[AIB] AIB Notizie 6/2005

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Commissioni nazionali e gruppi di studio


COMMISSIONI NAZIONALI

Biblioteche pubbliche
Stefano Parise

Il tema dell'impatto economico della biblioteca è emerso con forza nell'ambito della campagna contro l'introduzione del diritto di prestito, quando si è trattato di dimostrare l'infondatezza delle posizioni di chi ritiene che il prestito gratuito danneggi gli autori e gli editori dal punto di vista economico.
Per sostenere in maniera efficace le ragioni delle biblioteche è necessario individuare le motivazioni che rendono conveniente, se non vantaggioso, mantenere la gratuità del prestito.
Questo è tuttavia solo un aspetto della questione. L'impatto economico dell'attività bibliotecaria può essere evidenziato e valutato con un approccio complessivo alle funzioni svolte e alle relazioni che ogni biblioteca intesse con i soggetti operanti nell'ambiente circostante.
La commissione nazionale Biblioteche pubbliche intende:
L'attività della biblioteca, oltre che dal punto di vista economico e dell'efficienza, può essere valutata dal punto di vista dell'impatto sociale, cioè degli effetti prodotti sulla comunità di riferimento.
Il bilancio sociale è uno strumento nato per fornire un'informazione completa e trasparente sull'utilizzo delle risorse della collettività che, a vario titolo, vengono messe a disposizione della biblioteca affinché realizzi i compiti ad essa affidati.
La Commissione vorrebbe mettere a fuoco in che modo l'attività della biblioteca incide nella realtà sociale ed economica del territorio, quali sono i benefici prodotti per i cittadini, le imprese, l'ambiente, quali risorse è riuscita ad attrarre, quali relazioni sono state instaurate e/o consolidate tra soggetti diversi.
La misurabilità di tale valore, che non trova di solito una rispondenza diretta nei "numeri" del bilancio tradizionale, sarà oggetto dell'attività della commissione.
La biblioteca pubblica nella sua funzione di biblioteca di tutti e per tutti dovrebbe fare dell'accessibilità dei servizi la chiave strategica fondamentale delle proprie azioni. L'attenzione costante alle fasce più deboli, a quelle utenze che l'IFLA definisce disadvantaged persons , fa sì che quel "per tutti" non resti, nelle intenzioni della biblioteca, una proiezione utopica, ma diventi la spinta per migliorare l'accessibilità delle biblioteche per ogni lettore.
Le sezioni dell'IFLA che si occupano di evidenziare e studiare i bisogni di queste utenze e di indicare percorsi e strategie alle biblioteche sono: la Libraries for the Blind Section e la Libraries Serving Disadvantaged Persons Section. La specificità di questi gruppi rende i loro interessi e bisogni, trasversali rispetto alle diverse tipologie di biblioteca, ma spinge le biblioteche pubbliche, per la loro mission, a coinvolgersi prima e più direttamente delle altre. Questi gruppi comprendono: i disabili fisici e sensoriali; i disabili cognitivi; i dislessici; coloro che per condizioni socio-culturali hanno bisogno, da parte delle biblioteche, di interventi mirati (coloro che sono detenuti nelle carceri; coloro che sono ricoverati negli ospedali; gli anziani; i semianalfabeti e gli analfabeti di ritorno).
L'IFLA ha redatto Guidelines specifiche per questi gruppi. La Commissione nazionale Biblioteche pubbliche intende portare a termine la loro traduzione in lingua italiana, avviata dalla precedente Commissione nel 2003. Questo lavoro diventa l'occasione per fare il punto su quanto nelle biblioteche italiane si sta facendo per questi lettori e per verificare in che misura le dichiarazioni d'intenti possano trasformarsi in impegni chiari e precisi nei confronti di questi gruppi di utenti attraverso la Carta delle collezioni.


