AIB Notizie 6/2005
Commissioni nazionali e gruppi di studio
COMMISSIONI NAZIONALI
Biblioteche pubbliche
Stefano Parise
Il tema dell'impatto economico della biblioteca è emerso con
forza nell'ambito della campagna contro l'introduzione del diritto di
prestito, quando si è trattato di dimostrare l'infondatezza delle
posizioni di chi ritiene che il prestito gratuito danneggi gli autori e
gli editori dal punto di vista economico.
Per sostenere in maniera efficace le ragioni delle biblioteche è
necessario individuare le motivazioni che rendono conveniente, se non
vantaggioso, mantenere la gratuità del prestito.
Questo è tuttavia solo un aspetto della questione. L'impatto
economico dell'attività bibliotecaria può essere
evidenziato e valutato con un approccio complessivo alle funzioni svolte
e alle relazioni che ogni biblioteca intesse con i soggetti operanti
nell'ambiente circostante.
La commissione nazionale Biblioteche pubbliche intende:
- valutare, attraverso raccolta di dati e indagini mirate, se e in
che misura l'attività della biblioteca induce un aumento della
propensione all'acquisto di libri da parte dei suoi utenti;
- definire il posizionamento delle biblioteche italiane rispetto ad
altri settori, professioni e aree di attività economica;
- mettere a punto strumenti operativi che aiutino a definire il
valore economico dei servizi erogati dalle biblioteche.
L'attività della biblioteca, oltre che dal punto di vista
economico e dell'efficienza, può essere valutata dal punto di
vista dell'impatto sociale, cioè degli effetti prodotti sulla
comunità di riferimento.
Il bilancio sociale è uno strumento nato per fornire
un'informazione completa e trasparente sull'utilizzo delle risorse della
collettività che, a vario titolo, vengono messe a disposizione
della biblioteca affinché realizzi i compiti ad essa affidati.
La Commissione vorrebbe mettere a fuoco in che modo l'attività
della biblioteca incide nella realtà sociale ed economica del
territorio, quali sono i benefici prodotti per i cittadini, le imprese,
l'ambiente, quali risorse è riuscita ad attrarre, quali relazioni
sono state instaurate e/o consolidate tra soggetti diversi.
La misurabilità di tale valore, che non trova di solito una
rispondenza diretta nei "numeri" del bilancio tradizionale, sarà
oggetto dell'attività della commissione.
La biblioteca pubblica nella sua funzione di biblioteca di tutti e per
tutti dovrebbe fare dell'accessibilità dei servizi la chiave
strategica fondamentale delle proprie azioni. L'attenzione costante alle
fasce più deboli, a quelle utenze che l'IFLA definisce
disadvantaged persons , fa sì che quel "per tutti" non
resti, nelle intenzioni della biblioteca, una proiezione utopica, ma
diventi la spinta per migliorare l'accessibilità delle
biblioteche per ogni lettore.
Le sezioni dell'IFLA che si occupano di evidenziare e studiare i bisogni
di queste utenze e di indicare percorsi e strategie alle biblioteche
sono: la Libraries for the Blind Section e la Libraries Serving
Disadvantaged Persons Section. La specificità di questi gruppi
rende i loro interessi e bisogni, trasversali rispetto alle diverse
tipologie di biblioteca, ma spinge le biblioteche pubbliche, per la loro
mission, a coinvolgersi prima e più direttamente delle altre.
Questi gruppi comprendono: i disabili fisici e sensoriali; i disabili
cognitivi; i dislessici; coloro che per condizioni socio-culturali hanno
bisogno, da parte delle biblioteche, di interventi mirati (coloro che
sono detenuti nelle carceri; coloro che sono ricoverati negli ospedali;
gli anziani; i semianalfabeti e gli analfabeti di ritorno).
L'IFLA ha redatto Guidelines specifiche per questi gruppi. La
Commissione nazionale Biblioteche pubbliche intende portare a termine la
loro traduzione in lingua italiana, avviata dalla precedente Commissione
nel 2003. Questo lavoro diventa l'occasione per fare il punto su quanto
nelle biblioteche italiane si sta facendo per questi lettori e per
verificare in che misura le dichiarazioni d'intenti possano trasformarsi
in impegni chiari e precisi nei confronti di questi gruppi di utenti
attraverso la Carta delle collezioni.
