[AIB]AIB Notizie 11/2001
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Da Matilda a Nati per leggere: il posto delle storie


di Domenico Ciccarello

Venerdì 9 e sabato 10 novembre, a Barcellona Pozzo di Gotto (ME), nell'accogliente Centro culturale "Oasi" di piazza San Sebastiano, hanno avuto luogo due giornate di riflessione dedicate al programma Nati per leggere: Voglio tante storie, voglio molte storie. La Sezione Sicilia dell'AIB ha potuto realizzare l'iniziativa grazie soprattutto all'impegno organizzativo di Antonella Saja, bibliotecaria della Sezione multimediale per ragazzi della Biblioteca comunale di Barcellona, in collaborazione con la Provincia regionale di Messina e col patrocinio del Comune ospitante.
La prima giornata è stata finalizzata per intero ad un'interessante opportunità formativa riservata ad un gruppo di operatori "alleati" nella promozione e diffusione del programma. Una trentina di rappresentanti dei diversi soggetti coinvolti (pediatri, insegnanti, ludotecari, bibliotecari, lettori volontari) ha partecipato ad un laboratorio di formazione intitolato "Leggere insieme", diretto da Silvana Alberti e Flavia Manente, dei Laboratori di lettura "Pinocchio" e "Villino Caprifoglio" di Torino. Silvana e Flavia hanno descritto gli obiettivi che la Divisione Servizi educativi del Comune, attraverso i Centri di cultura per l'espressività e la comunicazione (target: 6 mesi-6 anni), cerca di raggiungere nell'ambito della salute e del benessere del bambino. Le educatrici sviluppano attività ludiche guidate, in cui esperienza motoria, figurativa e linguistica sono concepite in maniera integrata. Il gesto affettivo, il contatto positivo e stimolante tra l'adulto e il piccolo, e dei piccoli tra loro, accompagnano armonicamente il gioco e l'espressività, favorendo la socializzazione. Qual' è, in tale contesto, il posto delle storie? La lettura e il racconto destinati a questa fascia d'età, perché possano essere strumenti educativi efficaci, devono essere costantemente caratterizzati da una valenza relazionale e affettiva consapevole. In questa prospettiva, all'adulto spetta il ruolo delicatissimo di mediatore, e occorre pertanto puntare sulla qualità dei progetti del laboratorio, prevedendone ogni fase nei particolari. La selezione delle letture, l'allestimento dell'ambiente in cui si svolge il rito del raccontare, le modalità di svolgimento della performance, la capacità evocativa dei suoni linguistici, il controllo del ritmo narrativo, il feedback, sono tutti fattori importanti nel determinare il successo comunicativo, quindi nel facilitare il rapporto tra bambini e libri, e per questo richiedono grande attenzione e competenze non improvvisate. Un delizioso assaggio di rime, filastrocche e fiabe, nel corso del laboratorio, è toccato ai bambini delle Scuole materne della III e IV Direzione didattica di Barcellona, con evidente successo.
