La situazione di partenza
L’idea della Sezione Sicilia di realizzare un viaggio-studio informativo sui sistemi bibliotecari lombardi è stata presa in considerazione fin dai primi mesi di mandato del CER, soprattutto in relazione a recenti segnali di risveglio della normativa regionale in materia di biblioteche. Nella seconda metà del 2000 infatti, con la circolare n. 12 dell’Assessorato regionale ai beni culturali, è stato definito un programma che prevede l’attuazione del Servizio bibliotecario regionale (SBR), a partire dall’attivazione sperimentale di banche dati bibliografiche provinciali, secondo quanto già contemplato dalla l.r. 17/1991 e successivamente disposto con d.a. 6688/1999. L’avvio della sperimentazione ha così visto nascere a Ragusa il primo Sistema bibliotecario provinciale, al quale aderiscono 25 biblioteche (www.opacragusa.it), e che attualmente rappresenta, se si eccettua la consolidata realtà del Sistema bibliotecario circoscrizionale di Agrigento, l’unico vero esempio di rete tra biblioteche di ente locale (ma anche di altra tipologia) in Sicilia. A oggi però manca una legge regionale organica sul servizio bibliotecario pubblico, che possa obbligare i comuni siciliani a destinarvi adeguati mezzi economici, e spingere opportunamente le biblioteche verso una maggiore integrazione e condivisione di risorse e di competenze. Le biblioteche dell’isola continuano ad accusare un grave ritardo, rispetto alla media nazionale, sia negli standard dei servizi agli utenti sia nelle politiche di automazione e sviluppo tecnologico. Soprattutto, non sanno ancora darsi una struttura gestionale e un sistema di relazioni esterne che le metta in grado, anche osservando le esperienze che hanno successo altrove, di integrare con altri le proprie risorse per offrire migliori servizi ed economie di scala. I comuni molto piccoli e le grosse aree metropolitane (Palermo e Catania) sembrano risentire in modo particolarmente pesante gli effetti negativi della situazione attuale e praticamente quasi nessuna biblioteca può dichiarare condizioni di funzionamento e indicatori di prestazione almeno accettabili.
Gli obiettivi e i contenuti del viaggio
In questo contesto è maturata quindi l’idea di scegliere come destinazione del viaggio la Lombardia, regione in cui i sistemi bibliotecari sono una realtà ormai consolidata e ricca di tradizioni e di risultati importanti. Siamo stati sostenuti in questa scelta da Loredana Vaccani e Nerio Agostini, che hanno avuto modo di conoscere direttamente la situazione siciliana durante alcuni seminari tenuti per la nostra Sezione. Grazie al loro prezioso incoraggiamento e al loro supporto organizzativo, è stato infatti possibile articolare un calendario di visite tale da far conoscere ai partecipanti realtà di cooperazione differenziate.
L’iniziativa promossa dalla Sezione ha coinvolto, oltre ad alcuni colleghi provenienti da biblioteche aderenti a SBR, un discreto numero di funzionari dei Servizi Beni bibliografici ed archivistici delle soprintendenze, cui competono azioni di promozione e coordinamento, ma anche attività di consulenza e assistenza tecnica, in rapporto alla sperimentazione. Grazie anche all’incoraggiamento del dirigente dell’Unità operativa Beni librari e archivistici dell’Assessorato regionale BB.CC.AA. e P.I., Caterina Perino, il viaggio si è svolto dall’11 al 13 marzo scorso, volutamente a ridosso del Convegno delle Stelline di Milano “La biblioteca ibrida”.
Nei tre giorni del viaggio si sono svolte, come da programma, le visite ad alcune biblioteche e ai rispettivi centri sistema. Sono stati individuati a questo scopo: il Consorzio Sistema bibliotecario del Nord Ovest; l’area bergamasca (Sistema di Albino + Val Seriana); il Sistema bibliotecario del Vimercatese.
È impossibile riassumere in una breve nota la ricchezza degli spunti emersi durante le tre giornate, ma sicuramente l’avanzata filosofia di cooperazione lombarda ha molto impressionato i bibliotecari siciliani. Si è potuto constatare che i servizi centralizzati non si limitano alla catalogazione e alla circolazione dei volumi per il prestito interbibliotecario, ma si estendono all’acquisto coordinato, alla pronta disponibilità delle novità editoriali in biblioteca (con punte quasi di concorrenza ai tempi di una libreria), alla possibilità di sostituire il personale in caso di assenza temporanea di qualche unità, e di curarne la formazione e l’aggiornamento professionale, all’assistenza software e hardware, allo sviluppo del sito Web, alla gestione dell’OPAC collettivo, alla misurazione dei servizi ed elaborazione di statistiche, alla diffusione e allo scambio di iniziative promozionali. E per rimanere in tema di viaggi bibliotecari, che dire del Sindaco di Mezzago (Sistema bibliotecario del Vimercatese), che è andato personalmente in Germania e Danimarca per vedere le biblioteche di eccellenza europea?
L’iniziativa della Sezione di un viaggio-studio in Lombardia non basterà certo da sola a suggerire la soluzione dei molti problemi delle biblioteche e dei bibliotecari siciliani. Tuttavia l’attenzione manifestata dei partecipanti è un segnale importante, che speriamo sia di buon auspicio perché si giunga finalmente, a tutti i livelli, ad una svolta decisiva per il migliore funzionamento dei servizi.
Concludiamo con un sentito ringraziamento a Gianni Stefanini, Gaetano Pezzoli e Alessandro Agustoni, direttori dei Centri sistema visitati, ai colleghi delle biblioteche di Rho, Lainate, Arese, Albino, Vimercate, Mezzago e del Centro catalogazione di Bergamo, a Eros Nuti di “Leggere”, per la gradevole accoglienza e disponibilità che ci hanno manifestato e per le informazioni tecniche fornite. A noi ora la responsabilità di capitalizzare la preziosa occasione di esperienza che ci è stata offerta.
aemma@libero.it
EMMA, Alida.
Palermo-Milano, andata e ritorno. Diario di un viaggio nel cuore della cooperazione «AIB Notizie», 14 (2002), n. 7, p. 15-16.
Copyright AIB, ultimo aggiornamento 2002-07-27 a cura di Franco Nasella
URL: http://www.aib.it/aib/editoria/n14/02-07emma.htm
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AIB Notizie 7/2002