AIB Notizie 1/2005
Come fu che tra uno sguardo ammirato alle torri e un elogio alla vernaccia si parlò di libro antico
Barbara Grazzini
Il 17 e 18 dicembre 2004 si sono tenute a San Gimignano due giornate di studio sul libro antico dal titolo “Raccolta ‘maggiore’ in centro ‘minore’”.
L'evento, risultato della collaborazione fra l'Assessorato alla cultura del Comune di San Gimignano, l'Amministrazione provinciale di Siena e la Regione Toscana, si è articolato in tre sezioni e altrettante sessioni: Catalogare per comunicare: dai problemi metodologici all'informazione trasmessa dal catalogo presieduta da Franca Arduini, direttrice della Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, Quale pubblico? Problemi ed esperienze nell'accesso alle collezioni antiche, presieduta da Luigi Crocetti, ex presidente AIB, La periferia chiama il centro: riflessioni su progetti e interazione, presieduta da Valerio Bartoloni, responsabile del settore Cultura del Comune di San Gimignano, nonch´ direttore della Biblioteca comunale.
“Raccolta ‘maggiore’ in centro ‘minore’”: l'evento ha infatti preso in esame una situazione molto italiana, ossia la presenza in città "minori" di raccolte molto significative di manoscritti e stampati antichi. L'avvento di nuove tecnologie ed il desiderio di valorizzazione hanno influito significativamente sull'approccio a tali raccolte a livello locale, nazionale e internazionale. In questa occasione si è cercato di fare il punto della situazione. L'esempio portante è stato la stessa Biblioteca comunale di San Gimignano, che, in un comune con poco più di settemila abitanti, vanta un patrimonio di 111 manoscritti, più di trenta incunaboli, circa milleseicento cinquecentine e qualche migliaia di edizioni fra Seicento e Settecento.
Le due giornate di studio si sono riallacciate a due eventi precedenti, ossia il seminario metodologico dal titolo “Il libro antico fra bibliografia e catalogo: lo stato della questione”, tenutosi ad Udine dal 10 al 12 dicembre 2002, e il convegno internazionale di bibliografia e di storia del libro dal titolo “La tipografia e la sua variante”, svoltosi a Firenze, negli stessi giorni dell'anno successivo. Tuttavia questa volta ci si è concentrati maggiormente, piuttosto che sull'aspetto bibliografico del libro come manufatto e come prodotto del lavoro dello stampatore durante la sua fabbricazione con il torchio manuale, sulla fruizione di quest'ultimo da parte del “pubblico”, sulla funzione dei cataloghi e sulle varie forme di cooperazione tra biblioteche.
Nonostante la stagione sfavorevole e la non immediata raggiungibilità del centro “minore”, gli interventi sono stati numerosi e tutti hanno fornito interessanti spunti di riflessione. Citiamo in particolare gli interventi di Teresa Dolfi e Paola Ricciardi, che hanno presentato il catalogo in linea LAIT (Libri Antichi in Toscana), frutto della catalogazione dei fondi antichi delle biblioteche toscane, quello di Antonella Grassi sulle biblioteche dei Cappuccini in Toscana, che ha mostrato come attraverso i libri in esse contenuti si possa ripercorrere la storia dell'ordine e quello di Daniele Danesi su catalogo d'autore e catalogo informatizzato. Maria Cecilia Calabri è intervenuta invece sul censimento dei fondi librari come strumento per la valorizzazione e la conoscenza delle raccolte sopravvissute ed il recupero di quelle disperse, mentre Marina Venier ha ampliato la visuale parlando di cooperazione fra biblioteche in ambito nazionale attraverso la catalogazione partecipata in un catalogo collettivo del libro antico. Di respiro ancora più ampio è stato l'intervento di Margherita Spinazzola sul progetto CERL (Consortium of European Research Libraries) e la cooperazione fra le biblioteche europee al fine di costituire una base di dati bibliografica per il materiale librario antico.
I tre interessanti interventi che si sono leggermente discostati dal tema portante delle due giornate di studio, mantenendo un più stretto legame con i due eventi precedenti, sono stati quello di Franca Nardelli sulla datazione topica delle legature e quello di Elisa di Renzo, che ha illustrato con dovizia di particolari due esperienze di conservazione e di restauro, con particolare attenzione allo studio della legatura, presso la Biblioteca provinciale dei Frati Minori di San Francesco Stigmatizzato di Firenze e quella Comunale di San Gimignano. Il terzo, ed utilissimo, è stato quello di Sara Centi che ha spiegato, grazie alla diretta esperienza "sul campo", come lo studio analitico della grafica del libro antico del XV e XVI secolo possa essere in molti casi di notevole aiuto alla catalogazione.
Un aspetto molto interessante da mettere in luce è costituito da una riflessione sulle persone che sono intervenute alle due giornate di studio e che hanno esposto le loro esperienze. L'evento di San Gimignano è stato infatti testimone di un fenomeno nuovo: ci riferiamo a quella "nuova generazione", per chiamarla con le parole di Luigi Crocetti, che ha iniziato ad occuparsi di libro antico e di questioni bibliografiche e bibliologiche in genere e che è caratterizzata dal fatto di aver compiuto studi specifici in tale ambito. Ci troviamo cioè di fronte ad un cambiamento nel tipo di formazione dell'addetto alla gestione e allo studio del libro: non si tratta più di persone che hanno una laurea generica in discipline umanistiche che vengono "riciclate" in biblioteca, ma di individui che hanno compiuto percorsi di studio mirati. La nostra speranza è che si possa riuscire presto ad arrivare ad una situazione in cui queste nuove professionalità possano essere sfruttate in pieno e non sottoposte alla tortura dei rapporti di lavoro a tempo determinato e di collaborazione. La possibilità di poter svolgere una attività che corrisponda alle propria formazione specifica è un innegabile vantaggio non solo per chi svolge tale attività ma anche e soprattutto per le biblioteche stesse e per gli utenti.
L'ideazione delle due giornate di studio è andata di pari passo, e forse è stata anche una conseguenza, della redazione del catalogo degli incunaboli e delle cinquecentine della Biblioteca comunale di San Gimignano di prossima stampa. Risultato di una stesura piuttosto articolata, e oggetto dell'ultimo intervento del programma, effettuato da Maria Paola Barlozzini e Neil Harris, il catalogo sarà accompagnato inoltre da un ricco corredo di saggi e illustrazioni che approfondiscono alcune delle problematiche sorte durante le operazioni di catalogazione e di revisione.
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GRAZZINI, Barbara. Come fu che tra uno sguardo ammirato alle torri e un elogio alla vernaccia si parlò di libro antico. «AIB Notizie», 17 (2005), n. 1, p. 22.
Copyright AIB, ultimo aggiornamento 2005-02-06
a cura di Franco Nasella
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