AIB Notizie 10-11/2002
AIB-CUR 10 anni dopo:
per una storia dei bibliotecari italiani attraverso la posta elettronica
Serena Spinelli
AIB-CUR, la lista di discussione dei bibliotecari italiani che, con oltre 19.000 messaggi e 3200 iscritti, ha contribuito in modo significativo ad arricchire il dibattito tra i professionisti dell'informazione in Italia, ha compiuto dieci anni di vita il 10 giugno di quest'anno.
Nata per iniziativa della Commissione nazionale Università ricerca dell'Associazione italiana biblioteche, ma aperta fin dall'inizio alla partecipazione di tutti i bibliotecari, soci e non soci, italiani e stranieri, e di quanti per la nostra professione e le sue tematiche hanno interesse, AIB-CUR è costantemente cresciuta in partecipazione, in supporto tecnologico e organizzativo, in strutturazione e in servizi, fino a diventare uno strumento informativo centrale per la crescita e la pratica professionale.
Per lunga tradizione, tuttavia, la lista non è il puro veicolo della comunicazione professionale né solo il database delle informazioni e delle conoscenze, ma anche il luogo delle discussioni, delle petizioni, e a volte anche delle polemiche – più o meno garbate – ideologiche o personali, la piazza virtuale in cui si incontrano, confrontano e scontrano persone che forse mai lo faranno personalmente.
CNUR e Redazione del sito Web dell'AIB, che già dal 1998 organizzano in collaborazione un evento annuale sotto la sigla "Seminari AIB-WEB", hanno festeggiato il compleanno della lista il 17 ottobre, all'interno di Bibliocom 2002, con una sessione seminariale alla quale hanno partecipato alcuni dei bibliotecari che hanno contribuito alla sua creazione e alla sua crescita, e che ha costituito anche una occasione di incontro fra quanti giornalmente dialogano e si confrontano per suo tramite.
Coordinata da Gabriele Mazzitelli, la sessione si è aperta con un’introduzione di Riccardo Ridi, che ha analizzato e ricostruito i nessi fra Associazione, lista (AIB-CUR) e sito Web (AIB-WEB), evidenziando gli aspetti di complementarità e integrazione fra i due strumenti, entrambi luoghi di equilibrio – ma di un diverso equilibrio – fra istanze comunicative, tecniche ed informative della medesima comunità professionale. Non solo ai primordi del sito Web dell'AIB, quando gli oggetti informativi maggiormente rilevanti erano documenti di derivazione AIB-CUR, ma ancora oggi, a distanza di quasi sette anni dal debutto ufficiale, gran parte dei contenuti informativi del sito non sono altro che la superficie visibile di una serie di meccanismi sia tecnici che comunicativi di cui AIB-CUR e le sue sottoliste tecniche o politico-istituzionali costituiscono il veicolo principale.
All'introduzione di Ridi hanno fatto seguito le presentazioni di due nuovi servizi strettamente collegati al Web dell'AIB, e cioè Segnaweb, un progetto della Commissione nazionale Biblioteche pubbliche finalizzato alla creazione e gestione collaborativa di una sorta di bookmark dinamico, condiviso e personalizzabile per biblioteche ed utenti, presentato da Elena Boretti, e BIB-WEB, versione accessibile via Web di BIB: Bibliografia italiana delle biblioteche, del libro e dell'informazione, ovvero la cumulazione di oltre 21.000 titoli derivanti dagli ultimi dieci anni della rubrica bibliografica del «Bollettino AIB» che segnala e indicizza le pubblicazioni italiane di biblioteconomia bibliografia e documentazione, presentato da Alberto Petrucciani e Giulia Visintin. Entrambi i servizi dovrebbero debuttare ufficialmente ed essere disponibili nel giro di breve tempo.
La prima fra le relazioni della sessione (Protostoria di AIB-CUR) è stata quella in cui Alessandro Bertoni, uno dei "papà" della lista di discussione, ne ha ripercorso i primi passi, dall'idea nata in collaborazione con Pierre Piccotti e sotto l'egida dell'allora Commissione Università ricerca dell'AIB (da cui, appunto, la sigla AIB-CUR), sino alla lista dei nostri giorni, caratterizzata, al di là dell'imponente flusso comunicativo, dalla capacità di continuare a innescare relazioni interpersonali significative, ma certamente da potenziare ancora nelle funzioni di supporto alla professione.
Subito dopo, Maurizio di Girolamo, nella sua Non solo e-mail: AIB-CUR come documentazione, ha puntato l'attenzione sui meccanismi (sapientemente governati, come ben sa chi si è talvolta affacciato "dietro le quinte" di AIB-CUR, da Eugenio Gatto) attraverso i quali messaggi apparentemente dotati solo di un valore effimero ed occasionale assumono invece quello di documentazione stabile e duratura, indicizzata e catalogata – se vogliamo usare linguaggio da bibliotecari – realizzando, fra l'altro, quel continuo travaso di contenuti fra lista e sito Web cui già Ridi aveva accennato nel suo intervento introduttivo.
È toccato invece a Vittorio Ponzani (AIB-CUR tam tam: il gruppo di discussione dei bibliotecari italiani oggi) mettere a nudo quelle che ha lui stesso definito, sulla scorta delle riflessioni di Maurizio di Girolamo sulla doppia identità di AIB-CUR, le "due anime" della lista: quella informativa, per cui è veicolo di annunci di corsi, seminari, convegni, di segnalazioni di siti, database, risorse, opportunità lavorative, ecc. e quella professionale, per cui è - o dovrebbe essere - luogo privilegiato del dibattito sui temi della professione. A queste si aggiunge (e ne deriva) una "terza anima", che si esplica nella funzione formativa esercitata soprattutto nei confronti degli aspiranti bibliotecari, degli studenti di biblioteconomia, dei colleghi alle prime armi o appartenenti a realtà isolate o periferiche. L'analisi di Ponzani si è conclusa con una circostanziata riflessione sulle ragioni della debolezza di AIB-CUR nel supportare il dibattito professionale, e l'auspicio che si riesca ad innescare un circolo virtuoso che, a partire dal sapere condiviso dal gruppo, conduca al dibattito approfondito, allo scambio di esperienze, per arrivare alla creazione di nuovo sapere condiviso.
L'ultimo intervento della sessione, quello dedicato da Serena Sangiorgi ad EngLib, la lista dei bibliotecari di ambito ingegneristico, ha delineato il percorso che ha condotto una comunità professionale non numerosa ma certamente attiva e determinata dalle prime realizzazioni di strumenti di utilità comuni (un indirizzario per il coordinamento delle biblioteche di ingegneria, un metaOPAC per l'interrogazione dei loro cataloghi, un protocollo d'intesa sul document delivery reciproco) a una vera e propria lista di discussione, ispirata ad AIB-CUR nel funzionamento e nei principi, che conta oggi 105 iscritti e copre 26 atenei e 8 enti di ricerca, e svolge con efficacia anche un ruolo di supporto agli acquisti consortili di risorse ingegneristiche.
SPINELLI, Serena. AIB-CUR 10 anni dopo: per una storia dei bibliotecari italiani attraverso la posta elettronica. «AIB Notizie», 14 (2002), n. 10-11, p. X-XI.
Copyright AIB, ultimo aggiornamento 2002-25-12 a cura di Franco Nasella
URL: http://www.aib.it/aib/editoria/n14/02-10spinelli.htm