A Colle Val d’Elsa la manifestazione Collelibro
Nella cittadina in provincia di Siena si svolgerà dal 19 maggio al 3 giugno la 15° edizione di Collelibro.
La manifestazione ha luogo in una tensostruttura in piazza Arnolfo di Cambio dove si susseguono incontri con scrittori, illustratori, esperti di libri per ragazzi da 0 a 19 anni. Sono presenti tra gli altri Sergio Staino, Roberto Piumini, Giovanni Caviezel, Roberto Luciani, Agostino Traini, Emanuela Nava.
Il programma prevede anche l’allestimento di fiabe animate, concerti e spettacoli e coinvolge un pubblico scolastico di 2000 ragazzi, mentre una mostra mercato, aperta dalle 9 alle 22, è allestita per tutta la durata della manifestazione.
Info: Biblioteca comunale Colle Val d’Elsa, via di Spugna, 78, tel./fax 0577/922065; e-mail: biblioteca@comune.collevaldelsa.it
Nuovo sistema informatico Ermes
Per semplificare le procedure di accesso al materiale bibliografico e informare in tempo reale l’utente sullo stato delle sue richieste, la Biblioteca nazionale centrale di Roma dal 16 aprile scorso ha adottato il nuovo sistema informatico Ermes.
In questa maniera l’utente, attraverso una tessera personale, si collega direttamente al terminale senza dover compilare nessun tipo di modulo cartaceo e può eseguire una serie di operazioni come la registrazione del suo ingresso in biblioteca, la scelta della sala e la prenotazione del posto, la ricerca nei cataloghi, può inoltre richiedere un documento in lettura, in prestito, così come la fotoriproduzione di esso.
www.loscaffale.com
Nato alla fine del 2006, oggi loscaffale.com conta più di 400 iscritti.
Questo sito, nato per mettere in contatto chi studia, fa ricerche o ama leggere, funziona come una biblioteca, o meglio come una bacheca. Si basa sullo scambio tra chi presta i libri e chi li cerca; è gratis, basta iscriversi, inserire i dati del testo da cercare e controllare se è disponibile e chi lo ha.
I contatti con chi mette a disposizione il libro avvengono naturalmente via mail.
(Donna moderna, 18 aprile 2007)
Torino e New York ricordano Levi
La città piemontese si appresta a ricordare e onorare Primo Levi, scrittore, chimico e letterato morto suicida a Torino 20 anni fa, l’11 aprile 1987. Un uomo che divenne scrittore per necessità, per il senso che nella sua vita di deportato in un campo di concentramento assunse la potenza della parola, della testimonianza, dell’importanza dell’esserci.
Ancora oggi è lo scrittore italiano più tradotto all’estero. Torino, attraverso le parole di Ernesto Ferrero, direttore della Fiera del libro, parla da tempo di istituire una fondazione in memoria dello scrittore. Per il momento il Comune ha disposto la scorsa settimana di intitolare a Levi una biblioteca, nell’ex stabilimento Ceat, nonché una targa nel Parco Valentino, di fronte al Dipartimento di chimica dell’Ateneo. Levi è stato ricordato anche a New York: il 12 aprile alla New York Public Library è stata presentata la raccolta di scritti Tranquille star, curata da Bob Weil, mentre un convegno in suo onore è stato presentato all’Istituto italiano di cultura presso la Columbia University, a cui ha partecipato lo scrittore Philip Roth, che fu amico di Levi.
(L’arena, 4 aprile 2007)
Cresce l’uso di Skype in biblioteca
Un nuovo e interessante modo per avvicinare gli utenti alla biblioteca, aumentando le possibilità di comunicazione pur riducendo i costi, è dato dall’uso di Skype, il software gratuito che permette di telefonare o “chattare” via Internet senza dover ricorrere alla tradizionale linea telefonica. La Biblioteca comunale di Empoli è una tra le circa 80 biblioteche in Italia che fa uso di Skype e lo propone sistematicamente ai propri utenti per un migliore e più rapido accesso ai servizi e alle informazioni.