La seconda giornata, svoltasi nella Sala conferenze del Centro gremita di pubblico, è stata dedicata a discutere il programma NPL e fare il punto della situazione in Sicilia. In apertura dei lavori, Roberto Torre, dirigente del Settore Beni culturali e Pubblica istruzione del Comune di Barcellona, ha portato i saluti dell'Amministrazione confermandone il sostegno al programma. Il presidente dell'AIB Sicilia, Alida Emma, ha sottolineato l'impegno della Sezione nel settore delle biblioteche per bambini e ragazzi, in continuità con il CER precedente, che aveva già contribuito al progetto pilota M.AT.IL.DA. Assai gradito il saluto fuori programma di Paolo Catanoso, presidente dell'Ordine dei medici della provincia di Messina, il quale ha insistito sulla necessità di sostenere ogni possibile iniziativa di sensibilizzazione all'importanza della lettura per qualunque fascia d'età, per cercare di riequilibrare l'influsso del libro sullo sviluppo della persona nei confronti di quello - non sempre altrettanto positivo - esercitato dagli altri media. Ad apertura della conferenza, l'appassionato intervento del Direttore della biblioteca del Museo archeologico regionale di Palermo "A. Salinas". Laura Cappugi, spiegando il gioco di parole del titolo: Nate per leggere: biblioteche, esperienze ed azioni a favore dell'infanzia, ha puntato il dito sulla discontinuità e l'insufficienza di impegno da parte della Regione siciliana, ricordando pochi risultati efficienti (ad esempio la Bibliografia del libro per ragazzi 1988-1992 curata da Antonella Agnoli e pubblicata nella collana Sicilia/Biblioteche) seguiti da un abbandono quasi totale, con l'attuale prospettiva di cospicui investimenti diretti esclusivamente alla costituzione di banche dati bibliografiche, tutto ciò anche a causa della perdurante assenza di un efficace quadro normativo generale, che possa fare finalmente chiarezza sui principi fondamentali, sugli obiettivi e sulle forme più opportune di cooperazione, sugli standard di servizio all'utente, sulle garanzie minime di operatività per le biblioteche, sulla formazione dei bibliotecari. Cappugi ha ricordato alcuni momenti positivi, in questo difficile contesto, legati agli anni della sua presidenza della Sezione Sicilia dell'AIB, tra cui proprio l'inaugurazione della biblioteca per ragazzi "Oasi" nel 1996, ma anche le azioni di reaching out della "V. Bellini" di Catania, l'impegno profuso nel settore ad Enna, Agrigento, Vita (TP), e infine l'adesione e il sostegno a M.AT.IL.DA (il progetto fu intrapreso nel novembre 1999 e presentato alla città di Palermo con una conferenza nell'aprile 2000), evidenziando la centralità della famiglia e dell'ambulatorio nella concezione iniziale di Nati per leggere.
Prima del gustoso coffee break offerto dalla Provincia regionale di Messina, Silvana Alberti e Flavia Manente, con l'ausilio di diapositive ed offrendo anche qualche esempio pratico di lettura ad alta voce, hanno sintetizzato i contenuti illustrati agli operatori il giorno prima (Il posto delle storie: come dare alla lettura e al racconto una valenza affettiva relazionale consapevole). Nei laboratori di lettura, la musica, il teatro, l'immagine artistica, i testi letterari, l'esperienza motoria, il canto, sono legati dall'unico filo conduttore del rapporto affettivo, e in quest'ambiente il libro rappresenta, nell'immaginario del bambino, un contenitore di tesori, luogo di suggestione e di incanto. Oralità e narrazione con uso del libro interagiscono: la letteratura infantile trova il suo naturale complemento, nel momento stesso della sua fruizione, in un repertorio studiato di movimenti, gesti, elementi scenografici con cui l'educatore stimola il piacere ludico, la memoria e la fantasia del piccolo.
Gli invitanti prodotti agroalimentari dei Nebrodi, in bella mostra nelle sale del Centro, fortunatamente non impediscono la ripresa dei lavori dopo la pausa. Salvo Fedele, pediatra responsabile del Centro per la salute del bambino di Palermo (Nati per leggere: perché interessa i pediatri), prendendo le mosse dalla considerazione dei fattori determinanti per la salute psichica del bambino (sviluppo cognitivo, adattamento sociale, successo scolastico, ricchezza lessicale, crescita delle capacità linguistiche), ha puntualizzato efficacemente i principali aspetti di Nati per leggere, avvertendo del rischio che sotto l'etichetta di NPL si possano in qualche caso trovare iniziative poco conformi ai tratti scientifici che dovrebbero connotare il programma. Coerentemente coi principi del progetto pilota M.AT.IL.DA (di cui Fedele è stato uno dei coordinatori), ispirati alla letteratura americana sull'emergent literacy - concetto, quest'ultimo, purtroppo carente nei curricula formativi dei pediatri - l'accento va posto: 1) sul ruolo positivo della lettura, non in modo generico ma a voce alta; 2) sulla motivazione degli adulti rispetto all'importanza della lettura come attività ludica del bambino col libro; 3) sulla fascia di età (tutta l'età prescolare, a partire dai sei mesi di vita del bambino); 4) sul monitoraggio dei dati (Matilda non è solo il personaggio di Dahl scelto come simbolo dello sviluppo psichico felice del bambino grazie alla lettura, ma è anche l'acronimo di "medico, attendo il dato") per valutare l'efficacia delle azioni e riprogrammare e rinforzare gli interventi successivi. Fedele ha quindi insistito sull'attività di counselling negli ambulatori pediatrici, sul ruolo fondamentale delle biblioteche per bambini e delle ludoteche, sulla pratica delle letture con l'ausilio dei volontari (che debbono preferibilmente essere non specializzati perché la naturalezza del racconto lo rende più simile al contesto familiare e quindi più efficace) e sul gesto emblematico del dono del libro (aspetto che non dovrebbe passare in secondo piano nonostante la modesta entità dei finanziamenti) in occasione dei controlli di salute periodici.
