[AIB] AIB notizie 21 (2009), n. 2
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La casa della memoria e della storia
documentazione, ricerca e formazione

Stefano Gambari

La Casa della memoria e della storia è stata progettata e realizzata nella convinzione che memoria e storia siano elementi costitutivi del nostro presente: spiegano infatti l’origine della nostra Repubblica, ed è proprio la conoscenza storica a consentire una piena e consapevole cittadinanza. Il Comune di Roma ha inaugurato la struttura il 24 marzo 2006, anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine.
Qui sono ospitate gran parte delle associazioni che hanno contribuito alla fondazione della nostra democrazia e che fanno della formazione storica e della trasmissione della memoria un impegno culturale e un vero servizio pubblico: il patrimonio di monografie, periodici, documentazione archivistica e multimediale raccolto nella Casa permette di ricostruire la storia del nostro paese nel passaggio alla democrazia e nel suo sviluppo successivo.

La Casa è dunque un laboratorio per una memoria attiva che si attua tramite il racconto e la testimonianza, e insieme un luogo-contenitore di attività didattiche, culturali e di divulgazione storica, di progetti di ricerca e di documentazione: durante l’intero arco dell’anno si svolgono seminari e convegni di carattere scientifico, tavole rotonde, presentazioni di novità editoriali, interventi didattici con le scuole e cicli di formazione per gli insegnanti, cineforum, mostre fotografiche, letture di poesie, performance artistiche, rassegne tematiche di siti web, e naturalmente le celebrazioni del Giorno della memoria (27 gennaio), del Giorno del ricordo (10 febbraio) e delle date più significative per la storia del nostro paese.

La Casa della memoria e della storia, “polo di attrazione multidisciplinare”, raccoglie, conserva e valorizza il patrimonio bibliografico, archivistico e multimediale, assicurando il servizio di accesso e fruizione per il pubblico, gli studiosi, le scuole.
All’interno della Casa sono infatti fruibili numerose collezioni di risorse documentarie, di carattere bibliografico e archivistico.
La Biblioteca della Casa della memoria e della storia, organizzata e gestita a cura dell’Istituzione Biblioteche del Comune di Roma (Polo SBN RMB), dispone di un patrimonio di oltre 6000 monografie aggiornato tramite donazioni e acquisizioni continue; il catalogo online è consultabile all'indirizzo http://opac.bibliotechediroma.it (selezionare Casa della memoria e della storia). La biblioteca raccoglie le collezioni ANED, ANEI, ANPI, Circolo Gianni Bosio, FIAP.
Come le biblioteche della Casa dei teatri e della Casa del parco, questa biblioteca tematica è bifronte: da un lato è rivolta a un’utenza di ricercatori e studiosi con un’offerta di opere in sola consultazione, dall’altro si integra nella rete delle Biblioteche di Roma offrendone tutti i servizi e dischiudendosi così a un’utenza più vasta attraverso servizi quali il prestito interbibliotecario urbano. Il profilo della collezione vede rappresentate: storia del Novecento, prima e seconda guerra mondiale, fascismo e antifascismo, Resistenza e Liberazione dall’occupazione tedesca, deportazione, campi di internamento e di sterminio, antisemitismo e Shoah, memorie biografiche e autobiografiche dei sopravvissuti, storia dell’Italia repubblicana.
Il patrimonio bibliografico è particolarmente significativo per le collezioni di monografie sull’occupazione nazista di Roma e sulle stragi in Italia, per i diari e le memorie di partigiani, di sopravvissuti alla Shoah o di prigionieri italiani deportati nei campi di prigionia in Germania. La collezione del Circolo Gianni Bosio è invece specializzata in metodologia della storia orale e sociologia della memoria e copre altre aree d’interesse quali identità culturale e culture migranti, storia locale e sociale, folclore e musica popolare, trasformazione industriale e conflitti sociali, globalizzazione e sviluppo.
Con due interventi di catalogazione (Biblionova e Zètema) sono state trattate 4500 monografie; gestione dei servizi, selezione delle donazioni e catalogazione delle acquisizioni correnti sono a cura della Biblioteca. Oltre alle dediche, particolare attenzione è stata rivolta ai materiali rinvenuti all’interno dei libri (per esempio carte, lettere, fotocopie, ritagli di quotidiani, biglietti, cartoline, emissioni filateliche): nel record catalografico è stata registrata (in Precisazione del volume) l’informazione e il riferimento alla busta del raccoglitore in cui è attualmente conservato il documento.
Tutti i volumi sono protetti da una pellicola rimovibile protettiva: la biblioteca partecipa infatti alla campagna per la conservazione preventiva dei libri del Ministero per i beni e le attività culturali - Istituto centrale per la patologia del libro che si prefigge l’obiettivo di sensibilizzare i lettori alla protezione, al rispetto e all’amore per i libri. Nell’indicizzazione semantica delle risorse documentarie – oltre al Soggettario di Firenze – è stata adottata la 22a edizione della Classificazione decimale Dewey (CDD) che espande e articola notevolmente la classe 940.5318 (Olocausto). Cfr. l’articolo di Isabella Melozzi, Classificare l’inclassificabile: l’Olocausto nella CDD, Considerazioni sull’espansione della classe 940.5318, "Biblioteche oggi", 26 (2008), n. 5, p. 33-38.