Per la direttrice della biblioteca toscana, Maria Stella Rasetti, i vantaggi risiedono non solo nel risparmio sulla bolletta del telefono (tra utenti di Skype la comunicazione è gratuita, a parte i costi della connessione a Internet), ma anche nel diverso modo di entrare in contatto, basato sull’integrazione di diverse tecniche (posta elettronica, chat, forum di discussione, videochiamata ecc.), che riduce i tempi di attesa e permette di conoscere meglio le esigenze dei fruitori del servizio.
Una curiosità: gli account di Skype sono diffusi soprattutto tra le biblioteche piccole e medio-piccole.
(Punto informatico, n. 2742, 4 aprile 2007)
Nasce la Scuola librai italiani
Si è tenuta lo scorso 31 marzo a Orvieto, presso il Teatro Mancinelli, la cerimonia inaugurale della Scuola librai italiani, voluta dall’Associazione librai italiani con il contributo della Fondazione Centro studi Città di Orvieto e dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Collaborano a questa iniziativa anche l’Associazione italiana editori, l’Università di Perugina e l’Università “La Sapienza” di Roma (Facoltà Scienze della comunicazione).
Gli scopi formativi della scuola si indirizzano sostanzialmente verso la creazione della figura professionale del libraio, nell’obiettivo di fissare i presupposti per una crescita del numero delle librerie nel nostro Paese, soprattutto in quelle aree e regioni in cui ne risulta un’evidente carenza. I corsi hanno la durata di un anno accademico e prevedono, naturalmente, lezioni in aula e stage in libreria. I partecipanti al primo corso sono trenta, tutti giovani laureati, provenienti da ben 13 regioni italiane.
(www.sestopotere.com, 2 aprile 2007)
L’archivio digitale “e-Leo” della Biblioteca Leonardiana
La Biblioteca Leonardiana di Vinci porta in rete un servizio che avrebbe certamente trovato il plauso dello stesso Leonardo: si tratta di un portale-archivio digitale per la consultazione di vari manoscritti rinascimentali di storia della tecnica e della scienza. Il nome del portale è (ovviamente) e-Leo. Una volta registrati come utenti, si può accedere online a numerose pagine di appunti e disegni tecnici del grande genio rinascimentale, riprodotti ad alta definizione e con la trascrizione del testo a fronte.
Per rendere più agevole lo studio e la comprensione dei codici e dei numerosi manoscritti, il portale fornisce dei sussidi scientifici particolarmente utili, come l’indice dei disegni e il glossario completo del lessico di Leonardo. Per agevolare la lettura, è persino possibile ruotare e “riflettere” il testo (Leonardo scriveva da destra verso sinistra) o i disegni riprodotti. Ma il sito web della biblioteca non si limita a questo: offre anche collegamenti con altre importanti biblioteche digitali di scienza e tecnica in Europa, in attuazione di un progetto a cui stanno collaborando la Goethe Universität di Francoforte e la National Library di Sofia. Nonostante i “prodigi” virtuali (il sito è veramente ricco di risorse e in continuo sviluppo), la Biblioteca Leonardiana merita soprattutto di essere visitata direttamente. Il suo patrimonio consta infatti di oltre 12.000 tra libri, manoscritti, stampe, mappe, disegni e cinquecentine a carattere tecnico-scientifico e altre rarità dell’epoca di Leonardo.
(La Repubblica.it, supplemento Affari e Finanza, 19 marzo 2007)
SMS in biblioteca
Da Trento alla Capitale le biblioteche si dotano di servizi tecnologici per raggiungere i propri utenti.
Le biblioteche di Roma dallo scorso marzo hanno attivato il servizio “BiblioSms”. Inviando un semplice SMS al numero messo a disposizione dal Comune, sarà possibile fare ricerche sul catalogo, avere informazioni sugli orari d’apertura, indirizzo e numero di telefono delle 35 biblioteche della Capitale, sugli eventi organizzati nella giornata e in quelle immediatamente successive e, ancora, fare domande specifiche ai bibliotecari.
