[AIB] AIB notizie 20 (2008), n. 4
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La lettura nonostante
Libri e ragazzi, tra promozione e rimozione

Maria Letizia Meacci

“La lettura nonostante... Libri e ragazzi, tra promozione e rimozione”, V Convegno nazionale delle biblioteche per ragazzi “Nuovi segnali di lettura”, promosso dalla Regione Toscana e dal Comune di Campi Bisenzio, coordinato da LiBeR con la collaborazione di Equilibri, si è svolto a Villa Montalvo di Campi Bisenzio il 31 gennaio e il 1 febbraio 2008 ed è stato aperto dal saluto ai numerosi partecipanti di Emiliano Fossi, assessore alle politiche culturali di Campi Bisenzio. Tre le sessioni coordinate da Chiaretta Silla della Regione Toscana, da Roberto Denti e da Carla Poesio. Alle relazioni si sono intercalati degli SMS, cioè la proposta di alcune esperienze positive per una lettura possibile, realizzate da docenti, bibliotecari, animatori, seguiti dalla presentazione della terza edizione di Almeno questi e della mostra “Contare le stelle”.

Le relazioni

Chiaretta Silla, introducendo i lavori, sottolinea l’importanza delle biblioteche che interagiscono tra mondo-scuola-famiglia e si sofferma sul lavoro che si svolge in Toscana in un settore così importante per la crescita culturale del Paese.

Per leggere dal libro ai media: condizioni, politiche e tendenze della lettura in Italia è stato l’argomento affrontato da Michele Rak, docente di Storia della critica e della storiografia letteraria dell’Università di Siena. Due le ricerche che impegnano il suo staff: “Il lettore di libri in Italia” e “Media e libro”. Il relatore esamina sotto vari aspetti il problema della lettura e considera i libri come mezzi per approdare alle idee, ma l’editoria e le statistiche si avventurano più sul campo dei numeri che su quello delle idee. La politica della lettura, per raggiungere i non lettori, deve dare visibilità al libro pubblicato attraverso l’informazione capillare e facilitare l’accesso delle persone a librerie, biblioteche e alle informazioni mediatiche.
È seguita la proiezione de Il lettore di libri in Italia. La ricerca studia la lettura in senso globale: manifesti, libri, film, TV, riviste, senza dimenticare l’importanza delle immagini. La proiezione del cortometraggio e backstage Un giorno da leggere chiude l’intervento del prof. Rak, che vede nei libri finestre per guardare altri mondi, che con i loro segni fanno capire, vedere, decifrare, interpretare, immaginare e sognare.

Manuela Trinci, psicologa e psicoterapeuta, nella sua relazione: Le “storie” necessarie: leggere tra cura, formazione e divertimento, spiega l’importanza della lettura ad alta voce di fiabe e storie di oggi perchè il bambino si renda conto che esiste un mondo esterno con visioni inaspettate. Oggi si sta verificando un conformismo pericoloso, l’immersione in una cultura terapeutica in quanto la tecnica clinica diventa strumento della soggettività.
Sembra, cioè, che non si possa più far fronte ad avvenimenti anche meno drammatici senza lo psicoterapeuta. I genitori, vulnerabili e impotenti, hanno bisogno di manuali, di regole e si affidano a libri, articoli pretenziosi offerti loro dagli editori. Raccontare storie non deve essere una cura terapeutica, ma un aiuto per imparare a crescere e a essere liberi.

Roberto Denti, libraio e scrittore, introduce la seconda sessione: Libri da leggere o da consumare? constatando che la frattura tra lettori e non lettori avviene nel momento di passaggio dall’infanzia all’adolescenza, nel momento cioè in cui si vuole diventare come gli adulti... che non leggono! Si legge solo perché questo influirà sulla scelta di un lavoro e la possibilità di guadagnare di più.
L’insegnante può intervenire perché se ama leggere riuscirà a trasmettere tale passione anche al ragazzo, così come la biblioteca pubblica è fondamentale per promuovere la conoscenza dei libri. Prima della relazione: Grandi speranze? Libri che ho visto, libri che vedo, libri per far leggere, Denti ricorda la scomparsa prematura di Gualtiero Schiaffino, direttore della rivista «Andersen». Traccia poi la via della lettura, che inizia con la conoscenza delle storie, poi nella scuola media, dove il libro di narrativa diventa un supporto didattico, la libera lettura subisce un duro colpo.
La biblioteca, d’altra parte, non ha il potere di imporsi né sulla scuola, né sulla famiglia.
Il relatore auspica una proposta governativa perché per ogni classe della scuola dell’obbligo siano letti a voce alta almeno 10 libri scelti da un elenco elaborato dalle riviste più importanti della letteratura giovanile, perchè, come è avvenuto in Francia, si attui un’iniziativa concreta. La biblioteca non deve illudersi che certe attività chiamate “animazione” siano sufficienti per attirare i lettori, occorrono bibliotecari competenti e pronti a rendere piacevole l’accostamento ai libri.

