[AIB] AIB notizie 20 (2008), n. 1
AIB-WEB   |   AIB notizie   |   Sommario n. 1/2008


Rapporto sul bilancio AIB negli anni 2002-2006

Vanni Bertini

A partire dall'anno 2003, su istanza del CEN appena entrato in carica, l'Associazione decise di ristrutturare il sistema di gestione della propria contabilità, adottando – correttamente – una contabilità di tipo privatistico. In particolare si decise di procedere a ciò che era già da tempo previsto dal Regolamento amministrativo, ma che non aveva mai trovato attuazione: articolazione in situazione patrimoniale e conto economico, registrazione delle spese e delle entrate secondo il criterio di competenza, e riscrittura delle voci di bilancio utilizzando un criterio di classificazione per centri di costo e di ricavo.
Questo avrebbe consentito di ovviare a una situazione di scarsa trasparenza e di gestione approssimativa del bilancio, che confondeva sistematicamente fra cassa e competenza.
A questo scopo l'AIB cambiò i propri consulenti e adottò un nuovo sistema informatico di registrazione fiscale.
Questa linea di azione iniziò quindi con la contabilità del 2003, anche se limitatamente al bilancio del Nazionale, mentre per le Sezioni si optò per una fase di transizione che portasse a una registrazione più rigorosa almeno dal 2004.
Il bilancio fino al 2002 venne chiuso con il vecchio consulente, che fornì tutte le voci di chiusura dell'anno, oltre che naturalmente la dichiarazione annuale dei redditi, quella dell'IVA e tutti gli altri adempimenti relativi al 2002.
Nel corso del 2004 fu anche abolito il cash-pooling, ossia il sistema di gestione centralizzato dei conti correnti bancari, e venne restituita alle Sezioni autonomia di gestione e disponibilità finanziaria.
A partire dal 2003 la contabilità fu quindi registrata direttamente dalla Segreteria nazionale, a cura del Tesoriere. Questa attività segnò subito forti ritardi, dovuti a diverse cause: scarsa organizzazione iniziale interna, struttura precaria del personale, difficoltà nella comprensione dei nuovi criteri, ritardi nelle comunicazioni da parte delle Sezioni.
Questi ritardi vennero ovviamente accentuati dalla crisi derivata dalle dimissioni contemporanee di 4 membri del CEN e dalla conseguente decadenza di tutti gli organi. Venne infatti a mancare una struttura direttiva che procedesse alla riorganizzazione della Segreteria, necessaria se si voleva che fosse all'altezza dei nuovi compiti che le venivano richiesti.

