Dopo la licenza liceale, entrò nella carriera delle biblioteche governative dal 1º settembre 1880, come alunno assistente alla Biblioteca nazionale centrale di Firenze.
Nel gennaio 1883, vinto il concorso per assistente di 4ª classe, venne destinato alla Biblioteca universitaria di Padova. Promosso assistente di 3ª classe con destinazione alla Biblioteca universitaria di Cagliari, fu trattenuto a Padova per impellenti lavori da portare a termine.
Nel giugno 1884 ritornò alla Nazionale di Firenze, col grado di assistente di 2ª classe. Nel 1885, nominato assistente di prima classe, fu destinato alla Biblioteca governativa di Lucca, ma nel 1886, inquadrato nella nuova qualifica di sottobibliotecario di 3ª classe, ritornò alla Nazionale fiorentina. Fu poi promosso sottobibliotecario di 2ª classe nel dicembre 1890 e di prima classe nel febbraio 1901.
Nel frattempo, nel 1900, gli fu proposto di trasferirsi alla Biblioteca universitaria di Sassari e prenderne la direzione, ma declinò l'incarico, rimanendo alla Nazionale di Firenze. In Biblioteca ebbe il compito di gestire, da solo, tutte le pratiche del prestito locale ed esterno.
Con la riforma del 1919 passò al grado di bibliotecario e frequentemente sostituì il prefetto Salomone Morpurgo. Quando Morpurgo, nel giugno 1923, ottenne l'aspettativa per malattia, il Ministero lo designò dal 1º luglio quale bibliotecario direttore facente funzioni, incarico che coinvolgeva anche la direzione della Soprintendenza bibliografica della Toscana e che doveva concludersi nel giugno successivo ma si protrasse fino al settembre 1924, quando a dirigere la Biblioteca nazionale centrale di Firenze fu chiamato Angelo Bruschi.
Venne collocato a riposo dal 1º luglio 1931.
Aderì alla Società bibliografica italiana e risulta fra i soci dal 1897 fino almeno al 1901.

Antonio Giardullo