Biblioteche per ragazzi
Valeria Patregnani

La nuova Commissione concentrerà molta della sua attività sulla formazione e l'aggiornamento dei bibliotecari per ragazzi, con attenzione anche verso gli studenti di biblioteconomia. Collaborando con l'università la Commissione vorrebbe definire un set di competenze necessarie per chi lavora nei servizi ai ragazzi (intraprendendo anche pioniere iniziative di formazione presso le università italiane) e avviare anche un confronto con i soggetti, pubblici e privati, che si occupano di formazione professionale affinché tali competenze diventino parte integrante dei vari percorsi formativi. In collaborazione con le Sezioni regionali dell'AIB e con i referenti locali per ragazzi, la Commissione vuole, inoltre, organizzare corsi di aggiornamento sulla biblioteca e sui servizi per ragazzi oggi.
Nelle principali occasioni professionali nazionali (Congresso AIB, Fiera del libro di Bologna, Salone del libro di Torino, Conferenza di primavera ecc.) la Commissione sarà presente cercando di avviare proficue collaborazioni con gli enti organizzatori e organizzando convegni e seminari sui temi emergenti della biblioteconomia per ragazzi.
La Commissione si propone di realizzare con il gruppo NPL, e con commissioni e gruppi affini, iniziative su temi di attualità e di approfondimento. La Commissione intende, inoltre, avviare una riflessione con il gruppo delle Biblioteche multiculturali per intraprendere strategie e modalità di servizi comuni, non scordando che gran parte delle attività e delle riflessioni, sia in Italia che all'estero, sono legate ai bambini stranieri.
La Commissione cercherà, con il tempo, le collaborazioni di altri colleghi che si occupano di biblioteche per ragazzi e sarà fondamentale il coinvolgimento dei referenti regionali. Saranno benvenuti quanti con il loro apporto vorranno portare un contributo proficuo all'attività della Commissione.


Biblioteche scolastiche
Donatella Lombello

Le linee programmatiche per il triennio 2005-2007 prevedono:
  1. Indagini conoscitive, censimenti e pubblicizzazione dei risultati: indagini conoscitive per rilevare la situazione attuale delle BS e dei relativi bibliotecari; censimento delle reti di BS e indagine sulle loro attività; analisi dei bisogni delle BS e dei bibliotecari scolastici; pubblicazione dei risultati delle indagini preferibilmente on-line nel sito AIB.

  2. Tavoli di lavoro

    • Tavolo di lavoro col MIUR per il riconoscimento della figura del bibliotecario scolastico (analisi delle proposte di legge esistenti; nuova eventuale proposta della CNBS; si tenga conto anche della Bozza per l'attuazione del Protocollo MIUR/AIB, febbraio 2002 , cfr. sito AIB-CNBS)

    • Tavolo di lavoro con MIUR, MiBAC, DIT-Dipartimento per l'innovazione e le tecnologie per il sostegno e lo sviluppo in positivo del progetto "Biblioteche nelle scuole" (per la migliore ricaduta degli investimenti sulla specificità della BS)

    • Tavolo di lavoro (MIUR e USR) per l'utilizzazione dei fondi europei destinati alla scuola per il finanziamento di corsi per bibliotecari scolastici, di attrezzature e per l'aggiornamento/incremento del patrimonio librario.

  3. Coinvolgimento degli USR e degli IRRE per una capillare diffusione negli istituti scolastici di tutte le notizie e/o iniziative che possano essere d'interesse per le BS.

  4. Diffusione delle Linee guida IFLA : collegamenti sul territorio nazionale con i referenti delle reti di BS (tutte quelle che si riusciranno a censire, oltre a quelle in SBN) per la diffusione delle Linee guida IFLA.

  5. Traduzione e pubblicazione (preferibilmente on-line) di:

    • documenti internazionali relativi alle biblioteche scolastiche alla formazione del bibliotecario scolastico;
    • documenti internazionali relativi alla information literacy .

  6. Relazioni internazionali con IFLA, IASL ed ENSIL-European Network for School Library and Information literacy (e con altri eventuali organismi dei paesi d'Europa che si occupano di BS).

  7. Congressi AIB e Fiere del Libro:

    • partecipazione attiva ai Congressi AIB, con interventi/spazi propri;
      partecipazione attiva Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna e al Salone del libro di Torino 2006 e 2007.
  8. Valorizzazione del sito della Commissione, con arricchimento dei link informativi.

