[AIB] AIB notizie 20 (2008), n. 2
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Parole chiave: biblioteche, bibliotecari
keywords: libraries, librarians

a cura di Maria Grazia Corsi e Giovanna Frigimelica

Biblioteche al Festival della creatività
La Toscana vanta una delle esperienze più avanzate in Italia di cooperazione tra biblioteche (12 sistemi per circa 500 biblioteche).
Gli appuntamenti organizzati durante il Festival della creatività dello scorso ottobre sono testimonianza della loro vivacità.
All’interno della campagna promossa dalla Regione “Tipi da biblioteca”, le biblioteche toscane sono sbarcate su Second Life. Il mondo virtuale più famoso di Internet ospita questa sperimentazione verso nuove tecnologie dell'informazione e risorse informative alternative.
All’interno del Festival è stato lanciato anche il concorso “La mia biblioteca ideale” ed è stata registrata una puntata della trasmissione di Radio2 “Vasco de Gama”, dedicata al tema del libro e della biblioteca tra passato e futuro.

Arata Isozaki progetta la biblioteca di Maranello
L’architetto giapponese di fama internazionale Arata Isozaki è stato incaricato di progettare la nuova biblioteca di Maranello. Il concorso per la realizzazione dell’edificio ha visto la partecipazione di 150 progettisti italiani e stranieri. La città di Maranello che vanta già la “Galleria del vento” di Renzo Piano e il “Centro ricerche Enzo Ferrari” di Massimiliano Fuksas avrà quindi presto quest’altra opera di architettura contemporanea.
L’inizio dei lavori è previsto per l’estate del 2008, con un costo complessivo per la realizzazione dell’edificio di 2 milioni e 500 mila euro. La nuova biblioteca sorgerà nel centro della cittadina su un’area di circa 1200 mq e sarà dotata di una struttura con vetrate che riflettono la luce e il verde circostante. Si svilupperà su due piani: a livello del terreno e in parte sotto terra. Tre gli spazi principali: un’area di consultazione, una grande sala lettura e alcune sale polivalenti, avrà una fonoteca, una videoteca e una ludoteca, oltre a uno spazio contenente l’archivio storico comunale.
Particolare attenzione i progettisti la rivolgeranno alla sostenibilità ambientale (tra i requisiti del concorso) con impianti di riscaldamento a pannelli radianti a pavimento, l’uso di materiali eco-compatibili e un sistema di supervisione per la rilevazione dei consumi energetici.

A Luino la biblioteca di Vittorio Sereni
La biblioteca privata di Vittorio Sereni è diventata patrimonio culturale della città di Luino.
L’annuncio ufficiale è stato dato nel corso dell’incontro tenutosi il 17 novembre scorso a palazzo Verbania. Il Lions club di Luino, che aveva acquistato dalla famiglia Sereni l’ingente patrimonio bibliografico del poeta scomparso 25 anni fa, lo ha donato al comune della cittadina lombarda che ha allestito per l’opera di Sereni un piano intero della biblioteca di villa Hussy. Si tratta di circa 6000 volumi, dei quali all’incirca 600 portano dediche autografate di importanti autori del ‘900. Questo fondo librario va così a unirsi all’archivio della corrispondenza fittissima di Sereni, di cui fanno parte oltre 10 mila lettere.
A curare questo importante passaggio di consegne è stata Barbara Colli, docente e fine conoscitrice dell’opera di Sereni, la quale ha catalogato l’ingente quantità di libri appartenuti al poeta. Ora il fondo è già al centro dell’attenzione di molte università italiane e estere e numerose sono le richieste di studenti e professori che desiderano poter studiare questo cospicuo materiale documentario.
Suggestiva, infine, la ricostruzione dello studio del poeta dove è presente anche il mobilio originale e la sua vecchia macchina da scrivere.

Alla Biblioteca statale di Berlino manoscritti inediti di Thomas Mann
Non andranno all’estero, in particolare in un’università americana, come avevano rischiato fino a poco tempo fa, ma resteranno in Germania centinaia di preziosi manoscritti dello scrittore tedesco Thomas Mann (1875-1955), premio Nobel per la letteratura nel 1929. La Berliner Staatsbibliothek, la principale biblioteca pubblica della capitale tedesca, sta infatti per ricevere una vasta raccolta di carte, la maggior parte delle quali sconosciute, dell’autore de I Buddenbrok.
Le carte sono state donate da un collezionista privato tedesco che ha richiesto la massima cura per gli autografi del maggior letterato tedesco del Novecento.