Biblioteche per ragazzi
Valeria Patregnani
La nuova Commissione concentrerà molta della sua attività
sulla formazione e l'aggiornamento dei bibliotecari per ragazzi, con
attenzione anche verso gli studenti di biblioteconomia. Collaborando con
l'università la Commissione vorrebbe definire un set di
competenze necessarie per chi lavora nei servizi ai ragazzi
(intraprendendo anche pioniere iniziative di formazione presso le
università italiane) e avviare anche un confronto con i soggetti,
pubblici e privati, che si occupano di formazione professionale
affinché tali competenze diventino parte integrante dei vari
percorsi formativi. In collaborazione con le Sezioni regionali dell'AIB
e con i referenti locali per ragazzi, la Commissione vuole, inoltre,
organizzare corsi di aggiornamento sulla biblioteca e sui servizi per
ragazzi oggi.
Nelle principali occasioni professionali nazionali (Congresso AIB, Fiera
del libro di Bologna, Salone del libro di Torino, Conferenza di
primavera ecc.) la Commissione sarà presente cercando di avviare
proficue collaborazioni con gli enti organizzatori e organizzando
convegni e seminari sui temi emergenti della biblioteconomia per
ragazzi.
La Commissione si propone di realizzare con il gruppo NPL, e con
commissioni e gruppi affini, iniziative su temi di attualità e di
approfondimento. La Commissione intende, inoltre, avviare una
riflessione con il gruppo delle Biblioteche multiculturali per
intraprendere strategie e modalità di servizi comuni, non
scordando che gran parte delle attività e delle riflessioni, sia
in Italia che all'estero, sono legate ai bambini stranieri.
La Commissione cercherà, con il tempo, le collaborazioni di altri
colleghi che si occupano di biblioteche per ragazzi e sarà
fondamentale il coinvolgimento dei referenti regionali. Saranno
benvenuti quanti con il loro apporto vorranno portare un contributo
proficuo all'attività della Commissione.
Biblioteche scolastiche
Donatella Lombello
Le linee programmatiche per il triennio 2005-2007 prevedono:
- Indagini conoscitive, censimenti e pubblicizzazione dei risultati:
indagini conoscitive per rilevare la situazione attuale delle BS e dei
relativi bibliotecari; censimento delle reti di BS e indagine sulle loro
attività; analisi dei bisogni delle BS e dei bibliotecari
scolastici; pubblicazione dei risultati delle indagini preferibilmente
on-line nel sito AIB.
- Tavoli di lavoro
- Tavolo di lavoro col MIUR per il riconoscimento della figura del
bibliotecario scolastico (analisi delle proposte di legge esistenti;
nuova eventuale proposta della CNBS; si tenga conto anche della Bozza
per l'attuazione del Protocollo MIUR/AIB, febbraio 2002 , cfr. sito
AIB-CNBS)
- Tavolo di lavoro con MIUR, MiBAC, DIT-Dipartimento per
l'innovazione e le tecnologie per il sostegno e lo sviluppo in positivo
del progetto "Biblioteche nelle scuole" (per la migliore ricaduta degli
investimenti sulla specificità della BS)
- Tavolo di lavoro (MIUR e USR) per l'utilizzazione dei fondi europei
destinati alla scuola per il finanziamento di corsi per bibliotecari
scolastici, di attrezzature e per l'aggiornamento/incremento del
patrimonio librario.
- Coinvolgimento degli USR e degli IRRE per una capillare diffusione
negli istituti scolastici di tutte le notizie e/o iniziative che possano
essere d'interesse per le BS.
- Diffusione delle Linee guida IFLA : collegamenti sul
territorio nazionale con i referenti delle reti di BS (tutte quelle che
si riusciranno a censire, oltre a quelle in SBN) per la diffusione delle
Linee guida IFLA.
- Traduzione e pubblicazione (preferibilmente on-line) di:
- documenti internazionali relativi alle biblioteche scolastiche alla
formazione del bibliotecario scolastico;
- documenti internazionali relativi alla information literacy
.
- Relazioni internazionali con IFLA, IASL ed ENSIL-European Network
for School Library and Information literacy (e con altri eventuali
organismi dei paesi d'Europa che si occupano di BS).
- Congressi AIB e Fiere del Libro:
partecipazione attiva ai Congressi AIB, con interventi/spazi propri;
partecipazione attiva Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna e al Salone
del libro di Torino 2006 e 2007.
- Valorizzazione del sito della Commissione, con arricchimento dei
link informativi.