Di fatto, al momento in cui l'attuale CEN si è insediato, la situazione era di grande difficoltà: i dati contabili venivano registrati con almeno un anno di ritardo, con conseguente difficoltà e impossibilità di controllo, approvazione dei bilanci nei tempi previsti dallo Statuto e così via.
Il raccordo fra Nazionale e Sezioni era quasi inesistente. Per esempio le Sezioni inserivano i dati utilizzando un piano dei conti che non era quello utilizzato dal Nazionale e con cui veniva poi stilato il bilancio vero e proprio. Inoltre non esisteva nessuna regolarità nell'invio dei dati né degli impegni di spesa, con conseguente difficoltà da parte del Nazionale di procedere a vari adempimenti. Valga per tutti l'esempio del pagamento della ritenuta d'acconto entro la scadenza del 15 del mese successivo all'avvenuto pagamento.
In occasione dell'Assemblea dei soci di Giulianova il nuovo CEN ha verificato che i dati disponibili nel programma di contabilità non erano sufficienti per l'approvazione del bilancio, che quindi è stata rinviata. Il bilancio 2004 è stato approvato a Roma l'11 giugno del 2005, ma era evidente che ancora la situazione non era soddisfacente: i dati disponibili, a partire da quelli delle Sezioni, erano completamente da verificare. Le procedure della Segreteria inoltre non erano state ancora adeguate.
L'aspetto più rilevante e preoccupante era quello relativo agli adempimenti fiscali. Non disponendo di registrazioni puntuali, l'AIB non riusciva a procedere al conteggio dell'IVA secondo le dovute scadenze trimestrali, e rinviava quindi tutto alla dichiarazione conclusiva annuale, che viene fatta l'anno successivo a quello dell'esercizio di riferimento. Questo comportava il pagamento dell'IVA con l'aggravio inevitabile di penali e interessi.
L'aspetto più singolare era che questa situazione di emergenza era stata trasformata, con fatalismo mediterraneo, in situazione ordinaria: sembrava che non fosse neanche concepita la possibilità di recuperare i ritardi e quindi rispettare le scadenze.
Un altro aspetto preoccupante era quello relativo all'assoluta e sistematica mancanza di rispetto dei termini indicati nel regolamento amministrativo, in particolare nei conteggi mensili e trimestrali delle competenze fra Nazionale e Sezioni, e nella regolazione delle spettanze. Questi conteggi erano fatti con ritardo di norma nell'anno successivo, con un ritardo quindi di almeno dodici mesi. Emergeva con chiarezza il fatto che la Segreteria nazionale non si era adeguata ai cambiamenti imposti dall'abolizione del cash-pooling (che consentiva accesso immediato alle risorse finanziarie delle Sezioni).
La conseguenza è stata quella di un aggravamento della situazione finanziaria del Nazionale, che non disponeva più con tempestività delle risorse economiche derivate dall'incasso, presso le Sezioni, delle quote associative.

Il CEN ha cercato di ovviare a questa situazione, assumendo, anche con urgenza, i provvedimenti necessari a riportare la gestione contabile dell'Associazione entro binari più corretti. In particolare si è cercato di verificare i dati con continuità e profondità, di richiamare i vari organi al rispetto delle scadenze, si è cominciato a prendere in esame una ristrutturazione della Segreteria che garantisse maggiore stabilità e solidità. È da ricordare infatti che tutto il personale della Segreteria era legato a contratti precari, e che quindi sembrava prioritario procedere a contratti di lavoro regolari – azione già avviata dal precedente CEN, tuttavia interrotta in seguito alla decadenza dell'ottobre 2004.
Tuttavia, alla fine di settembre del 2005, il Tesoriere nazionale si è dimesso, senza motivare le proprie dimissioni, senza preavviso e con decorrenza immediata. A causa di questo non c’è stato un vero e proprio passaggio di consegne, e per circa 5 mesi l'AIB si è trovata senza Tesoriere in carica, con evidenti ulteriori difficoltà nella gestione e nel controllo dei conti. Le dimissioni del Tesoriere venivano poco dopo quelle del Segretario nazionale (che si era dimesso per motivi personali) e nel bel mezzo di una turbolenta e difficile trattativa con il resto del personale della Segreteria.
Solo con la nomina, nel marzo del 2006, del nuovo Tesoriere (e anche del nuovo Segretario) si è potuto procedere a una riorganizzazione complessiva e iniziare a uscire dall'emergenza. È stato rifatto il programma di prima nota delle Sezioni riallineandolo con quello del Nazionale, è stata reperita una risorsa aggiuntiva per recuperare il ritardo nell'inserimento dei dati fiscali, sono state sollecitate le Sezioni a una maggiore puntualità, è stato rifatto il programma di gestione dei soci.
Il bilancio del 2005, approvato a Bologna il 19 maggio 2006, era quindi ancora scarsamente attendibile. La situazione patrimoniale in particolare era tutta da verificare, e così quella relativa alle Sezioni.
Al di là del pareggio di gestione dell'esercizio appena concluso, risultavano infatti insolite le voci relative sia ai debiti che ai crediti dell'AIB, che avevano assunto proporzioni tali da richiedere accurate verifiche. Una buona parte di essi risaliva al periodo 2002-2004, a conferma della debolezza gestionale di quegli anni. Inoltre il rapporto con i consulenti (sia fiscale che del lavoro) continuava a risultare insoddisfacente.