Domenico Bartolini e Riccardo Pontegobbi, direttori di «LiBeR», con la relazione In equilibrio critico: evidenza e paradossi del panorama editoriale, offrono un quadro di nuove chiavi interpretative dei fenomeni editoriali emersi dai dati ottenuti con LiBeR Database.
Il vecchio modello di sviluppo dell’editoria per ragazzi, fondato sulla ricerca di una nuova narrativa d’autore, sull’innovazione di temi e linguaggi e su una fertile contaminazione dei generi, è stato soppiantato da una soverchiante presenza editoriale di “concentrazione”, mentre accanto si muove una micro editoria di ricerca indipendente e attiva.
I segnali di crisi si riassumono in un punto di equilibrio critico, determinato da un quadro della lettura infantile e giovanile che propone indicatori controversi e non molto incoraggianti, da un’offerta che prosegue con forti performance a livello quantitativo e dalla qualità dei progetti culturali e industriali che la supportano, a fronte di dati di mercato interessanti dal punto di vista economico.
Quindi un equilibrio assai fragile, a causa delle forze che concorrono a determinarlo. Non è facile fare previsioni, ma “fin che la barca va...”.

Beatrice Masini, scrittrice, traduttrice (di Harry Potter), editor di Fabbri, nel suo intervento: Voci da dentro: fare libri a 360 gradi, propone un gruppo di lavoro per scegliere i libri da leggere a scuola e poi si chiede: come si può spacciare lettura? Masini vede la solidità di una casa editrice nella pubblicazione di meno titoli, libri medi e piccoli anche se meno pregiati ma che rendono bene, raccolti in un catalogo.
L’editoria per ragazzi non deve essere rappresentata da scoppiettii, ma dalla solidità della sua storia e quindi deve essere tesa a salvare i “libri mattone”, magari riproponendoli con nuove vesti. Le acquisizioni internazionali sono progettate con collegamenti multimediali; si acquista all’asta a scatola vuota però con la promessa che quel libro sarà il nuovo Harry Potter.
Ma come si può avvicinare ai ragazzi una letteratura che si spaccia dopo averla studiata a freddo? Una casa editrice può fare solo piccoli passi, cercando nuovi autori italiani, e i piccoli editori questo l’hanno ben capito. Il successo avviene per caso.
Le collane, inoltre, sono importanti e il fuori collana dovrebbe essere un libro in veste luccicante come avviene in America, dove esce contemporaneamente ai tascabili.

Carla Poesio, che coordina la terza sessione, nell’introdurre Eros Miari e Anne Fine, ricorda incertezze, spinte, ricerche, curiosità, spazi volenterosi per rendere concreta la lettura possibile.

Eros Miari, esperto di promozione della lettura, nel suo intervento Dialogo sulla lettura possibile nota che i libri oggi godono della massima diffusione mediatica in TV, radiofonia, cinema (Un ponte per Terabithia, La bussola d’oro ecc.) entrando così nelle famiglie.
Inoltre, viviamo nell’epoca di festival ed eventi nazionali e internazionali. Forse questa marginalità infastidisce i puri, ma i modi della comunicazione sono cambiati e il libro diventa dialogo tra gli addetti e non addetti ai lavori. È difficile far leggere perché non esiste una formula magica, un brevetto, un metodo. Si può solo con uno sforzo arrivare al possibile. Il nuovo ci ossessiona e il vuoto ci fa paura, ma è ciò di cui abbiamo bisogno per metterci in contatto.
Deve essere ritrovato il leggere e basta, facendo nascere le esigenze, costruendo domande di lettura. Molte esperienze positive sono attuate in tal senso in piccoli paesi, e se esistono significa che è possibile riproporle anche in altri luoghi.
Il Dialogo sulla lettura: incontro con Anne Fine è condotto da Gabriela Zucchini e Alfonso Noviello. Scrittrice inglese di grande talento, la Fine ribadisce il concetto di vuoto e la necessità di dare ai bambini un libro vestito di rosa, cioè una bella lettura da vivere fino in fondo.
I bambini hanno imparato dalla fiaba ad accettare situazioni diverse, mentre per i più grandi ci sono storie nuove, espresse con un linguaggio e un lessico appropriati. Ci sono famiglie nuove e relazioni nuove, perciò tolleranza e comprensione sono i nuovi sassolini che ci fanno uscire dalla foresta nera. I bambini hanno bisogno di una voce per strutturare la propria esperienza e lo scrittore gliela offre, attraverso una molteplicità di punti di vista e con un finale di possibile speranza, dando loro la possibilità di conoscere le proprie emozioni e di discuterle.
Vivere la vita è complesso e i libri possono aiutare con una lettura coinvolgente, emozionante e divertente, capace di dare delle risposte alle domande dei lettori di diversa età. In Italia sono stati stampati una ventina tra i suoi libri più famosi, come Bambini di farina e Un padre a ore, da cui è stato tratto il famoso film Mrs. Doubtfire. La Fine parla anche della querelle sorta dopo un suo articolo che ha censurato Il chiodo fisso di Melvin Burgess, perchè si è sentita in dovere, pur con dolore, di mettere in guardia biblioteche e genitori su un libro che giudica “disgustoso”. Interrogata sullo stato delle biblioteche inglesi, ne fa un quadro simile allo stato di quelle italiane per i finanziamenti e per una frequenza relativa. Esiste però la possibilità di farsi una biblioteca a casa comprando i libri di seconda mano. Presenta poi un suo progetto di ex libris illustrati con cui i bambini possono creare i propri libri.
Il progetto è ampiamente spiegato sul sito: www.myownlibrary.com. L’intervista ad Anne Fine è stata intercalata dalla calda voce di Alessia Canducci che ha letto brani da Era così diverso; Un padre a ore; Non c’è campo e Villa Ventosa.