- Valorizzazione dei Gruppi di ricerca sulle BS sul territorio
nazionale.
Biblioteche e servizi nazionali
Paola Puglisi
La Commissione nazionale Biblioteche e servizi nazionali ha lavorato con
continuità a partire dai primi mesi del 2004. L'attività
della CNBSN, la cui sfera d'interesse è in teoria molto estesa
(vedi il programma
http://www.aib.it/aib/commiss/cnsbnt/progra03.htm),
è stata fortemente improntata finora alla risposta a
problematiche e opportunità contingenti: l'approvazione della
nuova legge sul deposito legale prima di tutto (legge 15 aprile 2004, n.
106), fino alla discussione, tuttora in corso, sul relativo regolamento
di applicazione, in attesa del quale resta tuttora in vigore la vecchia
normativa (sulla nuova legge, le aspettative che suscita, le
problematiche da risolvere, vedi l'inserto a cura della CNBSN,
«AIB notizie», n. 6/2004). Al fine di
verificare la rispondenza tra gli obiettivi della legge 106 e le
strutture attualmente incaricate della raccolta dei documenti a livello
territoriale, la Commissione ha inviato un questionario alle biblioteche
depositarie della cosiddetta "terza copia": stiamo lavorando
all'ordinamento dei dati e ci ripromettiamo al più presto di
procedere alla loro valutazione
In parallelo, dopo la pubblicazione sul sito dell'IFLA-PAC, nel marzo
2004, della traduzione italiana degli IFLA Principles for the care
and handling of library material
(
http://www.ifla.org/VI/4/ipi.html),
la CNBSN ha lavorato alla cura di un'edizione italiana dei Principi
volta all'approfondimento e alla diffusione delle istanze della
conservazione preventiva presso le biblioteche e i bibliotecari
italiani. Quest'ultima pubblicazione è uscita a marzo 2005, e
abbiamo in programma alcune iniziative che costituiscano occasioni di
incontro e discussione sulle tematiche che vi sono rappresentate, al
fine di favorirne la conoscenza, e più in generale di stimolare
una riflessione a tutto campo sul tema delle politiche della tutela nel
nostro paese.
Recentemente, sul fronte del deposito legale, i lavori in corso presso
il Ministero per la stesura del regolamento (già ampiamente in
ritardo rispetto alla scadenza prevista, novembre 2004), sembra abbiano
subìto una temporanea battuta di arresto in seguito al cambio di
vertice dell'amministrazione. Nel frattempo la CNBSN sta predisponendo,
a stretto contatto con il CEN, un documento che rappresenti la posizione
e le istanze dell'AIB sul tema; l'Associazione infatti, ai sensi della
nuova legge, è stata chiamata a esprimere il proprio parere sulla
bozza di regolamento.
Nel corso della sua attività, per le problematiche di cui si
è occupata, la CNBSN si è trovata a collaborare con
l'Osservatorio legislativo (che si è fatto carico di monitorare,
ad esempio, prestito e diritto d'autore, e che ha avviato una
riflessione sul nuovo Codice dei beni culturali e sulle varie
riforme dell'Amministrazione) e con il Gruppo di studio sulle
biblioteche digitali, a proposito delle tecniche di raccolta dei
documenti digitali in relazione al deposito legale. Anche per il
prossimo futuro, si impegna e conta sulla comunicazione e il confronto,
a partire dal CEN, nella speranza di contribuire così a rendere
più efficace, tempestiva e visibile l'azione dell'Associazione.
Catalogazione e indicizzazione
Teresa Grimaldi
La Commissione continuerà, nel prossimo triennio, a impegnarsi
nella riflessione sul rinnovamento delle norme e dei codici italiani, di
catalogazione descrittiva e semantica, in conformità con i
principi e gli standard internazionali, con particolare attenzione non
solo ai requisiti funzionali del record bibliografico, ma alla struttura
complessiva del catalogo quale sistema informativo. Saranno oggetto di
studio e di commento i lavori della Commissione RICA, i lavori di
revisione degli standard descrittivi internazionali, i nuovi sviluppi
delle AACR, con un riguardo particolare all'eventuale delineazione di
una piattaforma europea, secondo quanto prefigurato dalle riflessioni e
suggestioni di Mauro Guerrini. Per quanto riguarda la catalogazione
semantica, spero si possa rilanciare il dibattito sul processo e sulla
politica di indicizzazione, anche in virtù delle prospettive
aperte dal "Progetto Nuovo Soggettario" di Firenze.
