di Andrea Fabbrizzi
1: Informazione di contesto
1.1: Informazione di contesto nel sito web
2: Informazione di contenuto
2.1: Compilazione di elenchi di notazioni con equivalenti verbali
3: Informazione di localizzazione
La Biblioteca di Scienze sociali dell'Università di Firenze <http://www.sba.unifi.it/biblio/scienzesociali/> è un unico ambiente completamente aperto; al piano terra e al secondo piano, quasi tutte le postazioni dotate di computer sono in prossimità degli scaffali delle sezioni classificate. Queste circostanze offrono due opportunità:
Questo progetto non si limita quindi alla segnaletica da allestire al piano terra e al secondo piano, ma riguarda anche il sito web della Biblioteca di Scienze sociali.
Il progetto vuole rispondere ad una esigenza fondamentale posta dall'esistenza in biblioteca di uno scaffale aperto classificato: l'utente deve essere reso consapevole sempre, e dal primo ingresso in biblioteca, che l'argomento sul quale cerca informazioni o il documento che vuole reperire sono inseriti nel contesto di una classificazione.
A questo scopo, per la segnaletica dello scaffale aperto classificato sono previsti tre tipi diversi di informazioni: informazione di contesto, informazione di contenuto, informazione di localizzazione. Il contesto e il contenuto sono considerati sia nello spazio fisico della biblioteca, sia nel sito web.
Per ogni scaffale i contesti considerati sono il contesto dell'organizzazione concettuale e il contesto fisico.
In biblioteca, per ogni sezione classificata l'informazione di contesto viene realizzata con un cartello della grandezza di un foglio A3 su ogni testata di scaffale: in esso a sinistra è rappresentata la tavola delle divisioni della Classificazione decimale Dewey (contesto dell'organizzazione concettuale), e a destra la pianta del piano con tutti gli scaffali (contesto fisico). Gli scaffali pertinenti alla sezione sono evidenziati mediante lo stesso colore delle etichette dei volumi.
Per ogni scaffale della sezione, nella parte sinistra del cartello sono evidenziate in rosso le divisioni CDD coperte dal contenuto concettuale dei documenti; in corrispondenza, nella parte destra, è in rosso l'area che rappresenta lo scaffale.
Seguono, per ognuna delle quattro sezioni di collocazione, esempi del cartello sulle testate degli scaffali, con il sommario delle cento divisioni tratto dalla traduzione italiana della 20a edizione della CDD.
Gli utenti in biblioteca possono vedere contemporaneamente diversi cartelli, e notare che le aree in rosso si spostano da uno scaffale all'altro: in questo modo si vuole suggerire che ogni scaffale copre una parte della totalità delle materie oggetto di conoscenza.
Esempio con la sezione TESTO
:
In diversi casi, e particolarmente nella sezione generale, le classi espresse al livello di divisione (due cifre) non sono sufficienti per distinguere il contenuto concettuale di uno scaffale da quello degli scaffali adiacenti. Per superare questo problema, si prevede che nella tavola delle divisioni della CDD si possano sovrapporre riquadri in cui il contenuto concettuale dello scaffale può essere espresso al livello di tre o al massimo di quattro cifre.
Esempio di riquadro con notazioni al livello di sezione CDD (tre cifre):
Dettaglio del riquadro:
Esempio di riquadro con notazioni CDD di quattro cifre:
Dettaglio del riquadro:
Nel sito web sono rappresentate le piante del piano terra e del secondo piano della biblioteca. Il puntatore, posto sull'area che rappresenta un particolare scaffale, apre lo stesso file dal quale si stampa il cartello per la testata dello scaffale. Esempio con la pianta del secondo piano:
L'informazione di contenuto riguarda la traduzione in linguaggio naturale delle notazioni classificate assegnate ai documenti presenti nello scaffale. In generale, essa si realizza nel modo più semplice e più completo mettendo a disposizione dell'utente una lista di tutte le notazioni presenti nello scaffale, affiancata dagli equivalenti verbali delle notazioni numeriche. La sede di elezione per questa informazione è il sito web. L'utente effettua un doppio click su una delle zone in rosso dell'immagine richiamata ponendo il puntatore sulla rappresentazione dello scaffale in pianta (l'area di classificazione coperta o lo scaffale stesso, a destra), e ottiene un elenco simile a quello che si ha in opac con il comando "scorri lista classificazioni", ma limitato alle sole notazioni pertinenti allo scaffale. L'elenco dovrebbe essere parte del