Tavole dei dati numerici, al termine del testo.
La Commissione è composta da: Paola Puglisi (coordinatore), Isolina Baldi, Luciano Carcereri, Gloria Cirocchi, Marzia Miele, Vittorio Ponzani, con la collaborazione di Anna Maria Mandillo
La nuova legge sul deposito legale n.106 del 15 aprile 2004, prevedeva
un regolamento di applicazione fino all'emanazione del quale sarebbero
rimaste in vigore le norme precedenti; l'elaborazione di tale
regolamento, che il Ministero per i beni e le attività
culturali ha voluto opportunamente proporre alla condivisione dei
principali soggetti interessati, in primo luogo le Regioni e gli enti
locali, si era rivelata assai complessa, richiedendo ben
più dei sei mesi di tempo previsti dalla legge, e
sembrava ormai impossibile che ci fossero i tempi tecnici per la sua
approvazione nell'ambito della legislatura da poco conclusa.
Il regolamento invece è stato approvato, possiamo dire a
sorpresa, nella penultima seduta del Consiglio dei ministri del Governo
uscente ed è stato firmato dal Presidente Ciampi.
Come Commissione nazionale biblioteche e servizi nazionali (CNBSN), dopo l'approvazione della legge 106/2004, abbiamo cercato di individuare potenziali criticità in vista di una sua efficace attuazione, e di richiamare l'attenzione sulla specificità dei servizi bibliotecari, rispettivamente a livello centrale e territoriale, nella prospettiva di un sistema di conservazione e di accesso su più livelli efficiente e sostenibile, da realizzarsi nello scenario disegnato dal nuovo Codice dei beni culturali sulla base di un ampio ricorso agli strumenti della cooperazione interistituzionale (vedi l'inserto Speciale Deposito legale, a cura della Commissione nazionale biblioteche e servizi nazionali, «AIB notizie», n. 6, giugno 2004).
In questo contesto, ragionando intorno a quella che appare una delle maggiori innovazioni introdotte dalla Legge 106/2004, l'istituzione dell' "archivio regionale delle pubblicazioni", era nata in seno alla Commissione l'idea di un'indagine conoscitiva sulle biblioteche finora depositarie della cosiddetta "terza copia d'obbligo"; quest'idea si era confermata anche attraverso il confronto con il sottogruppo sul deposito legale, coordinato da Rosaria Campioni, costituitosi nell'ambito dei gruppi di lavoro ANCI-UPI-Regioni, sorti dopo l'approvazione delle Linee di politica bibliotecaria per le autonomie.
L'approvazione del regolamento rende l'oggetto dell'indagine
particolarmente attuale: all'art. 4, comma 2 il testo (in corso di
pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale) stabilisce infatti che
"Ciascuna Regione e ciascuna Provincia autonoma, previa
consultazione con le associazioni degli enti locali e con gli istituti
interessati, propone alla Conferenza unificata, entro nove mesi dalla
data di entrata in vigore del presente regolamento, l'elenco degli
istituti destinati a conservare i documenti di cui al comma 1,
pubblicati nel proprio territorio...".
Le attuali biblioteche depositarie, regione per regione, potranno dunque
essere confermate -- e l'opportunità di non interrompere
la continuità delle collezioni in molti casi rende
auspicabile proprio questa scelta; ma potrebbero anche tentare di
cogliere l'occasione (ove la ritenessero tale) per sottrarsi ad un
compito estraneo alla fisionomia dell'istituzione.
Inoltre, essendo due (almeno per i documenti cartacei) le copie
destinate all'archivio regionale, potrebbero anche essere individuati
due differenti istituti depositari di livello territoriale, l'uno
prevalentemente impegnato sul fronte della conservazione e l'altro sul
fronte dei servizi.
A complicare ulteriormente la prima fase di applicazione della nuova
normativa, finché resteranno in vigore i decreti che
individuano gli istituti depositari attuali, con ciascun editore
dovranno essere presi opportuni accordi per indirizzarlo a depositare
correttamente le due copie previste, in una sola ovvero in due diverse
biblioteche, da individuarsi tra tutte quelle depositarie nella regione
di pertinenza.
Inutile tentare di nascondersi, infine, le notevoli
disparità a livello di organizzazione, di bilancio, di
assetto infrastrutturale, che sussistono tra le varie Regioni, per cui
la fase di prima applicazione della nuova normativa non
procederà certo uniformemente.
Le biblioteche depositarie individuate, una per ogni
provincia italiana, sono 103 (non essendo state
individuate, almeno fino ad ora, biblioteche depositarie nelle quattro
nuove province istituite in Sardegna). Alcune biblioteche
però sono risultate non raggiungibili con i mezzi
utilizzati per l'indagine (posta elettronica, fax), e in qualche caso
non è stato possibile neanche un contatto preliminare
telefonico, per cui di fatto le biblioteche interpellate
sono state 95.
Inoltre, a 10 biblioteche, interpellate per prime con una sorta di
sondaggio-pilota, sono state sottoposte nel tempo due differenti
versioni del questionario: 2 istituti non hanno mai risposto, e soltanto
3 biblioteche hanno risposto anche al secondo invio; le restanti 5
biblioteche hanno risposto esclusivamente al questionario-pilota, e per
questo motivo non sempre i relativi dati sono risultati processabili
insieme a tutti gli altri.
Ci siamo molto interrogati sulle possibili motivazioni di questa
reticenza da parte di molti istituti: forse timore di perdere un
"privilegio" denunciando le
criticità della gestione, o forse timore di vedersi
assegnare nuovi oneri rivelandone al contrario l'efficienza? Diffidenza
nei confronti di un interlocutore (l'Associazione) altro rispetto a
quelli consueti, gerarchico-istituzionali?
Ma non vorremmo generalizzare, anche perché
già a partire dal primo impatto l'impressione
è stata quella di dover andare a recuperare faticosamente
una per una le tessere di un mosaico assai variegato: da grandi
biblioteche che difendono a spada tratta la missione di archivio
territoriale, a biblioteche altrettanto grandi che soffrono
l'inadeguatezza strutturale nei confronti del deposito legale, vissuto
quasi come un "inquinamento"; da piccole
biblioteche con pregiate e valorizzate raccolte locali, ad altre in cui
manca nella maggior parte del personale addirittura la consapevolezza
della funzione depositaria dell'istituto.