Sarà inoltre cura della Commissione affrontare i problemi di
catalogazione emergenti da esigenze e pratiche segnalate dalle altre
commissioni e gruppi di lavoro.
GRUPPI DI STUDIO
Architettura delle biblioteche
Paolo Bellini
Il gruppo è nuovo e sottolinea l'opportunità di questa
istituzione, che viene a colmare un vuoto vistoso. Si tratta infatti di
un argomento complesso e articolato che interessa ogni tipo di
biblioteca, tanto che sia l'IFLA sia le associazioni bibliotecarie
nazionali hanno già da lungo tempo attivato gruppi di lavoro e
sezioni specifiche.
La prima riunione del gruppo si è tenuta a Napoli, a margine del
convegno "Made in Italy. Architettura delle biblioteche, biblioteche di
architettura", organizzato dal Coordinamento nazionale biblioteche di
architettura dal 23 al 25 giugno.
Essendo il gruppo di nuova istituzione, il programma è in corso
di definizione.
Fra le attività del gruppo vi saranno la raccolta e la diffusione
delle informazioni su quanto avviene in Italia nel settore
dell'architettura delle biblioteche (costruzione di nuove biblioteche,
ristrutturazioni e recuperi funzionali, importanti interventi di
arredo), la comunicazione e lo scambio di informazioni con gli omologhi
gruppi internazionali, la diffusione della conoscenza e dell'uso degli
standard specifici di riferimento sia fra i bibliotecari sia fra
architetti e ingegneri.
Valutazione della cooperazione nelle reti bibliotecarie
territoriali
Giorgio Lotto
Il programma del Gruppo era stato delineato nel 2003 e da allora il
lavoro effettuato ha mantenuto con coerenza il disegno iniziale.
Si trattava di: mappare a livello nazionale le multiformi soluzioni
della cooperazione territoriale; analizzarne la struttura; definire il
livello di integrazione; mettere a punto strumenti per la misurazione
dell'efficienza e dell'efficacia della reti territoriali.
Di conseguenza: introdurre il benchmarking nell'ambito del settore;
introdurre modelli e una terminologia tecnica comune; individuare
correlazioni tra modelli organizzativi e qualità dell'azione
delle reti di cooperazione così da offrire indirizzi al
management
Il lavoro relativo a una buona parte di questi impegni è nelle
fasi conclusive. Si tratta ora di dare ordine ai dati raccolti,
rielaborarli, proporli nei termini più utili a risultare d'aiuto
alla cooperazione.
Soprattutto si sta cercando di semplificare l'applicazione degli
strumenti di misura dei costi dei singoli prodotti proponendo soluzioni
che prevedano step a complessità progressiva. Non meno
interessante sta risultando l'individuazione e la valutazione di best
practices cui dare particolare evidenza.
Andranno studiate, al termine di questa fase, le modalità per la
diffusione di quanto messo a punto. Non meno importante sarà il
creare le premesse per garantire continuità a questa azione di
monitoraggio dell'evoluzione della cooperazione in Italia. Ciò da
un lato per poter garantire sempre nuovi strumenti mirati e
adeguatamente ponderati a supporto della cooperazione stessa, dall'altro
per permettere a livello locale scelte di indirizzo ed operative
razionali.
Interessante, tra le altre, la proposta di collaborazione che ne
è derivata con il Gruppo delle Linee di politica bibliotecaria
per le autonomie con cui è già iniziato il dialogo.
Biblioteche d'autore
Laura Desideri
Il Gruppo biblioteche d'Autore, costituitosi per la prima volta nel
gennaio 2004, è stato rinnovato dal CNPR nel maggio 2005.
Già a Bibliocom 2004 il gruppo ha proposto una definizione di
Biblioteca d'autore, indispensabile per definire concretamente il
terreno su cui muoversi: «Raccolta di libri accorpati in
maniera funzionale alla propria attività da un soggetto
significativo per la comunità culturale. I documenti sono legati
da un vincolo che li caratterizza in quanto insieme e tali da restituire
sia il profilo del soggetto produttore che momenti della nostra storia
culturale». Si è voluto estendere l'interpretazione
di "autore": quindi scrittori, poeti, critici, giornalisti, ma anche
artisti, pittori, musicisti, registi, attori, scienziati e quinche abbia
ricoperto un ruolo significativo nella società contemporanea.
