[AIB]AIB Notizie 1/2005
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Riflessioni in margine al seminario aib “misurare la biblioteca pubblica: strumenti a supporto delle decisioni”

Francesco Guido

Tra novembre e dicembre del 2004 si è svolto in due sessioni, ciascuna di due giorni, un Seminario AIB dal titolo “Misurare la Biblioteca pubblica: strumenti a supporto delle decisioni”. La partecipazione numerosa agli appuntamenti, anche oltre le aspettative e ai limiti numerici indicati nella pubblicizzazione, fa comprendere come su questo argomento stia cominciando a concentrarsi l’interesse di chi opera nelle biblioteche pubbliche.

Tali giornate sono state un’opportuna occasione per approfondire temi su cui ancora poco si investe, salvo casi sporadici, poich´ non è chiaro fino in fondo a tutti che, per prendere decisioni “consapevoli”, al di là dell’abusato termine che spesso conduce a “pruriti”, siano necessarie informazioni precise, corredate da dati raccolti in maniera scientificamente ineccepibile; senza tali informazioni non è ormai più possibile gestire un servizio pubblico, come del resto è stato richiamato da una recente circolare del Dipartimento della funzione pubblica (Direttiva del 24 marzo 2004, pubblicata sulla G.U. del 5 aprile 2004).
Scopo del seminario AIB era quello di fornire al bibliotecario gli strumenti pratici e le motivazioni teoriche per una prassi della misurazione dei servizi e del loro impatto sull'utenza reale e potenziale.
In particolare si sono affrontati tutti i temi legati alla misurazione delle prestazioni delle biblioteche pubbliche, partendo anche da casi concreti ed esemplificazioni, utili per aiutare la comprensione e rendere meno “fredda” la teoria statistica, che qui viene in aiuto della scienza biblioteconomica. È stata particolarmente sottolineata l'importanza dell'analisi statistica come efficace corredo all'attività di comunicazione interna ed esterna verso i differenti portatori di interesse della biblioteca (staff, organi politici di riferimento, enti di indirizzo e di programmazione biblioteconomica, utenza, organi di informazione, sponsor).
È peraltro emerso come purtroppo solo raramente vi sia la possibilità di un sostegno proficuo di un esperto di statistica, che pure sarebbe fondamentale, specialmente per predisporre ed attuare analisi ben calibrate ed ancora di più per le indagini sull’utenza, soprattutto per la verifica dei risultati. Su quest’ultimo aspetto è emerso un dato interessante: molti degli intervenuti hanno raccontato esperienze locali, svolte in maniera più o meno “casereccia”, proprio in virtù della scarsa disponibilità di risorse, determinata spesso dal già citato “latente” interesse dimostrato da chi “governa” le biblioteche pubbliche. Le ricerche così effettuate, pur non essendo scientificamente ineccepibili, hanno tuttavia fornito di volta in volta dati utili per la valutazione del singolo istituto, inserendosi quindi in un percorso che permetterà sempre di più di agire in maniera non approssimativa. Sicuramente servirà almeno a gettare le fondamenta in un campo ancora quasi totalmente da “arare”, e ciò non è cosa da poco.
È stato anche sottolineato che un ulteriore problema è rappresentato dal fatto che tali iniziative sono determinate spesso dalla sola buona volontà di un singolo o di un gruppo, restando inoltre molto carenti nella successiva comunicazione, sia interna che esterna, dei risultati.
Il seminario di cui si rende conto ha costituito quindi un’ottima opportunità, oltre che per prendere maggior coscienza e conoscenza, anche per mettere in dialogo e confronto realtà, spesso diverse tra loro anche in maniera marcata. Di questo va reso merito agli organizzatori del corso, ai corsisti, che hanno vinto la solita paura di esporsi nel raccontare esperienze, a volte ritenute troppo semplicistiche, e al relatore che ha saputo creare questa occasione di dialogo e confronto, oltre ad avere proposto esempi di utilizzo dell'analisi statistica per l'elaborazione di “profili di comunità”, per l'attivazione di sistemi di monitoraggio dei servizi, per la gestione della raccolta documentaria, per la valutazione di singoli progetti; fondamentale è stato infine l’aver introdotto le sfide aperte oggi, come, tra tutte, quella del bilancio sociale, la cooperazione, le reti di biblioteche pubbliche e un utilizzo non sporadico degli strumenti di misurazione e valutazione.
Queste sfide sono da raccogliere e, in particolare a noi che abbiamo partecipato al seminario, spetta oggi il compito di sensibilizzare i colleghi su questi argomenti per introdurre nella nostra realtà concreta un lavoro che sicuramente sarà importante e che potrà risultare anche interessante.

francesco.guido@fastwebnet.it


GUIDO, Francesco. Riflessioni in margine al seminario aib “misurare la biblioteca pubblica: strumenti a supporto delle decisioni”. «AIB Notizie», 17 (2005), n. 1, p. 21.
Copyright AIB, ultimo aggiornamento 2005-02-06 a cura di Franco Nasella
URL: http://www.aib.it/aib/editoria/n17/0501guido.htm

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