L'affermarsi delle prime realizzazioni della Società dell'informazione impone una revisione dei fondamenti che sottendono le organizzazioni e le professioni che del mondo dell'informazione sono attori fondamentali.

Urgono dunque delle linee politiche che guidino l'Associazione Italiana Biblioteche negli scenari del nuovo millenario.

AIB 2000 è la proposta che intende consentire all'Associazione dei bibliotecari italiani di affrontare le sfide della nuova realtà in formazione con possibilità pari a quelli degli altri soggetti in competizione.

Le linee politiche si propongono di garantire una guida omogenea dell'AIB con il fine dichiarato di evitare l'esperienza del passato quando da programmi non coordinati tra di loro - prima da parte dei candidati alle cariche sociali e poi da parte degli eletti - scaturivano spesso maggioranze che possono essere definite a "geometria variabile", maggioranze deboli causa di ondeggiamenti nell'azione esecutiva.

AIB 2000 perciò si propone e propone ai soci di lavorare sulla base di linee politiche che costituiscano un impegno per chi aderisce ai suoi principi e per chi sia eletto sulla loro base nonché una garanzia tanto per tutti gli elettori quanto per la professione bibliotecaria nel complesso.

Una garanzia sostanziata dal fatto che AIB 2000 sarà anche una piattaforma di verifica e di valutazione del lavoro svolto e degli impegni assunti da parte di chi si fa portatore dei suoi valori.

La presentazione delle linee politiche di AIB 2000 trova fondamento nelle esigenze della professione in rapporto ai fattori esterni a essa nel mutamento dei punti di riferimento relativi agli strumenti operativi e giuridici sotto la spinta della mondializzazione e dai cambiarti che si profilano nel quadro istituzionale interno, nella necessità di essere pronti per gli appuntamenti e le sfide del millennio imminente in cui agire da protagonisti.

L'azione di AIB 2000 intende operare:

• a favore della società, sostenendo l'importanza delle biblioteche come fattore di democrazia di crescita della conoscenza e di rispetto del multiculturalismo, di laboratori di creatività;
• in difesa della professione, attivando rapporti sia con il mondo politico per facilitare interventi legislativi al fine di rafforzarla, sia con il mondo istituzionale per ottenere il riconoscimento per l'Associazione di un ruolo fondamentale di controllo e consulenza da concretizzare con una sempre maggiore presenza hl commissioni, gruppi di lavoro progetti avanzati, commissioni di assunzione;
• a tutela e garanzia della professionalità, organizzando una struttura di supporto formativo agli Enti di Certificazione esistenti potenziando le iniziativa di formazione gestite in proprio e sviluppando rapporti di collaborazione con le società operanti sul mercato;
• per sviluppare la dimensione associativa, internazionale da un lato tramite la verifica e l'incremento della presenza nell'IFLA e nelle altre organizzazioni internazionali e dall'altro per mezzo della cooperazione e degli scambi culturali con le associazioni delle altre nazioni;
• per aumentare la partecipazione alle iniziative Comunitarie perseguendo un forte accesso ai finanziamenti con la presentazione e la partecipazione a progetti di qualità;
• al fine di rafforzare la democrazia interna, perseguendo un'utilizzazione più funzionale delle risorse umane ed economiche dell'Associazione, grazie a nuovi metodi di democrazia allargata per la formazione delle decisioni operative e degli organi esecutivi a ogni livello al fine di realizzare i dettati dell'Assemblea generale e di quelle regionali;
• per un nuovo modello organizzativo, coinvolgendo le Sezioni regionali e le commissioni in iniziative e progetti per migliorare il livello scientifico e culturale delle manifestazioni e operare su obiettivi ben definiti e condivisi;
• per agevolare e favorire il confronto interno tra i soci e tra le diverse tipologie bibliotecarie in cui si identificano;
• per una collaborazione esterna con le altre associazioni di categoria.

• Paolo Malpezzi
• Aldo Pirola
• Giovanni Saccani