Una fondazione a Reggio Emilia alla memoria di Enzo Biagi
La proposta di istituire una fondazione in ricordo di Enzo Biagi sembra diventare realtà. Da un primo incontro tenutosi a Modena presso il Palazzo del Rettorato, alla presenza del Ministro dell’università e della ricerca Fabio Mussi, con le figlie del giornalista recentemente scomparso, Bice e Carla, si è delineato il percorso che porterà alla Fondazione Enzo Biagi.
Hanno contribuito alla formulazione di proposte il rettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia Gian Carlo Pellicani, il vice sindaco di Reggio Emilia Franco Ferretti e il direttore della Rizzoli Paolo Zaninoni. La Fondazione sarà istituita a Reggio Emilia presso la facoltà di Scienze della comunicazione e dell’economia, con una seconda sede a Milano presso la Fondazione Corriere della sera. Nell’università troverà posto parte della importante biblioteca appartenuta a Enzo Biagi e saranno raccolti, custoditi, catalogati e classificati i documenti cartacei e audiovisivi pertinenti a tutta l’attività del grande giornalista e scrittore.
Presso la Fondazione Corriere della sera invece sarà conservata la corrispondenza con le personalità politiche e culturali che Biagi intrattenne nel corso della sua lunga carriera, materiale questo consultabile in copia anche presso la sede universitaria della Fondazione a Reggio Emilia.
L’istituzione nasce con l’intento di essere non solo un luogo di memoria, ma un posto dove studiosi e colleghi giornalisti potranno meglio conoscere l’esperienza professionale e di vita di un protagonista della cultura e della cronaca italiana del secolo appena trascorso. L’iniziativa, dalla forte valenza didattica, formativa e di ricerca sperimentale sul mondo dell’informazione, avrà come obiettivo quello di accendere e suscitare nei giovani – attraverso l’attivazione di dottorati, borse di studio ecc. – quell’interesse critico e quella curiosità che hanno sempre contraddistinto il lavoro di Biagi.

Donate le carte di Elsa Morante
Gli eredi di Elsa Morante, Carlo Cecchi, Daniele Morante e Antonio Ricchezza, hanno donato alla Biblioteca nazionale centrale di Roma le carte della scrittrice, deceduta nella capitale nel novembre del 1985. È la stessa biblioteca a darne l’annuncio, sottolineando come quest’ultima donazione si vada ad aggiungere a un precedente lascito fatto dalla stessa scrittrice e riguardante i manoscritti dei suoi romanzi.
Nel suo complesso il fondo testimonia una documentazione di grande valore per gli studi sul Novecento letterario italiano che apre nuovi scenari sulla produzione della scrittrice, comprendendo molti originali e inediti come il manoscritto del romanzo incompiuto Senza i conforti della religione, quaderni, diari e lettere. Materiali questi tutti esposti nella mostra “Le stanze di Elsa”, realizzata a Roma presso la stessa Biblioteca nazionale nella primavera del 2006, che ricostruiva l’elaborazione dei capolavori morantiani e il processo creativo della loro scrittura.

Alla British Library le carte di Harold Pinter
Lo scrittore e drammaturgo inglese Harold Pinter, Nobel per la letteratura nel 2005, ha venduto alla British Library il suo archivio personale composto di oltre 150 scatoloni contenenti lettere, manoscritti, fotografie, e-mail e una sceneggiatura di King Lear non ancora prodotta. Il tutto per 1,65 milioni di euro. La cospicua collezione documenta il processo creativo e il metodo di lavoro del drammaturgo, nonché i suoi rapporti d’amicizia con personaggi del mondo della letteratura, del teatro e del cinema. Tra i pezzi più preziosi le lettere tra Pinter e Samuel Beckett.

Nel Nordest si frequenta più la biblioteca del cinema
Da una ricerca Demos per il quotidiano il «Gazzettino» emerge che quasi una persona su quattro (23%) fra i cittadini del Nordest d’Italia varca la soglia di una biblioteca almeno una volta al mese. A frequentare sono soprattutto i giovani, in linea con la tendenza nazionale.
Si fermano sotto, invece, musei, mostre d’arte e cinema (17% della popolazione locale). Concerti e teatro si attestano in coda alla graduatoria.
Le biblioteche, quindi, emergono come il punto di contatto tra cittadini e cultura.

Biblioteca friulana virtuale
È in corso di studio un progetto per la realizzazione di una Biblioteca virtuale friulana, commissionato alla biblioteca civica di Udine “Joppi” dall’ARLeF (Agjenzie regjonâl pe lenghe furlane) con la collaborazione della sezione regionale dell’AIB e la Società filologica friulana.
Lo scopo è raccogliere, catalogare e mettere a disposizione online le informazioni relative alla produzione letteraria in lingua friulana (a stampa e su altri supporti). Oltre alla descrizione bibliografica delle opere, alle stesse potranno essere collegate il full text, una breve recensione prodotta nell’ambito del progetto, e altre immagini. Il progetto sarà sviluppato in lingua friulana e sarà resa disponibile anche la versione italiana.

