Il 27 febbraio scorso si è tenuta a Roma la 4° giornata di studio della Commissione permanente per l’aggiornamento delle Regole italiane di catalogazione per autore (RICA), finalizzata alla presentazione del testo delle nuove norme di catalogazione, a precisare l’impostazione del lavoro svolto e a raccogliere osservazioni e suggerimenti da parte della comunità bibliotecaria.
Ha aperto la giornata il direttore dell’ICCU Marco Paoli, che ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto dalla Commissione, istituita nel dicembre 1996 dalla Direzione generale per i beni librari del Ministero per i beni e le attività culturali.
L’ICCU ha supportato costantemente l’attività della Commissione che ha terminato nel dicembre 2007, secondo l’impegno preso, la stesura dei testi in forma di bozza delle nuove regole italiane di catalogazione.
Il presidente della Commissione Giovanna Merola, nella sua introduzione ai lavori, ha puntualizzato come il testo delle nuove norme sia da considerarsi una bozza completa, con una articolazione in tre parti (Descrizione bibliografica e dell’esemplare; Opere e espressioni; Responsabilità) corrispondenti alle tre fasi dell’attività di catalogazione, oltre a un capitolo introduttivo dedicato alle norme generali e alcune appendici.
Comprende una vasta selezione di esempi mentre devono ancora essere predisposti il glossario e l’indice analitico.
Le parti che compongono il testo sono state pubblicate a partire dal 2004, con cadenza semestrale, sulla pagina web del sito dell’ICCU dedicata alla Commissione. Il presidente ha illustrato i prossimi obiettivi della Commissione che prevedono: il completamento e la verifica del testo, l’eventuale integrazione di alcuni esempi e la realizzazione della versione definitiva e della stampa entro il 2008. Si è infatti programmata una presentazione delle nuove regole al congresso IFLA 2009. Nel corso del 2008 si prevede di realizzare anche, a titolo sperimentale, una versione web delle nuove norme e la traduzione di parte del testo in lingua inglese.
Merola ha sottolineato, inoltre, come la Commissione abbia avviato, a partire dal mese di ottobre 2007, un lavoro di analisi e sperimentazione dell’impatto delle nuove RICA sui cataloghi e sui sistemi di gestione usati nelle biblioteche italiane.
Tale analisi si avvale anche del contributo di esperti, soprattutto per le particolarità del trattamento dei materiali speciali come la musica, i video e il libro antico. L’applicazione delle nuove norme aprirà infatti una delicata fase di transizione, comportando la necessità di un adeguamento per le norme di catalogazione, i cataloghi, i formati bibliografici, i programmi informatici di gestione e interrogazione dei cataloghi.
Il relatore della Commissione, il prof. Alberto Petrucciani, nella presentazione del testo complessivo delle nuove regole, ha ribadito come il testo presentato sia una bozza, non del tutto completa, ma relativamente consolidata.
Ha specificato come siano ancora da completare alcune parti relative ad esempio alle pubblicazioni a più livelli e alle opere musicali, e siano in corso di preparazione l’appendice per la traslitterazione, l’indice analitico e il glossario. Si ritengono essenziali i lavori di miglioramento al testo e agli esempi grazie anche alle osservazioni formali e informali che perverranno alla Commissione.
Petrucciani ha sottolineato poi l’importanza degli esempi (il testo approntato ne contiene infatti circa 3000), illustrando la necessità di un approccio anche empirico alle norme legato alle specificità dei materiali. In questa ottica ha illustrato come sulla pagina web della Commissione siano fruibili tutte le versioni precedenti delle bozze di lavoro, con tre file di confronto che mostrano aggiunte e correzioni, al fine di rendere chiari e trasparenti l’impostazione seguita, il lavoro svolto, i cambiamenti nel tempo e gli aggiornamenti in itinere delle nuove RICA.
