SPECIALE
LA NUOVA BIBLIOTECA NAZIONALE DI BARI

Documento dei bibliotecari atipici letto il giorno dell’inaugurazione

27 ottobre 2006

In concomitanza con il trasferimento nella sua nuova sede, la Biblioteca nazionale “Sagarriga Visconti Volpi” di Bari ha avviato la catalogazione retrospettiva online del suo materiale librario. Si tratta di un progetto che prevede l’immissione in SBN di 95.694 notizie, questo il nome tecnico dei tesori di biblioteca, affidata a un gruppo di giovani catalogatori. Il progetto in corso ha selezionato e formato i suoi catalogatori, ha creato competenze e ogni giorno cresce insieme alla Biblioteca. Tra un anno avrà raggiunto il suo obiettivo e sarà terminato.

Un progetto breve, dunque, verificabile e quantificabile come oggi si usa per velocizzare, sburocratizzare, ottimizzare e realizzare in fretta – come se fosse possibile! – la biblioteca di domani. Ma a chi vi lavora ogni giorno, esaminando e confrontando libri e documenti nella crescente consapevolezza della responsabilità del compito assegnato, viene chiesto di costruire un futuro di cui non farà parte. È un impegno svilito in partenza, una esperienza intellettuale e creativa destinata a esprimersi altrove, un miracolo chiesto a un manipolo di umanissime intelligenze con il modesto desiderio di non avere un lavoro qualunque.

Anche in questo caso, forse in misura maggiore che in altri, la progettualità come esternalizzazione è un ossimoro: un progetto deve sì realizzare obiettivi, ma deve anche possedere una prospettiva, come dire, politica, nel senso più nobile della parola. Progettare è inventare un cambiamento, costruire un futuro, immaginare il meglio, prevedere e prevenire problemi, malfunzionamenti, guasti e fallimenti. Una casa va progettata, prima di essere costruita e il progetto comprende ed esplica una idea dell’abitare ideale e insieme modellata sull’esigenze delle persone, dell’oggi e del domani.

Per una biblioteca, per la Biblioteca nazionale, la relazione tra passato, presente e futuro è ragione e significato della sua stessa esistenza. Non a caso, infatti, la catalogazione prevista nel progetto è retrospettiva e online, concepita cioè per consegnare alla comunità di oggi e domani, attraverso le tecnologie informatiche, il passato di cui la biblioteca è custode nella certezza che la memoria non può essere solo presidiata se deve contribuire alla costruzione di un futuro migliore. Come è possibile, dunque, affidare un lavoro così significativo a un pugno di volenterosi, coltivarne le competenze, modellarne il lavoro sulle esigenze di una realtà culturale che vuole continuare a camminare e poi dimenticare di farne una risorsa?

Se questa Biblioteca affronta la sua transizione come «una pagina bianca da riempire senza fretta con una tessitura di significati» e se intende trasformare «l’incompiutezza del cantiere nella promessa della creazione di una regione dell’anima», – sono parole di Rosa Martucci – noi, “pugno di volenterosi”, possiamo di diritto far parte del progetto che più ci piace: la promessa del futuro.

I catalogatori del progetto di catalogazione retrospettiva della Biblioteca nazionale “Sagarriga Visconti Volpi” di Bari