Libri a trazione anteriore
L’associazione culturale foggiana BooksBrothers organizza per il secondo anno consecutivo la kermesse letteraria “Libri a trazione anteriore”, che da quest’anno diventa un vero e proprio premio letterario aperto a esordienti di piccole e grandi case editrici.
Scuole, biblioteche, librerie, associazioni culturali della Puglia (e non) potranno partecipare alla manifestazione acquistando o prendendo in prestito nelle biblioteche affiliate i libri in concorso e successivamente esprimendo la propria preferenza su una speciale cartolina, distribuita dalla segreteria organizzativa del Premio. La serata di premiazione si terrà il 20 ottobre prossimo.
(Booksblog.it)
L’ateneo di Udine avrà una biblioteca da record
240 mila volumi a scaffale aperto, 1600 periodici e 140 postazioni online con collegamento wireless: questi i dati della biblioteca umanistica dell’ateneo friulano, la cui ristrutturazione sarà completata, ma solo in parte, entro l’estate.
In seguito il cantiere sarà aperto nell’ex chiesa di Santa Lucia. La struttura, flessibile anche per quanto riguarda gli orari di apertura (fino alle 22), riunirà le biblioteche di sette dipartimenti, diventando punto di riferimento per i circa 4000 studenti iscritti alle facoltà di Lettere e Lingue.
Nei lavori di ristrutturazione sarà coinvolto anche l’ex asilo infantile “Maria Bambina” appena acquistato dall’università per realizzare nuove aule studio.
(Messaggero veneto, 16 aprile 2007)
Nelle biblioteche di Roma l’esposizione “Parola informe”
Con l’esposizione audio-figurativa “Parola informe”, a cura di Sara Sonetti per FortebraccioTeatro, le biblioteche di Roma hanno iniziato un percorso di ricerca sulla interazione tra la lettura a voce alta e altri linguaggi, offrendo così nuove potenzialità alla funzione delle biblioteche e dei centri culturali.
L’esposizione, nata dall’incontro tra forme plastiche (13 sculture), parola visiva (video-testo), parola letta (audio-testo), propone al visitatore, attraverso tre sale, un percorso in cui forme e parole interagiscono.
Figure di creta, poggiate su blocchi di libri, sono rese vive dal sonoro che implementa l’espressione delle forme: un’intensa voce narrante femminile guida il pubblico nella percezione di pensieri ed emozioni che nascono dai personaggi di creta. Quindi la voce narrante si trasforma in parola-immagine, delineandosi su una parete-schermo con la forza di un linguaggio da recepire in silenzio.
Infine lo spettatore, isolato da una cuffia, si immerge nell’ascolto del testo e completa così il percorso grazie alla parola letta ad alta voce. L’esposizione, inaugurata il 26 aprile nell’ambito delle manifestazioni sulla Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, si è conclusa lo scorso 3 maggio.
(Adnkronos, 27 aprile 2007)
Vaticano: biblioteca pericolante, chiusa per 3 anni
Resterà chiusa per almeno tre anni la Biblioteca apostolica vaticana, dove dalla metà del prossimo luglio verrà avviato un ciclo di restauri e rinforzi strutturali “non più procrastinabili”.
Lo ha annunciato il prefetto della Biblioteca apostolica, il vescovo Raffaele Farina, precisando che «occorre rinforzare i pavimenti e le volte di un edificio che è in una posizione strategica nella biblioteca, perché sovrasta la sala di consultazione dei manoscritti, ed è esso stesso importante per la vita della biblioteca in quanto è l’edificio nel quale si trovano il laboratorio di restauro e il laboratorio fotografico che, da qualche anno, è anche digitale».
Durante i lavori, che renderanno “inaccessibili” gli ambienti, sarà anche riordinato l’immenso patrimonio di volumi e documenti della biblioteca pontificia.
(La repubblica, 4 maggio 2007)
Archivio di e-mail conservate nella British Library
La British Library, in collaborazione con Microsoft, ha appena creato un archivio di messaggi di posta elettronica, che andrà ad affiancarsi a quello già esistente dove vengono raccolte lettere scritte sia da persone comuni che da letterati (da menzionare, fra tutte, le epistole di Oscar Wilde con Lord Alfred Douglas).
