Scienze&Media 2006
Il 28-29 settembre, a Marghera, si è tenuta la manifestazione Scienze&Media 2006, organizzata dalla Biblioteca di scienze dell’Università Ca’ Foscari in collaborazione con VEGA Parco scientifico tecnologico di Venezia. L’evento si è articolato attraverso un convegno, un workshop, degli incontri con gli autori, spazi espositivi per editori e delle presentazioni speciali con l’intento di coinvolgere tutti quei soggetti che, a vario titolo, operano per diffondere il sapere scientifico. Tra le presentazioni speciali non poteva mancare la trattazione di un tema tanto attuale e dibattuto quale quello dell’Open Access, a cui la manifestazione ha dedicato un seminario. Promosso da Marisol Occioni, dell’Università di Ca’ Foscari e AIB-Veneto, si sono viste a confronto figure che all’interno della problematica svolgono ruoli diversi: Andrea Marchitelli del Cilea, Maria Cristina Bassi dell’Università di Verona e Francesca Di Donato ricercatrice dell’Università di Pisa.
È emerso come questa pratica, in Italia, trovi ancora oggi forti resistenze, sebbene anche da noi vi siano numerose realtà che operano in ambito Open Access, non a caso ben 75 atenei hanno aderito alla Dichiarazione di Messina del 2004 per "la diffusione delle pubblicazioni Open Access nel sistema universitario italiano al fine di diffondere i benefici che derivano dal ricorso a forme di editoria elettronica ad accesso aperto".
L’Open Access si pone del resto come un vantaggioso iter di pubblicazione che oltre ad agevolare e accelerare i tempi di comunicazione tra scienziati e ricercatori sgrava di uno spreco di risorse le stesse strutture mentre, all’interno di questo quadro, la figura del bibliotecario viene ad assumere un ruolo nuovo, in quanto depositario di nuove competenze nel campo dell’organizzazione dell’informazione. A tale figura spetta infatti il compito del controllo formale nel trattamento dell’informazione, imprescindibile diviene allora il suo rapporto con gli autori, in un confronto di competenze che porta non solo un contributo sostanziale alla rete delle biblioteche digitali e al movimento Open Access, ma anche ad un vero libero accesso all’informazione.
(Susanna Zattarin)
Restaurata la biblioteca del Seminario arcivescovile di Torino
Fondata nel 1751, la biblioteca del Seminario metropolitano arcivescovile di Torino è tornata a essere operativa dopo lunghi restauri che hanno visto interessati i locali destinati alla lettura e alla consultazione. L'intervento è stato reso possibile grazie al contributo della Compagnia di San Paolo che ha stanziato una cifra pari a 450 mila euro, una parte servita appunto per riorganizzare la sala lettura e un'altra invece utilizzata per realizzare, in un piano interrato, un grosso e moderno deposito dotato dei più innovativi impianti tecnologici.
(Metro news, 21 novembre 2006)
Creare la biblioteca della Repubblica
Il vicepremier e ministro dei Beni culturali Francesco Rutelli è stato ospite, l'8 novembre scorso, della riunione organizzata al Caffè Greco da "I Romanisti", storico consesso di studiosi che operano fin dai primi del '900 a Roma. Qui il ministro ha espresso un parere positivo circa l'unione delle due biblioteche di Camera e Senato, sostenendo che a dividerle ci sono solo dei tramezzi e che l'accorpamento comporterebbe un ragionevole risparmio di risorse.
Sulle altre biblioteche della capitale, il discorso si è incentrato sul problema annoso della biblioteca di Palazzo Venezia. Rutelli ha illustrato la sua idea di dividere le collezioni, lasciando quelle più importanti e prestigiose nella sede storica e spostare le più recenti, insieme all'amministrazione dei fondi, a Palazzo Nardini, in via del Governo Vecchio. Sembra però che la proposta di smembrare le collezioni non sia piaciuta agli studiosi del circolo romano.
(La repubblica, 9 novembre 2006)
Donato alla città di Pistoia il fondo librario di Piero Bigongiari
Questo importante lascito è stato presentato il 9 novembre scorso nelle sale del Palazzo comunale attraverso l'iniziativa "Piero Bigongiari torna a Pistoia". È stata l'occasione per mostrare ai cittadini pistoiesi gli oltre diecimila volumi donati per lascito testamentario dalla vedova di Piero Bigongiari, scomparsa nel marzo scorso.