catalogo in linea, e quindi essere navigabile. Per ottenere questo, si dovrebbe istituire un filtro per nome di sezione di collocazione sull'insieme dei numeri di classificazione, e la biblioteca dovrebbe poi gestire il sottoinsieme delle notazioni assegnate ai documenti di una particolare sezione di collocazione, attribuendo ad ogni rappresentazione di scaffale in pianta le notazioni CDD pertinenti allo scaffale. Cliccando su una notazione CDD o sull'equivalente verbale dell'elenco pertinente allo scaffale, l'utente può verificare quali titoli ad essi associati sono contenuti nello scaffale, esaminare i record completi, e controllare se i documenti sono presenti o in prestito: tutto questo rimanendo seduto al suo posto, in prossimità e spesso in vista dello scaffale esaminato. L'informazione di contenuto realizzata nel sito web con le modalità sopra esposte dovrebbe essere sufficiente; può comunque essere replicata in biblioteca con cartelli sugli scaffali. In alternativa, l'informazione di contenuto si può realizzare compilando elenchi di notazioni con equivalenti verbali sia per gli scaffali della biblioteca che per il sito web, non direttamente collegati al catalogo. Ogni scaffale ha due lati, A e B. La segnaletica per l'informazione di contenuto viene realizzata per ognuno dei due lati di scaffale, mediante due fogli A3 orizzontali affiancati. I cartelli che ne risultano sono collocati sui lati dello scaffale, ai due estremi, in alto, in numero di due per lato. I due cartelli per uno stesso lato hanno lo stesso testo, ma uno dei due reca una freccia rivolta verso l'alto, per indicare che ci si trova a fine lato, e che risalendo lo scaffale da quella parte si risale la gerarchia della classificazione. La posizione prevista per questi cartelli è immediatamente sotto l'illuminazione degli scaffali, ad una distanza di meno di un metro dagli occhi di un utente in piedi di fronte ad essi. Per mantenere una buona leggibilità, su due fogli A3 possono stare circa 50 notazioni. Nel lato di scaffale utilizzato per prova (lato A dello scaffale 10 della sezione generale), su un totale di 72 hanno trovato posto nel cartello 45 notazioni. Il criterio di esclusione si basa sul principio di gerarchia. Per esempio, le notazioni: possono essere escluse perché sono comprese in: Solo marginalmente si prende in considerazione il criterio del numero di documenti associato alle notazioni: se dopo l'applicazione del principio di gerarchia rimane un numero eccessivo di notazioni, una verifica nel catalogo è sufficiente come orientamento nella scelta delle notazioni da conservare. Un elenco di notazioni con la corrispondente traduzione in linguaggio naturale è preferibile all'applicazione di supporti per singole notazioni sui palchetti o tra i libri, per molte ragioni: Esempio: cartelli per il lato A dello scaffale 10 della sezione generale:
Notazioni ed equivalenti verbali segnalati nei cartelli per lo scaffale 10 A:
1.1: Informazione di contesto nel sito web
2: Informazione di contenuto
2.1: Compilazione di elenchi di notazioni con equivalenti verbali
340.90943 Conflitto di leggi. Europa centrale, Germania
340.9094309031 Conflitto di leggi. Europa centrale, Germania. 1500-1599
340.90944 Conflitto di leggi. Francia
340.90946 Conflitto di leggi. Penisola iberica, Spagna
340.909493 Conflitto di leggi. Paesi Bassi meridionali, Belgio
340.909494 Conflitto di leggi. Svizzera
340.9094 Conflitto di leggi. Europa
340.54 Diritto romano 340.54014 Diritto romano. Linguaggio e comunicazione 340.5403 Diritto romano. Dizionari, enciclopedie, concordanze 340.540711 Diritto romano. Università 340.54072 Diritto romano. Ricerca 340.5409 Diritto romano. Storia 340.54092 Diritto romano. Persone 340.55 Diritto europeo medievale 340.56 Sistemi della civil law 340.57 Sistemi della common law 340.59 Diritto islamico 340.590820955 Diritto islamico. Il soggetto in riferimento alle donne. Iran 340.5909 Diritto islamico. Storia 340.9 Conflitto di leggi 340.9094 Conflitto di leggi. Europa 340.9096711 Conflitto di leggi. Camerun 340.90973 Conflitto di leggi. Stati Uniti 340.91 Conflitto di leggi. Persone e diritto di famiglia 340.912 Conflitto di leggi. Persone 340.913 Conflitto di leggi. Capacità giuridica e status giuridico delle persone 340.9135 Conflitto di leggi. Capacità giuridica e status giuridico dei minori 340.916 Conflitto di leggi. Matrimonio 340.9178 Conflitto di leggi. Adozione 340.92 Conflitto di leggi. Contratti e rappresentanza 340.93 Conflitto di leggi. Illeciti