Dei miliardi di messaggi che ogni giorno transitano sulla rete, la prestigiosa biblioteca inglese ha deciso di archiviarne solo una parte (circa un milione) classificandoli in categorie (Amore, Umorismo, Proteste, Notizie, Gaffes, Spam). Nelle dichiarazioni di John Tuck, responsabile delle collezioni nazionali della British Library, è possibile individuare lo scopo di tale impresa: «L’e-mail ha rimpiazzato le tradizionali forme di comunicazione, diventando uno strumento essenziale della nostra vita quotidiana. Questo progetto ci permetterà di registrarne la sostanza e la varietà, conservando una testimonianza collettiva di grande valore per gli studiosi del futuro».
Per includere il proprio messaggio di posta elettronica nell’archivio della biblioteca inglese, è sufficiente inviare, entro fine maggio, una mail al sito http://emailbritain.co.uk, facendo attenzione a rimuovere cognomi, indirizzi e informazioni personali di qualunque altra persona. Gli unici messaggi categoricamente esclusi sono quelli di natura offensiva o il cui unico scopo sia quello di fare pubblicità a qualcuno o a qualcosa. A partire da luglio le prime mail potranno essere leggibili dai terminali della biblioteca britannica. Quest’ultima spera di riuscire a raccogliere anche i messaggi di personaggi celebri. I nomi che finora spuntano sono quelli di J.K. Rowling, la famosa scrittrice inglese, dell’astrofisico Stephen Hawking e dell’ex responsabile delle comunicazioni del governo di Tony Blair.
(TGCom, 4 maggio 2007)
Monreale inaugura la biblioteca della legalità
Il 7 maggio è stata inaugurata a Monreale (PA), la “biblioteca della legalità”. Contiene cinquecento volumi sulla storia della Sicilia, le sentenze definitive dei processi contro i mafiosi, gli atti parlamentari sull’attività di contrasto a Cosa nostra. La biblioteca, aperta tutti i giorni, è stata allestita dal “Consorzio sviluppo e legalità”, costituito da 8 comuni della provincia di Palermo, che gestisce i beni confiscati alla mafia nel territorio.
Centinaia di persone hanno visitato la struttura, ospitata al secondo piano di un edificio storico sede di una stazione dei carabinieri. L’iniziativa rientra nelle manifestazioni per ricordare il capitano dei carabinieri Emanuele Basile, nel 27° anniversario della sua uccisione.
(Sicilia on line, 7 maggio 2007)
Mille e un libro per Baghdad
L’iniziativa “Mille e un libro per Baghdad”, presentata alla Fiera internazionale del libro (Torino,10-14 maggio 2007) si prefigge lo scopo di riportare un libro tra le mani dei cittadini iracheni.
Tra le vittime più martoriate nell’inferno iracheno rientrano infatti anche la cultura e il libero pensiero. Il progetto prevede la pubblicazione di testi, tradotti in arabo da altre lingue, destinati alle biblioteche statali, universitarie e ai privati cittadini.
Sarà inoltre realizzato e presentato attraverso i canali satellitari iracheni un programma televisivo sui libri e i loro autori. Il progetto è patrocinato dal Ministero della cultura, dal Parlamento iracheno e dall’United Nation Developments Program con l’obiettivo di far adottare a ogni città italiana uno o più libri. Fra gli autori candidati per la traduzione nel primo anno di attività, ci sono Calvino, Pavese, Carlo Levi e Sciascia.
Sottolinea un libro: sospeso dal prestito fino al 2070
Quante volte ci ha esasperato vedere i libri della biblioteca sottolineati? Il direttore della Biblioteca civica Pozzoli di Lecco, Luigi Rosci, arrabbiato per aver colto in fragrante uno studente universitario mentre sottolineava a matita il libro appena preso in prestito, ha inflitto al ragazzo una “pena” a dir poco esagerata: la sospensione dal prestito per ben 63 anni. Il direttore ammette ora che la severità della punizione è sproporzionata rispetto al danno subito dalla biblioteca. «Al momento l’arrabbiatura era molta, tanta da spingermi a sospendere il giovane per un periodo di tempo lunghissimo», commenta Rosci.
