Associazione
italiana biblioteche. Congresso 1999
I problemi del lavoro in biblioteca
Rosella Aprea , Biblioteca Istituto dermopatico
I problemi del lavoro nelle biblioteche del servizio sanitario nazionale
Il titolo non vuole essere provocatorio, ma semplicemente indicativo della situazione di disagio in cui si trovano ad operare quanti, anche con elevati livelli di professionalità, esercitano la loro attività nell’ambito delle biblioteche del Servizio Sanitario Nazionale a causa della mancanza di riconoscimento giuridico della figura del bibliotecario/documentalista. La semplice osservazione della legislazione che disciplina il settore mostra quanto sia "indefinita" tutta la questione relativa alla gestione dell’informazione e dell’aggiornamento professionale nel SSN. Infatti, nell’ambito della legislazione sanitaria degli ultimi 30 anni è stato possibile cogliere solo brevi e generici riferimenti alle biblioteche biomediche (dal DPR n. 132 del 1968, in cui la biblioteca insieme alla sala riunioni è indicata come requisito essenziale per gli ospedali, sino al DPR n.270 del 1987 in cui ancora più genericamente si accenna all’obbligo di aggiornamento professionale per il personale degli istituti del SSN, da effettuare anche attraverso l’uso di testi, riviste tecniche ed altro materiale bibliografico senza, però, alcun riferimento al servizio che se ne dovrà occupare e tanto meno al personale che lo dovrà gestire).
Il quadro normativo che regola il settore può essere schematicamente riassunto come segue1:
- D.P.R. 12.2.1968 n.132 - art. 19
- Annovera tra i requisiti degli ospedali la "biblioteca e sala di riunione per sanitari".
- D.P.R. 27.3.1969 n.128 - art. 2
- Attribuisce alla direzione sanitaria il compito dell’istituzione e del funzionamento delle biblioteche mediche
- L. 23.12.1978 n. 833
- art. 2 - Annovera tra gli obiettivi fondamentali del SSN la formazione professionale nonché l’aggiornamento
culturale del personale del SSN.
art.17 - Sancisce l’appartenenza degli ospedali alle USL.
- D.M.P.I 9.11.1982
- Fissa i requisiti di idoneità necessari alle USL, affinché le facoltà di Medicina possano utilizzarle ai fini della ricerca e dell’insegnamento e stabilisce che quale primo requisito i presidi o Servizi Ospedalieri "devono essere dotati o poter usufruire dei servizi generali di Biblioteca".
- D.P.R. 25.6.1983 n. 348 - art. 19
- Assegna l’8% del finanziamento concesso dal Fondo Sanitario Nazionale per acquisire testi, riviste tecniche ed altro materiale bibliografico, nonché tecnologie audiovisive ed informatiche.
- D.P.R. 20.4.1987 n.270 - art. 26
- Ribadisce l’obbligatorietà dell’aggiornamento professionale, il suo finanziamento e riconferma che questo comprende anche l’uso di testi, riviste tecniche ed altro materiale bibliografico messo a disposizione del Servizio Sanitario Nazionale".
- CCNL Comparto Sanità 1998-2001 del 7 aprile 1999 - art. 29, c.7
- "L’aggiornamento obbligatorio stabilito dall’azienda o ente è svolto in orario di lavoro e riguarda anche: l’uso di testi, riviste tecniche ed altro materiale bibliografico messo a disposizione dal Servizio sanitario nazionale".
Come si può notare anche nell’ambito dell’ultimo Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro 1998-2001 del Comparto Sanità, siglato dalle parti il 7 aprile u.s., non esiste alcun riferimento alla figura del bibliotecario/documentalista.
Tenendo conto di tutti i riferimenti legislativi sopra riportati è possibile desumere che:
- le biblioteche nel SSN sono ritenute essenziali, ma non obbligatorie, senza, però, alcuna ulteriore indicazione sulle loro caratteristiche, funzioni e attività;
- al personale che vi lavora non è richiesta alcuna specifica competenza professionale con la conseguenza che coloro che si trovano ad operare nelle biblioteche del SSN possono, quindi, essere selezionati ed inquadrati in maniera del tutto "discrezionale" da parte delle Amministrazio-ni. Fantasiose e varie sono, infatti, le qualifiche del personale delle biblioteche: ad es. vigilatrice d’infanzia, ausiliario, infermiere professionale, impiegato di concetto, coadiutore amministrativo ed altro ancora.
L’importanza del ruolo che svolgono, o dovrebbero svolgere, i bibliotecari/documentalisti nel settore sanitario ci viene indicato dagli stessi utenti di queste strutture. Infatti, secondo un’indagine compiuta nel 1997 su un campione di utenti appartenenti a quattro biblioteche di ospedali e/o IRCCS di Roma, la biblioteca appare già come un vero e proprio centro di informazione, non più legato esclusivamente alla semplice funzione di conservazione. Ai bibliotecari, infatti, è richiesta:
- alta competenza professionale;
- aggiornamento continuo, soprattutto per quel che concerne l’informazione elettronica;
- maggiore attenzione allo sviluppo organico delle collezioni;
- individuazione e recupero rapido della documentazione indispensabile (ILL, Document Delivery);
- formazione degli utenti all’uso dei databases e dei nuovi softwares per la ricerca, il recupero e l’organizzazione delle informazioni bibliografiche attraverso l’organizzazione di corsi e seminari;
- attenzione all’ammodernamento di strutture e arredi ed alla dotazione di adeguati mezzi tecnici ed informatici;
- sviluppo di una rete di collaborazioni nazionali ed internazionali per i servizi informativi;
- maggiore disponibilità di risorse informative online secondo i propri specifici interessi.
