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Dizionario bio-bibliografico dei bibliotecari italiani del XX secolo

[Ritratto]

Bianciardi, Luciano

(Grosseto 14 dicembre 1922 – Milano 22 ottobre 1971)

Conseguita la maturità classica al Liceo di Grosseto, si iscrisse alla Facoltà di lettere e filosofia dell'Università di Pisa. Chiamato alle armi nel gennaio 1943, interruppe gli studi per riprenderli nel 1945, anno in cui, risultato fra i vincitori di un concorso per reduci e partigiani, entrò alla Scuola normale superiore di Pisa, laureandosi in filosofia nel febbraio 1948 all'Università di Pisa con Guido Calogero.
Nel clima di ricostruzione del dopoguerra, mentre era supplente di inglese e poi di storia e filosofia al Liceo di Grosseto, si dedicò come volontario alla Biblioteca comunale Chelliana, gravemente danneggiata da una bomba e dall'alluvione del 1944 e chiusa da anni. Dopo alcuni mesi passati come volontario, dall'estate del 1948, a ripulire dal fango secco i volumi superstiti, ricevette dall'Amministrazione comunale, nel gennaio 1949, l'incarico di direttore della Biblioteca. Autodidatta, si formò sui manuali di biblioteconomia ed entrò in contatto con la soprintendente bibliografica per la Toscana, Anita Mondolfo (cui lo legavano anche la comune fede antifascista e l'appartenenza al Partito d'Azione), che seguì da vicino i lavori di riordino. Con l'aiuto soltanto di un custode, in pochi mesi riaprì i servizi di lettura e prestito e nel giro di due anni riuscì a portare le statistiche della Biblioteca Chelliana a numeri fino ad allora impensati, grazie anche alle frequenti iniziative di animazione, come letture commentate, presentazioni di libri e conferenze. Ad esse affiancò l'attività di un cineclub da lui fondato, non ascrivibile alla Biblioteca ma inserito nel circuito di uno stesso "lavoro culturale". Per raggiungere le fasce di popolazione che continuavano a restare escluse dalla lettura, nel dicembre 1952 ottenne dal Comune l'acquisto di un autofurgone nuovo da adibire a bibliobus (una Lancia 900 Ardea del valore di un milione e mezzo, scaffalata per contenere un migliaio di libri appositamente scelti), rifacendosi ad analoghe iniziative in corso nelle province di Cremona e Modena. Con tale mezzo raggiungeva periodicamente i cinque punti di lettura istituiti nella provincia grossetana, ma anche le fattorie più sperdute e gli agglomerati minerari, portando in prestito libri e proponendo letture e presentazioni.

Nello spazio di una breve carriera partecipò a diversi incontri professionali, tra cui il VII Congresso nazionale dell'Associazione italiana biblioteche, il primo del dopoguerra, tenuto nel 1951 a Milano. Entrato in contatto con il Comitato permanente d'intesa fra bibliotecari comunali e provinciali e con il suo coordinatore Giovanni Cecchini, intervenne al secondo e al terzo convegno nazionale promosso dal Comitato (Bologna 1952 e La Spezia 1953), oltre che a convegni e iniziative organizzati dal Centro popolare del libro, uno degli organi della politica culturale del PCI.
Si dimise dalla Biblioteca Chelliana nel luglio 1954 per trasferirsi a Milano, dove nella nascente casa editrice Feltrinelli iniziò la sua attività di redattore e poi di scrittore, giornalista e traduttore.
I cinque anni e mezzo dedicati alla diffusione della cultura dentro e intorno alla Chelliana sono rivisitati criticamente e con disincantata ironia nel suo romanzo-pamphlet Il lavoro culturale (Milano 1957). Numerosi e insistiti sono gli accenni alle biblioteche e alla professione bibliotecaria in molte delle sue opere, a testimonianza di quello che ebbe a definire «il periodo più bello della mia vita».

Elisabetta Francioni

A. V. [Aladino Vitali]. Ricordo di Luciano Bianciardi. «Bollettino d'informazioni AIB», 11 (1971), n. 4, p. 183.

Maria Clotilde Angelini. Luciano Bianciardi. Firenze: La nuova Italia, 1980.