A Trento, invece, grazie all’incubatore di società creato dal Comune lo scorso anno, è nata una struttura ad hoc per la gestione degli SMS per i servizi pubblici. Ed è stato creato un apposito modulo per le biblioteche, con un progetto pilota che vede coinvolte le università di Modena, Padova e Reggio Emilia per gestire via SMS tutte le comunicazioni agli studenti. Il servizio SMSlibrary verrà integrato direttamente nel software gestionale Aleph di Ex libris.
(L’espresso, 14 marzo 2007)
Biblioteca digitale made in France
Allo scorso Salone del libro di Parigi è stata presentata Europeana, la biblioteca digitale sviluppata dalla Biblioteca nazionale francese (BNF). Contiene già 12 mila testi digitalizzati tra quelli non coperti da diritto d’autore presenti nelle collezioni della BNF, con apporti anche dalle biblioteche nazionali dell’Ungheria e del Portogallo.
L’obiettivo è raggiungere, entro la fine del 2007, le centomila opere digitalizzate. I documenti raccolti e indicizzati da Europeana sono scaricabili e consultabili non solo come immagini, ma anche in formato testuale, che consente una migliore ricerca ed elaborazione dei testi.
Europeana si propone l’obiettivo di fornire alle altre biblioteche nazionali un modello da cui partire in vista del progetto globale della Biblioteca digitale europea. Interessante notare che il finanziamento arriva dai contributi imposti sulle macchine da riproduzione e sulle fotocopie.
(Punto informatico n. 2741)
Biblioteche e multicultura
In Piemonte, per l’esattezza a Barge, fa notizia l’alta presenza di extracomunitari tra gli utenti della biblioteca comunale: nel 2006 erano 175 su un totale di 1821 iscritti.
Molto gradita la possibilità di collegarsi a Internet, soprattutto dai sudamericani, che denotano un’apertura maggiore verso la tecnica e maggiore istruzione.
Per i cinesi, invece, qualche difficoltà in più: molti giovani non hanno completato gli studi in Cina, e non riescono quindi a leggere gli ideogrammi presenti nelle pagine web del loro paese d’origine. L’attenzione del bibliotecario e della Giunta comunale verso il tema dell’integrazione si è concretizzato negli scorsi anni in alcuni incontri con autori extracomunitari organizzati da un mediatore culturale.
Purtroppo quest’anno il progetto è stato rigettato per carenza di fondi: speriamo che i numeri degli utenti aiutino il bibliotecario di Barge!
(L’eco del Chisone, 28 febbraio 2007)
Un nuovo patto tra editori e biblioteche
Alla Fiera dell’editoria della Romagna (Forlì, 2-4 marzo), la Soprintendenza beni librari delI’IBC ha organizzato la tavola rotonda “Un nuovo patto tra editori e biblioteche”, per promuovere e favorire l’incontro e la collaborazione tra queste due importanti realtà culturali della filiera del libro. L’Emilia-Romagna è una regione strategica in questa catena, essendo la seconda regione per numero di biblioteche e terza per numero di editori. L’occasione per riflettere sull’opportunità di un’alleanza più stretta è offerta dalla nuova legge sul deposito legale e dal relativo Regolamento, che, tra le varie innovazioni, introduce l’archivio regionale della produzione editoriale e indica l’editore come primo soggetto obbligato al deposito.
Il collegamento tra le case editrici e gli istituti bibliotecari, senza più l’intermediazione delle prefetture, può costituire dunque l’occasione per un rapporto più diretto e una maggiore condivisione di risorse verso l’obiettivo comune, ovvero promuovere la lettura in Italia.
(http://www.ibc.regione.emilia-romagna.it/soprintendenza/htm/patto.htm )