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De Capua, Donato Antonio
(Bitonto BA 13 agosto 1914 – Bari 11 giugno 1975)
Laureato in giurisprudenza all'Università di Bari nel 1938 e poi in storia e filosofia a Napoli nel 1944, assunse la direzione della Biblioteca comunale di Bitonto dal 12 aprile 1939.
Succedeva al fratello Michele (Bitonto BA 18 gennaio 1913-14 giugno 1974), laureato in giurisprudenza e in scienze economiche e politiche, che aveva vinto nel 1935 il concorso per direttore della Biblioteca, ma aveva poi preferito la carriera di funzionario del Ministero della pubblica istruzione, dove era entrato come vicesegretario nel 1940. Nel dopoguerra Michele fece parte della segreteria del ministro Gonella, fu segretario particolare di Fanfani al Ministero del lavoro (1949) e collaboratore di Piccioni e di Dossetti; eletto deputato nelle liste della Democrazia cristiana per la circoscrizione di Bari e Foggia nel 1953, venne confermato per altre due legislature risultando poi, nel 1968, primo dei non eletti.
Donato insegnò anche storia e filosofia nei licei di Bitonto (1941/42) e di Corato (1942/43); nel 1945 conseguì l'abilitazione a segretario comunale e nel 1949 ricoprì per breve tempo quest'incarico a Pratovecchio, in provincia di Arezzo, preferendo però riprendere il suo posto in biblioteca.
Durante la sua lunga direzione della Biblioteca comunale "Vitale Giordano" di Bitonto promosse la nascita di una rete di punti di prestito fra i comuni della zona, nel 1959, e fondò nel 1969 la rivista di cultura locale «Botontum».
Aderì dal 1948 alla rifondazione dell'Associazione italiana biblioteche, partecipando alla prima assemblea della Sezione di Bari e a tutti i congressi nazionali dal 1953 al 1959. Dal 1963 al 1969 fece parte del Comitato regionale della Sezione Puglia e rinnovò la sua iscrizione fino all'anno della morte.
Alla collana «Sollecitazioni» della Sezione AIB del Veneto orientale e della Venezia Giulia contribuì con un volumetto sui problemi delle Biblioteche civiche minori (1959); pubblicò inoltre una monografia sulla Biblioteca (1973), il catalogo delle sue cinquecentine, a puntate su «Botontum», un volume sullo stemma della città e altri scritti di storia locale ed edizioni di documenti.
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