Gangemi, Lello (Raffaello, Raffaele Arcangelo)

(Delianuova RC 4 maggio 1894 – Roma 23 gennaio 1973)

Laureato in economia e commercio e in giurisprudenza, dopo la partecipazione alla Prima guerra mondiale come ufficiale di artiglieria lavorò all'Ufficio studi della Confederazione generale dell'industria, dal 1920 al 1922.
Dal 1922 al 1925 fu capo dell'Ufficio stampa e del Servizio studi del ministro delle finanze Alberto De Stefani e fece parte del suo gabinetto. Insegnò inoltre, dal 1924 al 1932, nella Scuola allievi ufficiali della Guardia di finanza.
Dal 1923 al 1935 (o, secondo altre fonti, al 1941) diresse la Biblioteca del Ministero delle finanze, dandole un forte impulso. Ai problemi delle biblioteche dei ministeri, che vedeva come centri di documentazione rivolti soprattutto alle pubblicazioni periodiche e alle segnalazioni bibliografiche, dedicò un importante articolo sulla rivista «Bibliografia fascista» nel 1926.
Prese parte al primo Congresso mondiale delle biblioteche e di bibliografia, tenuto nel 1929, e aderì all'Associazione italiana biblioteche dalla sua fondazione, nel 1930. Presente al primo congresso nazionale dell'Associazione, nel 1931, non risulta però più fra i soci dal 1934.
Studioso di scienza delle finanze, di politica economica e di problemi amministrativi e tributari, fu professore incaricato dal 1928 nella Facoltà di scienze politiche dell'Università di Perugia. Divenne poi professore ordinario, prima all'Università di Camerino, dove fu anche preside della Facoltà di giurisprudenza, poi all'Istituto universitario orientale di Napoli e infine, per molti anni, all'Università di Napoli, dove insegnò Scienza delle finanze e Diritto finanziario e fu direttore dell'Istituto di finanza.