Possiamo quindi affermare che l'anno 2006 è stato il primo in cui si è riusciti a procedere a una gestione più rigorosa della contabilità e del bilancio, grazie a una ritrovata stabilità interna e a una maggiore collaborazione da parte delle Sezioni. Il bilancio 2006 si caratterizza per esempio per l'elevatissimo numero di registrazioni di rettifica relative agli anni precedenti, perché nel corso dei controlli sono emerse numerose voci, sia debiti che crediti, non registrate, in misura tale da togliere molta credibilità ai bilanci presentati fino a quel momento. Con precisione, nel bilancio definitivo 2006, depositato alla scadenza legale del 30 settembre 2007, figurano ben 150.438,53 euro di sopravvenienze attive e 117.491,69 euro di sopravvenienze passive.
Dai controlli emergevano anche altre preoccupanti situazioni. In primo luogo, il fatto che le chiusure contabili effettuate fra il 2002 e 2003 (anno di passaggio fra i commercialisti e di inaugurazione del nuovo corso) erano state fatte in modo assolutamente approssimativo e privo di attendibilità. In pratica non sembravano corrispondere alla realtà la consistenza iniziale di cassa, gli avanzi di gestione, l'apertura di bilancio, la situazione delle Sezioni (debiti/crediti con il Nazionale).
In secondo luogo, il fatto che l'AIB riportasse, nella propria situazione patrimoniale, consistenti voci di debito nei confronti dell'Erario (IVA, IRAP, IRES, IRPEF), rendeva necessaria una verifica molto estesa.
Infine si confermava un fenomeno già segnalato, ed evidenziato anche dalle relazioni dei Sindaci revisori: il bilancio complessivo dell'AIB era da anni caratterizzato da un passivo di esercizio, più o meno forte, del Nazionale, a fronte di un attivo da parte delle Sezioni, che consentiva di raggiungere un equilibrio complessivo ma poneva problemi di redistribuzione interna delle risorse, se si voleva far fronte agli impegni assunti nei confronti dei fornitori.

A questo scopo venne organizzato, a inizio di luglio 2007, un incontro nazionale fra CEN e CNPR dedicato proprio a questi problemi, nel corso del quale vennero esposte le criticità, in particolare i debiti che provenivano dalla parte del bilancio relativa al Nazionale e che richiedevano provvedimenti congiunti, quali l'azzeramento o la revisione dei debiti delle Sezioni, o il riesame della distribuzione delle risorse economiche. Questi provvedimenti vennero nell'occasione condivisi anche se si decise che, prima di misurarne l'ampiezza, si sarebbe dovuta completare la verifica dei debiti, e in particolare quelli nei confronti dell'Erario.

Alla fine di luglio 2007 la situazione è precipitata, in seguito alla trasmissione, da parte dell'Esattoria dell'Agenzia delle entrate, di una cartella esattoriale relativa a debiti dell'AIB per l'anno 2002. La cartella ammontava a 63.435,60 euro, così articolati:

Accertamento 2002

IRPEF 23.530,96
Interessi e sanzioni 9.606,46
IRAP 3.599,00
IVA 17.544,00
IRPEG 300,00
Interessi e sanzioni 8.855,18
Totale cartella 63.435,60

Il dato più preoccupante, subito evidente, era che le voci relative a questi debiti non erano registrate nel bilancio patrimoniale dell'AIB: non figuravano cioè fra i debiti riconosciuti. Il bilancio 2002 era stato correttamente presentato, nel 2003, dal presidente del CEN uscente Poggiali. I dati che ne risultavano non erano stati tuttavia riportati al momento del passaggio dal vecchio sistema di contabilità al nuovo.

