Dalla Premessa
L'appuntamento di "Conservare il Novecento" del 2010 è stato dedicato
interamente al manifesto, che pur avendo origine antiche, proprio
per il suo essere forse tra i più effimeri dei documenti, diventa in
qualche modo emblematico del secolo scorso. (...)
Nel convegno ferrarese le tessere di ciascun intervento sono andate
a costituire un quadro ampio, una sorta di vera e propria panoramica
delle raccolte più significative e dei progetti di conservazione
e digitalizzazione in atto: si va dalla grande base dati sul manifesto
politico italiano realizzata dall'Istituto Gramsci Emilia-Romagna,
che dà accesso in rete a migliaia di documenti e rappresenta un modello
di cooperazione, allo straordinario “Fondo della guerra” conservato
dalla Biblioteca di storia moderna e contemporanea di Roma,
dove risulta evidente come il manifesto sia un documento fondamentale
per la ricostruzione e la comprensione storica e sociale di vicende
ed eventi chiave del nostro paese.
La rassegna fornita dal convegno ha compreso anche due importanti
archivi del cinema: la collezione del materiale promozionale del
cinema, conservata dall'Archivio della grafica della Cineteca di Bologna
e l'ampia raccolta di manifesti dell'Archivio iconografico della
Cineteca nazionale di Roma.
Sul fronte del recupero conservativo infine è stato presentato il
progetto dell'Università di Padova applicato a una rara collezione di
manifesti della Repubblica sociale italiana, dove si conferma il fatto
che nei nostri istituti ci sono ancora competenze, conoscenze e sensibilità
che permettono di realizzare risultati eccellenti.
Giuliana Zagra
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