Il totale delle biblioteche rispondenti sulle 95 biblioteche interpellate, includendovi tutte le 8 "pilota", è uguale a 47; considerando invece solo le 3 biblioteche "pilota" i cui dati sono stati sempre processabili, scende a 42 (di conseguenza, le tabelle che seguono sono costruite, a seconda dei casi, sull'insieme delle 47 o su quello delle 42). Nel primo caso la percentuale di risposta è del 49,4%; nel secondo caso è del 44,2%. Se consideriamo però il totale delle 103 biblioteche depositarie, le percentuali di risposta scendono rispettivamente al 45,6% e al 40,7%.
Questi dati esprimono da soli la concreta difficoltà che
abbiamo incontrato, all'avvio dell'indagine, già
semplicemente per individuare e contattare tutte le biblioteche
depositarie; tanto che ci sembra oggi un primo risultato non banale
l'averne prodotto una lista completa, aggiornata e integrata con il
codice identificativo dell'Anagrafe ICCU di ciascuna, rispetto a quella
che è stata la nostra fonte di partenza, ovvero l'elenco
pubblicato nel 2002 da Dario D'Alessandro nel suo Codice delle
biblioteche.
Inoltre, la stessa Anagrafe ICCU si è a sua volta avvalsa
dei dati da noi raccolti, al fine di implementare nelle sue schede il
campo relativo al deposito legale e aggiornare alcuni indirizzi.
Nella progettazione dell'indagine, e poi nell'analisi dei dati, abbiamo
certamente "guardato" anche all'indagine
AIB-Istat sulle biblioteche pubbliche (2001): consapevoli peraltro che
non si potesse porre alcun confronto con un'esperienza di tanto
più rilevante per numeri (biblioteche contattate: 6330,
di cui rispondenti: 2442) e per mezzi (l'Istat considerò
l'indagine come campionaria a tutti gli effetti).
È quindi solo indicativamente che ricordiamo come la
percentuale di risposta, allora ritenuta tutto sommato soddisfacente, in
quell'occasione fosse del 38,6 %: nel nostro caso, a una percentuale
più alta corrisponde comunque un campo d'indagine
incomparabilmente più circoscritto.
La raccolta e l'organizzazione dei dati sono state condotte direttamente
dai componenti della CNBSN, con risorse assai limitate.
Non sono risultate utilizzabili metodologie di misurazione e valutazione
di biblioteca nel senso correntemente inteso, trattandosi quasi
esclusivamente di rapportare alle dinamiche del deposito legale dati di
natura patrimoniale; ovvero non è stato possibile
individuare indicatori di validità univoca in rapporto ai
quali misurare oggettivamente delle performances.
Per un complesso di motivazioni non riteniamo dunque di poter affermare
che i dati raccolti siano effettivamente rappresentativi secondo un
criterio statistico.
Riteniamo comunque che le risposte ottenute siano abbastanza
significative, anche in vista di ulteriori analisi, che tengano ad
esempio in maggior conto le situazioni specifiche delle singole Regioni.
Non è possibile, anche se nelle tavole che seguono
vengono offerti gli strumenti per un primo confronto, rapportare
direttamente i dati raccolti sull'acquisizione per deposito legale con
quelli della produzione delle case editrici operanti nel territorio
provinciale delle biblioteche interpellate, riferendosi ancora
l'indagine al regime di obbligo in capo alle tipografie.
In compenso un dato ci sembra importante: riferendosi i dati richiesti
all'anno 2003, essi sono gli ultimi relativi a una effettiva
applicazione della vecchia normativa, e non toccati dalla diffusa
evasione dell'obbligo riscontratasi dopo l'emanazione della legge
106/2004 e nell'attesa del regolamento, un periodo percepito dai
soggetti obbligati come una sorta di vacatio legis, che ci
auguriamo non perduri e venga al più presto superato in
un quadro di chiarezza e opportuna, ampia informazione sulle nuove
procedure.
Dall'art.4 del Regolamento
(Archivi delle produzioni editoriali regionali):
1. Ai fini della costituzione degli archivi delle produzioni
editoriali regionali, i soggetti obbligati, oltre alle copie di cui
all'articolo 3, provvedono al deposito legale di ulteriori copie dei
documenti, in numero non superiore a due, negli istituti della regione
nella quale ha sede il soggetto obbligato, individuati, per ciascuna
regione, dalla Conferenza unificata di cui all'articolo 1 del decreto
legislativo 28 agosto 1997, n. 281.
2. Ciascuna Regione e ciascuna Provincia autonoma, previa consultazione
con le associazioni degli enti locali e con gli istituti interessati,
propone alla Conferenza unificata, entro nove mesi dalla data di entrata
in vigore del presente regolamento, l'elenco degli istituti destinati a
conservare i documenti di cui al comma 1, pubblicati nel proprio
territorio. Nel caso di documenti oggetto di esonero parziale l'elenco
conterrà l'indicazione dell'istituto destinatario.
3. Se una Regione o una Provincia autonoma non effettua la proposta di
cui al comma 2, alla individuazione degli istituti depositari provvede
il Ministero, sentita la Conferenza unificata.
4. Con decreti del Ministro sono resi noti a livello nazionale gli
elenchi degli istituti depositari regionali, nonché le
successive variazioni e integrazioni derivanti da atti regionali di
modifica dell'individuazione degli istituti depositari per l'archivio
regionale, previo parere conforme della Conferenza unificata.
5. La Regione o la Provincia autonoma possono richiedere al Ministero di
avvalersi di strutture statali ubicate nel proprio territorio per
realizzare l'archivio della produzione editoriale regionale. Le funzioni
di tutela sulle raccolte librarie costituenti l'archivio della
produzione editoriale regionale sono esercitate dalle Regioni, ai sensi
dell'articolo 5, comma 2, del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42
e successive modifiche e integrazioni. Le modalità
attuative sono disciplinate con apposito accordo, nel quale sono
definite altresì le modalità di esercizio
della tutela.