Per quanto riguardava l'IRPEF, dai primi controlli svolti quest'estate dal CEN e dalla Tesoreria nazionale sembrava trattarsi di un errore. Restava tuttavia indiscutibile il fatto che le voci relative a IRAP, IVA e IRPEG, per un totale di 21.443 euro, non risultavano fino a quest'estate fra i debiti dell'Associazione e non erano più iscritte nel programma fiscale.
A seguito di questa constatazione si è deciso di procedere a un esame approfondito dei dati dei bilanci degli ultimi anni, come figuravano dalle dichiarazioni dei redditi presentate, confrontandoli con quanto risultava registrato nel programma fiscale.
Parallelamente si è proceduto a effettuare molteplici riscontri presso l'Agenzia delle entrate e presso l’Esattoria per verificare la situazione debitoria dell'AIB non solo per il 2002 ma anche per gli altri anni (successivi e precedenti).

È così emerso che altre voci, relative ad anni successivi, non erano state registrate nel programma fiscale dell'Associazione. Inoltre all’Esattoria è iscritta una ulteriore serie di importi di imposte non pagate anche per gli anni 1997-2001.
Di seguito forniamo una descrizione dettagliata anno per anno.

Riepilogo anni precedenti al 2002

Pagamenti residui

1997 3.497,08
1998 4.715,76
1999 1.954,89
2000 318,14
2001 2.017,34
Totale 12.503,21

Riepilogo 2003

Per questo periodo, che è quello che incide di più sulla situazione complessiva, non è stato effettuato dall’AIB alcun versamento, né per quanto riguarda IRES e IRAP né per quanto riguarda l'IVA (che tuttavia risultava registrata, per 34.443 euro, e quindi era comunque compresa fra i debiti conosciuti). Il mancato versamento comporta, secondo i calcoli dell’Agenzia delle entrate, ulteriori interessi e sanzioni finora maturati per 25.744 euro.

IRES/IRAP IVA IRPEF Totale Acconti Saldo Interessi e sanzioni TOTALE
Risultanti a luglio 2007 0 34.443 0 34.443 0 34.443 0 34.443
Non registrati nel programma fiscale 28.568 0 0 28.568 0 28.568 25.744 54.312
Accertati a dicembre 2007 28.568 34.443 0 63.011 0 63.011 25.744 88.755

Relativamente all’anno 2003 risultano quindi maggiori debiti per l’Associazione di 54.312 euro.
Le responsabilità di questa situazione sono difficili da accertare, visto anche il lungo periodo di tempo intercorso. Esse possono riguardare sia il commercialista che il tesoriere, oltre che naturalmente il CEN. Il bilancio 2003, presentato dall’allora presidente Scarabò, riporta le cifre corrette. È da tenere in considerazione il fatto che la dichiarazione viene presentata verso la fine di ottobre dell’anno successivo e che solo in quel momento, nella situazione di cronico ritardo della contabilità AIB, si è in possesso delle cifre certe, relative ai versamenti da effettuare, in particolare per quanto riguarda IRES e IRAP. La crisi del CEN nell’ottobre 2004 ha probabilmente avuto un suo ruolo, non fosse che per il disorientamento e la confusione che ne sono seguite.
Il nostro CEN ha tentato di procedere a una ricostruzione più puntuale, contattando direttamente tutti gli interessati, ma non è stato possibile ottenere informazioni precise.

Riepilogo 2004

IRES/IRAP IVA IRPEF Totale Acconti Saldo Interessi e sanzioni TOTALE
Risultanti a luglio 2007 24.110 28.078 0 52.188 13.102 39.086 0 39.086
Non registrati nel programma fiscale 0 0 6.885 6.885 0 6.885 7.623 14.508
Accertati a dicembre 2007 24.110 28.078 6.885 59.073 13.102 45.971 7.623 53.594

In questo caso l’ammontare esatto dell’IRPEF non pagata e non registrata è ancora da verificare con l’Agenzia delle entrate.
Anche per quanto riguarda questo periodo le responsabilità sono di difficile attribuzione. Diversamente dal 2003, in questo caso era stato pagato un acconto (13.102 euro) a fine 2004. Il bilancio è stato chiuso dal commercialista a ottobre 2005. In questo periodo era già in carica l’attuale CEN, tuttavia l’AIB era senza tesoriere in carica (dopo le dimissioni di Ferrari di settembre) e questo ha sicuramente avuto un suo peso. Il CEN ha comunque contestato al commercialista la correttezza degli adempimenti. In particolare non risulta che sia stata fornita all’AIB alcuna indicazione sui pagamenti che dovevano essere effettuati. Le registrazioni nel bilancio fiscale sono state effettuate dal commercialista.