civili 340.9380941 Conflitto di leggi. Responsabilità del produttore. Isole britanniche 340.94 Conflitto di leggi. Proprietà 340.9482 Conflitto di leggi. Diritto d'autore 340.95 Conflitto di leggi. Eredità, successioni, amministrazioni fiduciarie, fedecommessi 340.966 Conflitto di leggi. Società 340.9682 Conflitto di leggi. Imprese non soggette a registrazione 340.97 Conflitto di leggi. Diritto commerciale 340.9862 Conflitto di leggi. Assicurazioni marittime, assicurazioni sui trasporti 341 Diritto internazionale 341.01 Diritto internazionale. Filosofia e teoria 341.026 Diritto internazionale. Trattati e giurisprudenza 341.026322 Serie di trattati dell'Unione Europea 341.026447 Raccolte di trattati. Europa orientale, Russia 341.0266370395 Trattati bilaterali. Italia antica e regioni del Mar Nero e del Caucaso 341.0266451 Trattati bilaterali. Italia nord-occidentale, Piemonte 341.026673 Trattati bilaterali. Stati Uniti 341.0267 Diritto internazionale. Codificazione 341.04 Diritto internazionale e diritto interno 341.07 Diritto internazionale. Studio e insegnamento 341.09 Diritto internazionale. Storia |
Se si dovranno compilare elenchi di notazioni ed equivalenti verbali per il sito web, essi saranno per interi scaffali, e risulteranno dall'unione dei testi dei cartelli del lato A e del lato B, con un aspetto simile all'elenco precedente.
L'informazione di localizzazione è l'indicazione del numero CDD con cui inizia un lato di scaffale o una sua partizione. Ha la funzione di fornire agli utenti dei "punti di appoggio" dai quali cominciare a seguire la sequenza numerica decimale sulle etichette dei libri, fino al numero cercato.
Si realizza con due cartelli per ogni lato di scaffale, uno all'inizio del lato e uno a metà. I cartelli sono posti in alto, ortogonali allo scaffale, leggibili da entrambi i lati.
La Biblioteca di Scienze sociali dell'Università di Firenze rende direttamente accessibile al pubblico una parte consistente del proprio patrimonio documentario; quattro sezioni di monografie sono ordinate a scaffale aperto sulla base della 20. edizione della Classificazione decimale Dewey.
La segnaletica per lo scaffale aperto classificato ha la funzione di informare gli utenti sulla disposizione dei documenti in biblioteca, per indirizzarli agli scaffali in cui possono cercare informazioni su un determinato soggetto, oppure per trovare un libro particolare, collocato in base a una notazione classificata.
Il progetto propone la realizzazione di queste finalità mediante un'integrazione delle modalità di comunicazione della biblioteca nei confronti dei propri utenti, a vari livelli:
Dallo scaffale che un utente vede stando seduto a un PC della biblioteca o al suo portatile, egli può passare in modo semplice e immediato alle rappresentazioni dello stesso scaffale e dell'organizzazione dei documenti in esso contenuti; poi all'elenco dei titoli, con la possibilità di individuare quelli realmente presenti; ormai nel catalogo, l'utente può effettuare ricerche per tutti i documenti e secondo tutte le modalità organizzative previste dal catalogo di ateneo.
Diversamente dal catalogo a schede, il catalogo elettronico non occupa spazi e volumi in biblioteca: è immateriale, è nell'hard disk di un PC o in rete, e può venire consultato insieme ai cataloghi di altre biblioteche. Osservando il comportamento di molti utenti, si ha l'impressione che il catalogo sia sempre meno percepito dal pubblico come strumento fondamentale di organizzazione della raccolta documentaria e di ricerca di informazioni, e quindi come parte integrante e necessaria della biblioteca, che da quella organizzazione trae la sua ragion d'essere e la sua definizione.
L'integrazione di diverse modalità comunicative della biblioteca riguardo allo scaffale aperto classificato vuole dunque rispondere a un'ulteriore esigenza, posta specificamente dal catalogo elettronico: quella di avvicinare il catalogo all'utente, in modo che possa essere percepito più presente e reale nella continuità dei percorsi di ricerca in biblioteca, fra i libri sugli scaffali e le rappresentazioni catalografiche dei documenti e delle loro relazioni.
Il progetto è stato elaborato dal giugno al settembre 2005. Ringrazio i colleghi della Biblioteca di Scienze sociali con i quali ho potuto discutere i problemi dello scaffale aperto classificato, e che hanno contribuito allo sviluppo del progetto con osservazioni critiche e suggerimenti: Lucilla Conigliello, Laura Magni, Francesca Palareti, Paolo Tarchi.