6. Fino all'emanazione dei decreti di cui al comma 4, restano in vigore
i decreti ministeriali che finora hanno identificato gli istituti
depositari della terza copia d'obbligo, a norma della legge 2 febbraio
1939, n.374, e successive modificazioni.
L'articolo 5, comma 2, del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio), come modificato dal decreto legislativo 24 marzo 2006, n. 156 afferma:
Le funzioni di tutela previste dal presente codice che abbiano ad oggetto manoscritti, autografi, carteggi, incunaboli, raccolte librarie, nonché libri, stampe e incisioni, non appartenenti allo Stato, sono esercitate dalle regioni. Qualora l'interesse culturale delle predette cose sia stato riconosciuto con provvedimento ministeriale, l'esercizio delle potestà previste dall'articolo 128 compete al Ministero.
Per l'acquisizione dei dati di carattere patrimoniale ci siamo avvalsi dell'Anagrafe biblioteche italiane curata dall'ICCU, mentre per l'acquisizione dei dati specifici sul deposito legale abbiamo inviato alle biblioteche via mail o via fax un semplice questionario articolato in nove punti.
Le tabelle indicano che quella discreta percentuale di biblioteche
depositarie connotate da un patrimonio librario di dimensioni
medio-piccole, si rapporta a un contesto territoriale in cui si
riscontra una presenza relativamente modesta di case editrici.
Questo dato, confrontato con quelli delle risposte alle domane 2 e 5 del
questionario, lascerebbe prefigurare l'ipotesi di un
"impatto sostenibile" con i cambiamenti
introdotti dalla nuova normativa.
Abbiamo adottato un termine generico, volutamente comprensivo delle possibili figure di personale di ruolo e non (a contratto, volontario ecc.), al fine di semplificare le risposte degli interlocutori, e al tempo stesso la successiva valutazione dei dati. Ci sembra inoltre di poter affermare che la gestione del flusso documentario legato al deposito legale, che segue l'intero percorso del tradizionale iter del libro, sia potenzialmente impegnativa per tutti i profili professionali presenti in biblioteca.
È forse un dato relativamente sorprendente rispetto alle
aspettative, quello che attesta inequivocabilmente che una larga
maggioranza delle biblioteche depositarie non affida le proprie risorse
in termini di acquisizioni - e quindi il profilo delle proprie raccolte
correnti - ai documenti pervenuti grazie al deposito legale.
D'altra parte ciò non esclude che proprio a questi
ultimi, verosimilmente, sia in gran parte legata la missione di
documentazione locale dichiarata da oltre l'85% delle biblioteche (vedi
risposta alla domanda 9).
Anche riguardo al numero di testate periodiche, un'ampia percentuale
delle biblioteche depositarie che hanno risposto al questionario si
colloca nella fascia in cui il deposito legale incide per non
più del venticinque per cento sul totale delle
acquisizioni.
Ricordiamo che alcuni commenti al questionario lamentano discrete lacune
nelle collezioni periodiche formatesi per diritto di stampa, dovute
all'irregolarità e alla non completezza dell'invio.
Premesso che la domanda si riferiva all'evasione "percepita", nella
supposizione che molte biblioteche non adottassero forme di misurazione
oggettiva della stessa, il questionario offriva poi la
possibilità di commentare liberamente la risposta
fornita.
Alcuni esempi:
"Nella provincia esistono diversi piccoli stampatori; non avendone una
lista completa e non riuscendo a trovare le forze economiche e umane per
un lavoro di censimento completo, diventa difficile capire che cosa non
viene depositato".
"Le pubblicazioni consegnate alla Prefettura vengono recapitate senza
alcuna regolarità, causa scarsità di
personale. Normalmente, quando si ricevono i libri, questi risultano
pubblicati almeno uno o due anni prima (ma qualche volta il deposito
risale anche a 4/5 anni addietro). Per i periodici è
ancora peggiore perché non si riesce quasi mai ad avere
annate complete; il lavoro di richiesta agli enti dei numeri mancanti
è molto oneroso e poco fruttuoso perché
sono in pochi a rispondere".
"La Prefettura negli ultimi anni ha avuto gravi problemi di smistamento
dei libri ricevuti dai tipografi per mancanza di personale. Pertanto
alla biblioteca non arrivano i libri con continuità. La
mancanza di spazio nei depositi librari ha imposto scelte molto rigide
per quanto riguarda l'ingresso di nuovi libri, e molto materiale (doni e
deposito legale) non è stato ancora inventariato".
Anche in questo caso era previsto un commento alla risposta.
"Contatti diretti con autori e tipografie";
"Da gennaio 2005 contatti diretti con editori locali (circa 5) e con gli
stampatori per assicurare anche a pagamento, l'invio del materiale edito
e stampato" (...);
"Solleciti alla Prefettura";
"Segnalazione alla Prefettura";
"Visite in Prefettura";
"È stata richiesta alla Prefettura la trasmissione
periodica dei materiali, con una lista di accompagnamento delle opere
depositate";
"Recentemente è stata inviata al Prefetto la richiesta di
sottoporre i soggetti obbligati al rispetto della legge" (...);
"Spoglio dei cataloghi editoriali";
"Controlli sui cataloghi editoriali e controlli attraverso le
segnalazioni dell'ufficio acquisti" (...);
"Controllo delle pubblicazioni presso riviste locali e librerie";
"Fruttuose richieste telefoniche a enti e privati e collaborazione con
alcune librerie" (...);
"Contatti saltuari con singole aziende tipografiche per verificare
l'effettivo inoltro degli stampati alla Prefettura";
"Verifica con gli stampatori conosciuti: sembra che gran parte dei libri
(e una piccola parte dei periodici) vadano perduti nell'iter (i rapporti
con la Prefettura sono cordiali, ma i funzionari sottovalutano
completamente gli adempimenti del deposito e aspettano solo di non
doversene più occupare. È stato anche
verificato che le consegne alla Nazionale di Firenze sono molto
più complete, sul materiale della provincia, di quelle
che pervengono alla biblioteca)" (...);
"È stato notato che vengono depositate in biblioteca le
opere di minore interesse delle principali case editrici locali.