Riepilogo 2005

IRES/IRAP IVA IRPEF Totale Acconti Saldo Interessi e sanzioni TOTALE
Risultanti a luglio 2007 10.329 0 0 10.329 21.759 -11.430 0 -11.430
Non registrati nel programma fiscale 0 20.916 0 20.916 0 20.916 0 20.916
Accertati a dicembre 2007 10.329 20.916 0 31.245 21.759 9.486 Ancora non conteggiati 9.486

Per questo periodo è stato possibile ricostruire quanto accaduto, perché si tratta di fatti abbastanza recenti, e compresi nella gestione svolta dall’attuale Tesoriere. L’IVA non è stata registrata, e si è proceduto solo al pagamento dell’acconto e non del saldo. Questo secondo l’attuale CEN è da addebitare al commercialista, che a ottobre 2006 ha consegnato al Tesoriere la dichiarazione annuale ma non ha dato indicazioni sugli importi da pagare a saldo. D’altra parte la registrazione delle imposte sul bilancio fiscale è stata fatta, anche per quest’anno, dallo stesso commercialista e quindi l’omessa registrazione è, sempre secondo il CEN, a lui imputabile. A questo proposito queste omissioni, così come quelle relative al 2004, sono state già verbalmente contestate e siamo in attesa di controdeduzioni da parte del professionista.

Riepilogo 2006

Per questo periodo la situazione è regolare: nel bilancio fiscale sono state registrate tutte le voci e, alla scadenza di ottobre 2007, sono stati effettuati tutti i pagamenti necessari.

Riepilogo 1997-2006

Alla fine di tutte le verifiche quella che segue è la situazione complessiva dei debiti AIB nei confronti dell’Erario. È da tenere presente che, alla data di luglio 2007, i debiti complessivi risultavano essere di circa 60.000 euro, anziché 192.000.

IRES/IRPEG/IRAP IRAP IVA IRPEF Totale Acconti Saldo Interessi e sanzioni TOTALE DA PAGARE
1997-2001 - - - - 12.503 0 12.503 0 12.503
2002 300 3.599 17.544 156 21.599 0 21.599 8.855 30.454
2003 25.284 3.284 34.443 0 63.011 0 63.011 25.744 88.755
2004 18.477 5.633 28.078 6.885 59.073 13.102 45.971 7.623 53.594
2005 702 9.627 20.916 0 31.245 21.759 9.486 0 9.486
2006 0 11.080 17.698 0 28.778 28.778 0 0 0
TOTALE - - - - 216.209 63.639 152.570 42.222 194.792

Voci non registrate nella situazione patrimoniale dell’AIB prima di settembre 2007

1997-2001 Accertamento 12.503
2002 Accertamento 21.599
2003 IRES 25.284
2003 IRAP 3.284
2004 IRPEF 6.885
2005 IVA 20.916
2003-2004 Interessi 42.222
132.693

A termini di legge il bilancio deve essere depositato entro il 30 settembre 2007. Abbiamo quindi proceduto a inserirvi (sotto la voce delle sopravvenienze passive, ossia dei debiti relativi a periodi precedenti e mai registrati) queste nuove voci. Poiché tuttavia erano in corso ancora le verifiche presso l’Agenzia delle entrate, ne sono state inserite soltanto una parte, ossia quelle che alla data del 30 settembre potevano essere considerate come certe. Non sono quindi ancora state registrate le seguenti voci, verificate solo successivamente:

Voci non registrate nel bilancio 2006

1997-2001 Accertamento 12.503
2002 Accertamento 21.599
2005 IVA 5.287
2004 IRPEF 6.885
2002-2004 Interessi 42.222
88.496

Esse sono quindi state registrate nella contabilità del 2007.