Sulla pagina web della Commissione saranno pertanto a disposizione di tutti gli interessati anche l’indice completo in inglese e una versione web del testo in forma di bozza – non sostitutiva di quella cartacea – in formato HTML, con link da un paragrafo all’altro e una cospicua documentazione di esempi dei quali sarà possibile visualizzare anche le immagini, che sono circa 1000.
Petrucciani ha evidenziato inoltre come l’idea di base delle nuove RICA sia quella di porsi come norme integrate per i cataloghi generali, integrate cioè con i nuovi supporti (DVD, libri audio ecc.), con i libri antichi, con le pubblicazioni per bambini e ragazzi.
Norme dunque che possano accogliere ogni genere di materiale d’interesse per le biblioteche, descritto per quanto possibile in maniera uniforme e che intendono indicare soluzioni catalografiche che riflettano la realtà dei fenomeni culturali pur rimanendo al contempo praticabili ed efficaci. Norme concepite in un’ottica di cooperazione. Norme esigenti che chiedono di fare record completi, norme per la creazione di national level bibliographic record, condivisibili e completi.
Tra gli aspetti innovativi delle nuove RICA vi sono: la centralità del concetto di opera identificata dal titolo e dall’autore, aspetto innovativo che risponde all’esigenza di strutturare e mettere ordine nei cataloghi, sempre più avvertita in virtù della moltiplicazione delle edizioni a cui si assiste oggi; la grande attenzione verso il problema delle lingue e delle scritture diverse.
Si ricorda per inciso come il 2008 sia stato dichiarato dall’ONU “anno delle lingue” per la salvaguardia della diversità linguistica.
Petrucciani ha indicato poi, come elementi di criticità delle nuove RICA: quanto sviluppare o restringere, a livello di descrizione, il trattamento delle monografie in più volumi con descrizione a più livelli; la netta riduzione delle abbreviazioni, per cui rimane tuttora oggetto di discussione cosa abbreviare o meno; la necessità di un maggiore equilibrio da tenere per le scelte opzionali, preferenziali; i cambiamenti di mentalità connessi soprattutto alla centralità data al concetto di opera.
In ultimo Petrucciani ha ribadito come nelle nuove norme non figurino trattamenti che non siano già utilizzati; infatti le nuove RICA mirano allo sviluppo e alla generalizzazione di strumenti già in uso al fine di ottenere un catalogo che, pur essendo molto grande, sia in grado di fornire informazioni in modo sicuro, affidabile, strutturato, uniformato.
Laura Bonanni e Cristina Magliano, nella loro comunicazione, hanno evidenziato come le vecchie RICA necessitassero di un adeguamento al livello internazionale, anche in considerazione del mutamento dell’utenza, della diversificazione tra la teoria e le esigenze della pratica catalografica, nonché del passaggio da un catalogo generale – isolato – a un catalogo collettivo.
Le nuove norme rispondono alla logica relazionale di SBN. Le tipologie di modifica che questo comporta riguardano: la necessità di indicazioni più puntuali, modifiche nell’ambito della catalogazione; chiarimenti, semplificazioni e innovazioni anche già presenti nel nuovo protocollo SBNMARC. L’innovazione maggiore è quella del titolo uniforme per tutte le opere registrate nel catalogo che comporta grossi adeguamenti per SBN.
In considerazione di ciò si è pensato di fare, per il momento, delle sperimentazioni parziali. Del resto l’ICCU sta già iniziando ad analizzare una serie di possibili soluzioni. I lavori di bonifica del pregresso in base all’applicazione delle nuove RICA in SBN saranno da valutare e pianificare e si dovrà considerare attentamente cosa applicare con maggiore o minore rapidità.
Le relatrici hanno specificato comunque che non solo SBN applicherà le nuove RICA, ma che l’ICCU provvederà alla pubblicazione di una apposita guida alla catalogazione per il 2009.
Nel pomeriggio è seguita la “Tavola rotonda su aspetti applicativi in ambiti diversi: libro moderno e libro antico, musica, Unimarc, Nuovo soggettario”, organizzata allo scopo di confrontare soluzioni, valutare l’impatto organizzativo per i cataloghi e approfondire aspetti non espressi con chiarezza, nello spirito di una efficace collaborazione.
