Il giorno 11 aprile 2008 è stato definitivamente siglato tra l’ARAN e le rappresentanze sindacali nazionali il CCNL del personale non dirigente del comparto regioni e autonomie locali – quadriennio normativo 2006-2009, biennio economico 2006-2007.
Il contenuto dell’articolato riguarda prevalentemente gli adeguamenti economici pregressi degli stipendi (dal 2008 si è già in regime di rinnovo). Grande spazio è stato dato al Codice disciplinare e agli elementi a esso collegati, quali il rapporto tra i procedimenti disciplinari e i procedimenti penali. Importante, in senso limitativo, è la novità che fissa un tempo minimo di permanenza di 2 anni in ciascuna delle posizioni economiche nei passaggi di progressione orizzontale.
Vi è una clausola di rinvio in cui le parti firmatarie dell’accordo si «impegnano a disciplinare in sede di rinnovo contrattuale 2008-2009» alcune materie di particolare contenuto e tra queste – art. 10 , punto e) – il sistema di classificazione professionale, con prioritario e particolare riferimento ai profili indicati nell’art. 12 del CCNL del 22 gennaio 2004. Viene rinviato che cosa? Il testo dell’art. 12 dice:
1. Al fine di promuovere, nell’ambito della vigenza del presente accordo contrattuale, un migliore e più efficace riconoscimento della professionalità dei dipendenti (…) è istituita una Commissione paritetica ARAN e Confederazioni e organizzazioni sindacali (…) con il compito di formulare alle parti negoziali proposte per una verifica del sistema di classificazione che, in particolare devono:
L’attuazione dell’art. 24 prendeva in considerazione la possibilità concreta di vedere il riconoscimento dei profili professionali dell’assistente di biblioteca e del bibliotecario, tra gli addetti all’informazione, dopo un incontro a Roma dell’Osservatorio lavoro AIB (Loredana Vaccani e Nerio Agostini) con il Sindacato proprio il 5 ottobre 2001, in concomitanza dei lavori di Bibliocom, qualche ora prima della sigla del contratto nazionale.
L’impegno dell’Osservatorio è continuato sino all’uscita dell’art. 12 del 2004 e portando persino alla firma e diffusione di un comunicato congiunto AIB, CGIL, CISL, UIL che indicava la condivisione del problema “profilo del bibliotecario” e della priorità temporale nel dover affrontarlo. Successivamente è forse venuto meno il pressing sul sindacato nazionale e come risultato i bibliotecari di ente locale continuano a non vedere riconosciuta la professionalità!
Qualcuno potrebbe anche dire che la speranza è l’ultima a morire. Forse sì, ma alla sola condizione che l’AIB riprenda a farsi carico del problema in forma decisa come si è cercato di fare negli anni passati.
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