Partendo da questa premessa il gruppo si propone di realizzare:
1. Linee guida per il trattamento biblioteconomico delle BdA, a partire
dalle operazioni preliminari di stime e valutazioni d'acquisto,
inventariazione, catalogazione, gestione, conservazione e
valorizzazione. L'obiettivo è anche quello di elaborare un
dizionario controllato per la descrizione delle note di esemplare.
2. Disegnare una prima mappatura delle BdA presenti sul territorio
nazionale in Biblioteche pubbliche, fondazioni, accademie e istituzioni
culturali. Le informazioni raccolte dovranno confluire in un virtual
reference desk, da allestirsi nell'ambito AIB-WEB. Le fonti da
utilizzare per questo obiettivo sono descritte nell'intervento di Laura
Desideri e Maria Cecilia Calabri, Collezioni speciali del
'900. Le biblioteche d'autore: definizione e gestione ,
tenuto a Bibliocom 2004, disponibile sul web.
Biblioteche digitali
Maurizio Messina
In continuità con quanto avviato nella precedente legislatura, il
Gruppo intende porsi come «punto di discussione per le
esperienze di biblioteca digitale» e «punto
di osservazione e diffusione di strumenti (tecnologie e standard)
emergenti per le biblioteche digitali».
Il Gruppo ha in avanzato stato di elaborazione un Manifesto per le
biblioteche digitali, ovvero un documento agile e articolato in punti in
cui vengono proposti principi, modelli e funzioni che si ritiene possano
caratterizzare le Biblioteche digitali orientate all'erogazione di
servizi.
Sono poi state individuate le seguenti aree di attività, a cui
potrebbero aggiungersene altre compatibilmente con le forze di cui il
Gruppo dispone:
- Metadati, con particolare riferimento agli Amministrativi e
Gestionali (schemi, funzioni, interoperabilità);
- Multimedia Information Retrieval (stato dell'arte e
possibilità di sviluppo);
- Digital Rights Management (DRM: standard, sistemi
gestionali, metadati);
- SBN e "ambiente digitale" (Open Access , Biblioteca Digitale
Italiana/Network Turistico Culturale ecc);
- Deposito dei documenti diffusi tramite rete informatica
(Regolamento di attuazione Legge 106/2004).
Gli ultimi due temi, che interessano il Gruppo soprattutto per quanto
attiene le architetture e le tecnologie, implicano una stretta
collaborazione con la Commissione Biblioteche e Servizi nazionali.
Su tutti o alcuni di questi aspetti il Gruppo intende organizzare dei
Seminari tecnici "leggeri" (Information Day) di non più di una
giornata, aperti ai molteplici attori della scena delle biblioteche
digitali, con l'obiettivo di diffondere le conoscenze e confrontare
esperienze anche distanti fra di loro.
Biblioteche multiculturali
Domenico Ciccarello
Il programma ruota attorno ad alcuni assi, che si spera dovrebbero
ispirare costantemente l'azione del nostro Gruppo: cooperazione;
comunicazione e documentazione; studio, analisi e programmazione;
rapporti con istituzioni locali, nazionali e internazionali.
Si cercherà di continuare a stimolare l'ambiente professionale
alla ricerca di soluzioni ai molti problemi pratici che l'organizzazione
di servizi multietnici e multilingui in biblioteca comporta. Il modo
spontaneo, per aggregazione volontaria, con cui è nato questo
Gruppo, suggerisce nettamente che, di tali soluzioni, molte possono
essere trovate solo attraverso la cooperazione (delle biblioteche tra di
loro, delle biblioteche coi settori del sociale, delle biblioteche con
le istituzioni politiche e governative ai vari livelli istituzionali).
Gran parte delle questioni multiculturali nelle biblioteche è
legata alla comunicazione (esempio, saper parlare la lingua degli utenti
anche se non è la nostra; saper usare segni, simboli, procedure e
stili di linguaggio che siano efficaci al di là di una singola
comunità etnica; sapere ascoltare bisogni che per le nostre
biblioteche spesso possono sembrare estranei ai loro compiti; offrire un
ambiente inclusivo e amichevole, eliminare le barriere ecc.). Il Gruppo
dovrebbe provare ad approfondire questi elementi ed essere,
possibilmente, a sua volta capace di comunicarli e trasmetterli alla
comunità professionale. A tal fine, iniziative pubbliche saranno
realizzate in particolare durante i congressi e gli altri eventi
professionali annuali o in collaborazione con le Sezioni. L'esperienza
degli anni scorsi sembra suggerire che più chiara, ampia e
diffusa è la comunicazione (attraverso il Web, l'editoria
professionale, le riunioni in presenza, gli scambi postali), più
rapidi e soddisfacenti sono in generale i risultati che si riesce ad
ottenere. Viceversa, dietro ad insuccessi apparentemente dovuti ad
incapacità gestionale o a conflitti di idee, quasi sempre si
nascondono anzitutto difetti e problemi inerenti la comunicazione.