  9. Valorizzazione dei Gruppi di ricerca sulle BS sul territorio nazionale.



Biblioteche e servizi nazionali
Paola Puglisi

La Commissione nazionale Biblioteche e servizi nazionali ha lavorato con continuità a partire dai primi mesi del 2004. L'attività della CNBSN, la cui sfera d'interesse è in teoria molto estesa (vedi il programma http://www.aib.it/aib/commiss/cnsbnt/progra03.htm), è stata fortemente improntata finora alla risposta a problematiche e opportunità contingenti: l'approvazione della nuova legge sul deposito legale prima di tutto (legge 15 aprile 2004, n. 106), fino alla discussione, tuttora in corso, sul relativo regolamento di applicazione, in attesa del quale resta tuttora in vigore la vecchia normativa (sulla nuova legge, le aspettative che suscita, le problematiche da risolvere, vedi l'inserto a cura della CNBSN, «AIB notizie», n. 6/2004). Al fine di verificare la rispondenza tra gli obiettivi della legge 106 e le strutture attualmente incaricate della raccolta dei documenti a livello territoriale, la Commissione ha inviato un questionario alle biblioteche depositarie della cosiddetta "terza copia": stiamo lavorando all'ordinamento dei dati e ci ripromettiamo al più presto di procedere alla loro valutazione
In parallelo, dopo la pubblicazione sul sito dell'IFLA-PAC, nel marzo 2004, della traduzione italiana degli IFLA Principles for the care and handling of library material ( http://www.ifla.org/VI/4/ipi.html), la CNBSN ha lavorato alla cura di un'edizione italiana dei Principi volta all'approfondimento e alla diffusione delle istanze della conservazione preventiva presso le biblioteche e i bibliotecari italiani. Quest'ultima pubblicazione è uscita a marzo 2005, e abbiamo in programma alcune iniziative che costituiscano occasioni di incontro e discussione sulle tematiche che vi sono rappresentate, al fine di favorirne la conoscenza, e più in generale di stimolare una riflessione a tutto campo sul tema delle politiche della tutela nel nostro paese.
Recentemente, sul fronte del deposito legale, i lavori in corso presso il Ministero per la stesura del regolamento (già ampiamente in ritardo rispetto alla scadenza prevista, novembre 2004), sembra abbiano subìto una temporanea battuta di arresto in seguito al cambio di vertice dell'amministrazione. Nel frattempo la CNBSN sta predisponendo, a stretto contatto con il CEN, un documento che rappresenti la posizione e le istanze dell'AIB sul tema; l'Associazione infatti, ai sensi della nuova legge, è stata chiamata a esprimere il proprio parere sulla bozza di regolamento.
Nel corso della sua attività, per le problematiche di cui si è occupata, la CNBSN si è trovata a collaborare con l'Osservatorio legislativo (che si è fatto carico di monitorare, ad esempio, prestito e diritto d'autore, e che ha avviato una riflessione sul nuovo Codice dei beni culturali e sulle varie riforme dell'Amministrazione) e con il Gruppo di studio sulle biblioteche digitali, a proposito delle tecniche di raccolta dei documenti digitali in relazione al deposito legale. Anche per il prossimo futuro, si impegna e conta sulla comunicazione e il confronto, a partire dal CEN, nella speranza di contribuire così a rendere più efficace, tempestiva e visibile l'azione dell'Associazione.


Catalogazione e indicizzazione
Teresa Grimaldi

La Commissione continuerà, nel prossimo triennio, a impegnarsi nella riflessione sul rinnovamento delle norme e dei codici italiani, di catalogazione descrittiva e semantica, in conformità con i principi e gli standard internazionali, con particolare attenzione non solo ai requisiti funzionali del record bibliografico, ma alla struttura complessiva del catalogo quale sistema informativo. Saranno oggetto di studio e di commento i lavori della Commissione RICA, i lavori di revisione degli standard descrittivi internazionali, i nuovi sviluppi delle AACR, con un riguardo particolare all'eventuale delineazione di una piattaforma europea, secondo quanto prefigurato dalle riflessioni e suggestioni di Mauro Guerrini. Per quanto riguarda la catalogazione semantica, spero si possa rilanciare il dibattito sul processo e sulla politica di indicizzazione, anche in virtù delle prospettive aperte dal "Progetto Nuovo Soggettario" di Firenze.
Sarà inoltre cura della Commissione affrontare i problemi di catalogazione emergenti da esigenze e pratiche segnalate dalle altre commissioni e gruppi di lavoro.

