Il 22 e 23 maggio 2009 ha avuto luogo a Verona il seminario “Le società letterarie. Italia e Germania a confronto”, promosso dalla Società letteraria di Verona e dall’Università cittadina, dalla Regione del Veneto, dall’Arbeitsgemeinschaft Literarischer Gesellschaften und Gedenkstätten (ALG), l’associazione che raccoglie oltre duecento tra archivi, centri di ricerca, biblioteche e musei letterari in Germania.
Il seminario ha inteso favorire l’incontro con singole realtà italiane affini, allo scopo di evidenziare, attraverso la presentazione di casi esemplari, l’importanza e la configurazione del tutto nuove che queste istituzioni assumono nel momento in cui si aprono al pubblico e pertanto non si limitano più a conservare e tutelare, ma si impegnano a valorizzare, divulgare ed esporre i rispettivi patrimoni.
Doveroso ricordare che il seminario è portatore anche dell’esperienza dell’ALG Europa Workshop, che ha avuto luogo a Berlino nel febbraio scorso con lo scopo di verificare l’esistenza di una rete tra istituzioni letterarie all’interno di ogni paese e nella prospettiva di costituire una rete europea; vi hanno partecipato i rappresentanti di una ventina di paesi europei, tra cui dall’Italia Maria Gregorio e Francesca Ghersetti.
Nella sessione Letteratura in pubblico sono state presentate le esperienze e le riflessioni sulla valorizzazione del patrimonio conservato soprattutto da biblioteche e archivi e sulla divulgazione del lavoro di ricerca da loro svolto: in tutte le relazioni è emerso quanto le attività espositive e le iniziative orientate a intercettare l’attenzione e l’interesse di un pubblico più vasto di quello tradizionale vengano premiate da una partecipazione spesso insospettata e riescano a creare e consolidare un senso di appartenenza a quegli istituti anche in quanti amano la letteratura ma non sono specialisti.
Così è stato nell’esperienza ultradecennale di Diana Toccafondi all’Archivio di Stato di Prato e con il lavoro per l’International Council of Archives sugli archivi letterari, nonché con la creazione e l’attività dell’Associazione Case della memoria, unica rete italiana di case museo, ancorché non solo letterarie; così è emerso dall’esperienza del Gabinetto Vieusseux di Firenze, di cui Gloria Manghetti ha sottolineato come sia ancora valida la riflessione del fondatore Alessandro Bonsanti sui significati e le modalità espositive delle collezioni. Luisa Finocchi ha portato l’esperienza della Fondazione Mondadori che, non dispondendo di spazi espositivi, lavora sulla divulgazione e comunicazione della cultura editoriale attraverso progetti di iniziative e mostre in grado di creare nuove relazioni e coniugare qualità e costi contenuti.
Maria Letizia Sebastiani ha ricordato la lunga tradizione espositiva della Biblioteca nazionale Marciana di Venezia, che sta ulteriormente consolidandosi e predisponendo nuovi spazi a quello scopo. Christiane Kussin ha esposto l’esperienza dell’ALG, la cui attività sempre più estesa in Germania offre nuovi suggerimenti di lavoro e spunti di riflessione per la costituzione di una rete anche in Italia, oltre che in Europa; la sessione si è conclusa con una panoramica di Francesca Ghersetti sulla situazione italiana da cui emerge, a fronte di grande vivacità e ricchezza di situazioni, la complessiva frammentarietà che dovrebbe utilmente trovare una organica ricomposizione.
La sessione Esporre la letteratura si è concentrata sul tema dell’esposizione quale strumento privilegiato per valorizzare e divulgare, coinvolgendo il largo pubblico. Introdotto da Aurora di Mauro, che ha sottolineato l’attenzione che la Regione del Veneto dedica alla realtà territoriale dei musei, Hans Wisskirchen ha illustrato due tra i musei letterari più rappresentativi e frequentati a Lubecca: Casa Buddenbrock, dedicata agli scrittori della famiglia Mann (in particolare, Thomas e Heinrich) e la casa di Günter Grass, di recente istituzione, nella quale si vuole, grazie alla multiforme attività dello scrittore, pittore e scultore, infrangere le barriere tra i diversi generi artistici; Axel Kahrs ha esposto una nuova tendenza che si fa strada nei musei letterari tedeschi dove, sulla scia degli studi di “geografia della letteratura”, si pone al centro della rappresentazione un paesaggio o un territorio.
Due gli esempi italiani: la casa del Petrarca ad Arquà, luogo di memorie petrarchesche il cui mito, iniziato subito dopo la morte del poeta e sviluppatosi con qualche discontinuità sino ai giorni nostri, è stato illustrato da Davide Banzato; Claudio Rorato ha presentato poi la Casa di cultura Goffredo Parise a Ponte di Piave divenuta, per esplicito legato testamentario, luogo di testimonianza della vita e dell’opera dello scrittore ma anche centro di cultura costituito da casa museo, centro studi e biblioteca pubblica.
L’ultima sessione dell’incontro si è svolta nella sede del Museo Maffeiano ed è stata dedicata alla figura di Goethe, al suo rapporto con il Museo veronese durante il viaggio in Italia e con alcune tematiche, molto presenti nella museologia contemporanea, che egli ha largamente anticipato. Margherita Bolla ha parlato del ruolo del Maffeiano rispetto agli altri istituti culturali di Verona; Dorothee Hock ha parlato della Casa di Goethe a Roma, che ha sede nell’abitazione in cui lo scrittore visse due anni, evidenziandone il ruolo di punto di incontro e motore di numerose attività culturali ed espositive; Ernesto Guidorizzi ha evocato la visita di Goethe al Maffeiano, un passaggio che si rivelerà denso di conseguenze per l’opera futura; Maria Gregorio ha presentato il volume di Gabriella Catalano Musei invisibili: idea e forma della collezione nell’opera di Goethe, evidenziando come lo scrittore tedesco abbia individuato nel museo il luogo d’attrazione di tutte le forze culturali e sociali in ogni epoca e, nell’interpretazione, lo strumento indispensabile per esporre significativamente le opere.
Un primo e veloce bilancio del seminario è d’obbligo.
Tutte le relazioni, di grande qualità, hanno messo a fuoco la prospettiva del possibile, auspicabile lavoro comune sul territorio nazionale ed europeo tra le diverse realtà: archivi, biblioteche e musei letterari.
francesca.ghersetti@fbsr.it