congresso IFLA. L'esperienza di due giovani bibliotecarie. «AIB notizie», 21 (2009), n. 6, p. 18

Copyright AIB 2009-12, ultimo aggiornamento 2009-12-11 a cura di Zaira Maroccia
URL: http://www.aib.it/aib/editoria/n21/0618.htm3

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