Occorre osservare che il soggetto corrispondente alla classe Dewey è solo in parte Ebrei - Persecuzioni, in quanto la classe comprende anche documenti relativi alle persecuzioni e allo sterminio di altri gruppi sociali. Il termine Shoah – che dovrebbe sostituire Olocausto, discutibile per le connotazioni semantiche fuorvianti – si estende infatti oggi a comprendere tutti coloro che furono oggetto del sistema concentrazionario nazista di sfruttamento e di sterminio: rom, omosessuali, testimoni di Geova, politici, partigiani, lavoratori coatti, asociali ecc. Sono numerose le nuove articolazioni della CDD che permettono oggi di indicizzare: memorialistica della deportazione, cause e conseguenze della Shoah, confisca dei beni, negazionismo, movimenti di resistenza e di aiuto (Giusti tra le nazioni), particolari eventi come la notte dei cristalli o la conferenza di Wannsee, ghetti e campi di sterminio mantenuti dalle forze dell’Asse, memoriali.
Tra i progetti della Biblioteca attualmente in corso, entrambi a livello di Polo SBN, l’Arricchimento dell’opac prevede la redazione di abstract e il collegamento al record catalografico di oggetti digitali e il progetto Web della memoria riguarda invece la selezione di siti web di qualità pertinenti alla collezione con una loro descrizione a catalogo secondo ISBD(ER), comprensiva di abstract. Tra i servizi erogati: consultazione e prestito, consulenza e informazioni bibliografiche, servizi multimediali (otto postazioni), emeroteca, servizio fotocopie, prestito interbibliotecario, postazione ingranditore per ipovedenti.
La biblioteca contribuisce alla programmazione culturale della Casa con l’organizzazione di attività di diversa tipologia; conserva inoltre l’archivio digitale del progetto Album di Roma: fotografie private del Novecento; i cittadini possono consegnare foto relative alla città, che vengono digitalizzate e pubblicate sul sito. In collaborazione con la Biblioteca Rispoli e l’Università Roma Tre (Centro di ateneo per lo studio di Roma, Chroma) è stato di recente promosso un concorso fotografico all’interno di un progetto di documentazione storica e territoriale dell’area di Trastevere (Trastevere: società e trasformazioni urbane dall’Ottocento ad oggi). Un’altra collezione importante presente nella Casa è la Biblioteca dell’Istituto romano per la storia d’Italia dal Fascismo alla Resistenza con un patrimonio di oltre 7500 volumi descritti nel catalogo informatizzato (WinIsis) e specializzato in storia italiana del Novecento, Resistenza, deportazione, storia contemporanea di Roma e del Lazio, storia e memoria, metodologia della ricerca, didattica della storia.
Nell’ambito della biblioteca è collocato il fondo Riccardo Poli (antifascista e militante nel Partito d’azione), consistente in circa 200 volumi e opuscoli editi tra gli anni Venti e Quaranta. L’Istituto, nato nel 1963, pubblica dal 1998 il periodico "L’annale Irsifar".

Una collezione di audiovisivi su differenti supporti, con videoregistrazioni originali di testimoni, è presente presso il Centro telematico di storia contemporanea, “struttura di servizio” della Casa, istituito nel 1999 con protocollo di accordo tra l’ANPI di Roma, Comune di Roma, Provincia di Roma e Regione Lazio; presso il Centro è consultabile la base dati della Gale Conditions & politics in occupied Western Europe, 1940-1945.
Collocata in Sala multimediale, l’Emeroteca è costituita in prevalenza da periodici, anche esteri, dell’Irsifar: riviste italiane di storia contemporanea e di cultura, pubblicazioni dell’Istituto nazionale per la storia del movimento di Liberazione in Italia (Insmli), degli Istituti della Resistenza, dell’Ufficio storico dello Stato maggiore dell’esercito, di associazioni antifasciste, di fondazioni ed enti culturali.

