(Pòsina VI 7 settembre 1860 – Firenze 26 maggio 1923)
Entrò nelle biblioteche governative come alunno assistente (poi sottobibliotecario) dal 1º gennaio 1882, alla Biblioteca nazionale Braidense di Milano, essendo stato l'unico candidato al concorso di ammissione. Venne poi trasferito alla Biblioteca universitaria di Sassari, dove però forse non prestò mai servizio, essendo invece destinato temporaneamente alla Biblioteca universitaria Alessandrina di Roma per il suo riordinamento e poi, dal maggio 1885, alla Biblioteca nazionale centrale di Firenze.
Al principio del 1886 venne promosso sottobibliotecario di 3ª classe e da quell'anno fino al 1892 lavorò alla Biblioteca nazionale di Palermo.
Dal dicembre 1892 venne ancora trasferito, alla Biblioteca Marciana di Venezia, e nel novembre 1893 venne promosso sottobibliotecario di 2ª classe.
Trasferito nuovamente a Palermo nel maggio 1899, dal dicembre dello stesso anno venne incaricato di reggere temporaneamente, per il rientro a Roma di Attilio Luciani, la direzione della Biblioteca universitaria di Catania, fino al marzo 1901.
Trasferito nell'aprile 1901 alla Braidense di Milano, probabilmente a seguito delle polemiche che la sua direzione aveva suscitato a Catania, nell'ottobre dello stesso anno venne incaricato della direzione della Biblioteca governativa di Cremona, che tenne fino al 1905. Si trattò di un periodo piuttosto opaco, soprattutto per la sua scarsa autorevolezza nei rapporti con il Comune e con il personale.
Nel dicembre 1904 venne promosso sottobibliotecario di prima classe, qualifica con cui avrebbe concluso la sua carriera.
Nel giugno 1905 venne trasferito, su sua richiesta, alla Biblioteca nazionale di Torino. Lavorò poi alla Biblioteca universitaria di Pisa (dal luglio 1906), alla Biblioteca Palatina di Parma (dall'aprile 1907) e, dal luglio 1911, alla Biblioteca nazionale centrale di Firenze, dove rimase fino alla morte.
Nella sua carriera si dedicò soprattutto alla catalogazione, campo nel quale le sue capacità erano particolarmente apprezzate (il necrologio del «Bollettino» di Firenze lo ricorda come «perfetto cataloghista»).
Appassionato di escursionismo, pubblicò vari lavori di geografia e toponomastica veneta e delle Alpi (tra i quali il Repertorio topografico per la guerra nazionale, Firenze: Bemporad, 1916). In campo professionale curò, negli anni in cui era in servizio a Palermo, la redazione del «Bollettino della Biblioteca nazionale di Palermo» e pubblicò poi un articolo sulla Collezione pistoiese Rossi-Cassigoli della Biblioteca nazionale di Firenze, di cui aveva curato la catalogazione nell'ultimo periodo della sua carriera.
Alberto Petrucciani
Vittorio Emmanuele Baroncelli. «Bollettino delle pubblicazioni italiane ricevute per diritto di stampa dalla Biblioteca nazionale centrale di Firenze», n. 264 (giu. 1923), p. xxiij.
Carlo Frati. Dizionario bio-bibliografico dei bibliotecari e bibliofili italiani dal sec. XIV al XIX, raccolto e pubblicato da Albano Sorbelli. Firenze: Olschki, 1933, p. 53.
Virginia Carini Dainotti. La Biblioteca governativa nella storia della cultura cremonese. Cremona: presso la R. Deputazione di storia patria, 1946 (stampa 1947), p. 156-158.
Enzo Bottasso. Dizionario dei bibliotecari e bibliografi italiani dal XVI al XX secolo, a cura di Roberto Alciati. [Montevarchi]: Accademia valdarnese del Poggio, 2009, p. 46 (con varie inesattezze sulla carriera).