Come annunciato nell'ultimo fascicolo dell'anno scorso, AIB notizie
cambia direttore e, come accade sempre in queste occasioni, è il
momento per fare qualche riflessione su passato, presente e futuro della
rivista.
Fin dalla sua nascita, AIB notizie ha voluto rappresentare un forte
legame tra l'Associazione e i Soci, una sorta di collante tra
professionisti sparsi sul territorio nazionale e con alle spalle
esperienze anche molto diverse.
La professione bibliotecaria nel suo insieme -- e l'AIB come
specchio di questa professione -- comprende bibliotecari dalle
storie più diverse, sia come tipo di formazione che come
varietà di esperienze svolte: si va dai cosiddetti atipici a
quelli inquadrati a tempo indeterminato, dai docenti universitari alla
maggioranza dei "normali" bibliotecari, impegnati quotidianamente nelle
loro piccole e grandi biblioteche, nei grandi centri urbani come nelle
più remote province. Per non parlare poi delle diverse e
peculiari funzioni svolte dai bibliotecari all'interno di biblioteche
nazionali, universitarie, pubbliche, scolastiche, musicali ecc.
Molti di questi bibliotecari talvolta patiscono, magari per ragioni
logistiche o per scarsa attenzione delle amministrazioni di
appartenenza, la mancanza di un collegamento con il resto della
professione e di quella possibilità di confronto che è
alla base della reale crescita complessiva del mondo bibliotecario
italiano.
Per fare in modo che, nella società della conoscenza, la figura
professionale dei bibliotecari sia sempre più riconosciuta
occorre però che questa eterogeneità, che talvolta diventa
vera e propria frammentazione, si trasformi nella forza e nella
ricchezza della nostra professione.
AIB notizie, sul solco di quanto è stato fatto finora, intende
creare un canale di collegamento tra i bibliotecari, informare sui
principali eventi legati al mondo del libro, favorire un confronto di
idee che possa essere di stimolo per migliorare la realtà delle
biblioteche italiane. Vuole, in sintesi, rinsaldare quel senso di
appartenenza che esiste nella tradizione bibliotecaria italiana, ma che
a volte sembra essere pericolosamente indebolito.
AIB notizie non è certamente, e per fortuna, l'unico strumento
che svolga questa funzione di collante, ma tale funzione è
tuttavia una di quelle che qualifica maggiormente la rivista.
Questa prospettiva si ritrova nella sua storia fin dalle origini, e in
particolare nell'esperienza di questi ultimi anni con l'eccellente
direzione di Giuliana Zagra.
Chi scrive è stato direttamente coinvolto in questo recente
passato, facendo parte del comitato di redazione e condividendone non
solo le scelte ma soprattutto i presupposti e le prospettive culturali
che ne stavano alla base.
Per questo, senza retorica e invece con sincero affetto, ringrazio
Giuliana per quanto fatto fino a qui, augurandomi che voglia continuare
a collaborare con AIB notizie, che è anche la "sua" AIB notizie.
Le rivolgo inoltre un ringraziamento supplementare, per la
disponibilità a figurare in questo e nei prossimi numeri di AIB
notizie come direttore responsabile finché non sarà
conclusa la pratica amministrativa dell'iscrizione del nuovo direttore
all'elenco speciale dell'Albo dei giornalisti.
Ma veniamo al concreto di questo primo numero del 2006, che in
realtà è un fascicolo un po' "anomalo", dal momento che
oltre a questo editoriale comprende solo le Linee programmatiche
2005-2008, elaborate dal Comitato esecutivo nazionale. Si tratta di
un documento politico molto importante, attraverso cui il CEN delinea e
programma l'attività dell'Associazione per tutta la durata del
suo mandato, e si è perciò deciso di diffonderlo ai Soci
anche attraverso AIB notizie.
La pubblicazione cartacea di un documento di questo genere può
presentare elementi di criticità per il suo essere
intrinsecamente in progress, necessitando quindi possibili
modifiche o aggiornamenti nel corso del tempo, in relazione con
l'evolversi della realtà bibliotecaria e associativa.
E tuttavia la decisione di pubblicare ugualmente le Linee
programmatiche trova la sua ragione nell'importanza "politica" del
documento e nella necessità che tanti più Soci possibili
ne vengano a conoscenza e siano consapevoli della direzione in cui si
muove la "loro" Associazione. Questa scelta permette peraltro al
direttore e al comitato di redazione di avere il tempo di progettare e
costruire i prossimi numeri della rivista, in modo che possano
rappresentare sempre di più uno spazio di discussione e di
crescita professionale, ovviamente con la collaborazione di tutti quelli
che vorranno partecipare.
ponzani@aib.it