di Francesco Dell'Orso
Testo distribuito nel gruppo di discussione AIB-CUR il 12 settembre 1994 alle 00.43.
È documentato che con le conferenze elettroniche ci si può arrabbiare parecchio (flaming, flaming da pallanuoto), e chissà che non ci si possa anche innamorare (club Noi due lib(e)ri?). Ora ci si comincia anche a divertire, perfino in AIB-CUR.
Si può? O qualcuno sentirà colare caustico sarcasmo sulla propria pelle? "Macché caustico, scipito spirito di patate" diceva mia nonna, e X sa se aveva ragione, mentre il nonno preferiva ovviamente "Risus abundat in ore stultorum", e noi giù a scompisciarci: "Infatti ce piacciono e tajatelle ...".
Stiamo riuscendo, col consacrato metodo "non volendo" a fare ridere e dunque a ridere, liberandoci della temperatura appiccicaticcia che sigla geremiadi ed entusiasmi espettorati anche sull'e-mail.
"Come sarebbe bello coordinarsi un po'..."
"Già ma guarda che la nostra professione è proprio ignorata, e la nostra professionalità vilipesa."
"Sigh, sigh, noi gli information scientists."
"Già, proprio oggi che l'informazione è un valore... anzi è il valore"
"Beh ... ]Y|U|"#23jo9+*\h
."
"Ma sì, dai, standardizziamoci: cominciamo dalle uscite ed entrate."
"Dai ragazzi, tutti insieme: ...."IN!"
"OUT!"
...
"L'IUAV ha il login più figo"
"Cheek-to-cheek?"
"Peer-to-peer!"
"A me il master & slave è sempre piaciuto, però a questo punto preferisco un server veramente servizievole, e un client che gli fa un cluster come si deve"
"Just in case?"
"e just in time".
"Che ne direste allora di fare un questionario?"
"Ma che vuoi che gliene freghi a politici e professori delle biblioteche?"
"Ah se fossimo nei paesi occidentali a democrazia avanzata...!"
"Prova a fargli vedere un goferdonna"
"Della sora 'Nella?"
"#$%&]Y]]]]]]{++}|||
"
"In formato ISBD o SBN?"
"Ma che vuoi che importi! Non lo sai che sono pienamente compatibili?"
"Già... che bello con tutte queste interfacce user friendly."
"Valutiamoci, valutiamoci i servizi..."
"Sì, tutti alla sagra dell'OPAC!"
Il prode Eugenio mentore (BTW: manco lo avessero visto, in Canada se lo sono ribattezzato Eugene Gatta) avvisa per l'ennesima: "Per abbonarvi o cambiar nome mandate un messaggio, al Listserv, non alla lista, con una riga di comando contenente: subscribe nome e cognome (eventuali aggiunte)
" etc. etc.
Zacchete, t'arriva sulla lista: "subscribe Paolo Bianchi (eventuali aggiunte)
"
Virgola, punto, punto e virgola, ma sì, abbondiamo!
Il prode Eugenio savoiardo non molla la torre, cerca anzi di inerpicarsi sempre più in alto: "Ragazzi ma non v'accorgete che sono uno stilita? Sapeste che roba si vede da qui... Naudé, Plantin, Panizzi, ecco là Melvil e Shiyali R. che giocano a faccette..."
Ma Abelardo non lo molla: "Macché torre e colonna, sei uno che fa servizietti come noi, e poi... scusa la provocazione, ma la tua polizza di caratteri non è mica tanto pulita... credi di épater le bourgeois coi tuoi diacritici... ma è roba da parvenu... ma torna ai 7 bits va là." Toccategli tutto al prode Polito Cid, ma non il flauto dolce e la polizza di caratteri, ora lo sentirete.
E nel lasciarti Abelardo ti droppa "Gli Stati Uniti con tutta questa medialità ci stanno un pò schiacciando."
Era Fede o Parietti? Viri per evitare che il culone multimediale yankee ti piombi sui lombi, ed ecco che ti vengono invece schiantati dai tre tomi delle Gesammelte Werke von Dr. Ph. Don R.M. taurinensis, talune in seconda edizione presso l'autore, la terza in e-mail andrà esaurita? Beh, perché? non è l'autocitazione una forma mistica di ring-bibliography?
Siccome il virus in SBN sembra la storia della vipera e della suocera (chi avvelena di più?) Lincei ed Intronati si sono già prenotati per una nuova memoria con particolare riferimento ai virus delle biblioteche delle unità sanitarie.
E poi? Poca roba: orsetti sfigati che passano i fine settimana a sporcarsi la rete e a fare dello spirito da patata goliardica.
"È proprio vero che noi italiani dobbiamo sempre farci riconoscere, anche in autostrada. Se ci legge Al Gore... altro che serie B."
"Va bbbeh, ma la professionalità è cresciuta."
Si spera, si spera... E poi è mica detto che la netiquette se uno non ce l'ha non se la può dare.