Il Gruppo dovrebbe anche concentrarsi su attività di studio,
analisi e programmazione in un settore, quello della biblioteconomia
multiculturale, che sta vivendo in Italia una promettente fase di
crescita e di maturazione. È ora necessario lavorare
sulle metodologie per migliorare i servizi e renderli più
adeguati ai bisogni, per esempio lavorando sui temi cruciali
dell'analisi di comunità, della mediazione culturale, dei metodi
per le indagini sull'uso dei servizi e la soddisfazione da parte degli
utenti immigrati, dei servizi a utenti con bisogni speciali (esempio, i
bambini, i detenuti, i disoccupati, le donne in posizione subalterna
ecc.), della catalogazione in alfabeti non latini, delle fonti per le
acquisizioni nelle lingue minoritarie, delle competenze dello staff,
delle soluzioni e suggestioni dell'architettura e dell'edilizia
bibliotecaria. Si cercherà inoltre di promuovere la recente
pubblicazione dell'AIB Linee guida per i servizi multiculturali nelle
biblioteche pubbliche , ed eventualmente di pubblicare, nel corso
del triennio, altri contributi innovativi sui temi oggetto della
riflessione scientifica del Gruppo. Dalla comunità professionale,
come già detto, ci si attendono ulteriori input e proposte che si
confida contribuiranno senz'altro a rendere produttivo il lavoro
scientifico e di ricerca che si andrà a compiere.
Il Gruppo considera molto importanti i rapporti interni
all'Associazione, anche per ottimizzare quelli con istituzioni locali,
nazionali e internazionali. A supporto delle attività del CEN,
come anche dell'Osservatorio sul lavoro e delle diverse Divisioni
centrali nonché delle Sezioni regionali, il Gruppo seguirà
le vicende istituzionali in corso, proverà ad offrire consulenza
ogni qualvolta venga richiesta, potrà inoltre prevedere la
programmazione di percorsi formativi per ogni esigenza dell'Associazione
e, a seconda dei casi e laddove lo riterrà opportuno, si
potrà fare portavoce di proposte specifiche di intervento.
Particolare attenzione sarà riservata anche alle attività
delle Regioni, al Coordinamento delle Regioni e alla Conferenza
Stato-Regioni. Il recente documento sulle autonomie locali e le
biblioteche sembra porre un accento molto forte sulle tematiche
interculturali, ed è nostro interesse tenere alta l'attenzione e
cercare di monitorare da vicino la concreta attuazione delle politiche
che verranno messe in atto. Il Gruppo collaborerà con le
Commissioni e con gli altri Gruppi di lavoro per favorire il dialogo, la
cooperazione e il coordinamento fra livelli istituzionali diversi, anche
su tematiche specifiche e particolari che possano essere individuate di
comune interesse. Si cercherà di esercitare pressione, per quanto
possibile e in accordo con il CEN, sulle biblioteche nazionali,
sull'ICCU e si terranno eventuali contatti con altre istituzioni e
organismi per provare a individuare insieme programmi, strumenti e
metodologie, per compiere indagini, sperimentazioni e, in definitiva,
per suggerire innovazioni organizzative e tecniche in grado di produrre
benefici su larga scala alle biblioteche multiculturali.
Relazioni internazionali
Sergio Trevisan
Si tratta di uno dei nuovi gruppi istituiti dal CEN per favorire i
contatti con le associazioni professionali straniere e gli organismi
internazionali. Come gruppo intendiamo collaborare strettamente con i
delegati italiani in tali organismi e con i gruppi e le commissioni AIB
impegnati negli specifici settori e interessati al contesto
internazionale, per esempio il gruppo sulle biblioteche multiculturali.