La Biblioteca nazionale svizzera e le elezioni parlamentari
Per la prima volta la Biblioteca nazionale svizzera archivia i siti web attivati dai partiti in vista delle elezioni parlamentari. Lo scopo è conservare e rendere disponibili i siti Internet di oggi per i ricercatori di domani.
I siti saranno “raccolti” prima delle elezioni e a elezioni concluse, e andranno a integrare la collezione già esistente sul tema di libri, quotidiani e riviste, cartelloni e opuscoli, statuti e programmi dei partiti.
Questo modo di procedere sarà adottato anche in occasione di tutte le elezioni federali successive.
L’attività della BN si basa sulla legge federale relativa alla Biblioteca nazionale svizzera del 1992 che incarica la BN di raccogliere tutte le pubblicazioni edite in Svizzera o che hanno un riferimento con la Svizzera, indipendentemente dal fatto che siano pubblicate in forma stampata o elettronica. Il patrimonio attualmente è pari a circa cinque milioni di documenti.

La macchina dei libri espressi
Cinque cent per pagina, si sceglie titolo e formato del volume (massimo 550 pagine), ma anche lo spessore della carta e i caratteri del testo, e perfino la copertina. Poi si tira la leva e l’Expresso Book, in soli sette minuti, distribuisce quanto richiesto. Alla Public Library di New York questa macchina piace ai lettori. D’altra parte Umberto Eco ci ricorda che «il vero bibliofilo vuole l’oggetto possibilmente il primo uscito dai torchi dello stampatore».
Oltre all’economicità e alla rapidità, che sicuramente verranno incontro a qualche lettore in crisi di astinenza, questa macchinetta potrebbe interessare anche aspiranti autori in erba, consentendo la stampa delle proprie fatiche letterarie. Staremo a vedere se l’invenzione avrà successo e sbarcherà anche in Europa!

Riaperta la biblioteca di Weimar
La storica biblioteca della città di Goethe e Schiller, pesantemente danneggiata da un incendio nel settembre 2004, è stata restaurata e ha riaperto le sue porte nel giorno del 268° anniversario della nascita della duchessa Anna Amalia, cui è intitolata la biblioteca.
La biblioteca si ripresenta ora in tutto il suo splendore, a cominciare dalla famosa sala centrale in stile rococò. Durante il rogo, durato tre giorni, più di 50mila volumi andarono perduti. Circa 16mila libri sono stati già restaurati, altri 12mila sono stati riacquistati. Bisognerà attendere però fino al 2015 per completare l’opera di recupero dei testi danneggiati.

Un italiano a Londra fa diventare le biblioteche trendy
Sergio Dogliani, torinese, vive a Londra dal 1984 e lavora per uno dei 32 municipi di Londra, Tower Hamlets, il più povero e con il 49% della popolazione appartenente a minoranze etniche.
Lì il comune ha preso molto sul serio il dato preoccupante di avere un tasso di frequentazione delle biblioteche attestato al 20%, contro il 55% della media nazionale.
Per risolvere il problema hanno realizzato gli Ideastore, delle biblioteche pubbliche dove si va al bar e al ristorante, si sta al computer o alla playstation, volendo si balla. Edifici curati e tutti in vetro, che consentono di guardare fuori ma soprattutto di essere visti, attirando l’attenzione di chi sta fuori. I risultati?
Gli Ideastore sono a quota quattro, e altri tre sono in costruzione, i frequentatori di biblioteche a Towers Hamlets sono quasi raddoppiati. Certo tutto ciò ha un costo: a parte la costruzione degli edifici, solo la gestione può andare dai 5 ai 10 milioni di sterline l’anno.

Stop al wi-fi nelle biblioteche di Parigi
Il Municipio di Parigi ha imposto lo stop all’installazione del wi-fi nelle biblioteche comunali della capitale.
Il motivo è che il personale accusa disturbi vari, come mal di testa, malessere, vertigini, dolori muscolari.
L’Istituto superiore di sanità di Roma ha dichiarato che in effetti si sa poco sul wi-fi e sulle frequenze utilizzate, a causa dell’evoluzione rapida di queste tecnologie. Sono pochi quindi anche i dati scientifici a disposizione su eventuali problemi sanitari causati dall’utilizzo del wi-fi. Qualche idea si può avere a partire dai risultati ottenuti sulla telefonia mobile. Forse il wi-fi, che utilizza una frequenza più bassa del cellulare, potrebbe causare meno problemi. Da ricordare che la grande maggioranza delle esposizioni alle frequenze radio è dovuta a cellulare, telefono cordless, e forno a microonde, oggetti quindi di uso molto comune.


CORSI, Maria Grazia - FRIGIMELICA, Giovanna. Parole chiave: biblioteche, bibliotecari = keywords: libraries, librarians. «AIB notizie», 20 (2008), n. 2, p. 6-7.

Copyright AIB 2008-02, ultimo aggiornamento 2008-02-15 a cura di Zaira Maroccia
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