GRUPPI DI STUDIO

Architettura delle biblioteche
Paolo Bellini

Il gruppo è nuovo e sottolinea l'opportunità di questa istituzione, che viene a colmare un vuoto vistoso. Si tratta infatti di un argomento complesso e articolato che interessa ogni tipo di biblioteca, tanto che sia l'IFLA sia le associazioni bibliotecarie nazionali hanno già da lungo tempo attivato gruppi di lavoro e sezioni specifiche.
La prima riunione del gruppo si è tenuta a Napoli, a margine del convegno "Made in Italy. Architettura delle biblioteche, biblioteche di architettura", organizzato dal Coordinamento nazionale biblioteche di architettura dal 23 al 25 giugno.
Essendo il gruppo di nuova istituzione, il programma è in corso di definizione.
Fra le attività del gruppo vi saranno la raccolta e la diffusione delle informazioni su quanto avviene in Italia nel settore dell'architettura delle biblioteche (costruzione di nuove biblioteche, ristrutturazioni e recuperi funzionali, importanti interventi di arredo), la comunicazione e lo scambio di informazioni con gli omologhi gruppi internazionali, la diffusione della conoscenza e dell'uso degli standard specifici di riferimento sia fra i bibliotecari sia fra architetti e ingegneri.


Valutazione della cooperazione nelle reti bibliotecarie territoriali
Giorgio Lotto

Il programma del Gruppo era stato delineato nel 2003 e da allora il lavoro effettuato ha mantenuto con coerenza il disegno iniziale.
Si trattava di: mappare a livello nazionale le multiformi soluzioni della cooperazione territoriale; analizzarne la struttura; definire il livello di integrazione; mettere a punto strumenti per la misurazione dell'efficienza e dell'efficacia della reti territoriali.
Di conseguenza: introdurre il benchmarking nell'ambito del settore; introdurre modelli e una terminologia tecnica comune; individuare correlazioni tra modelli organizzativi e qualità dell'azione delle reti di cooperazione così da offrire indirizzi al management
Il lavoro relativo a una buona parte di questi impegni è nelle fasi conclusive. Si tratta ora di dare ordine ai dati raccolti, rielaborarli, proporli nei termini più utili a risultare d'aiuto alla cooperazione.
Soprattutto si sta cercando di semplificare l'applicazione degli strumenti di misura dei costi dei singoli prodotti proponendo soluzioni che prevedano step a complessità progressiva. Non meno interessante sta risultando l'individuazione e la valutazione di best practices cui dare particolare evidenza.
Andranno studiate, al termine di questa fase, le modalità per la diffusione di quanto messo a punto. Non meno importante sarà il creare le premesse per garantire continuità a questa azione di monitoraggio dell'evoluzione della cooperazione in Italia. Ciò da un lato per poter garantire sempre nuovi strumenti mirati e adeguatamente ponderati a supporto della cooperazione stessa, dall'altro per permettere a livello locale scelte di indirizzo ed operative razionali.
Interessante, tra le altre, la proposta di collaborazione che ne è derivata con il Gruppo delle Linee di politica bibliotecaria per le autonomie con cui è già iniziato il dialogo.