«Il giovane però non si è più presentato. Se lo farà, sono pronto a ridurre il periodo di sanzione». Sempre il direttore della biblioteca lombarda evidenzia un altro fenomeno particolarmente frequente e dannoso per una biblioteca: il taccheggio dei libri. Facendo riferimento alla sua realtà dichiara che nel 2006 i volumi spariti sono stati 150, fenomeno verificatosi in forma così ampia dal momento che la biblioteca di Lecco possiede 28 mila volumi a scaffale aperto con il primo piano della palazzina ospitante il deposito librario dotato di 7 uscite, che danno direttamente sul giardino. Rosci, nel compiere un’analisi del materiale che viene normalmente sottratto alla comunità dei lettori, sottolinea che «i taccheggiatori per lo più scelgono libri di poco valore e narrativa disimpegnata, ma in alcuni casi vengono rubati libri particolari, di cui si ha vergogna a chiederne il prestito, come libri sulle malattie o su tematiche delicate. In alcuni casi il taccheggiatore si pente e torna sui suoi passi riportando il volume alla biblioteca, spesso lo deposita su uno scaffale diverso o lo lascia su un tavolo».
E con molta ironia conclude: «un libro portato via da una persona ha trovato, dopo esser stato sfogliato da tante mani che lo hanno condotto in molte case, il suo lettore finale. Un lettore particolarmente raro e stupido, direi».
(L’Unità, 8 maggio 2007)
FEST: la fiera dell’editoria scientifica a Trieste
La prima edizione della Fiera internazionale dell’editoria scientifica (FEST) si tiene a Trieste dal 17 al 20 maggio. L’evento è promosso dalla Regione Friuli-Venezia Giulia con il patrocinio del Ministero dell’università e della ricerca scientifica, della Provincia e del Comune di Trieste, ma sono molti i soggetti che partecipano alla sua organizzazione: dall’Università di Trieste, alla Camera di commercio, alla Fiera di Trieste, alla Scuola internazionale superiore di studi avanzati, segno di una forte attenzione rivolta all’appuntamento, unico in Italia per quanto attiene questa branca dell’editoria.
La partecipazione degli editori è cospicua: ne sono previsti 165, italiani ed esteri. Gli eventi da seguire sono moltissimi e distribuiti in 22 sedi diverse nella città, con oltre 100 relatori provenienti da tutto il mondo. In effetti, per uno svolgimento di sole quattro giornate, il calendario delle iniziative si presenta particolarmente denso (conferenze, tavole rotonde, proiezioni, science café, spettacoli).
La Fiera dei media scientifici sarà il perno della manifestazione e verrà allestita nel Salone degli Incanti (la vecchia Pescheria centrale): si tratterà di una grande libreria multimediale ripartita secondo sette aree tematiche, con gli espositori italiani e stranieri che proporranno i loro diversi prodotti editoriali, ovviamente non solo costituiti da libri. La fiera costituirà un’occasione unica anche per incontrare e ascoltare numerosi scienziati e divulgatori di fama internazionale. Nell’ambito della manifestazione è prevista la consegna di due premi: il “Giovanni Maria Pace”, per il miglior libro italiano di divulgazione scientifica del 2006 e il “Trieste Science Prize”, dedicato agli scienziati che lavorano nei Paesi in via di sviluppo, la cui selezione è affidata all’Academy of Science for Developing World. Maggior informazioni sono reperibili sul sito www.festrieste.it.
(ASCA, 8 maggio 2007)
Francesca Di Cesare
Il 23 aprile è scomparsa Francesca Di Cesare, dirigente del Ministero per i beni e le attività culturali.
La sua attività di bibliotecaria l’ha portata nelle diverse biblioteche romane, due delle quali (Casanatense e Storia moderna e contemporanea) sono state da lei dirette con equilibrio e senso del dovere.
Ha concluso la sua carriera come ispettore centrale, contribuendo fattivamente alla risoluzione delle problematiche bibliotecarie.