C'è motivo di ritenere, da informazioni incrociate
compiute durante il 2004, che i libri ritenuti "più
allettanti" siano trattenuti "alla fonte", perché le case
editrici interrogate hanno dichiarato di aver trasmesso agli uffici
competenti tutte le opere in distribuzione verificate degli elenchi
della Camera di Commercio, dei cataloghi editoriali e segnalazioni dei
bibliotecari e degli utenti" (...);
"Procedura SBN";
"Controlli a campione sulla base del posseduto di tutte le biblioteche
della regione, collegate in rete" (...);
"È prioritario l'aggiornamento della sezione locale"
(...)
Secondo la concezione moderna del deposito legale, gli istituti
depositari sono tenuti a sviluppare servizi di vario tipo come
corrispettivo del deposito. In Italia però, le
biblioteche depositarie della terza copia hanno finora
"usufruito" del deposito - non a caso per il
tramite delle Prefetture - più in conseguenza
dell'intento censorio della vecchia normativa che in risposta
all'attribuzione di una responsabilità in ordine alla
missione di archivio territoriale (come sarà invece da
ora in poi ai sensi della legge 106/2004).
Ci è parso quindi particolarmente significativo il fatto
che una amplissima maggioranza delle biblioteche abbia dichiarato di
produrre repertori finalizzati a documentare e valorizzare i propri
fondi, dimostrando così di mettere in pratica
già da tempo - indipendentemente da vincoli normativi -
una politica di servizi legati alle raccolte.
Una delle maggiori novità introdotte dalla legge 106/2004
è l'adeguamento delle nuove normative alle nuove
tipologie di documenti. In particolare il regolamento dispone che una
copia dei documenti sonori e video, oltre a quella destinata alla
Discoteca di Stato, sia destinata all'archivio regionale.
Anche in questo caso abbiamo voluto "sondare"
se le biblioteche oggetto dell'indagine prevedessero già
l'offerta di servizi di accesso a questo tipo di documenti - fermo
restando che ogni Regione e ogni Provincia autonoma, nel proporre
l'elenco degli istituti depositari, potrebbe anche opportunmente
individure istituti specializzati in rapporto a determinate tipologie di
documenti.
Dalle risposte relative alla missione, così come
da altri aspetti dell'indagine, appare senza dubbio che la maggior parte
degli istituti si riconosce nella fisionomia di biblioteca
pubblica, naturalmente orientata all'utenza locale e alla
valorizzazione delle caratteristiche culturali del territorio.
Le raccolte di questi istituti sono state rese accessibili, spesso
documentate e valorizzate, e probabilmente, come in tutte le biblioteche
pubbliche, periodicamente sottoposte a revisione e scarto.
Nel quadro della nuova normativa che istituisce "l'Archivio
regionale delle pubblicazioni" la missione degli istituti
che verranno designati come depositari sarà
necessariamente più complessa: e in questo senso il
questionario ci conforta, se ben l'81% delle biblioteche dichiara di
rispondere individualmente ad una missione di
"conservazione, anche in riferimento ai fondi
moderni" (la specificazione era stata introdotta per
evitare ogni possibilità di equivoco, nel caso di
biblioteche che conservassero fondi storici di valore) e nel 62% dei
casi questa missione di conservazione è percepita non in
contrasto, bensì affiancata a quella di pubblica lettura.
Ma la conservazione ha un costo non indifferente, ed è in
potenziale conflitto con l'accesso; proprio per questo le regioni e gli
enti locali, nella fase di elaborazione del testo del regolamento, hanno
espresso preoccupazione per una normativa che attribuisce nuovi compiti
senza assegnare risorse ad essi dedicate, e d'altra parte hanno
reclamato il diritto a due copie di ogni pubblicazione.
A maggior ragione appare evidente che la responsabilità
dell'archivio, nel contesto territoriale, non sarà
agevolmente gestibile in una dimensione individuale,
bensì richiederà la consapevolezza di
contribuire all'assolvimento di una missione nell'ambito di un
sistema, anche al fine di evitare duplicazioni e sprechi di
risorse.
Mentre con riferimento ai servizi di accesso alle pubblicazioni il
sistema bibliotecario italiano conta ormai su efficienti sistemi di reti
locali, grazie soprattutto all'impulso originario di SBN e ai suoi
sviluppi, il concetto di rete è stato invece estraneo
finora, almeno in pratica, sul versante della conservazione; i
presupposti teorici però non mancano: quando si parla di
conservazione differenziata, ovvero di un diverso peso delle
istanze della conservazione a seconda della tipologia della biblioteca e
sulla base di un coordinamento tra i due piani, nazionale e locale (ne
parlava Luigi Crocetti già nel 1969); o di
conservazione su più livelli, articolati in
funzione della diversa rilevanza e della diversa tipologia dei
documenti, ci si pone in un'ottica di cooperazione e condivisione delle
responsabilità che oggi trova il suo corrispettivo, a
livello normativo, nella possibilità di accordi e intese
anche interistituzionali prevista dal Codice dei beni culturali e
del paesaggio.
Presentiamo dunque questi materiali di lavoro, augurandoci che
gradualmente l'applicazione della nuova normativa induca alla
costruzione di una "rete della conservazione", costituita da tutti gli
istituti depositari che le regioni si apprestano ad individuare; una
rete che allarghi le sue maglie, a collegarsi con il livello nazionale
gestito dalle due biblioteche nazionali centrali, in un sistema di
istituti atti ad "assicurare l'accesso ai
documenti" -- secondo l'articolo 5, comma 2 del
regolamento -- "ognuno per le proprie competenze e
specificità".
Questo regolamento, come del resto già la legge 106/2004,
lascia molto spazio all'interpretazione.
