All'interno del convegno "Le biblioteche per la libertà d'accesso all'informazione" che si è tenuto a Bologna il 18 e 19 maggio quale giornata mancante al 52° Congresso nazionale di Roma (giornata congressuale saltata in seguito alla proclamazione dello sciopero generale nazionale contro la politica dell'allora governo in carica) si è svolta l'assemblea dei soci dell'AIB che è servita per fare il punto sullo stato di salute della nostra associazione a un anno dall'insediamento dei nuovi organi dirigenti. Uno dei compiti che era stato assegnato alla nuova dirigenza era quello di riannodare il rapporto soci/associazione dopo la grave crisi seguita alle dimissioni della maggioranza del precedente Comitato esecutivo nazionale (CEN), che aveva portato alla quasi totale paralisi dell'AIB per circa sei mesi, dall'ottobre 2004 al marzo 2005.
Nel primo anno di vita di questo CEN sono stati riallacciati i rapporti istituzionali (ANCI, ministeri, CRUI) e creati quelli mancanti (Unione delle Province), ma è stato anche impostato il lavoro per cercare di rafforzare sia l'immagine che l'operatività dell'Associazione; si è cercato di migliorare la struttura organizzativa, lavorando alla stabilizzazione del rapporto di lavoro con il personale della segreteria, vero motore operativo di ogni associazione.
In questi anni, poi, è cambiato anche lo scenario in cui operiamo come professionisti: a fianco dei pesanti tagli al bilancio delle nostre biblioteche si è assistito anche alla sempre più massiccia precarizzazione del lavoro. Sempre più spesso i nuovi colleghi che si avvicinano alla professione non vengono assunti regolarmente, ma per molto tempo hanno contratti episodici e svilenti per la professione, senza avere nessun riconoscimento per la loro formazione professionale, molte volte (se non sempre) realizzata investendo proprie risorse economiche e sottraendo prezioso tempo lavorativo. Una decina di anni fa, in un analoga occasione a Viterbo, il coordinamento laureati e laureandi in Beni culturali aveva presentato i risultati di una ricerca effettuata spulciando la serie concorsi della Gazzetta ufficiale: erano solo pochi quelli che prevedevano come titolo di studio "anche" la laurea specifica, i più la ignoravano. Adesso la differenza è che sono quasi spariti i concorsi, ma si cerca personale iper qualificato (oltre alla laurea, anche diplomi e attestati di formazione) proponendo, più che stipendi, dei rimborsi spesa. Anche su questo la "nuova" AIB dovrà lavorare con impegno, non fosse altro per rispetto verso i nostri giovani e futuri colleghi.
Un altro punto importantissimo della riorganizzazione dell'AIB è quello economico-finanziario: da troppi anni (verrebbe da dire da sempre) il bilancio è stato vissuto con sofferenza; bilancio complesso perché composto da una parte nazionale, da venti parti regionali e da quello delle commissioni: tutti devono fare la loro parte nei tempi previsti affinché l'Associazione rimanga nei tempi fiscali previsti dalla legislazione in materia. Non sempre è stato così, innescando anche polemiche su presunti ritardi e presunte responsabilità; ma ora sembra che si sia cambiato registro; troppo spesso il bilancio è stato realizzato all'ultimo momento, non permettendo quindi un preciso controllo sulle spese, oppure in ritardo per il mancato arrivo dei dati da tutti i centri di spesa. Anche quest'anno è stato approvato in un'altra assemblea, che si è tenuta a Firenze il 1 luglio u.s.: è in attivo, anche e soprattutto grazie alle sezioni regionali, che poi sono l'anima della nostra Associazione. Il bilancio complessivamente si assesta su oltre 664.000 euro di entrate e 607.000 euro di uscite.
Sono in ripresa anche i soci che, dopo la flessione del 2005 (-17%), dovuta alla crisi istituzionale, stanno tornando ai livelli del 2004. E il socio dovrà essere sempre più informato della vita dell'Associazione, sia attraverso l'invio di bollettini e newsletter, sia attraverso le tecnologie informatiche di cui quasi tutti, ormai, disponiamo: aree riservate ai soli soci sul web, lista di discussione/informazione riservata ecc. Così come sembra finalmente arrivato il momento di avere la banca dati dei soci, aggiornata e disponibile per le comunicazioni delle sezioni e dal centro alle periferie.
Da Bologna è iniziato anche un nuovo percorso di riforma della nostra Associazione, con la costituzione di una specifica Commissione che studi modifiche allo statuto associativo. La commissione, composta da sette soci individuati dal Comitato esecutivo nazionale e dal Consiglio nazionale dei Presidenti regionali dovrà presentare delle possibili ipotesi di riforma, che poi andranno discusse, dibattute e approvate (se ritenute utili) da tutti i soci. E proprio a tutti i soci la Commissione si rivolge, perché segnalino le loro idee e ipotesi di punti da modificare per migliorare l'attività e l'impegno dell'AIB, all'indirizzo di posta elettronica:
marco.genzone@iol.it