[AIB] AIB notizie 19 (2007), n. 2
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La riforma dello statuto

Rosa Maiello

Come sappiamo, la composizione, la struttura, i centri e i meccanismi di formazione delle decisioni, gli strumenti per attuarle sono fattori che influenzano l’efficacia dell’azione di un’organizzazione, specialmente se si tratta di un’organizzazione ampia e di antica tradizione come la nostra; sicché, la verifica e l’adeguamento delle nostre regole interne costituisce un aspetto cruciale dell’impegno dell’AIB a favore dei bibliotecari e delle biblioteche italiane in una fase storica che pone la professione al centro di continue trasformazioni del quadro sociale, politico, legislativo e tecnologico.

A tale scopo, nel 2006 è stata nominata un’apposita Commissione composta da due membri del Comitato esecutivo nazionale (Claudio Leombroni e la sottoscritta, in funzione di moderatore), un membro del Consiglio nazionale dei presidenti regionali (Giuliana Casartelli) e quattro consulenti individuati per le loro competenze specifiche (Piera Colarusso, Lello De Magistris, Marco Genzone e Massimo Rolle). La Commissione ha invitato tutti i Soci a formulare commenti e indicazioni (che possono essere inviati all’indirizzo statuto@aib.it) e ha definito alcune proposte generali di riforma, attualmente al vaglio di CEN e CNPR; ha chiesto poi l’appporto di Fausto Rosa in particolare per la revisione del Codice deontologico; coinvolgerà nell’istruttoria sui singoli aspetti gli organi e i Soci competenti per materia.

La necessità di una revisione è emersa con urgenza nel 2004, quando la decadenza del Comitato esecutivo nazionale ha determinato, secondo l’attuale assetto statutario, la decadenza simultanea di tutti gli organi centrali e periferici e, di conseguenza, il blocco di tutte le attività ad eccezione dell’ordinaria amministrazione. Un primo punto è quindi assicurare stabilità, intervenendo sulle modalità di decadenza degli organi. Ulteriore urgenza è quella di adeguare le regole associative al quadro normativo che comincia a delinearsi dopo l’approvazione del d.d.l. Mastella sulla liberalizzazione delle professioni e il riconoscimento delle associazioni professionali. Su questo piano, la nostra architettura complessiva è già ampiamente conforme alle prescrizioni del disegno di legge, grazie alle riforme strutturali avvenute a partire dal 1996; alcuni cambiamenti sono tuttavia necessari, e in particolare: potenziare le funzioni dell’organo di controllo, rendendolo autonomo dalle decisioni dell’organo di governo; rivedere e ampliare il Codice deontologico.

L’obiettivo è giungere all’Assemblea di primavera con una proposta strutturata di riforma che potrà portare all’approvazione degli emendamenti più urgenti già alla fine del 2007, ma che contemporaneamente potrà prevedere alcune indicazioni per il lavoro di medio periodo. Quanto a queste ultime, la Commissione Statuto ha sottoposto a CEN e CNPR il seguente orientamento: alleggerire lo statuto dalle regole procedurali, spostandole a livello regolamentare; rivedere e sintetizzare i vari regolamenti che attualmente disciplinano la vita dell’Associazione; rivedere i criteri di accesso e gestione dell’Albo, per rafforzarne l’autorevolezza e l’efficacia come strumento di attestazione delle competenze degli iscritti; verificare l’ipotesi di istituire, accanto alle Sezioni territoriali (che restano l’ossatura fondamentale dell’AIB), Sezioni professionali su base elettiva, che rafforzino la capacità di rappresentanza culturale e politica dell’AIB; verificare l’opportunità di istituire un organo direttivo nazionale, che definisca gli indirizzi politici generali dell’Associazione e lasci al Comitato esecutivo le funzioni di governo.

Le norme, qualunque sia il contesto della loro operatività, hanno tante più possibilità di applicazione quanto maggiore è la loro congruenza con le finalità e gli obiettivi stabiliti, e quanto più tali finalità e obiettivi corrispondono a necessità concrete della comunità degli associati; la questione essenziale è quindi capire quanto l’AIB oggi corrisponde ai bisogni dei Soci (attuali e… potenziali) e come può valorizzare e condurre a sintesi l’attività delle varie articolazioni associative. Coniugare autonomia e coordinamento e stimolare l’apporto dei singoli Soci è l’impegno nei confronti della comunità professionale italiana che vogliamo onorare.

maiello@aib.it


MAIELLO, Rosa. La riforma dello statuto. «AIB notizie», 19 (2007), n. 2, p. 3.

Copyright AIB 2007-03, ultimo aggiornamento 2007-04-02 a cura di Zaira Maroccia
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