Biblioteche d'autore
Laura Desideri

Il Gruppo biblioteche d'Autore, costituitosi per la prima volta nel gennaio 2004, è stato rinnovato dal CNPR nel maggio 2005. Già a Bibliocom 2004 il gruppo ha proposto una definizione di Biblioteca d'autore, indispensabile per definire concretamente il terreno su cui muoversi: «Raccolta di libri accorpati in maniera funzionale alla propria attività da un soggetto significativo per la comunità culturale. I documenti sono legati da un vincolo che li caratterizza in quanto insieme e tali da restituire sia il profilo del soggetto produttore che momenti della nostra storia culturale». Si è voluto estendere l'interpretazione di "autore": quindi scrittori, poeti, critici, giornalisti, ma anche artisti, pittori, musicisti, registi, attori, scienziati e quinche abbia ricoperto un ruolo significativo nella società contemporanea.
Partendo da questa premessa il gruppo si propone di realizzare:
1. Linee guida per il trattamento biblioteconomico delle BdA, a partire dalle operazioni preliminari di stime e valutazioni d'acquisto, inventariazione, catalogazione, gestione, conservazione e valorizzazione. L'obiettivo è anche quello di elaborare un dizionario controllato per la descrizione delle note di esemplare.
2. Disegnare una prima mappatura delle BdA presenti sul territorio nazionale in Biblioteche pubbliche, fondazioni, accademie e istituzioni culturali. Le informazioni raccolte dovranno confluire in un virtual reference desk, da allestirsi nell'ambito AIB-WEB. Le fonti da utilizzare per questo obiettivo sono descritte nell'intervento di Laura Desideri e Maria Cecilia Calabri, Collezioni speciali del '900. Le biblioteche d'autore: definizione e gestione , tenuto a Bibliocom 2004, disponibile sul web.


Biblioteche digitali
Maurizio Messina

In continuità con quanto avviato nella precedente legislatura, il Gruppo intende porsi come «punto di discussione per le esperienze di biblioteca digitale» e «punto di osservazione e diffusione di strumenti (tecnologie e standard) emergenti per le biblioteche digitali».
Il Gruppo ha in avanzato stato di elaborazione un Manifesto per le biblioteche digitali, ovvero un documento agile e articolato in punti in cui vengono proposti principi, modelli e funzioni che si ritiene possano caratterizzare le Biblioteche digitali orientate all'erogazione di servizi.
Sono poi state individuate le seguenti aree di attività, a cui potrebbero aggiungersene altre compatibilmente con le forze di cui il Gruppo dispone:
Gli ultimi due temi, che interessano il Gruppo soprattutto per quanto attiene le architetture e le tecnologie, implicano una stretta collaborazione con la Commissione Biblioteche e Servizi nazionali.
Su tutti o alcuni di questi aspetti il Gruppo intende organizzare dei Seminari tecnici "leggeri" (Information Day) di non più di una giornata, aperti ai molteplici attori della scena delle biblioteche digitali, con l'obiettivo di diffondere le conoscenze e confrontare esperienze anche distanti fra di loro.