Francesco M. Biscione. Bianciardi, Luciano. In: Dizionario biografico degli italiani. Vol. 34. Roma: Istituto della Enciclopedia italiana, 1988, p. 437-440.

Luciano Bianciardi tra neocapitalismo e contestazione: convegno di studi per il ventennale della morte promosso dalla Camera del lavoro di Grosseto, Grosseto, 22-23 marzo 1991, a cura di Velio Abati, Nedo Bianchi, Arnaldo Bruni, Adolfo Turbanti. Roma: Editori riuniti, 1992.

Giorgio De Gregori - Simonetta Buttò. Per una storia dei bibliotecari italiani del XX secolo: dizionario bio-bibliografico 1900-1990. Roma: Associazione italiana biblioteche, 1999, p. 37-38 (voce di Giorgio De Gregori).

Stefano Biffoli. Satyricon in provincia: Luciano Bianciardi e la critica alla cultura locale. «Il cristallo», 43 (2001), n. 3, p. 73-84.

Elisabetta Francioni. "Gli anni più belli della mia vita": Luciano Bianciardi alla Biblioteca comunale "Chelliana" di Grosseto. In: La storia delle biblioteche: temi, esperienze di ricerca, problemi storiografici: convegno nazionale, L'Aquila, 16-17 settembre 2002, a cura di Alberto Petrucciani e Paolo Traniello. Roma: Associazione italiana biblioteche, 2003, p. 83-98.

Giovanni Di Domenico. Da Kansas City alla Braida del Guercio: biblioteche, bibliotecari e lettori nell'esperienza di lavoro e nella rivisitazione letteraria di Luciano Bianciardi. «Biblioteche oggi», 21 (2003), n. 7, p. 50-62. Poi in: La biblioteca e l'immaginario: percorsi e contesti di biblioteconomia letteraria, a cura di Rossana Morriello e Michele Santoro. Milano: Editrice Bibliografica, 2004, p. 184-206.

Giovanni Di Domenico. Luciano Bianciardi tra engagement e "biblioteconomia sociale". «Culture del testo e del documento», n. 12 (set.-dic. 2003), p. 71-87-

Dal bibliobus alla "grossa iniziativa": Luciano Bianciardi, la biblioteca, la casa editrice nel dopoguerra: atti del convegno internazionale di studi per l'ottantesimo della nascita, Viterbo-Grosseto 21-22 novembre 2002, a cura di Giovanni Paoloni e Cristina Cavallaro. Manziana (Roma): Vecchiarelli, 2004. 220 p. (Pubblicazioni / Dipartimento di storia e culture del testo e del documento, Università degli studî della Tuscia, Viterbo. Serie 1: Studî e testi; 18).

Enzo Bottasso. Dizionario dei bibliotecari e bibliografi italiani dal XVI al XX secolo, a cura di Roberto Alciati. [Montevarchi]: Accademia valdarnese del Poggio, 2009, p. 70-72.

Elisabetta Francioni. Luciano Bianciardi bibliotecario a Grosseto (1949-1954), presentazione di Alberto Petrucciani, postfazione di Arnaldo Bruni. Roma: Associazione italiana biblioteche, 2016. 175 p.: ill., con ulteriori riferimenti bibliografici).

Goffredo Fofi. E Bianciardi inventò il bibliobus. «Il sole 24 ore», 152, n. 167 (19 giu. 2016), p. 25.

Una vita agra: Luciano Bianciardi dal Lavoro culturale a Aprire il fuoco: Firenze, Biblioteca comunale delle Oblate, 10 novembre 2016-9 febbraio 2017, a cura di Arnaldo Bruni e Elisabetta Francioni; premessa di Arnaldo Bruni. Milano: ExCogita, 2018. 116 p. (Quaderni / Fondazione Luciano Bianciardi; 13).



Copyright AIB 2000-04-26, ultimo aggiornamento 2023-01-21, a cura di Simonetta Buttò e Alberto Petrucciani
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