Quest’anno prende avvio una nuova iniziativa rivolta al mondo del libro. La rivista dedicata al mondo della miniatura “Alumina. Pagine miniate”, diretta da Gianfranco Malafarina, e pubblicata da Nova Charta di Vittoria de Buzzacarini, si è fatta promotrice del progetto “Salviamo un codice” per salvare ogni anno dal degrado, attraverso un intervento di restauro, un’opera pergamenacea di particolare importanza. Il progetto gode dell’alto patronato della Presidenza della Repubblica e del patrocinio della Biblioteca nazionale Marciana di Venezia.
Questi gli obiettivi che si sono prefissi gli organizzatori: individuare nel ricco patrimonio di codici miniati delle biblioteche italiane un manoscritto di particolare valore storico e artistico bisognoso di un intervento di manutenzione e/o di restauro; sottoporre il manoscritto a tale intervento allo scopo di assicurargli condizioni ottimali di conservazione e di durata; effettuare in corso d’opera, durante tale intervento, gli opportuni studi di carattere filologico, paleografico, codicologico e storico-artistico; restituire alla collettività il manoscritto restaurato, sensibilizzando l’opinione pubblica, mediante le campagne di comunicazione collegate all’evento, sull’opportunità di questi interventi e sul valore del nostro patrimonio librario.
Il primo manoscritto individuato per tale progetto è il ms. Martini etiop. 5 di una delle più antiche biblioteche italiane, la Comunale Forteguerriana di Pistoia. Un Ottateuco (cioè i primi otto libri dell’Antico testamento: Genesi, Esodo, Levitico, Numeri, Deuteronomio, Giosuè, Giudici, Samuele) copto scritto e miniato in Etiopia intorno alla metà del XV secolo.
Si tratta di uno dei “pezzi” più preziosi e importanti della biblioteca privata di Ferdinando Martini (1841-1928) – giornalista, scrittore, direttore di giornali e di collane editoriali, curatore di antologie scolastiche, parlamentare, segretario e poi ministro della Pubblica istruzione, commissario civile della Colonia Eritrea, senatore e ministro delle colonie – pervenuta il 30 dicembre 1929 alla biblioteca pistoiese grazie alla generosità della locale Cassa di risparmio.
Il restauro, che sarà realizzato da Il laboratorio s.r.l. di Firenze, è stato presentato ufficialmente alla XIV edizione del Salone dell’arte del restauro di Ferrara (22-25 marzo 2007). Leading sponsor dell’iniziativa è il Gruppo immobiliare Ceoldo di Padova, coadiuvato per gli aspetti logistici e organizzativi da Andrea Burroni.
L’intervento viene effettuato in accordo e per gentile concessione della Biblioteca comunale Forteguerriana di Pistoia, diretta da Maurizio Vivarelli con la collaborazione di Teresa Dolfi, responsabile dei Fondi antichi.
In particolare, l’intervento comprenderà le seguenti operazioni:
- controllo cartulazione, primo intervento di spolveratura con pennello a setola morbida;
- indagine di verifica sui danni al dorso del manoscritto derivanti da morsi di roditori e controllo della cucitura originale;
- intervento di pulitura a secco dei depositi presenti su alcune carte;
- intervento di spianamento delle pieghe secche tramite umidificazione dei supporti pergamenacei con sandwich di goretex-carta assorbente;
- distacco, spianamento e restauro delle prime e ultime carte attualmente semidistaccate e fortementedanneggiate, riaggancio dei fascicoli parzialmente scuciti;
- restauro asse posteriore lignea con spaccatura verticale (presenza di precedente restauro su spaccatura parallela da conservare);
- rimozione delle puntine di ferro che attualmente tengono bloccato il frammento di dorso in pelle originale presente e suo consolidamento;
- costruzione di un contenitore bivalve idoneo alla conservazione, con rivestimento interno in velluto ed esterno in tela.
bruni@marciana.venezia.sbn.it