Biblioteche multiculturali
Domenico Ciccarello

Il programma ruota attorno ad alcuni assi, che si spera dovrebbero ispirare costantemente l'azione del nostro Gruppo: cooperazione; comunicazione e documentazione; studio, analisi e programmazione; rapporti con istituzioni locali, nazionali e internazionali.
Si cercherà di continuare a stimolare l'ambiente professionale alla ricerca di soluzioni ai molti problemi pratici che l'organizzazione di servizi multietnici e multilingui in biblioteca comporta. Il modo spontaneo, per aggregazione volontaria, con cui è nato questo Gruppo, suggerisce nettamente che, di tali soluzioni, molte possono essere trovate solo attraverso la cooperazione (delle biblioteche tra di loro, delle biblioteche coi settori del sociale, delle biblioteche con le istituzioni politiche e governative ai vari livelli istituzionali).
Gran parte delle questioni multiculturali nelle biblioteche è legata alla comunicazione (esempio, saper parlare la lingua degli utenti anche se non è la nostra; saper usare segni, simboli, procedure e stili di linguaggio che siano efficaci al di là di una singola comunità etnica; sapere ascoltare bisogni che per le nostre biblioteche spesso possono sembrare estranei ai loro compiti; offrire un ambiente inclusivo e amichevole, eliminare le barriere ecc.). Il Gruppo dovrebbe provare ad approfondire questi elementi ed essere, possibilmente, a sua volta capace di comunicarli e trasmetterli alla comunità professionale. A tal fine, iniziative pubbliche saranno realizzate in particolare durante i congressi e gli altri eventi professionali annuali o in collaborazione con le Sezioni. L'esperienza degli anni scorsi sembra suggerire che più chiara, ampia e diffusa è la comunicazione (attraverso il Web, l'editoria professionale, le riunioni in presenza, gli scambi postali), più rapidi e soddisfacenti sono in generale i risultati che si riesce ad ottenere. Viceversa, dietro ad insuccessi apparentemente dovuti ad incapacità gestionale o a conflitti di idee, quasi sempre si nascondono anzitutto difetti e problemi inerenti la comunicazione.
Il Gruppo dovrebbe anche concentrarsi su attività di studio, analisi e programmazione in un settore, quello della biblioteconomia multiculturale, che sta vivendo in Italia una promettente fase di crescita e di maturazione. È ora necessario lavorare sulle metodologie per migliorare i servizi e renderli più adeguati ai bisogni, per esempio lavorando sui temi cruciali dell'analisi di comunità, della mediazione culturale, dei metodi per le indagini sull'uso dei servizi e la soddisfazione da parte degli utenti immigrati, dei servizi a utenti con bisogni speciali (esempio, i bambini, i detenuti, i disoccupati, le donne in posizione subalterna ecc.), della catalogazione in alfabeti non latini, delle fonti per le acquisizioni nelle lingue minoritarie, delle competenze dello staff, delle soluzioni e suggestioni dell'architettura e dell'edilizia bibliotecaria. Si cercherà inoltre di promuovere la recente pubblicazione dell'AIB Linee guida per i servizi multiculturali nelle biblioteche pubbliche , ed eventualmente di pubblicare, nel corso del triennio, altri contributi innovativi sui temi oggetto della riflessione scientifica del Gruppo. Dalla comunità professionale, come già detto, ci si attendono ulteriori input e proposte che si confida contribuiranno senz'altro a rendere produttivo il lavoro scientifico e di ricerca che si andrà a compiere.
Il Gruppo considera molto importanti i rapporti interni all'Associazione, anche per ottimizzare quelli con istituzioni locali, nazionali e internazionali. A supporto delle attività del CEN, come anche dell'Osservatorio sul lavoro e delle diverse Divisioni centrali nonché delle Sezioni regionali, il Gruppo seguirà le vicende istituzionali in corso, proverà ad offrire consulenza ogni qualvolta venga richiesta, potrà inoltre prevedere la programmazione di percorsi formativi per ogni esigenza dell'Associazione e, a seconda dei casi e laddove lo riterrà opportuno, si potrà fare portavoce di proposte specifiche di intervento. Particolare attenzione sarà riservata anche alle attività delle Regioni, al Coordinamento delle Regioni e alla Conferenza Stato-Regioni. Il recente documento sulle autonomie locali e le biblioteche sembra porre un accento molto forte sulle tematiche interculturali, ed è nostro interesse tenere alta l'attenzione e cercare di monitorare da vicino la concreta attuazione delle politiche che verranno messe in atto. Il Gruppo collaborerà con le Commissioni e con gli altri Gruppi di lavoro per favorire il dialogo, la cooperazione e il coordinamento fra livelli istituzionali diversi, anche su tematiche specifiche e particolari che possano essere individuate di comune interesse. Si cercherà di esercitare pressione, per quanto possibile e in accordo con il CEN, sulle biblioteche nazionali, sull'ICCU e si terranno eventuali contatti con altre istituzioni e organismi per provare a individuare insieme programmi, strumenti e metodologie, per compiere indagini, sperimentazioni e, in definitiva, per suggerire innovazioni organizzative e tecniche in grado di produrre benefici su larga scala alle biblioteche multiculturali.


