Il tema delle statistiche d’uso è diventato nel giro di pochissimi mesi di moda anche in Italia.
Non è un caso.
L’esigenza delle biblioteche di misurare e valutare le collezioni digitali è sempre più sentita a fronte di una spesa per l’acquisto delle risorse elettroniche che cresce in modo vertiginoso.
Le statistiche d’uso fanno riferimento a quella che normalmente viene definita "misurazione quantitativa" delle collezioni digitali.
Inizialmente l’interesse delle biblioteche si è concentrato sul problema di ottenere dagli editori e/o aggregatori statistiche affidabili e confrontabili.
Nel marzo 2002 veniva lanciato nel Regno Unito il COUNTER (Counting Online Usage of NeTworked Electronic Resources) Project sotto gli auspici del JISC, dell’ALPSP e di The Publishers Association. Il progetto si proponeva di ideare un Codice di pratica per la produzione dei report statistici: selezionare e definire correttamente gli elementi obbligatori che devono essere misurati, definire il contenuto e il formato dei report, nonché la metodologia per processare i dati.
Il progetto ha ottenuto immediatamente l’appoggio dei principali editori e aggregatori ed è stato salutato con grande interesse e supportato dalla comunità bibliotecaria internazionale.
A tutt’oggi sono disponibili sul sito di COUNTER la Release 2 del Codice di pratica per Journals e Databases (pubblicata ad aprile 2005) e la Release 1 del Codice di pratica per Books e Reference works (pubblicata a marzo 2006).
La misurazione delle collezioni digitali, di fatto, rappresenta al momento una nuova ulteriore sfida per il mondo bibliotecario. L’accresciuta disponibilità di report statistici prodotti dai vendors pone il bibliotecario, da un lato, di fronte al problema teorico della corretta interpretazione dei dati e della costruzione di un set di indicatori che consentano di misurare l'efficienza e l'efficacia delle raccolte digitali. Dall’altro resta, invece, il problema pratico del tempo necessario alla raccolta dei dati e la necessità di importarli e/o esportarli automaticamente.
In relazione a quest’ultima esigenza è stata lanciata a novembre 2005 una nuova iniziativa NISO per lo sviluppo di un Protocollo SOAP (Simple Object Access Protocol) per la raccolta e il trasferimento automatico dei report statistici. L’iniziativa è denominata SUSHI (Standardized Usage Statistics Harvesting Initiative) e si avvale del lavoro sinergico di bibliotecari e vendors, alcuni dei quali, come Ex libris, Swets, EBSCO, Thomson Scientific e Innovative Interfaces sono attivamente coinvolti nel progetto, come membri del Comitato.
A settembre 2006 è stato pubblicato sul sito di SUSHI il draft del nuovo protocollo (SUSHI Protocol: draft standard for trial use NISO Z39.93) affinché gli editori e aggregatori che producono statistiche di uso possano sperimentarlo. Il metodo utilizzato per il trasferimento dei dati è il GetReport, ReportRequest è il metodo per il messaggio in entrata e ReportResponse è il metodo utilizzato per il messaggio in uscita. Il periodo di prova si concluderà a maggio del 2007.
L’iniziativa NISO SUSHI è in stretta relazione con il progetto COUNTER. L’idea, infatti, è anche quella di collaborare con il Codice di pratica per ideare un XML Schema che serva alla produzione di report COUNTER. Questo schema è di fatto già disponibile e consultabile sul sito di SUSHI, almeno per ciò che riguarda i report COUNTER per Journals e Databases.
Sempre a settembre 2006 sono state pubblicate sul sito dell’ICOLC (International Coalition of Library Consortia) le Revised guidelines for statistical measures of usage of web-based information resources che aggiornano le precedenti del 2001, che a loro volta rivedevano quelle del 1998.
Le nuove linee guida non contengono novità sostanziali rispetto alle precedenti versioni, in modo particolare rispetto alla revisione del 2001, ma esprimono l’apprezzamento dei consorzi membri dell’ICOLC per i progetti COUNTER e SUSHI e ribadiscono il sostegno agli sforzi di standardizzazione che le due iniziative stanno portando avanti.
Come tutto ciò che riguarda il digitale il tema delle statistiche di uso fa emergere ancora una volta l’esigenza di una collaborazione sempre più stretta e attiva tra biblioteche, ma anche e soprattutto tra mondo bibliotecario e mondo editoriale.
Questo messaggio è stato ben recepito in ambito anglo-americano. Lo dimostra il fatto che tutti i Gruppi di lavoro e/o i progetti lanciati più recentemente intorno alle complesse problematiche della biblioteca digitale (per esempio NISO License Expression Working Group, NISO SUSHI, UKSG TRANSFER o ancora il progetto del UKSG su i Link Resolvers) si avvalgano del lavoro sinergico di bibliotecari e vendors. COUNTER docet. Cresce, naturalmente, di pari passo anche l’esigenza di standardizzazione tecnica e interoperabilità tra sistemi.
maria.cassella@unito.it