Lo scorso 3 febbraio è stata inaugurata ufficialmente a Brescia la Biblioteca civica Queriniana, ristrutturata dopo quattro anni di lavoro grazie a un finanziamento della Regione Lombardia in applicazione della legge regionale FRISL del 1997.
La Biblioteca Queriniana è sita fin dalle origini in un pregevole palazzo settecentesco costruito tra il 1747 e il 1750 su progetto dell’architetto bergamasco Giovanbattista Marchetti per volontà del Cardinale Angelo Maria Querini, vescovo di Brescia dal 1727 al 1755. Il palazzo originario conobbe ampliamenti strutturali nel corso dell’Ottocento, finchè venne acquistata dal Comune di Brescia una casa a esso adiacente per garantire spazi di crescita alla biblioteca. Tale sezione adiacente venne danneggiata da uno spezzone incendiario durante un’incursione aerea nel 1944 e venne poi restaurata tra il 1947 e il 1950. Da questa data non vennero compiuti interventi significativi sul palazzo. I lavori da poco terminati non riguardano la parte storica del palazzo, giustamente sottoposto al vincolo della Soprintendenza e destinato alla consultazione dei testi sia antichi che moderni. Il progetto è stato predisposto per i depositi, al fine di razionalizzarne al massimo la capienza, e per la parte moderna della struttura, ridistribuendo nei nuovi spazi così ottenuti i servizi all’utenza (informazioni, reference, consultazione cataloghi, gestione prestiti e consultazioni), gli uffici per gli addetti, superando le preesistenti barriere architettoniche con l’allestimento di ascensori e montacarichi.
L’intervento si è svolto dal marzo 2001 al giugno 2003 nelle seguenti fasi:
1) ristrutturazione della parte ottocentesca della struttura destinata agli uffici di carattere “biblioteconomico” collocati tutti sullo stesso piano (acquisti, catalogazione, gestione fondo antico, gestione fondo moderno); recupero di un antico cortiletto interno e degli antichi spazi interrati (cantine a volta mai utilizzate) per ospitare nuovi depositi.
2) si è successivamente passati alla ristrutturazione e recupero della parte di edificio che si sviluppa sotto la sala di lettura storica per ricavarvi ulteriori depositi. Contemporaneamente si è provveduto a un importante adeguamento ai fini della sicurezza antincendio della sala storica di lettura. I suddetti interventi sono stati eseguiti secondo il progetto elaborato dall’associazione temporanea di professionisti (arch. Gianmaria Labaa, ing. Mario Myallonier, ing. Armando Armondi, ing. Sergio Myallonier).
3) recupero delle facciate interne prospicienti il giardino interno di pertinenza del Vescovato. Operazioni curate dall’Area Servizi tecnici del comune di Brescia (arch. Anna Begni e geom. Emanuela Vizzardi).
Le finalità di base dell’intervento sono state le seguenti:
Nel corpo edilizio storico, sito nei locali sottostanti il salone di lettura e lo scalone principale d’ingresso, si è dovuto provvedere al risanamento dei pavimento e delle murature, nonché delle volte e degli elementi architettonici settecenteschi. L’intervento ha consentito di ritrovare una fontana settecentesca nascosta da tempo immemore dietro una pesante scaffalatura metallica. La fontana, della quale si era perso il ricordo, è stata restaurata e campeggia all’interno della zona ristoro arredata con tavolini, sedie di design e distributori di bevande e altri generi di conforto.
All’interno degli antichi depositi è stata demolita la torre libraria metallica. Nei volumi così liberati sono stati realizzate solette intermedie per garantire collegamenti lineari e la successiva collocazione degli scaffali compact. Tutti i piani sono direttamente collegati all’atrio centrale e quindi a tutte le attività della biblioteca.
I lavori poi si sono concentrati sull’adeguamento degli impianti antincendio della sala storica, le cui antiche scaffalature non sono mai state modificate nei secoli. Si è optato per un impianto di spegnimento automatico degli incendi con particolare gas inerte, innocuo per le persone e non dannoso per il patrimonio librario.
I lavori così ultimati consentono di disporre di una struttura bibliotecaria capace di operare una sintesi molto ben riuscita tra la bellezze architettoniche del passato e le esigenze di un sistema bibliotecario moderno. Essa non si configura ormai più come un deposito di libri razionalmente ordinati al fine di consentirne il reperimento, ma come un punto di accesso a una rete informativa più ampia. Gli spazi interni non sono più paragonabili a un percorso a ostacoli ma formano ormai un percorso razionale a più livelli che ci auguriamo consentiranno all’utenza di ogni tipo di utilizzare con successo e razionalità i servizi offerti dalla struttura rinnovata.
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