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Dizionario bio-bibliografico dei bibliotecari italiani del XX secolo

[Ritratto]

Masi, Edoarda

(Roma 21 settembre 1927 – Pfäffikon, Svizzera, 28 luglio 2011)

Figlia di Giovanni, per le esigenze lavorative del padre, destinato dal 1934 alla direzione della Biblioteca Palatina, crebbe a Parma, abitando proprio nei locali della biblioteca, e in quella città frequentò la scuola fino al liceo (diplomandosi nel 1944) e poi l'Università, laureandosi in giurisprudenza nel 1948.
Vincitrice nel 1950 dei due concorsi banditi per le biblioteche pubbliche statali, per diplomati e per laureati, venne nominata dapprima vice aiutobibliotecaria e poi vicebibliotecaria, e destinata inizialmente alla Biblioteca nazionale centrale di Firenze dove, tra l'altro, collaborò alla redazione del «Bollettino delle pubblicazioni ricevute per diritto di stampa». Dopo un anno ottenne il trasferimento alla Biblioteca nazionale centrale di Roma, città in cui il padre con il resto della famiglia si era trasferito per dirigere la Biblioteca Angelica; nel 1953 venne promossa bibliotecaria di seconda classe e nel 1955 di prima classe. Alla Nazionale di Roma collaborò con il Centro informazioni bibliografiche e, grazie alla conoscenza di diverse lingue straniere (inglese, francese, russo e, soprattutto, cinese) si occupò anche, a partire dal 1956, della catalogazione delle opere straniere acquistate o ricevute in dono e della revisione della sezione dei libri cinesi.
Almeno dal 1954 fu anche socia dell'Associazione italiana biblioteche.
Proprio lo studio della lingua cinese fu il principale obiettivo del soggiorno in Cina di oltre un anno, tra il 1957 e il 1958, presso l'Università di Pechino, grazie a una borsa di studio e all'aspettativa dal lavoro; l'altro era approfondire i sistemi di catalogazione e organizzazione delle biblioteche della Repubblica popolare cinese.
Da questo momento in poi la sua carriera di bibliotecaria convivrà con quella di sinologa: docente presso le università di Torino, Venezia, Roma, Urbino, Trento e, soprattutto, Napoli (con l'insegnamento di letteratura cinese moderna e contemporanea all'Istituto universitario orientale dal 1971 al 1974, dopo aver conseguito la libera docenza in lingua e letteratura cinese nel 1971) e insegnante di lingua cinese all'Istituto italiano per il Medio ed Estremo Oriente di Milano (1970-1971), traduttrice di opere letterarie cinesi e autrice di saggi sulla società, la cultura e l'attualità della Cina di quegli anni.

Nel 1960 chiese e ottenne il trasferimento a Milano, prendendo servizio l'anno successivo alla Biblioteca nazionale Braidense: qui si occupò della catalogazione descrittiva e semantica delle opere di recente acquisizione e partecipò ai lavori per la redazione di un catalogo semantico per materie; a partire dal 1969 fu responsabile dell'Ufficio acquisti.
Lasciò la Braidense nel 1973, chiedendo di andare anticipatamente a riposo. Nello stesso anno collaborò alla pubblicazione di un Indice dei periodici in lingua cinese e giapponese (Roma 1973), primo risultato di un progetto del CNR, che non ebbe seguito, per la schedatura dei fondi cinesi e giapponesi nelle biblioteche italiane.
Negli anni successivi continuò a dedicarsi all'insegnamento, questa volta della lingua italiana presso l'Istituto universitario di lingue straniere di Shanghai (anno accademico 1976/77), dopo aver lavorato anche, nel 1976, presso l'Ambasciata italiana a Pechino.
Dopo la sua morte, la sua biblioteca, composta di oltre duemila opere, venne destinata, per lascito testamentario, alla Biblioteca Braidense, che la acquisì nel 2012. Le sue carte, invece, sono state donate nel 2013 alla Sezione Archivi della Biblioteca umanistica dell'Università di Siena.

Federica Olivotto

Edoarda Masi. Il libro da nascondere. Casale Monferrato: Marietti, 1985. 166 p. (Collana di saggistica; 16).

Laura Novati. Capire la Cina: la scomparsa di Edoarda Masi, la maggior sinologa italiana del '900, capace di leggere e interpretare l'antico e moderno Celeste Impero e proporlo con largo anticipo sui tempi dell'editoria italiana. «Giornale della libreria», 123 (2011), n. 11, p. 33-35, con una fotografia.

Marina Zetti. La raccolta di Edoarda Masi alla Biblioteca nazionale Braidense. (Focus). «Accademie & biblioteche d'Italia», n. s., 15 (2020), p. 65-76: ill.



Copyright AIB 2021-03-23, ultimo aggiornamento 2023-01-01, a cura di Simonetta Buttò e Alberto Petrucciani
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