Presso la Casa sono infine conservati gli importanti archivi di ANPI, Irsifar, ANEI, Circolo Gianni Bosio. L’ANPI custodisce l’Archivio dei partigiani iscritti a Roma e nel Lazio, provenienti da varie regioni, con circa 8000 schede di riconoscimento, qualifiche partigiani e patrioti, mentre l’Archivio dell’ANEI documenta le attività dell’associazione, che si costituì nel 1946 tra i reduci dai campi di internamento nella Germania nazista. L’Archivio Irsifar è composto da: Ricerche e documenti (comprende il nucleo originario della documentazione e delle ricerche relative al tema della Resistenza); Memoria di carta (530 faldoni sui movimenti politici giovanili e studenteschi in Italia dagli anni Sessanta agli anni Novanta: volantini, manifesti, ciclostilati, opuscoli, verbali di assemblee); archivio personale dello storico Nicola Gallerano (articoli, materiali di ricerca, documenti, corrispondenza e appunti relativi alla sua attività scientifica); l’Archivio istituzionale consente di ricostruire la storia dell’Istituto dalla fondazione ai giorni nostri; un archivio audiovisivo raccoglie registrazioni di iniziative pubbliche, interviste e materiali multimediali per la didattica della storia.
Di recente è stato acquisito l’intero archivio di Ruggero Zangrandi, attualmente in fase di riordino, una documentazione di grande valore che permette di ricostruire per intero il suo percorso di vita, dal fascismo alla deportazione, fino alla sua attività politica, di storico e di giornalista nell’Italia repubblicana. Tutti gli archivi sono stati riordinati con schedatura informatizzata (programma GEA) e sono consultabili a http://www.archividelnovecento.it. Presso il Circolo Gianni Bosio, organizzazione culturale per la conoscenza critica delle culture popolari fondata nel 1972, è consultabile l’Archivio audiovisivo e sonoro “Franco Coggiola”, intitolato allo storico curatore dell’Archivio sonoro dell’Istituto Ernesto de Martino. Un patrimonio di oltre 1300 documenti sonori originali, in via di costante accrescimento, comprende i seguenti fondi: Roma e Lazio (musica popolare e forme espressive dell’oralità a Roma e nel Lazio); Ardeatine (interviste sulla memoria delle Fosse Ardeatine e della Resistenza a Roma); Giovanna Marini (musica popolare del Salento, del Lazio, della Sardegna); USA (folk music, gospel, canzone politica da New York, Filadelfia, Kentucky); Italia Ranaldi (repertorio della maggiore cantatrice tradizionale del Lazio); Elvira Nobilio (storiche registrazioni di musica popolare di Penne, Abruzzi). I fondi in via di digitalizzazione sono: Salesiani (interviste sul Borgo Ragazzi di Don Bosco di Roma); VII Municipio (interviste su Centocelle, Quarticciolo, Tor Sapienza, Tor Tre Teste); Provincia (interviste su antifascismo e guerra a Tivoli, Monterotondo, Valmontone); Africa e migranti (musica e interviste sulle culture migranti a Roma e nel Lazio); Incalza (interviste in Puglia sulla seconda guerra mondiale e sui bombardamenti a Roma); Terni e Valnerina (storia orale delle Acciaierie e musica popolare); Terni 2004 (interviste video sulla lotta contro la chiusura degli Acciai speciali); Confino politico (interviste con ex confinati e familiari a Genzano); Pantera (interviste sulle occupazioni studentesche a Roma nel 1990); ’68 (interviste sui movimenti del ’68 a Roma e altrove); Genova (interviste sulla memoria dei fatti di Genova, luglio 2001); Susanna Cerboni (musica e interviste a Castel del Piano (GR), e Guardavalle (CZ)); Rebibbia (interviste e storie di vita di detenuti); Nicaragua (interviste sulla realtà sociale dei quartieri poveri di Managua); India (interviste e cerimonie religiose); Harlan (interviste, cerimonie religiose, musica dei minatori del Kentucky, USA). Oltre all’archivio, è presente una sezione audiovisiva di circa 300 documenti e una collezione discografica specializzata su musiche popolari e ricerca sul campo.
L’Archivio svolge opera di formazione per la ricerca sul campo e la gestione e organizzazione di archivi sonori, in collaborazione con la Discoteca di Stato.


Biblioteca della Casa della memoria e della storia
Tel. 0645460501 (front office biblioteca), 0645460504 (ufficio)
casadellamemoria@bibliotechediroma.it

Biblioteca e archivi dell’Istituto romano per la storia d’Italia dal Fascismo alla Resistenza (Irsifar)
Tel. 066861317, Fax 0677201737
irsifar@libero.it

Archivio audiovisivo e sonoro “Franco Coggiola” dell’Associazione culturale Circolo Gianni Bosio
Tel. 0668135642
segreteria@circologiannibosio.it,

Archivio dell’ANPI
Tel./fax 066896519
anpi.roma@comune.roma.it

Archivio dell’ANEI
Tel./fax 0668301203
info@anei.it

Progetto a cura di: Dipartimento Cultura Comune di Roma, Istituzione Biblioteche di Roma, Archivio storico capitolino, Zètema Progetto cultura.


GAMBARI, Stefano. La casa della memoria e della storia: documentazione, ricerca e formazione. «AIB notizie», 21 (2009), n. 1, p. 22-24: ill.

Copyright AIB 2009-04, ultimo aggiornamento 2009-04-28 a cura di Zaira Maroccia
URL: http://www.aib.it/aib/editoria/n21/0222.htm3

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