Il nostro invito è ad interpretarlo alla luce di questa
espressione, per uscire dalla logica delle duplicazioni e delle
sovrapposizioni inutili, e per conservare, valorizzare e trasmettere la
memoria del nostro patrimonio editoriale davvero nella sua completezza e
nella sua integrità.
Piemonte (8 b. depositarie)
Biblioteca civica, Alessandria * (IT-AL0002) - Comune
Biblioteca Astense, Asti * (IT-AT0004) - Consorzio Comune-Provincia
Biblioteca civica, Biella * (IT-BI0025) - Comune
Biblioteca civica, Cuneo (IT-CN0037) - Comune
Biblioteca comunale Carlo Negroni, Novara (IT-NO0054) - Comune
Biblioteca nazionale universitaria, Torino (IT-TO0265) - Ministero BAC
Biblioteca civica Pietro Ceretti, Verbania (IT-VB0018) - Comune
Biblioteca civica, Vercelli (IT-VC0073) - Comune
Valle d'Aosta (1 b. depositaria)
Biblioteca regionale, Aosta (IT-AO0064) - Regione
Lombardia (11 b. depositarie)
Biblioteca civica Angelo Mai, Bergamo * (IT-BG0026) - Comune
Biblioteca civica Queriniana, Brescia * (IT-BS0026) - Comune
Biblioteca comunale, Como (IT-CO0059) - Comune
Biblioteca statale, Cremona * (IT-CR0062) - Ministero BAC
Biblioteca civica Uberto Pozzoli, Lecco * (IT-LC0035) - Comune
Biblioteca comunale Laudense, Lodi (IT-LO0020) - Comune
Biblioteca comunale Teresiana, Mantova * (ITMN0035) - Comune
Biblioteca nazionale Braidense, Milano (IT-MI0185) - Ministero BAC
Biblioteca universitaria, Pavia (IT-PV0291) - Ministero BAC
Biblioteca civica Pio Rajna, Sondrio (IT-SO0040) - Comune
Biblioteca civica, Varese * (IT-VA0116) - Comune
Veneto (7 b. depositarie)
Biblioteca civica, Belluno * (IT-BL0006) - Comune
Biblioteca universitaria, Padova * (IT-PD0158) - Ministero BAC
Biblioteca dell'Accademia dei Concordi, Rovigo (IT-RO0049) -- Accademia
Biblioteca comunale, Treviso (IT-TV01114) - Comune
Biblioteca nazionale Marciana, Venezia (IT-VE0049) - Ministero BAC
Biblioteca civica, Verona * (IT-VR0059) - Comune
Biblioteca civica Bertoliana, Vicenza * (IT-VI0096) - Comune
Trentino Alto Adige (2 b. depositarie)
Biblioteca civica Cesare Battisti, Bolzano (IT-BZ0004) - Comune
Biblioteca comunale, Trento * (IT-TN0121) - Comune
Friuli Venezia Giulia (4 b.
depositarie)
Biblioteca statale Isontina, Gorizia* (IT-GO0025) - Ministero BAC
Biblioteca comunale, Pordenone * (IT-PN0051) - Comune
Biblioteca civica Attilio Hortis, Trieste * (IT-TS0013) - Comune
Biblioteca civica Vincenzo Ioppi, Udine * (IT-UD0106) - Comune
Liguria (4 b. depositarie)
Biblioteca universitaria, Genova (IT-GE0038) - Ministero BAC
Biblioteca civica Leonardo Lagorio, Imperia (IT-IM0019) - Comune
Biblioteca civica Ubaldo Mazzini, La Spezia * (IT-SP0032) - Comune
Biblioteca civica Anton Giulio Barrili, Savona * (IT-SV0038) - Comune
Emilia Romagna (9 b. depositarie)
Biblioteca universitaria, Bologna * (IT-BO0098) - Ministero BAC
Biblioteca comunale Ariostea, Ferrara * (IT-FE0017) - Comune
Biblioteca comunale Aurelio Saffi, Forlì * (IT-FC0018) -
Comune
Biblioteca universitaria Estense, Modena (IT-MO0089) - Ministero BAC
Biblioteca Palatina, Parma * (IT-PR0072) - Ministero BAC
Biblioteca comunale Passerini-Landi, Piacenza (IT-PC0030) - Comune
Biblioteca comunale Classense, Ravenna (IT-RA0036) - Comune
Biblioteca municipale Antonio Panizzi, Reggio Emilia * (IT-RE0052) -
Comune
Biblioteca civica Gambalunga, Rimini * (IT-RN0013) - Comune
Toscana (10 b. depositarie)
Biblioteca Città di Arezzo, Arezzo * (IT-AR0070) - Comune
Biblioteca Chelliana, Grosseto * (IT-GR0012) - Comune
Biblioteca Marucelliana, Firenze * (IT-FI0101) - Ministero BAC
Biblioteca Labronica Francesco Domenico Guerrazzi, Livorno * (IT-LI0011)
- Comune
Biblioteca statale, Lucca * (IT-LU0022) - Ministero BAC
Biblioteca civica Stefano Giampaoli, Massa * (IT-MS0026) -- Comune,
Accademia dei Rinnovati, Provincia
Biblioteca universitaria, Pisa * (IT-PI0112) - Ministero BAC
Biblioteca comunale Forteguerriana, Pistoia (IT-PT0025) - Comune
Biblioteca comunale Alessandro Lazzerini, Prato (IT-PO0002) - Comune
Biblioteca comunale degli Intronati, Siena (IT-SI0046) - Comune
Umbria (2 b. depositarie)
Biblioteca comunale Augusta, Perugia * (IT-PG0109) - Comune
