Si tratta di un grande traguardo dell'Associazione italiana biblioteche e di una bella soddisfazione per tutti quelli che hanno collaborato all'attuazione di questo progetto che ha richiesto un lungo lavoro di preparazione: il bibliotecario infatti, con l'aiuto e la supervisione di Alberto Petrucciani, ha provveduto a una intensa attività di "bonifica" del catalogo stesso, particolarmente necessaria dal momento che in precedenza non si era mai intrapresa un'azione di revisione sistematica delle schede catalografiche.
Contemporaneamente è stata condotta da alcune tirocinanti (Chiara D'Arpa, Ambra Carboni, Francesca Servoli e Carla Coppola) la verifica della raccolta dei periodici ed è stato avviato il controllo del posseduto della biblioteca sul Catalogo italiano dei periodici (ACNP).
I tempi per giungere al catalogo online sono stati prolungati da alcuni problemi tecnici, legati alla difficoltà di gestire il catalogo elettronico, che utilizza il programma di catalogazione TINlib e l'interfaccia Webif per la consultazione su Internet: infatti entrambi i software, prodotti dalla Ifnet, girano su Windows NT, mentre il server AIB-WEB lavora con Linux.
Alla fine si è prospettata la soluzione, grazie all'intervento di Fausto Rosa (all'epoca membro del CEN) di essere ospitati sul server della Provincia di Padova, che già gestisce il catalogo collettivo del Sistema bibliotecario di Abano Terme utilizzando gli stessi programmi.Il percorso per fornire agli utenti un servizio sempre più completo e soddisfacente era già cominciato negli anni passati con l'istituzione dei servizi di document delivery e del prestito interbibliotecario che, anche se con numeri non elevatissimi, hanno garantito la possibilità, ai soci AIB e non solo, di utilizzare libri e periodici di ambito professionale presenti nella biblioteca dell'AIB, che vanta una delle collezioni biblioteconomiche più ricche in Italia, dal momento che ha oltre 7000 monografie e 460 periodici, di cui 117 correnti.
Di tutto questo materiale posseduto, l'OPAC ne riporta circa due terzi, mentre è in atto il recupero del pregresso, che dovrebbe essere portato a termine entro la fine dell'anno; verrebbe completata fra l'altro la catalogazione in formato elettronico del bellissimo fondo Camerani, nucleo originario della biblioteca, costituito da una raccolta specializzata in biblioteconomia e bibliografia.
Tra i programmi futuri c'è anche quello di catalogare, sia pure in forma sintetica, la ricca collezione di letteratura grigia, che raccoglie materiali vari sulle biblioteche italiane e straniere, sulle associazioni bibliotecarie internazionali (IFLA, FID, EBLIDA), sulla legislazione statale e regionale, sulla formazione.
La ricerca in linea non presenta particolari difficoltà: dalla pagina di snodo di AIB-WEB dedicata alla biblioteca si accede ad una pagina in cui è descritto brevemente quanto è contenuto nel catalogo. A questo punto è possibile scegliere tra la funzione "Scorri le liste" e quella di "Ricerca per campi". La prima permette di scorrere l'elenco delle intestazioni (autori, titoli, soggetti) come se si trattasse di un tradizionale catalogo cartaceo; selezionando invece la funzione di "Ricerca per campi" si accede ad una maschera di ricerca piuttosto semplice e di immediata comprensione, che offre la possibilità di impostare alcuni filtri di ricerca, come ad esempio quelli riguardanti la tipologia di materiale (monografie o periodici) o la lingua del documento. È inoltre possibile scegliere in quale campo del record bibliografico effettuare la ricerca ed eventualmente aprire le liste di autorità scorrendo tutte le voci e selezionando quella desiderata. L'uso degli operatori booleani permette la correlazione tra più campi di ricerca. Una caratteristica tecnica piuttosto funzionale è quella per cui, se il risultato della ricerca è negativo, il programma indica la collocazione, all'interno della lista ordinata alfabeticamente, in cui l'oggetto della ricerca avrebbe dovuto trovarsi.
La messa in rete del catalogo della biblioteca dell'AIB costituisce una concreta risposta ad un problema che da anni è all'attenzione dei bibliotecari più consapevoli all'interno dell'Associazione. Infatti, fino ad oggi, la biblioteca dell'AIB è stata prevalentemente utilizzata da bibliotecari (soci AIB o no) residenti a Roma e dintorni, oppure da studenti di biblioteconomia provenienti dalla Scuola speciale per archivisti e bibliotecari di Roma, dalla Scuola vaticana di biblioteconomia e dalla Facoltà di Conservazione dei beni culturali dell'Università della Tuscia a Viterbo, mentre è stata poco sfruttata da chi, abitando lontano da Roma, non ha avuto finora la possibilità di frequentare la biblioteca.
Già nel 1989, Giorgio de Gregori e Anna Maria Tammaro, in un articolo sul «Bollettino AIB», proponevano, come rimedio a questa situazione, una maggiore diffusione delle informazioni relative alle risorse bibliografiche e a i servizi offerti dalla biblioteca.
Da tempo anche il Comitato esecutivo nazionale e il Presidente dell'Associazione hanno manifestato una grande attenzione a questo tema e hanno svolto un ruolo di forte spinta nella promozione della biblioteca. Tale impegno trovava le sue radici in due aspetti particolarmente significativi e in qualche modo complementari di una realtà così particolare come quella della biblioteca dell'AIB, una piccola biblioteca professionale specializzata e fortemente integrata all'interno delle attività e degli interessi dell'Associazione: da una parte, infatti, c'è la consapevolezza che una risorsa così preziosa debba essere vissuta come tale da tutti i soci AIB, a prescindere dalla località di provenienza, e dall'altra si ravvisa l'opportunità di valorizzare la biblioteca come uno degli elementi di maggiore prestigio e visibilità di tutta l'Associazione nei confronti del mondo esterno.Il catalogo in linea si appresta a svolgere questa importante funzione, dal momento che permette a tutti di effettuare ricerche anche a distanza, attraverso il semplice collegamento a Internet, verificando il posseduto della biblioteca ed eventualmente richiedendolo attraverso i servizi di document delivery e di prestito interbibliotecario.
Dall'altra parte l'OPAC comporta una maggiore visibilità all'esterno dell'Associazione e ne valorizza il ruolo di strumento informativo per il miglioramento professionale e l'aggiornamento dei bibliotecari, contribuendo a realizzare quell'importante funzione, sancita anche nello Statuto, che prevede l'impegno di «promuovere, sostenere e sviluppare ogni azione utile a garantire una qualificata formazione professionale» e a «fornire [...] supporti scientifici e tecnici per l'aggiornamento» dei bibliotecari.
Web
http://www.aib.it/aib/biblioteca/biblioteca.htm