Registriamo un positivo consolidamento delle relazioni transfrontaliere
di alcune sezioni dell'AIB, soprattutto quando operano in regioni in cui
sono presenti vari gruppi linguistici (ricordiamo in proposito lo
scambio di esperienze favorito dalla Conferenza di primavera di
Saint-Vincent del 2004). Abbiamo constatato che crescono gli interventi
di relatori stranieri ai nostri convegni e corsi di aggiornamento,
così come la loro attenzione alla nostra realtà e
occasioni di più stretta collaborazione, tanto che i colleghi
austriaci hanno scelto Bolzano come sede del loro convegno Oedok
programmato per il prossimo settembre. Registriamo un fermento di
iniziative decentrate, tra cui il "Premio dei lettori Arge-Alp
Leserpreis 2006" e la conferenza bilingue "Die lernende Bibliothek - La
biblioteca apprende", ad Augsburg in ottobre, i viaggi d'istruzione
promossi dall'AIB nazionale e da sistemi bibliotecari locali.
Come gruppo puntiamo ad agevolare e organizzare i contatti, ispirandoci
alle attività promosse da associazioni professionali straniere
più esperte (per esempio, stage settimanali all'estero
accessibili a tutti). Intendiamo inoltre far conoscere in Italia le
esperienze e riflessioni maturate all'estero su temi trasversali, come
quello delle biblioteche monoposto (one-person-library ), oppure
utili a un più specifico ambito.
Biblioteche storiche
Marco Guardo
La recente nomina a coordinatore del Gruppo di studio Biblioteche
storiche si inserisce in un momento nel quale la Biblioteca di cui sono
direttore (Biblioteca dell'Accademia nazionale dei Lincei e Corsiniana)
è particolarmente impegnata nel campo della conservazione del
materiale documentario. Si è infatti appena concluso un
importante lavoro di censimento e revisione dei volumi, circa 10.000,
conservati in Sala Manoscritti e Rari, che si è tradotto nella
stesura di una scheda, oggi solo cartacea, in futuro on line, che
illustra, tra gli altri aspetti, le più diverse tipologie di
danni e gli interventi di restauro necessari per ogni singolo volume. Il
lavoro ha visto costante sia il prezioso ausilio dell'Istituto centrale
per la patologia del libro sia il dialogo con i direttori e i funzionari
delle Biblioteche storiche romane che da tempo hanno mostrato notevole
sensibilità nei confronti della conservazione preventiva.
Ciò premesso, sarà mio compito individuare al più
presto i miei collaboratori per proseguire, prendendo le mosse da quanto
già avviato, lo studio delle problematiche dei fondi delle
biblioteche storiche, con la collaborazione di uno o più
consulenti esterni, esperti nel campo della conservazione e del restauro
e nella storia delle biblioteche.
Lavoro discontinuo
Andrea Marchitelli
Il gruppo AIB sul lavoro discontinuo nasce il 16 ottobre 2004,
nell'ultima riunione del precedente CEN. Dopo qualche mese di
cristallizzazione dell'attività, il nuovo CEN ha espresso la sua
precisa volontà che l'AIB sia attivamente presente nelle
questioni del lavoro precario e che il Gruppo diventi un punto di
riferimento per i lavoratori atipici impegnati nelle biblioteche e nei
centri di documentazione italiani. Il Gruppo è direttamente
legato all'attività del CEN, un gruppo di lavoro piuttosto che un
gruppo di studio, tipicamente legati a temi più scientifici.
Attraverso rilevazioni statistiche (è allo studio la
realizzazione di un'indagine/censimento sulle condizioni dei lavoratori
atipici in biblioteca), vogliamo evidenziare elementi diffusi di
disagio, ricercando e indicando le possibili vie di soluzione,
impegnandoci -- e impegnando il CEN -- a mettere in atto
ogni azione strategica che possa favorirle.
Finora, il gruppo ha contribuito alla redazione di una proposta di
Piattaforma nazionale per gli specialisti dell'informazione e della
documentazione operanti con contratti di lavoro non dipendente nel
settore pubblico e privato , un documento, nato dall'impegno e dalla
sensibilità di NIDiL-CGIL, che mira a stabilire alcuni elementi
minimi di diritto e tutela, per i professionisti e la professione
stessa. Le organizzazioni sindacali, di concerto con le associazioni
professionali di settore (sono state coinvolte finora, AIDA, ANAI, ABEI,
IAML -- che ha creato un gruppo di riferimento per i
bibliotecari atipici del settore musicale -- oltre,
naturalmente, all'AIB), hanno perciò deciso di iniziare un
percorso che possa portare anche a questi lavoratori diritti e tutele.