Biblioteca comunale, Terni (IT-TR0032) - Comune
Marche (4 b. depositarie)
Biblioteca comunale Luciano Benincasa, Ancona (IT-AN0001) - Comune
Biblioteca comunale Giulio Gabrielli, Ascoli Piceno (IT-AP0006) - Comune
Biblioteca comunale Mozzi-Borgetti, Macerata (IT-MC0049) - Comune
Biblioteca Oliveriana, Pesaro (IT-PU0061) -- Fondazione Ente Olivieri
Lazio (5 b. depositarie)
Biblioteca comunale Norberto Turriziani, Frosinone (IT-FR0149) - Comune
Biblioteca comunale Aldo Manuzio, Latina (IT-LT0048) - Comune
Biblioteca comunale Paroniana, Rieti (IT-RI0126) - Comune
Biblioteca universitaria Alessandrina, Roma * (IT-RM0280) -- Ministero
BAC
Biblioteca consorziale, Viterbo (IT-VT0116) -- Consorzio
Campania (5 b. depositarie)
Biblioteca provinciale Scipione e Giulio Capone, Avellino * (IT-AV0007)
-- Provincia
Biblioteca provinciale Antonio Mellusi, Benevento (IT-BN0015) --
Provincia
Biblioteca comunale Alfonso Ruggiero, Caserta (IT- CE0012) - Comune
Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III, Napoli (IT- NA007) -
Ministero BAC
Biblioteca provinciale, Salerno (IT- SA0063) -- Provincia
Abruzzo (4 b. depositarie)
Biblioteca provinciale Angelo Camillo De Meis, Chieti (IT- CH0020) --
Provincia
Biblioteca provinciale Salvatore Tommasi, L'Aquila (IT- AQ0047) --
Provincia
Biblioteca provinciale Gabriele D'Annunzio, Pescara (IT- PE0018) --
Provincia
Biblioteca provinciale Melchiorre Delfico, Teramo (IT- TE0024) --
Provincia
Molise (2 b. depositarie)
Biblioteca provinciale Pasquale Albino, Campobasso * (IT- CB0007) --
Provincia
Biblioteca comunale Michele Romano, Isernia * (IT- IS0019) - Comune
Basilicata (2 b. depositarie)
Biblioteca provinciale Tommaso Stigliani, Matera * (IT- MT0029) --
Provincia
Biblioteca provinciale, Potenza* (IT- PZ0081) - Comune
Puglia (5 b. depositarie)
Biblioteca Nazionale Sagarriga Visconti -Volpi, Bari (IT- BA0018) --
Ministero BAC
Biblioteca provinciale Brindisi (IT-BR0003) -- Provincia
Biblioteca provinciale Biblioteca provinciale La Magna Capitana, Foggia
* (IT- FG0046) -- Provincia
Biblioteca provinciale Biblioteca provinciale Nicola Bernardini, Lecce *
(IT- LE0098) -- Provincia
Biblioteca civica Pietro Acclavio, Taranto (IT- TA0021) - Comune
Calabria (5 b. depositarie)
Biblioteca comunale Filippo De Nobili, Catanzaro (IT- CZ0014) - Comune
Biblioteca civica Cosenza (IT- CS0044) - Comune
Biblioteca comunale Armando Lucifero, Crotone (IT- KR0006) -- Comune
Biblioteca comunale Pietro De Nava, Reggio Calabria (IT- RC0058) --
Comune
Centro sistema bibliotecario, Vibo Valentia (IT- VV0048) -- Consorzio
Sicilia (9 b. depositarie)
Biblioteca comunale Santo Spirito, Agrigento (IT- AG0007) - Comune
Biblioteca comunale Luciano Scarabelli, Caltanissetta * (IT- CL0005) -
Comune
Biblioteca regionale universitaria, Catania (IT- CT0062) - Regione
Biblioteca comunale, Enna (IT- EN0025) - Comune
Biblioteca regionale universitaria, Messina (IT- ME0050) - Regione
Biblioteca centrale della Regione Siciliana, Palermo (IT- PA0064) -
Regione
Biblioteca comunale Giovanni Verga, Ragusa (IT- RG0010) -- Comune
Biblioteca comunale Siracusa (IT- SR0026) -- Comune
Biblioteca Fardelliana, Trapani (IT-TP0022) -- Accademia Ente Morale
Fardelliano
Sardegna (4 b. depositarie)
Biblioteca universitaria, Cagliari * (IT- CA0194) - Ministero BAC
Biblioteca del Consorzio per la pubblica lettura Sebastiano Satta, Nuoro
* (IT- NU0039) - Consorzio per la pubblica lettura Sebastiano Satta
Biblioteca comunale, Oristano * (IT- OR0037) - Comune
Biblioteca universitaria, Sassari * (IT- SS0073) - Ministero BAC
Biblioteche depositarie | Biblioteche | % |
---|---|---|
Rispondenti | 47 | 45,6 |
Non rispondenti | 56 | 54,4 |
Totale | 103 | 100 |
Territorio nazionale | n | % |
---|---|---|
Nord | 46 | 44,7 |
Centro | 36 | 35,0 |
Sud e Isole | 21 | 20,4 |
Totale | 103 | 100 |
Regioni | Biblioteche | % |
---|---|---|
Piemonte | 8 | 100,0 |
Valle d'Aosta | 1 | 12,5 |
Lombardia | 11 | 137,5 |
Trentino Alto Adige | 2 | 25,0 |
Veneto | 7 | 87,5 |
Friuli Venezia Giulia | 4 | 50,0 |
Liguria | 4 | 50,0 |
Emilia Romagna | 9 | 112,5 |
Toscana | 10 | 125,0 |
Umbria | 2 | 25,0 |
Marche | 4 | 50,0 |