Qualcosa di nuovo... SMS dalla lettura possibile

Loredana Perego, insegnante bibliotecaria, presenta il Progetto dell’Istituto comprensivo di Camisano Vicentino, dove si attuano letture ad alta voce, letture in cuffia, ora del racconto senza chiedere nulla in cambio. La condivisione dei cataloghi con altri istituti dà la possibilità ai ragazzi di sentirsi parte di un ambiente più ampio anche attraverso un gioco online sui libri.

Fabrizio Fiocchi, insegnante in un liceo classico a vari indirizzi, ribadisce la responsabilità della scuola di formare i lettori e spiega il progetto “Galeotto fu il libro”: i ragazzi preparano, organizzano, conducono gli incontri con gli scrittori sul loro libro più significativo e, per motivarsi ulteriormente, partecipano al Festival di Mantova e alla Fiera del libro di Torino.

Simonetta Bitasi, esperta di promozione della lettura, è un “lettore ambulante”che si reca a leggere libri anche nelle case. I problemi che le si presentano riguardano i consigli che chiede ai bibliotecari (non sempre preparati) per scegliere i libri e certe recensioni che non condivide.

Selene Ballerini, documentalista di LiBeR Database, presenta la terza edizione di Almeno questi, la bibliografia di base che ogni biblioteca per ragazzi dovrebbe possedere, corredata da preziosi indici e all’inizio di ogni sezione dai desiderata dei lettori.
Non ultimo un SMS “visibile” viene proposto dall’Associazione Hamelin con la mostra itinerante “Contare le stelle”. Emilio Varrà ne analizza la struttura che riassume venti anni di letteratura per ragazzi (1987-2007). Il saggio Contare le stelle. Venti anni di letteratura per ragazzi, pubblicato da Clueb, approfondisce gli argomenti della mostra che si apre con un pannello, a cura di Roberto Denti e Gianna Vitale, che riassume ciò che è accaduto dal dopoguerra al 1987 nel campo della letteratura giovanile.
Seguono altri 15 pannelli a tema, con una introduzione che spiega l’importanza e l’evoluzione dei 20 titoli scelti (di cui uno appare in testa a ogni pannello). Le tematiche: Nuove tragedie d’infanzia; Il trionfo dell’orrore; Infanzia e guerra; Incontro tra culture; Le tante diversità; La magia; Le nuove famiglie; L’educazione sentimentale; La trasformazione dell’Altrove; Natura e metropoli; Le forme del comico; Una nuova solitudine; Il fenomeno Giallo; Le nuove figure femminili; Viaggio verso le radici. Emilio Varrà conclude la presentazione auspicando che la mostra serva ad approfondire le tematiche e a lavorare sul senso critico, perchè non si perda il messaggio di questi libri che saranno i classici di domani.

Lo spettacolo

Alla fine della prima giornata di lavoro è seguito un estratto dallo spettacolo E per questo resisto: voci e musiche per ricordare la Shoah. Un modo diverso per far partecipi i ragazzi al drammatico evento storico, con la voce di Alessia Canducci che ha letto con sentita partecipazione brani significativi accompagnata dalle musiche del complesso Flexus.


MEACCI, Maria Letizia. La lettura nonostante. Libri e ragazzi, tra promozione e rimozione. «AIB notizie», 20 (2008), n. 4, p. 15-17.

Copyright AIB 2008-04, ultimo aggiornamento 2008-04-07 a cura di Zaira Maroccia
URL: http://www.aib.it/aib/editoria/n20/0415.htm3

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