Altro obiettivo che il gruppo sul lavoro discontinuo si è posto
sin dall'inizio è la sensibilizzazione dei soci "garantiti",
sulle condizioni dei lavoratori atipici. Quest'opera dovrebbe sortire
effetti su coloro che ricoprono ruoli di responsabilità
gestionale, con ricadute positive sul problema dell'esternalizzazione e
dell'impiego di forme di lavoro atipiche, in relazione sia alla
qualità del servizio che alla dignità della nostra
professione.
Ulteriori indicazioni sulle attività del gruppo e sulla sua
composizione sono disponibili alla URL:
http://www.aib.it/aib/cen/atip.htm.
Biblioteche dell'amministrazione dello Stato e istituzionali
(BASI)
Cinzia Fortuzzi
Il Gruppo di studio, costituito dal novembre 2003 su proposta fatta
nell'ambito dell'assemblea generale dei soci a Bibliocom 2003, è
stato ricostituito per il triennio 2005-2008.
Il Gruppo si propone di svolgere una funzione catalizzatrice tra le
biblioteche (storiche e uffici di documentazione) della Amministrazione
dello Stato e quelle Istituzionali.
Il BASI ha come obiettivo prioritario quello di far sì che le
ingenti risorse bibliografiche e informative di questo settore di
biblioteche, vengano organizzate e rese disponibili. A tal fine si
è pensato di puntare su una serie di azioni che portino a
migliorare la cooperazione tra queste biblioteche ai fini di migliorarne
il servizio.
Il gruppo intende, inoltre, accrescere la visibilità delle
biblioteche della pubblica amministrazione a livello nazionale e
internazionale, cercando di stabilire e diffondere degli standard
comuni.
Il Gruppo cercherà di attuare la propria politica con la
diffusione di questionari che misurino e valutino le diverse
realtà bibliotecarie. Sviluppando delle azioni di cooperazione e
condivisione delle risorse e sostenendo alcuni progetti italiani primo
fra tutti il progetto DFP. Per quanto riguarda lo scambio di
documentazione e le soluzioni teorico-pratiche per il document
delivery e il prestito Interbibliotecario, per promuovere la
gestione dei servizi di DD/ILL, o proporne un'armonizzazione, viste le
complesse problematiche ad essi legate, si intende sostenere il progetto
ESSPER.
In previsione di sviluppare azioni di cooperazione, si valuterà
la possibilità di partecipare a iniziative di più ampio
respiro nazionali o internazionali e si continuerà a collaborare
fattivamente con la Scuola speciale archivisti e bibliotecari
dell'Università "La Sapienza".
Alcune di queste attività sono state già portate a termine
nell'ambito del gruppo aperto alla partecipazione di tutte le
biblioteche della pubblica amministrazione, costituitosi presso la SSAB
su iniziativa di Guido Melis, docente di Storia della pubblica
amministrazione e in collaborazione con l'AIB-Lazio.
Si intende svolgere un ruolo di supporto verso il CEN nelle azioni che
saranno intraprese per il riconoscimento giuridico della professione del
bibliotecario nelle biblioteche della pubblica amministrazione.
Nell'ottica di migliorare la visibilità delle biblioteche della
pubblica amministrazione, si intende collaborare con AIB-WEB per
l'elaborazione e l'aggiornamento delle pagine web del BASI.
In accordo con i progetti per le biblioteche governative dell'IFLA, si
prevede di sviluppare delle directory on-line e una lista di discussione
per i bibliotecari di tali biblioteche.
Per realizzare tali obiettivi sono già stati completati alcuni
lavori come: un censimento delle carriere dei bibliotecari all'interno
della Pubblica Amministrazione e un censimento dei siti web, pubblicato
sul sito della DFP.
Il gruppo collaborerà strettamente con l'AIB - Sezione Lazio e
l'AIB Nazionale e a altri soggetti amministrativi (Ministero beni
culturali, CNI UNESCO ecc.) che fossero interessati al raggiungimento di
tali obiettivi.
Il gruppo è aperto a tutti coloro che vorranno apportare il
proprio contributo, condividendo gli impegni e gli obiettivi esposti.
Commissioni nazionali e gruppi di studio. «AIB
Notizie», 17 (2005), n. 6, p. II-VII.
Copyright AIB,
ultimo aggiornamento 2005-07-09 a cura di
Franco Nasella
URL: http://www.aib.it/aib/editoria/n17/0506commissioni.htm