Lazio | 5 | 62,5 |
Abruzzo | 4 | 50,0 |
Molise | 2 | 25,0 |
Campania | 5 | 62,5 |
Puglia | 5 | 62,5 |
Basilicata | 2 | 25,0 |
Calabria | 5 | 62,5 |
Sicilia | 9 | 112,5 |
Sardegna | 4 | 50,0 |
Totale | 103 | 100 |
Territorio nazionale | n | % |
---|---|---|
Nord | 25 | 53,2 |
Centro | 10 | 21,3 |
Sud e Isole | 12 | 25,5 |
Totale | 47 | 100 |
Regioni | Biblioteche | % |
---|---|---|
Piemonte | 3 | 6,4 |
Lombardia | 6 | 12,7 |
Trentino Alto Adige | 1 | 2,1 |
Veneto | 5 | 10,6 |
Friuli Venezia Giulia | 3 | 6,4 |
Liguria | 2 | 4,3 |
Emilia Romagna | 5 | 10,6 |
Toscana | 8 | 17,1 |
Umbria | 1 | 2,1 |
Lazio | 1 | 2,1 |
Molise | 2 | 4,3 |
Campania | 1 | 2,1 |
Puglia | 2 | 4,3 |
Basilicata | 2 | 4,3 |
Sicilia | 1 | 2,1 |
Sardegna | 4 | 8,5 |
Totale | 47 | 100 |
Amministrazione | Biblioteche | % |
---|---|---|
Comune | 59 | 57,3 |
Ministero BAC | 19 | 18,4 |
Provincia | 13 | 12,7 |
Regione | 4 | 3,9 |
Consorzio | 3 | 2,9 |
Accademia | 2 | 1,9 |
Appartenenza mista | 2 | 1,9 |
Associazione | 1 | 1,0 |
Totale | 103 | 100 |
Amministrazione | Biblioteche | % |
---|---|---|
Comune | 26 | 55,3 |
Ministero BAC | 12 | 25,6 |
Provincia | 6 | 12,7 |
Consorzio | 1 | 2,1 |
Appartenenza mista | 2 | 4,3 |
Totale | 47 | 100 |
Regione | Case editrici | % |
---|---|---|
Piemonte | 520 | 7,4 |
Valle d'Aosta | 17 | 0,2 |
Lombardia | 1520 | 21,5 |
Trentino Alto Adige | 180 | 2,5 |
Veneto | 500 | 7,1 |
Friuli Venezia Giulia | 180 | 2,6 |
Liguria | 180 | 2,6 |
Emilia Romagna | 620 | 8,8 |
Toscana | 580 | 8,2 |
Umbria | 140 | 2,0 |
Marche | 100 | 1,4 |
Lazio | 1180 | 16,7 |
Abruzzo | 120 | 1,7 |
Molise | 19 | 0,3 |
Campania | 420 | 5,9 |
Puglia | 200 | 2,8 |
Basilicata | 31 | 0,4 |
Calabria | 120 | 1,7 |
Sicilia | 300 | 4,2 |
Sardegna | 140 | 2,0 |
Totale | 7067 | 100 |
Numero di case editrici per regione | Biblioteche | % |
---|---|---|
0-300 | 48 | 46,6 |
301-600 | 30 | 29,2 |
601-900 | 9 | 8,7 |
Oltre 901 | 16 | 15,5 |
Totale | 103 | 100 |
Numero di case editrici per regione | Biblioteche | % |
---|---|---|
0-300 | 18 | 38,3 |
301-600 | 17 | 36,2 |
601-900 | 5 | 10,6 |
Oltre 901 | 7 | 14,9 |
Totale | 47 | 100 |
Classi di patrimonio | Biblioteche | % |
---|---|---|
0-50.000 | 6 | 5,9 |
50.001-100.000 | 16 | 15,5 |
100.001-500.000 | 61 | 59,3 |
500.001-1.000.000 | 16 | 15,5 |
Oltre 1.000.001 | 2 | 1,9 |
Non disponibile | 2 | 1,9 |
Totale | 103 | 100 |
Classi di patrimonio | Biblioteche | % |
---|---|---|
0-1.000 | 44 | 42,7 |
1.001-2.000 | 22 | 21,4 |
2.001-3.000 | 12 | 11,6 |
3.001-4.000 | 5 | 4,9 |
4.001-5.000 | 17 | 16,5 |
Oltre 5.001 | 3 | 2,9 |
Totale | 103 | 100 |
Classi di patrimonio | n | % |
---|---|---|
0-50.000 | 2 | 4,2 |
50.001-100.000 | 7 | 14,9 |
100.001-500.000 | 27 | 57,4 |
500.001-1.000.000 | 10 | 21,3 |
Oltre 1.000.001 | 1 | 2,2 |
Totale | 47 | 100 |
Classi di patrimonio | Biblioteche | % |
---|---|---|
0-1.000 | 15 | 31,9 |
1.001-2.000 | 10 | 21,3 |
2.001-3.000 | 7 | 14,9 |
3.001-4.000 | 4 | 8,5 |
4.001-5.000 | 9 | 19,2 |
Oltre 5.001 | 2 | 4,2 |
Totale | 47 | 100 |
Case editrici per regione | Biblioteche per classi di patrimonio | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|
0-50.000 | 50.001-100.000 | 100.001-500.000 | 500.001-1.000.000 | oltre 1.000.001 | n.d. | Totale | |
0-300 | 4 | 9 | 33 | 1 | 0 | 1 | 48 |
301-600 | 0 | 6 | 18 | 5 | 1 | 0 | 25 |
601-900 | 0 | 0 | 3 | 5 | 1 | 0 | 9 |
Oltre 901 | 2 | 1 | 7 | 5 | 0 | 1 | 16 |
Totale | 6 | 16 | 61 | 16 | 2 | 2 | 103 |
Case editrici per regione | Biblioteche per classi di patrimonio | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|
0-1.500 | 1.501-3.000 | 3.001-4.000 | 4.001-5.000 | Oltre 5.001 | n.d. | Totale | |
0-300 | 27 | 9 | 3 | 2 | 5 | 2 | 48 |
301-600 | 11 | 7 | 5 | 2 | 5 | 0 | 30 |
601-900 | 1 | 4 | 2 | 1 | 1 | 0 | 9 |
Oltre 901 | 5 | 2 | 2 | 0 | 6 | 1 | 16 |
Totale | 40 | 21 | 9 | 8 | 17 | 8 | 103 |
Unità di personale | Biblioteche | % |
---|---|---|
1-20 | 19 | 40,4 |
21-40 | 12 | 25,5 |
41-60 | 8 | 17,0 |
Oltre 61 | 7 | 14,9 |
n.d. | 1 | 2,2 |
Totale | 47 | 100 |
Monografie acquisite per deposito legale | n | % |
---|---|---|
0-100 | 15 | 35,7 |
101-500 | 14 | 33,3 |