La donazione testimonia dei molteplici interessi culturali di uno dei massimi poeti del ’900 italiano: si tratta di volumi di letteratura e critica letteraria italiana e francese del Novecento, di periodici letterari, di lettere scritte e ricevute dal poeta, di manoscritti delle opere dell'autore.
(Metro news, 6 novembre 2006)
Biglietto ridotto al cinema con la tessera della biblioteca
Questa proposta, nata per combattere l'egemonia delle multisale cinematografiche, è stata adottata da Filmstudio '90, un'associazione che gestisce un cinema di Tradate (Milano).
Così la biblioteca Frera e il cinema Paolo Grassi hanno raggiunto un'intesa che permetterà agli utenti e possessori della tessera della biblioteca di recarsi al cinema pagando il biglietto ridotto, sette giorni su sette, per tutti gli spettacoli. Stessa iniziativa è stata presa tra la biblioteca di Venegono Inferiore e un cinema cittadino.
(www.varesenews.it)
Più libri, più liberi (edizione 2006)
È stata presentata a Roma la quinta edizione del salone della piccola e media editoria, che si fregia dell'ormai noto motto "più libri, più liberi" e che si tiene dal 7 al 10 dicembre. La sede è quella consueta del Palazzo dei congressi all'EUR.
Se l'edizione trascorsa è stata un vero e proprio exploit, con oltre 41 mila visitatori, il crescente successo della manifestazione impone sia delle conferme in termini di offerta espositiva (si prevedono 389 espositori con oltre 50 mila libri), sia delle novità sul programma, che ovviamente continua a incentrarsi sui numerosi incontri e dibattiti con autori, editori, personalità del mondo culturale e della politica.
Tra le proposte che certamente susciteranno una particolare attenzione da parte dei visitatori si segnala la sezione dedicata al blog, quale strumento di comunicazione, discussione e formazione di idee su Internet. Da un certo punto di vista, questo tema di discussione è una scelta controcorrente degli organizzatori, che intendono proporre l'affermazione del "fenomeno blog" come un nuovo strumento per sondare e conoscere le opinioni e i gusti del pubblico, ma forse anche un possibile canale di contatto con nuovi talenti.
Altro appuntamento di sicuro interesse sarà il forum: "Dove nascono le idee?", che si prefigge di porre a confronto le opinioni di coloro che vedono ancora nel libro cartaceo lo strumento principe per la diffusione della cultura scritta e coloro che sostengono l'avvento della "società del web" come luogo d'incontro delle culture e delle idee. Ma vale la pena ricordare che nei quattro giorni in cui si svolge la mostra-mercato sono previsti circa 200 eventi culturali, tra dibattiti, interviste, incontri e presentazioni.
Il programma è consultabile (e scaricabile) sul sito www.piulibripiuliberi.it
(Rainews, 9 novembre 2006)
La spettacolarizzazione della cultura: a chi giova?
Parrebbe che i primi a non giovarsi delle tante mostre, fiere, premi letterari, rassegne ecc. che hanno per tema la lettura... siano proprio i lettori, se è vero che nel nostro Paese il 48 per cento della popolazione non legge libri.
Si è più volte fatto cenno alle disarmanti statistiche sulla lettura in Italia e non è il caso di ripeterle. Ma a quanto pare, qualcuno si premura di far notare la modesta efficacia - in termini di incremento dei lettori - delle numerosissime manifestazioni culturali a carattere locale, regionale o nazionale che si susseguono un po' dovunque nello Stivale (e nelle isole). La kermesse dunque non paga? Le feste e i festival non servono a nulla? Non proprio, se magari possono consentire un minimo di "passerella" al politico o all'amministratore di turno, meglio se in compagnia dello scrittore di recente apparso agli onori della ribalta come una vera star. Ma in questo mare magnum di eventi promozionali si trovano anche iniziative che denunciano la mancanza di una vera politica culturale a livello territoriale, in contrapposizione alla proliferazione delle manifestazioni.
Nell'ambito della terza edizione del forum "Passaparola", organizzato in Puglia dall’editore Laterza, nei giorni 10 e 11 novembre a Bari si è tenuto il consueto dibattito su cause ed effetti della scarsa propensione alla lettura degli italiani, questa volta incentrato anche sulle possibili politiche per una lettura maggiormente radicata nel territorio. Le proposte non sono mancate, ma si sono persi un po' i toni dell'edizione 2005, quando Riccardo Chiaberge, direttore del supplemento culturale del «Sole 24 ore», affermava che "il prodotto libro è tecnologicamente maturo, ma non è uno status-symbol. Allora bisogna fare in modo che lo diventi".