Relazioni internazionali
Sergio Trevisan

Si tratta di uno dei nuovi gruppi istituiti dal CEN per favorire i contatti con le associazioni professionali straniere e gli organismi internazionali. Come gruppo intendiamo collaborare strettamente con i delegati italiani in tali organismi e con i gruppi e le commissioni AIB impegnati negli specifici settori e interessati al contesto internazionale, per esempio il gruppo sulle biblioteche multiculturali.
Registriamo un positivo consolidamento delle relazioni transfrontaliere di alcune sezioni dell'AIB, soprattutto quando operano in regioni in cui sono presenti vari gruppi linguistici (ricordiamo in proposito lo scambio di esperienze favorito dalla Conferenza di primavera di Saint-Vincent del 2004). Abbiamo constatato che crescono gli interventi di relatori stranieri ai nostri convegni e corsi di aggiornamento, così come la loro attenzione alla nostra realtà e occasioni di più stretta collaborazione, tanto che i colleghi austriaci hanno scelto Bolzano come sede del loro convegno Oedok programmato per il prossimo settembre. Registriamo un fermento di iniziative decentrate, tra cui il "Premio dei lettori Arge-Alp Leserpreis 2006" e la conferenza bilingue "Die lernende Bibliothek - La biblioteca apprende", ad Augsburg in ottobre, i viaggi d'istruzione promossi dall'AIB nazionale e da sistemi bibliotecari locali.
Come gruppo puntiamo ad agevolare e organizzare i contatti, ispirandoci alle attività promosse da associazioni professionali straniere più esperte (per esempio, stage settimanali all'estero accessibili a tutti). Intendiamo inoltre far conoscere in Italia le esperienze e riflessioni maturate all'estero su temi trasversali, come quello delle biblioteche monoposto (one-person-library ), oppure utili a un più specifico ambito.


Biblioteche storiche
Marco Guardo

La recente nomina a coordinatore del Gruppo di studio Biblioteche storiche si inserisce in un momento nel quale la Biblioteca di cui sono direttore (Biblioteca dell'Accademia nazionale dei Lincei e Corsiniana) è particolarmente impegnata nel campo della conservazione del materiale documentario. Si è infatti appena concluso un importante lavoro di censimento e revisione dei volumi, circa 10.000, conservati in Sala Manoscritti e Rari, che si è tradotto nella stesura di una scheda, oggi solo cartacea, in futuro on line, che illustra, tra gli altri aspetti, le più diverse tipologie di danni e gli interventi di restauro necessari per ogni singolo volume. Il lavoro ha visto costante sia il prezioso ausilio dell'Istituto centrale per la patologia del libro sia il dialogo con i direttori e i funzionari delle Biblioteche storiche romane che da tempo hanno mostrato notevole sensibilità nei confronti della conservazione preventiva. Ciò premesso, sarà mio compito individuare al più presto i miei collaboratori per proseguire, prendendo le mosse da quanto già avviato, lo studio delle problematiche dei fondi delle biblioteche storiche, con la collaborazione di uno o più consulenti esterni, esperti nel campo della conservazione e del restauro e nella storia delle biblioteche.

Lavoro discontinuo
Andrea Marchitelli

Il gruppo AIB sul lavoro discontinuo nasce il 16 ottobre 2004, nell'ultima riunione del precedente CEN. Dopo qualche mese di cristallizzazione dell'attività, il nuovo CEN ha espresso la sua precisa volontà che l'AIB sia attivamente presente nelle questioni del lavoro precario e che il Gruppo diventi un punto di riferimento per i lavoratori atipici impegnati nelle biblioteche e nei centri di documentazione italiani. Il Gruppo è direttamente legato all'attività del CEN, un gruppo di lavoro piuttosto che un gruppo di studio, tipicamente legati a temi più scientifici.
Attraverso rilevazioni statistiche (è allo studio la realizzazione di un'indagine/censimento sulle condizioni dei lavoratori atipici in biblioteca), vogliamo evidenziare elementi diffusi di disagio, ricercando e indicando le possibili vie di soluzione, impegnandoci -- e impegnando il CEN -- a mettere in atto ogni azione strategica che possa favorirle.
Finora, il gruppo ha contribuito alla redazione di una proposta di Piattaforma nazionale per gli specialisti dell'informazione e della documentazione operanti con contratti di lavoro non dipendente nel settore pubblico e privato , un documento, nato dall'impegno e dalla sensibilità di NIDiL-CGIL, che mira a stabilire alcuni elementi minimi di diritto e tutela, per i professionisti e la professione stessa. Le organizzazioni sindacali, di concerto con le associazioni professionali di settore (sono state coinvolte finora, AIDA, ANAI, ABEI, IAML -- che ha creato un gruppo di riferimento per i bibliotecari atipici del settore musicale -- oltre, naturalmente, all'AIB), hanno perciò deciso di iniziare un percorso che possa portare anche a questi lavoratori diritti e tutele.
Altro obiettivo che il gruppo sul lavoro discontinuo si è posto sin dall'inizio è la sensibilizzazione dei soci "garantiti", sulle condizioni dei lavoratori atipici. Quest'opera dovrebbe sortire effetti su coloro che ricoprono ruoli di responsabilità gestionale, con ricadute positive sul problema dell'esternalizzazione e dell'impiego di forme di lavoro atipiche, in relazione sia alla qualità del servizio che alla dignità della nostra professione.
Ulteriori indicazioni sulle attività del gruppo e sulla sua composizione sono disponibili alla URL: http://www.aib.it/aib/cen/atip.htm.