Antonino Costa, presidente dell'Onlus "Info Centre 2000" (Il contastorie mobile: programma itinerante in Sicilia. Significato, tappe ed il fund raising) ha tracciato un'ipotesi organizzativa che sia in grado di valorizzare le capacità degli enti locali di sostenere l'iniziativa, esaltare le risorse specifiche dei rispettivi partner, e consentire di trovare adeguate forme di sponsorizzazione (si registra ad esempio l'interessamento di Federfarma). Le strutture operative della rete siciliana, suggerisce Costa, potrebbero essere: a) un nucleo centrale di coordinamento, formato anzitutto da rappresentanti di AIB, ACP e CSB; b) un comitato scientifico; c) gli operatori variamente distribuiti sul territorio.
Ha opportunamente chiuso i lavori Antonella Saja (Nati per leggere: la rete siciliana. Cosa possono fare le biblioteche), che in qualità di referente dell'AIB Sicilia per NPL ha tirato le somme delle iniziative finora avviate. La rete del Messinese, che vedrà attivi ambulatori, reparti ospedalieri, la biblioteca multimediale "Oasi", le ludoteche "La freccia azzurra" e "L'albero sulla luna", la libreria "Obelix", alcune scuole e associazioni tra cui saranno scelti i lettori volontari, sembra avere raggiunto un assetto abbastanza promettente. Vi si sta anche abbozzando una scheda di monitoraggio in vista della raccolta organica di dati a supporto del programma. La Sezione Beni bibliografici della Provincia di Messina ha manifestato la volontà di dare sostegno al gruppo di lavoro locale. Altre realtà sono in fase di avvio. Mistretta (ME), Catania, il Sistema bibliotecario circoscrizionale di Agrigento, l'Istituto comprensivo "M. Buonarroti" di Palermo hanno formulato progetti mirati. Le biblioteche di Palma di Montechiaro (AG), Gravina di Catania, Mascalucia, Paternò (CT), Enna, Capo d'Orlando, Milazzo, Torregrotta (ME), Bolognetta, Roccapalumba, Villabate (PA), Siracusa, Francofonte e Lentini (SR), Vita (TP), ed altre ancora, hanno aderito a NPL o sono sul punto di farlo. Saja richiama l'opportunità di sfruttare al massimo gli strumenti di diffusione di informazioni sul programma: il kit innanzitutto, ma anche gli spazi sul Web, la rassegna stampa, il materiale bibliografico suggerito dal coordinamento nazionale e quello elaborato a Cesena.
A quest'ultimo proposito, Il posto delle storie è anche un invito alla ricerca bibliografica curato da Alberti e Manente e distribuito ai partecipanti al laboratorio formativo. Un'altra bibliografia, a carattere tematico, dal titolo 100 libri per... un lettore piccolo piccolo, è stata selezionata da Giusy Germenia e offerta ai partecipanti alle giornate barcellonesi. Sia i testi degli interventi alla conferenza, che le proposte bibliografiche, saranno presto reperibili nelle pagine AIB-WEB della Sezione Sicilia, all'indirizzo: http://www.aib.it/aib/sezioni/sic/sic.htm

CICCARELLO, Domenico. Da Matilda a Nati per leggere: il posto delle storie. «AIB Notizie», 13 (2001), n. 11, p. 15-16.
Copyright AIB, ultimo aggiornamento 2002-01-05 a cura di Franco Nasella
URL: http://www.aib.it/aib/editoria/n13/01-11ciccarello.htm

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