Riepilogo situazione patrimoniale

Dopo la correzione del bilancio 2006, la situazione patrimoniale dell’AIB (presa al 31 dicembre 2006) risulta quindi essere la seguente:

Attività 486.728
Passività 426.362
Avanzo di gestione 2006 60.365,57

L’avanzo di gestione dovrebbe servire a coprire le voci non registrate nel bilancio, che sono state inserite nell’esercizio 2007 come sopravvenienza passiva. Come si vede, questo avanzo non è sufficiente. Si deve inoltre considerare che nella situazione patrimoniale 2006 risultano registrate come crediti alcune fatture, soprattutto quelle relative agli anni 2003-2004, che in realtà non sono più esigibili (fallimento, irreperibilità) oppure sono state già saldate (e il saldo non è stato registrato).
Questi controlli sono tuttora in corso, ma a nostro avviso si devono calcolare almeno 50.000 euro di ulteriori sopravvenienze passive a seguito della cancellazione di questi crediti.

La situazione quindi allo stato attuale può essere descritta come la seguente:

Avanzo di gestione 2006 60.365,00
Svalutazione crediti -50.000,00
Debiti con erario da coprire -88.496,00
Totale da coprire -78.131

Questi fondi dovranno essere reperiti sul bilancio del 2007 e su quelli dei due anni successivi. Le scadenze più urgenti riguardano il periodo fino al 2002, mentre per il 2003 si attende la notifica ufficiale dell’Esattoria, ormai imminente.

Si dovrà quindi decidere come procedere alla copertura del disavanzo, considerando alcune ipotesi che finora sono state prese in esame dal CEN e che dovranno essere discusse insieme al CNPR e poi all’Assemblea:

  • aumento delle quote sociali;
  • richiesta di sottoscrizione straordinaria;
  • austerity di bilancio per 2008 e 2009;
  • revisione della ripartizione quote fra Nazionale e Sezioni.
  • Sono poi allo studio politiche di bilancio tese a creare un avanzo con provvedimenti gestionali mirati. Abbiamo già verificato che si può agire su diversi fronti, da quello delle pubblicazioni a quello della pubblicità. La situazione economica generale non è esaltante, ma non ci sono dubbi sul fatto che le attività e le finanze dell’AIB non sono ancora gestite in maniera ottimale.

    È infine da sottolineare che questo disavanzo è limitato perché i debiti sono coperti dagli avanzi di gestione. Tuttavia questi avanzi di gestione provengono dalle Sezioni. Il Nazionale, insieme ad alcune altre Sezioni, ha invece un disavanzo di gestione. Nell’ottica di un bilancio unitario, le Sezioni che hanno un avanzo dovrebbero quindi prima di tutto impegnarlo totalmente per la copertura di questi debiti, relativi al Nazionale e ad altre Sezioni.
    È evidente che questo comporta problemi non indifferenti di carattere politico e relativo agli equilibri da mantenere, anche a livello locale. Per questo il CEN ritiene necessario procedere a queste valutazioni d’accordo con le Sezioni, e quindi in prima istanza con il CNPR. Già in occasione dell’assemblea generale del 16 gennaio, convocata per le candidature, si svolgeranno riunioni operative sul tema del bilancio, che poi verranno riprese durante l’Assemblea.


    BERTINI Vanni. Rapporto sul bilancio AIB negli anni 2002-2006. «AIB notizie», 20 (2008), n. 1, p. 8-11.

    Copyright AIB 2008-01, ultimo aggiornamento 2008-01-14 a cura di Zaira Maroccia
    URL: http://www.aib.it/aib/editoria/n20/0108.htm3

    AIB-WEB   |   AIB notizie   |   Sommario n. 1/2008