Viterbo, Ettore

(Pesaro 21 dicembre 1852 – Pesaro 9 giugno 1932)

Allievo della Scuola normale superiore dal 1875, conseguì la laurea in lettere all'Università di Pisa nel 1879.
Fu poi professore di lettere al Ginnasio e all'Istituto tecnico di Pesaro.
Membro dal 1906 della Deputazione preposta alla Biblioteca Oliveriana di Pesaro, ne venne nominato direttore nel novembre 1908 (conservando anche l'insegnamento all'Istituto tecnico fino alla pensione) e mantenne la carica fino alla morte.
Si dedicò soprattutto alla descrizione della notevolissima collezione di manoscritti della Biblioteca, redigendo un nuovo catalogo che completò poco prima della morte e che venne pubblicato in 9 volumi degli Inventari dei manoscritti delle biblioteche d'Italia (vol. 29, 33, 35, 37, 39, 42, 45, 48 e 52, editi dal 1923 al 1933, l'ultimo postumo).
La Biblioteca però si trovava in condizioni gravemente inadeguate, per l'insufficienza e il degrado dei locali (fino alla chiusura dall'ottobre 1930 per i danni del terremoto) e la mancanza di aggiornamento delle raccolte con nuovi acquisti, così da risultare pochissimo frequentata. Durante la sua direzione, tuttavia, vennero definiti l'accordo col Comune (1928) per il riconoscimento e il finanziamento dell'istituto e la sua costituzione in ente morale (1931).
Socio dell'Associazione italiana biblioteche dalla fondazione (1930), aderì anche alla Sezione bibliotecari dell'Associazione fascista della scuola (1931).
Curò l'edizione delle Lettere dall'esilio di Terenzio Mamiani (Roma: Dante Alighieri, 1899, in 2 volumi) e pubblicò una Grammatica e dizionario della lingua oromonica (galla) nei «Manuali Hoepli» (1892, 2ª ed. 1936) e alcuni scritti storico-letterari nel «Giornale storico della letteratura italiana» e in opuscoli nuziali.
Nel 1942 venne incluso nell'elenco degli Autori le cui opere non sono gradite in Italia, perché di origine ebraica.
Il Comune di Pesaro gli ha intitolato una via.