501-1.000 | 6 | 14,3 |
1.001-1.500 | 2 | 4,8 |
Oltre 1.501 | 4 | 9,5 |
n.d. | 1 | 2,4 |
Totale | 42 | 100 |
Monografie acquisite ad altro titolo | n | % |
---|---|---|
125-1.000 | 8 | 19,0 |
1.001-3.000 | 13 | 31,0 |
3.001-5.000 | 10 | 23,9 |
5.001-10.000 | 9 | 21,4 |
Oltre 10.001 | 2 | 4,7 |
Totale | 42 | 100 |
Deposito legale | Biblioteche | % |
---|---|---|
0-25% | 35 | 83,3 |
26-50% | 5 | 11,9 |
51-75% | 1 | 2,4 |
n.d. | 1 | 2,4 |
Totale | 42 | 100 |
Testate periodiche acquisite per deposito legale | n | % |
---|---|---|
0-15 | 10 | 23,8 |
16-50 | 11 | 26,2 |
51-100 | 7 | 16,7 |
101-200 | 8 | 19,0 |
Oltre 201 | 5 | 11,9 |
n.d. | 1 | 2,4 |
Totale | 42 | 100 |
Testate periodiche acquisite ad altro titolo | n | % |
---|---|---|
0-250 | 17 | 40,5 |
251-500 | 15 | 35,7 |
501-750 | 4 | 9,5 |
Oltre 750 | 5 | 11,9 |
n.d. | 1 | 2,4 |
Totale | 42 | 100 |
Deposito legale | n | % |
---|---|---|
0-25% | 30 | 71,4 |
26-50% | 8 | 19,0 |
51-75% | 1 | 2,4 |
76-100% | 2 | 4,8 |
n.d. | 1 | 2,4 |
Totale | 42 | 100 |
Evasione | Biblioteche | % |
---|---|---|
Non dichiarata | 10 | 21,3 |
Inferiore al 20% | 12 | 25,5 |
Tra il 20% e il 40% | 14 | 29,8 |
Oltre il 40% | 10 | 21,3 |
n.d. | 1 | 2,1 |
Totale | 47 | 100 |
Evasione | Biblioteche | Totale | ||
---|---|---|---|---|
Nord | Centro | Sud e Isole | ||
Non dichiarata | 4 | 4 | 3 | 11 |
Inferiore al 20% | 6 | 2 | 4 | 12 |
Tra il 20% e il 40% | 8 | 3 | 3 | 14 |
Oltre il 40% | 7 | 1 | 2 | 10 |
Totale | 25 | 10 | 12 | 47 |
Adozione di misure di verifica | Biblioteche | % |
---|---|---|
No | 21 | 50,0 |
Sì | 17 | 40,5 |
Non indicato | 4 | 9,5 |
Totale | 42 | 100 |
Evasione | Biblioteche | Totale | ||
---|---|---|---|---|
Adozione di misure di verifica | Non adozione di misure di verifica | Nessuna risposta | ||
Non dichiarata | 1 | 7 | 1 | 9 |
Inferiore al 20% | 6 | 4 | 1 | 11 |
Tra il 20% e il 40% | 5 | 7 | 1 | 13 |
Oltre il 40% | 5 | 3 | 1 | 9 |
Totale | 17 | 21 | 4 | 42 |
Evasione | Unità di personale | Totale | ||||
---|---|---|---|---|---|---|
1-20 | 21-40 | 41-60 | Oltre 61 | n.d. | ||
Non dichiarata | 5 | 2 | 2 | 1 | 1 | 11 |
Inferiore al 20% | 3 | 6 | 1 | 2 | 0 | 12 |
Tra il 20% e il 40% | 6 | 1 | 5 | 2 | 0 | 14 |
Oltre il 40% | 5 | 3 | 0 | 2 | 0 | 10 |
Totale | 19 | 12 | 8 | 7 | 1 | 47 |
Produzione di repertori finalizzati alla documentazione e/o valorizzazione dei fondi | n | % |
---|---|---|
Sì | 34 | 80,9 |
No | 8 | 19,1 |
Totale | 42 | 100 |
Offerta di servizi di accesso a documenti audiovisivi | n | % |
---|---|---|
Sì | 28 | 66,7 |
No | 14 | 33,3 |
Totale | 42 | 100 |
Missione/missioni | n | % |
---|---|---|
Pubblica lettura | 33 | 78,6 |
Documentazione locale | 36 | 85,7 |
Studio e ricerca | 32 | 76,2 |
Conservazione (anche in riferimento ai fondi moderni) | 34 | 81,0 |
Conservazione (anche in riferimento ai documenti audiovisivi) | 14 | 33,3 |
Conservazione (anche in riferimento ai fondi moderni) + Conservazione (anche in riferimento ai documenti audiovisivi) | 13 | 31,0 |
Pubblica lettura + Conservazione (anche in riferimento ai fondi moderni) | 26 | 61,9 |
Documentazione locale + Conservazione (anche in riferimento ai fondi moderni) | 29 | 69,0 |
Studio e ricerca + Conservazione (anche in riferimento ai fondi moderni) | 27 | 64,3 |
Pubblica lettura + Conservazione (anche in riferimento ai documenti audiovisivi) | 14 | 33,3 |
Documentazione locale + Conservazione (anche in riferimento ai documenti audiovisivi) | 14 | 33,3 |
Studio e ricerca + Conservazione (anche in riferimento ai documenti audiovisivi) | 11 | 26,2 |
Altro | 12 | 28,6 |
Siamo estremamente grati ai colleghi che, regione per regione,
hanno cercato di facilitarci nella raccolta dei dati, e ringraziamo
particolarmente i direttori di tutte le biblioteche che ci hanno
rimandato il questionario compilato.
Grazie infine a Zaira Maroccia che ha realizzato tutte le tabelle e i
grafici, affiancandosi a tutti gli effetti negli ultimi mesi al lavoro
della Commissione.
Commissione nazionale biblioteche e servizi nazionali dell'AIB. Indagine sulle biblioteche depositarie di copia d'obbligo per la provincia «AIB notizie», 19 (2006), n. 3-4, p. I-XVI.