Santoro, Caterina

(Palermo 14 settembre 1899 – Milano 9 novembre 1992)

Dopo gli studi iniziati in Sicilia, si laureò in lettere all'Università di Milano nel 1922, con una tesi di diplomatica. Frequentò anche la Scuola di archivistica e paleografia dell'Archivio di Stato di Milano, dove fu allieva di Cesare Manaresi.
Nel 1922 entrò per concorso, come assistente, all'Archivio storico civico di Milano, di cui divenne conservatrice nel 1930.
Nel 1935 curò l'acquisizione della Biblioteca Trivulziana da parte del Comune di Milano e ne assunse la direzione, unita a quella dell'Archivio storico civico.
Conseguita nel gennaio 1939 la libera docenza in paleografia e diplomatica, tenne dei corsi liberi della materia da quell'anno nella Facoltà di lettere e filosofia dell'Università di Milano e dal 1944/45 ricoprì per incarico l'insegnamento di Biblioteconomia e bibliografia. Nel 1953 passò all'insegnamento di Paleografia e diplomatica e dal 1960 fu anche direttrice dell'Istituto di paleografia, biblioteconomia e archivistica e della Scuola di perfezionamento per archivisti e bibliotecari.
Antifascista, partecipò alla Resistenza e nel 1944 si iscrisse al Partito comunista italiano. Nel 1954 compì un viaggio in Russia, dove era già stata, segretamente, nel 1934.
Partecipò al Congresso di Palermo sulle biblioteche popolari e fu tra i sette bibliotecari che lì diedero vita il 15 novembre 1948 alla Sezione Lombardia della ricostituita Associazione italiana biblioteche. Fu presente poi a tutti i congressi nazionali dell'Associazione dal 1951 agli anni Sessanta e nel 1954 venne eletta nel Comitato regionale lombardo.
Pubblicò i cataloghi dei codici miniati (1958) e dei manoscritti medievali (1965) della Trivulziana ed edizioni di documenti dell'Archivio storico civico, vari cataloghi di mostre o volumi illustrativi della Biblioteca, un sintetico profilo de L'arte della stampa a Milano (1960) e numerosi importanti lavori bibliografici, di paleografia e diplomatica, storici, eruditi e di costume, fra i quali due monografie sulle magistrature milanesi dal Duecento al primo Cinquecento (1968) e sugli Sforza (1968) e una raccolta di proverbi milanesi (1966).