Vincitrice di alcuni concorsi di poesia, si è dedicata principalmente allo studio di collezioni manoscritte pubblicando I codici latini datati della Biblioteca Angelica di Roma (1982).
(Messaggio in AIB-CUR, 24 aprile 2007)
L’ultima indagine ISTAT sui lettori di libri in Italia
L’Istituto nazionale di statistica, con l’indagine I cittadini e il tempo libero svolta nel maggio 2006 su un campione di 24 mila famiglie per un totale di circa 54 mila individui, ha fornito una mappa della lettura di libri e del ricorso alla biblioteca nel nostro Paese. L’indagine è stata presentata ufficialmente l’11 maggio nel corso del convegno “Essere lettori nel XXI secolo”, presso la Fiera internazionale del libro di Torino.
Alcuni risultati, pur essendo abbastanza prevedibili, fanno riflettere su come la lettura in Italia abbia una distribuzione territoriale e sociale tutt’altro che uniforme e su come il livello di istruzione dei genitori sia all’origine non solo del numero, ma anche del genere di libri letti dai figli. Ha poi ottenuto risalto il fatto che oltre il 12% delle famiglie intervistate non possiede un libro in casa: a livello nazionale ciò corrisponde a ben 2 milioni e 800mila famiglie. Anche per quanto attiene il rapporto tra libri e attività professionali non vi sono grosse sorprese: leggono di più i laureati (9 persone su 10), segnatamente quelli inquadrati come dirigenti, liberi professionisti e impiegati.
Tra le persone in possesso di licenza elementare o senza alcun titolo di studio, la quota di coloro che hanno letto un libro negli ultimi 12 mesi scende al 40%; si legge di più al Nord che al Sud e, fatto già noto, leggono di più le donne degli uomini (65% contro il 55,8%). Negli ultimi 12 mesi, ben il 37% della popolazione con età superiore a 6 anni non ha letto neanche un libro.
Le motivazioni della “non lettura” sono quasi analoghe per maschi e femmine ma, mentre i primi indicano soprattutto il poco tempo libero (27,4%) e il fatto di annoiarsi (34,1%), quindi di preferire altri svaghi (24,2%), le donne segnalano anche i motivi di salute e l’età anziana come impedimento alla lettura (19,4%) e il non saper leggere o il leggere male (10,6%).
Circa la frequentazione delle biblioteche, l’11,7% della popolazione con età superiore a 11 anni dichiara di esservi stata almeno una volta nel corso del 2006: si tratta di oltre 6 milioni e 100 mila persone. Di queste, oltre la metà lo ha fatto esclusivamente per motivi di studio e/o lavoro (51,7%), il 36,4% unicamente nel tempo libero, mentre il 10,5% per entrambi i motivi. Le donne frequentano le biblioteche più degli uomini (il 13,2% rispetto al 10,1%, sul totale del campione): non si tratta comunque di percentuali entusiasmanti. Le motivazioni che spingono maggiormente le persone ad andare in biblioteca sono: prendere in prestito libri (59,1%), leggere e/o studiare (44,5%), raccogliere informazioni generali o bibliografiche (42,4%) e, in misura minore, consultare cataloghi (11,8%), prendere in prestito quotidiani, riviste o altro materiale stampato (7,4%), prendere in prestito materiale audio-visivo (8,5%), con poche differenze tra maschi e femmine, fatta eccezione per il prestito dei libri: dichiarano questa motivazione il 65,5% delle donne a fronte del 50,2% degli uomini.
Le regioni con più frequentatori di biblioteche sono il Trentino Alto-Adige (con il 28,8%) e la Valle d’Aosta (27%). Seguono, ma a grande distanza, l’Emilia Romagna (16,1%), la Sardegna (14,6%), la Lombardia (14,5%) e il Veneto (14,2%). La quota più bassa si rileva in Campania (6,2%). È significativo riscontrare che, rispetto all’anno 2000, la quota di coloro che si recano in biblioteca è diminuita passando dal 12,7% al 11,7%.
Purtroppo, i decrementi maggiori si registrano tra i giovani con età dai 15 ai 19 anni.
(La Gazzetta del Mezzogiorno, 10 maggio 2007)