Biblioteche dell'amministrazione dello Stato e istituzionali (BASI)
Cinzia Fortuzzi

Il Gruppo di studio, costituito dal novembre 2003 su proposta fatta nell'ambito dell'assemblea generale dei soci a Bibliocom 2003, è stato ricostituito per il triennio 2005-2008.
Il Gruppo si propone di svolgere una funzione catalizzatrice tra le biblioteche (storiche e uffici di documentazione) della Amministrazione dello Stato e quelle Istituzionali.
Il BASI ha come obiettivo prioritario quello di far sì che le ingenti risorse bibliografiche e informative di questo settore di biblioteche, vengano organizzate e rese disponibili. A tal fine si è pensato di puntare su una serie di azioni che portino a migliorare la cooperazione tra queste biblioteche ai fini di migliorarne il servizio.
Il gruppo intende, inoltre, accrescere la visibilità delle biblioteche della pubblica amministrazione a livello nazionale e internazionale, cercando di stabilire e diffondere degli standard comuni.
Il Gruppo cercherà di attuare la propria politica con la diffusione di questionari che misurino e valutino le diverse realtà bibliotecarie. Sviluppando delle azioni di cooperazione e condivisione delle risorse e sostenendo alcuni progetti italiani primo fra tutti il progetto DFP. Per quanto riguarda lo scambio di documentazione e le soluzioni teorico-pratiche per il document delivery e il prestito Interbibliotecario, per promuovere la gestione dei servizi di DD/ILL, o proporne un'armonizzazione, viste le complesse problematiche ad essi legate, si intende sostenere il progetto ESSPER.
In previsione di sviluppare azioni di cooperazione, si valuterà la possibilità di partecipare a iniziative di più ampio respiro nazionali o internazionali e si continuerà a collaborare fattivamente con la Scuola speciale archivisti e bibliotecari dell'Università "La Sapienza".
Alcune di queste attività sono state già portate a termine nell'ambito del gruppo aperto alla partecipazione di tutte le biblioteche della pubblica amministrazione, costituitosi presso la SSAB su iniziativa di Guido Melis, docente di Storia della pubblica amministrazione e in collaborazione con l'AIB-Lazio.
Si intende svolgere un ruolo di supporto verso il CEN nelle azioni che saranno intraprese per il riconoscimento giuridico della professione del bibliotecario nelle biblioteche della pubblica amministrazione. Nell'ottica di migliorare la visibilità delle biblioteche della pubblica amministrazione, si intende collaborare con AIB-WEB per l'elaborazione e l'aggiornamento delle pagine web del BASI.
In accordo con i progetti per le biblioteche governative dell'IFLA, si prevede di sviluppare delle directory on-line e una lista di discussione per i bibliotecari di tali biblioteche.
Per realizzare tali obiettivi sono già stati completati alcuni lavori come: un censimento delle carriere dei bibliotecari all'interno della Pubblica Amministrazione e un censimento dei siti web, pubblicato sul sito della DFP.
Il gruppo collaborerà strettamente con l'AIB - Sezione Lazio e l'AIB Nazionale e a altri soggetti amministrativi (Ministero beni culturali, CNI UNESCO ecc.) che fossero interessati al raggiungimento di tali obiettivi.
Il gruppo è aperto a tutti coloro che vorranno apportare il proprio contributo, condividendo gli impegni e gli obiettivi esposti.


Commissioni nazionali e gruppi di studio. «AIB Notizie», 17 (2005), n. 6, p. II-VII.
Copyright AIB, ultimo aggiornamento 2005-07-09 a cura di Franco Nasella
URL: http://www.aib.it/aib/editoria/n17/0506commissioni.htm

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