Laureato in giurisprudenza all'Università di Bologna nel 1882, frequentò poi fino al 1885 l'Istituto di studi superiori di Firenze.
Entrò nei ruoli delle biblioteche governative come sottobibliotecario dal 1º aprile 1883 e lavorò, almeno per alcuni anni, alla Biblioteca Estense di Modena.
Nel marzo 1892 venne trasferito alla Biblioteca governativa di Lucca, dove fu per vari anni apprezzato collaboratore di Eugenio Boselli. Nel febbraio 1896 venne promosso sottobibliotecario di 2ª classe.
La larga stima che si era guadagnato gli valse nel febbraio 1900 la nomina a direttore reggente della Biblioteca universitaria di Sassari, dove rimase per dodici anni.
Nell'ottobre 1912 venne trasferito alla direzione della Biblioteca governativa di Cremona e nell'agosto 1916 venne promosso sottobibliotecario di 1ª classe. Con la riforma del 1923 venne inquadrato nella qualifica di bibliotecario e dal dicembre di quello stesso anno promosso bibliotecario capo. Venne collocato a riposo dal 1º luglio 1933.
Socio della Società bibliografica italiana dal 1897 fino almeno al 1911, aderì all'Associazione italiana biblioteche dalla sua fondazione, nel 1930, e risulta fra i suoi membri fino almeno al 1937, già a riposo. Prese parte, inoltre, al primo Congresso mondiale delle biblioteche e di bibliografia nel 1929.
Pubblicò vari studi filologici, relativi soprattutto alla letteratura italiana dei primi secoli e a manoscritti delle biblioteche in cui lavorò, nella «Zeitschrift für romanische Philologie» e in altri periodici. In campo bibliografico, contribuì alla «Rivista delle biblioteche» con la descrizione delle edizioni musicali (1890-1894) e degli incunaboli fiorentini (1897) dell'Estense e al «Centralblatt für Bibliothekswesen» con un articolo sulle Bibbie magontine della stessa Biblioteca (1898). Dopo il trasferimento a Sassari pubblicò nell'«Archivio storico sardo», negli «Studi sassaresi» e in altre sedi vari lavori relativi alla storia dell'isola, tra i quali l'edizione critica degli Statuti della Repubblica di Sassari (1911). In seguito, pubblicò su «La bibliofilia» il catalogo degli incunaboli della Biblioteca civica di Cremona (1919) e, sulla stessa rivista o nel «Bollettino storico cremonese», una serie di articoli su stampatori e autori cittadini del XV secolo. Colpito dalle leggi razziali del 1938, come ebreo, pubblicò l'ultimo contributo su «La bibliofilia», nel 1941, modificando il suo nome in "Vittorino Finni".

Alberto Petrucciani