Una bella concezione, anche se ad alcuni viene il dubbio che sia stata intesa un po' all'eccesso da parte di certi promotori e organizzatori di prestigiosi eventi culturali.
(La Stampa web, 18 novembre 2006)
Due modi per far "viaggiare" i libri
L'11 novembre è stata lanciata in tutta Italia la "megaliberazione" dei libri. Si tratta di un evento programmato dai cultori del bookcrossing, una moda che ha circa 500 mila sostenitori in tutto il mondo e circa 16 mila solo in Italia.
La "liberazione" è consistita in un rilascio di circa 1700 libri su tutto il territorio nazionale, cioè nella deposizione dei volumi in luoghi ampiamente frequentati dal pubblico affinché questi vengano raccolti, letti e poi nuovamente messi a disposizione di altri lettori. Per la cronaca, i luoghi di rilascio dei libri non sono casuali (anche se può sembrarlo), ma sono codificati come "Official crossing zone" sul sito www.bookcrossing.com. Più che l'intenzione di voler in qualche modo contribuire alla crescita della cultura nel mondo, pare comunque che sia il gesto in sé a piacere, l'idea della condivisione di un sentimento, di un pensiero o di un semplice divertimento nato dalla lettura. Provare per credere?
(www.repubblica.it, 11 novembre 2006)
Pur partendo da un presupposto diverso, il viaggio che può fare un libro reperito sul sito Internet www.sodaliziodellibro.it è piuttosto simile ad un bookcrossing.
Ma in questo caso l'ideatore Orazio Ficili, milanese, ex bibliotecario, tende a precisare che lo scopo è invece tutto incentrato sulla conservazione del libro stesso, riscattandolo dall'emarginazione della cantina, del garage o, peggio ancora, del macero. Per questo, il signor Ficili i libri li regala, non li vende; al massimo ne fa oggetto di scambio. Ogni ultima domenica del mese, sul Naviglio grande, e ogni giorno a Milano in via Friuli 21, ha allestito uno spazio in cui i libri vengono regalati dietro la promessa di fondo che non vengano mai buttati. Perché Orazio è sempre pronto a riprenderseli, per metterli nuovamente a disposizione del prossimo. La cosa va avanti ormai da sette anni e sembra riscuotere un buon successo, con scambi giornalieri che possono superare i 500 libri.
Tramite il sito web è possibile anche farsi inviare a domicilio i testi desiderati: a parte un contributo del tutto volontario, è richiesto soltanto il rimborso delle spese di spedizione.
(Affari italiani: quotidiano online, 1 dicembre 2006)
Con la TV digitale terrestre si entra in biblioteca
Un volta tanto la televisione non è la "grande antagonista" del libro.
La Bassnet, una società di ricerca, innovazione, trasferimento di nuove tecnologie e formazione con sede a Firenze, dopo aver implementato il software @uol.it per la Biblioteca nazionale centrale di Firenze, che permette la consultazione dei cataloghi delle biblioteche direttamente dal personal computer, ha recentemente presentato Biblioteca.tv, un programma applicativo interattivo per la TV digitale terrestre che permette l'accesso a biblioteche in rete tramite il televisore di casa, addirittura con la possibilità di scegliere un volume e prenotarlo.
Questo applicativo consente di interrogare i cataloghi bibliografici direttamente dall’apparecchio televisivo attraverso il canale digitale terrestre. Utilizzando il telecomando è possibile richiedere documenti in lettura in sede, il prestito e persino l’interprestito di volumi tra biblioteche appartenenti a uno stesso Polo. Secondo Luca Bassilichi, amministratore delegato di Bassnet, "il processo di diffusione della cultura è indispensabile alla sopravvivenza della cultura stessa ed è dovere di chi opera in questo campo orientarsi verso l’abbattimento di ogni barriera.
L'applicativo permette di raggiungere anche tutta quella parte di utenti che non ha familiarità con il pc ma che sicuramente ha confidenza con l'apparecchio televisivo". Il software Biblioteca.tv è già stato presentato al IX Salone dei beni e delle attività culturali di Venezia. Il 24 novembre a Catania, in occasione di Expo.bit 2006, c'è la prima dimostrazione ufficiale al convegno "TV digitale: convergenze e divergenze. L'ora della verità".
(www.repubblica.it, 27 novembre 2006; www.fullpress.it, 22 novembre 2006)