Abenante, Maria Antonietta

(Umbriatico KR 13 aprile 1969 – Roma 28 febbraio 2019)

Dopo la maturità conseguita al Liceo scientifico di Strongoli si trasferì a Bari per frequentare l'Università, laureandosi in lettere nel 1996 con una tesi dal titolo L'opera della memoria: la scrittura teatrale di Mario Luzi. Dopo i diplomi di perfezionamento in Storia e didattica della cultura e della letteratura italiane (1997), Storia e didattica delle culture e delle letterature straniere (1998), Filosofia e politica delle culture europee del Novecento (1999), nel 2000 fondò, insieme a Lino Angiuli, Raffaele Nigro e Daniele Maria Pegorari, la rivista di letteratura «Incroci», della cui redazione fece parte fino al 2008.
Nel 1998 entrò nella carriera bibliotecaria presso la Biblioteca multimediale del Consiglio regionale della Puglia "Teca del Mediterraneo" a Bari, come dipendente della Cooperativa di servizi culturali Ninive, della quale fu fondatrice e vicepresidente dal 2006 al 2011 e dal 2014 al 2019. Svolse inoltre attività di catalogazione presso la Biblioteca dell'Ordine degli avvocati di Bari (1999-2004), la Biblioteca del Dipartimento di italianistica dell'Università di Bari (2001-2006) e la Biblioteca dell'Acquedotto pugliese (2002-2003).
Presso la Teca del Mediterraneo si occupò di catalogazione e reference e della raccolta e organizzazione di fondi specializzati; fu inoltre responsabile della segreteria scientifica e organizzativa dei workshop annuali e di altre attività culturali.
Socia dell'AIB dal 1998, fece parte del Comitato esecutivo regionale della Sezione Puglia dal 2003 al 2011 (dal 2005 con l'incarico di segretario). Nel 2011 fu eletta nel Comitato esecutivo nazionale, con delega al settore Lavoro e professione; rieletta per il triennio 2014-2017 divenne vicepresidente nazionale e coordinatrice dell'Osservatorio Lavoro e professione. Nel 2017 fu eletta presidente della Sezione Puglia.
Docente a corsi di formazione e aggiornamento per bibliotecari, fece parte dei comitati scientifici di diversi convegni e curò i volumi di atti dei workshop di Teca del Mediterraneo e altre pubblicazioni anche per l'AIB.
Dopo la sua scomparsa una parte della sua biblioteca fu donata, per desiderio della famiglia, alla Casa del popolo di via Celentano a Bari, dove è stata costituita la Biblioteca di comunità a lei intitolata. Un'altra parte dei suoi libri fu invece donata alla Teca del Mediterraneo.
Alla sua memoria l'Associazione italiana biblioteche bandisce il Premio annuale "Maria A. Abenante", con l'obiettivo di promuovere la dimensione sociale e culturale delle biblioteche.