Giorgi, Ignazio

(Roma 10 settembre 1849 – Roma 24 giugno 1924)

Dopo gli studi classici si laureò in filosofia, nel 1866, presso il seminario di Sant'Apollinare a Roma. Passò poi all'Università di Roma, laureandosi in giurisprudenza nel 1870. Esercitò per qualche tempo l'avvocatura ma presto l'interesse per la ricerca storica e paleografica lo condusse ad abbandonare la professione.
Entrò nelle biblioteche nell'agosto 1878 con l'incarico di supplente straordinario, nel ruolo di assistente, alla Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele II di Roma, dove riprese la compilazione del catalogo dei manoscritti, interrotta nel 1876 da Ugo Balzani.
Nominato vicebibliotecario, per concorso, il 1º agosto 1879, nel novembre 1880 venne trasferito alla Biblioteca universitaria di Pavia, dove restò fino alla fine del 1881, quando rientrò alla Nazionale di Roma per dedicarsi di nuovo ai manoscritti, in particolare quelli del fondo Sessoriano.
Nominato bibliotecario di 2ª classe nel gennaio 1886, nel 1889 venne promosso prefetto della Biblioteca nazionale di Palermo. Poi, nel luglio 1893, approfittando del trasferimento di Edoardo Alvisi alla Palatina di Parma, rinunciò al grado di prefetto per rientrare a Roma, alla direzione della Biblioteca Casanatense, incarico che conservò per trent'anni. Portò a termine, nel 1899, il progetto di Alvisi di dotare la Biblioteca di un accesso indipendente e di una nuova sala di lettura, riservando il salone monumentale a esposizioni e commemorazioni; procedette inoltre a un'organica collocazione del materiale per un utilizzo più razionale degli spazi, alla sistemazione degli inventari e a un impianto scientifico del catalogo dei manoscritti, e dotò la biblioteca di due sale di consultazione, una riservata agli studiosi e una al pubblico generico.