Hanno partecipato alla tavola rotonda in qualità di relatori: Valeria Buscaroli, Marina Venier, Massimo Gentili-Tedeschi, Fernanda Canepa (membro della Commissione RICA) e Antonella Trombone, Anna Lucarelli.
Valeria Buscaroli ha sottolineato come per l’applicazione delle nuove RICA a SBN sarà necessaria una articolata pianificazione e impegni precisi presi dai partner.
Le correzioni sul catalogo non dovranno essere automatiche, quindi sarà necessaria una corposa attività materiale da fare sul catalogo e un’analisi dettagliata per capire cosa potrà essere fatto in maniera automatica. Si dovrà provvedere alla sperimentazione dell’applicabilità delle nuove RICA in un’area di prova, alla redazione di una nuova guida SBN, alla formazione capillare dei catalogatori e a un piano di evoluzione dei software.
È probabile inoltre che si verificheranno dei problemi di applicabilità delle nuove RICA in una realtà di catalogazione cooperativa ampia quale è quella del mondo SBN.
Marina Venier ha espresso delle perplessità riguardo l’applicazione delle nuove RICA alla catalogazione del libro antico, in particolare per l’uso della punteggiatura e per la genericità di talune regole soprattutto a livello di descrizione bibliografica, richiedendo ulteriori precisazioni per ciò che concerne l’ambito delle fonti d’informazione.
Massimo Gentili-Tedeschi ha ribadito come il lavoro svolto dalla Commissione sia altamente costruttivo, d’altra parte la struttura concettuale delle nuove norme, ispirata al modello FRBR, risulta particolarmente adatta per la catalogazione del materiale musicale.
Gentili-Tedeschi ha sostenuto inoltre come il problema delle correzioni, a seguito all’applicazione delle nuove RICA, non debba destare eccessive preoccupazioni, sebbene costituisca sicuramente una questione che SBN dovrà affrontare, soprattutto a livello economico.
Ha infine indicato come particolarmente interessante il discorso delle nuove norme in merito alla responsabilità: responsabilità a livello di opera, espressione – livello che manca in SBN – e manifestazione.
Fernanda Canepa e Antonella Trombone, come rappresentanti di ITALE – l’Associazione degli utenti ALEPH – hanno affrontato l’aspetto dell’applicazione delle nuove RICA in ambiente Unimarc e hanno sottolineato come le nuove norme spingano sicuramente verso un approccio interlinguistico e interculturale; le novità di cui sono portatrici, inoltre, risultano applicabili in ambiente Unimarc, anche se costose, soprattutto per quel che riguarda il recupero del pregresso.
Anna Lucarelli, infine, ha stabilito un parallelo tra il Nuovo soggettario e le nuove RICA: ambedue i codici sono stati rimessi in discussione, presentano un’ottica trasversale e cooperativa, vivranno un’analoga fase di transizione, necessiteranno di una gradualità di impiego, di una puntuale pianificazione per l’applicazione, di una precisa formazione dei catalogatori, e affronteranno il problema della bonifica dei cataloghi.
A questo proposito Lucarelli ha precisato come sarebbe più opportuno parlare non di bonifica ma di raccordo, in quanto si dovrà cercare di raccordare soluzioni diverse da un punto di vista catalografico, mutando ottica e linguaggio.
Petrucciani ha concluso la giornata di studio evidenziando come la tavola rotonda abbia fatto emergere le particolarità dei singoli materiali e dei sistemi – anche del sistema per eccellenza, ossia SBN – all’interno di regole integrate.
I punti problematici residui, rispetto alle nuove norme, rimangono relativamente pochi e riguardano tanto le nuove regole quanto più in generale il sistema SBN e i diversi software.
a Commissione cercherà comunque di uniformare il più possibile le scelte, secondo una visione omogenea e nello spirito della cooperazione.
bellardini.donatella@gmail.com