[AIB] AIB notizie 21 (2009), n. 5
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“Conservare il Novecento”: un anniversario

Giuliana Zagra

“Conservare il Novecento” ha compiuto dieci anni. Passeggiando con Maurizio Messina per le vie di Bologna, alla fine di una riunione di programma della Commissione Biblioteche pubbliche statali di cui Maurizio era presidente, si disquisiva più o meno amabilmente sulla possibilità di fare un convegno sulla conservazione che «non fosse il solito convegno sulla conservazione». Era la primavera del Novantanove e si viveva un clima diffuso di fine secolo, oltreché di fine millennio, che induceva a valutazioni e bilanci complessivi.
L’idea di un convegno dal taglio mirato, specifico sulla conservazione novecentesca nasceva così, dal desiderio di affrontare qualcosa di diverso in un campo dove molto era stato già detto, di mettere sul tappeto un tema urgente il cui oggetto rischiava di sbriciolarsi, come le pagine di tanti libri e giornali, e scivolare via insieme al secolo che finiva. Spingeva la necessità concreta e l’esperienza sul campo di chi, come me, si trovava a gestire un fondo novecentesco, dalle caratteristiche complesse, fuori dagli schemi e dagli standard, senza poter contare su un quadro di riferimento generale normativo e metodologico, ma solo sul confronto empirico con altri bibliotecari più o meno alle prese con problemi analoghi e altrettanto disorientati.
Ma in quella prima fase di gestazione si trattava ancora soltanto di un’idea tutta da verificare e di un titolo su cui invece non avevamo dubbi: “Conservare il Novecento” suonava bene, come l’affermazione di un impegno o meglio ancora di un programma.
Il confronto con Luigi Crocetti – l’unico che in quegli anni avesse affrontato queste tematiche e detto qualcosa di illuminante – fu decisivo per dare spessore e contenuto al progetto.
Il contesto lo fornì Rosaria Campioni, Soprintendente dei beni librari e documentari della Regione Emilia-Romagna, che intuì immediatamente quanto la tematica della conservazione del libro e della documentazione moderna, portata all’interno del Salone ferrarese dove la parola restauro era da sempre associata ad altri beni culturali, potesse rappresentare una sfida che meritava di essere affrontata.
Infine era necessario un referente tecnico scientifico autorevole che nel campo della tutela e conservazione libraria non poteva che essere l’Istituto centrale per la patologia del libro (ICPL), nella persona di Carlo Federici e successivamente di Armida Batori: a quel punto era nato il comitato scientifico e promotore e si erano gettate le basi della manifestazione.

Il convegno si tenne, suddiviso in quattro sessioni, il 25 e il 26 marzo del 2000. Il programma era denso di temi e di argomenti, praticamente una declaratoria di tutti gli aspetti tipologici e problematici in cui si scompone il patrimonio documentario moderno, dagli archivi cartacei a quelli multimediali, dalle teche RAI al libro per ragazzi e ai documenti musicali.
Storiche, se così si può dire, rimangono le due sessioni della mattina inaugurale, dove per la prima volta vennero enucleati con chiarezza, da parte di Luigi Crocetti e di Ezio Raimondi, concetti fondamentali per gli sviluppi successivi, come quello di archivio culturale e biblioteca d’autore.
Fu presto evidente come questo primo appuntamento, che si presentava come un condensato di temi e problemi, non potesse esaurire l’argomento, e che il convegno avrebbe dovuto trasformarsi in un progetto a lungo termine in grado di affrontare e approfondire i singoli aspetti.
L’appuntamento a partire da quel marzo del 2000 si è ripetuto con regolarità tutti gli anni fino a diventare un luogo consueto di incontro tra operatori, esperti, archivisti e bibliotecari del moderno e fertile terreno di scambi e di confronto.
Altro punto fermo per la riuscita del progetto è stato l’aver stabilito e rispettato una regola fondamentale: produrre per ogni convegno, con regolarità e precisione, un volumetto di atti, pubblicati per i tipi dell’AIB, che puntualmente abbiamo mandato in stampa alla vigilia dell’appuntamento successivo. Attualmente sono usciti nove volumi, e uno è in preparazione per l’anno prossimo, attraverso i quali è possibile ripercorrere il lavoro fatto in questi anni, gli argomenti affrontati, le proposte e le metodologie in atto.
A partire da quel primo incontro traboccante di contenuti e di urgenze legate alle diverse tipologie di documenti e intitolato semplicemente “Conservare il Novecento” si sono affrontate via via le tematiche specifiche: la stampa periodica, gli archivi informatici, gli archivi fotografici, gli apparati paratestuali del libro, i generi letterari e editoriali, gli archivi degli editori, i documenti sonori, le carte della moda e infine, quest’anno, quasi a chiudere il cerchio, gli archivi culturali.

Oggi, di nuovo, dopo dieci anni, si torna inevitabilmente a un clima di bilanci.
Certamente “Conservare il Novecento” ha avuto il merito di sottoporre all’attenzione degli addetti ai lavori e degli amministratori la necessità di preservare un patrimonio documentario vasto e variegato ad altissimo rischio di dispersione.
Il secolo che in assoluto si è più autorappresentato nella storia dell’umanità, come si è visto, non ha sviluppato sufficientemente le strategie conservative atte a preservarne le testimonianze.
Ma non è soltanto sul piano della sensibilizzazione che si sono ottenuti risultati: i convegni che si sono succeduti negli anni hanno fatto anche da vetrina per progetti importanti e innovativi, come il censimento degli archivi editoriali realizzato con il concorso di istituzioni pubbliche come il Ministero per i beni e le attività culturali e enti privati come la Fondazione Mondadori o il progetto europeo Conbelib, di cui l’ICPL è stato partner con il ruolo di coordinatore.
La decima edizione di “Conservare il Novecento” è stata dedicata a Luigi Crocetti, la cui presenza nel comitato scientifico e a ogni appuntamento ferrarese è stata punto di riferimento e fonte di ispirazione, e anche in questi ultimi anni, in cui si è dovuto continuare senza di lui, abbiamo cercato di proseguire nella scia dei suoi insegnamenti.

novecento@bnc.roma.sbn.it


ZAGRA, Giuliana. “Conservare il Novecento”: un anniversario. «AIB notizie», 21 (2009), n. 5, p. 11

Copyright AIB 2009-10, ultimo aggiornamento 2009-10-14 a cura di Zaira Maroccia
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