[AIB]AIB Notizie 8/2003
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Le biblioteche siciliane: quale riscatto possibile?

Vittorio Ponzani

La "I giornata delle biblioteche siciliane", tenuta ad Agrigento il 6 giugno 2003, diventa in AIB-CUR l'occasione per un appassionato scambio di opinioni sulla difficile situazione delle biblioteche in Sicilia e sui problemi che ne impediscono lo sviluppo.
Una bibliotecaria romana, che da alcuni anni lavora ad Agrigento, denuncia la scarsa partecipazione dei bibliotecari siciliani a quel convegno, che ha rappresentato uno degli eventi più significativi degli ultimi anni per il mondo delle biblioteche siciliane, domandandosi se ci sia una relazione tra lo scarso interesse dei bibliotecari nei confronti delle iniziative di incontro e di confronto e la situazione arretrata delle biblioteche (si pensi ad esempio al grave caso della Biblioteca comunale di Agrigento, che non acquista libri da tre anni).
La tendenza ad affermare – prosegue la collega – che «in Sicilia non ci sono i mezzi per fare le cose» sembra essere troppo spesso una giustificazione dietro la quale si nascondono la poca professionalità dei singoli, la mancanza di passione nel proprio lavoro, l'assenza di fantasia e talvolta anche la mancanza di coraggio a prendere posizioni in qualche modo "scomode", cioè estranee alla mentalità più diffusa e dominante.
In lista vengono però anche denunciati gli ostacoli che le amministrazioni, evidentemente disinteressate all'aggiornamento dei propri dipendenti, pongono ai quei bibliotecari che desiderano prendere parte alle varie attività di formazione, i quali alla fine sono spesso costretti a partecipare a proprie spese e usufruendo delle ferie.
Emerge infatti ancora una volta come purtroppo, in Italia, l'aggiornamento professionale e la possibilità del confronto e dello scambio di idee tra colleghi siano lasciati più all'iniziativa personale e alla passione verso la propria professione che a una seria e programmata attività di formazione permanente.
Naturalmente l'impegno personale è fondamentale, ma non bisogna dimenticare, come sottolineano altri messaggi, la necessità di un'azione forte e costante di natura culturale e "politica" da parte delle istituzioni, in primo luogo dell'AIB, in grado di affrontare una situazione difficile, ma anche complessa e molto articolata, come la realtà siciliana.
Se l'attività degli ultimi anni del CER Sicilia dell'AIB è stata caratterizzata da una ricca attività di formazione, con l'organizzazione di corsi e convegni, forse è mancata – ipotizza un bibliotecario – una visione più propriamente "politica", in grado di orientare gli sforzi per ottenere specifici risultati: «da dove siamo partiti, per arrivare dove e attraverso quali tappe». Occorre portare avanti una riflessione sulla peculiare realtà delle biblioteche siciliane e trovare gli strumenti con i quali affrontare, tutti i bibliotecari siciliani insieme, non solo i grandi problemi strutturali ma anche le difficoltà quotidiane.
A questo proposito viene ribadita la necessità di muoversi in continuità con l'azione, civile e politica, di Franco La Rocca, bibliotecario scomparso ormai dieci anni fa, ma il cui impegno per lo sviluppo delle biblioteche siciliane, ancora molto vivo nella memoria di chi lo ha conosciuto, emerge con forza attraverso la gratitudine e l'affetto dei bibliotecari siciliani (e non solo).

ponzani@aib.it

L'archivio storico di tutti i contributi inviati in AIB-CUR è consultabile, da parte degli iscritti alla lista, a partire dall'indirizzo http://www.aib.it/aib/aibcur/aibcur.htm3


PONZANI, Vittorio. Le biblioteche siciliane: quale riscatto possibile?. «AIB Notizie», 15 (2003), n. 8, p. 6.
Copyright AIB, ultimo aggiornamento 2003-10-04 a cura di Franco Nasella
URL: http://www.aib.it/aib/editoria/n15/03-08ponzani.htm

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