Tutti questi punti possono essere sintetizzati in una richiesta di "organizzazione e programmazione effettiva dello sviluppo della biblioteca" che fino ad ora non sono mai esistite o sono state comunque spesso unicamente affidate al senso di responsabilità del bibliotecario/documentalista 2 3 .
Partendo da tutte queste considerazioni un gruppo di bibliotecari biomedici ha deciso di mettere in atto una serie di iniziative per affrontare e regolamentare la questione. La prima iniziativa, ritenuta indispensabile, riguarda lo svolgimento di una ricognizione a livello nazionale per individuare i bibliotecari/documentalisti che attualmente operano nel SSN allo scopo di portare alla luce i loro problemi, le loro difficoltà, i loro disagi e la varietà delle loro forme di inquadramento.
Il censimento
Il censimento si prefigge i seguenti scopi:
- Individuare la miriade di biblioteche sanitarie presenti nel ns. Paese, di qualunque dimensione esse siano;
- Individuare il personale che vi opera con qualunque qualifica sia stato inquadrato;
- Fotografare con precisione la situazione del settore sanitario nel ns. Paese relativamente alla gestione dell’informazione ed all’aggiornamento professionale;
- Creare le premesse per un coordinamento delle iniziative future volte al riconoscimento della figura giuridica del bibliotecario/documentalista nel settore. Estremamente utile potrebbe risultare la realizzazione di studi comparativi sul:
tipo di inquadramento dei bibliotecari/documentalisti negli altri comparti in Italia;
tipo di inquadramento di cui godono i bibliotecari biomedici negli altri paesi europei.
Per questo motivo è stato costituito un gruppo di coordinamento, che dovrà seguire le fasi in cui si articolerà l’iniziativa. La rilevazione vera e propria avrà inizio indicativamente nel mese di luglio p.v. e probabilmente si concluderà a novembre. Già dal mese di marzo, però, è iniziata la ricerca di collaboratori che dovranno operare come referenti regionali e/o provinciali ai quali, una volta impostato il questionario e predisposta la banca dati in cui dovranno confluire le informazioni, sarà affidato il compito di:
- individuare le biblioteche biomediche della propria regione e/o provincia;
- contattarle tramite e-mail, telefono, fax ;
- raccogliere i dati relativi alle biblioteche ed ai bibliotecari che in esse vi operano sulla base di un questionario che sarà loro fornito;
- inoltrare al gruppo di coordinamento centrale i dati ottenuti corredati da una breve analisi della specifica situazione regionale e/o provinciale, di cui si sono occupati.
Prima di concludere non è superfluo sottolineare che la normativa relativa al settore sanitario si applica solo alle le strutture che fanno parte del Comparto Sanità secondo l’art.6 del CCNQ (Contratto Collettivo Nazionale Quadro) del 2-6-1998 (G. U. n.145 del 24-6-1998) e cioè:
- le aziende sanitarie ed ospedaliere del Servizio Sanitario Nazionale;
- gli istituti zooprofilattici sperimentali di cui al d.l. 30 giugno 1993, n.270, e successive modificazioni ed integrazioni;
- gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico di cui al d.l. 30 giugno 1993, n. 269, e successive modificazioni ed integrazioni;
- l’Ordine mauriziano di Torino;
- l’ospedale Galliera di Genova;
- le ex istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (IPAB) che svolgono prevalentemente funzioni sanitarie;
- le residenze sanitarie assistite prevalentemente pubbliche (RSA);
- le Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente (ARPA)....".
Sono esclusi, invece,:
- il Ministero della Sanità, che rientra nel Comparto del personale dipendente dai Ministeri (art.3 del CCNQ del 2-6-1998);
- l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), l’Istituto italiano di medicina sociale e l’Agenzia nazionale per la protezione dell’ambiente (ANPA), inseriti nel Comparto delle istituzioni e degli enti di ricerca e sperimentazione (art. 7 del CCNQ del 2-6-1998);
- le Università e istituzioni universitarie biomediche, che rientrano nel Comparto del personale delle Università (art. 9 del CCNQ del 2-6-1998).
Sperando che questa iniziativa possa rappresentare il primo contributo al conseguimento del riconoscimento giuridico della categoria anche in questo settore, s’invitano quanti intendano partecipare attivamente, offrendo la propria collaborazione a mettersi in contatto con i componenti del gruppo di coordinamento, gli indirizzi dei quali sono di seguito riportati:
- Gaetano GRILLO
BIBLIOTECA "Minerva Medica"
OSPEDALE MOLINETTE
TORINO
E-Mail gaegrill@tin.it
- Vittoria CASTAGNA
CENTRO DOCUMENTAZIONE E BIBLIOTECA MEDICA
Ospedale di Lecco
TEL. 0341 / 489 587
FAX 0341 / 489 559
E-mail: biblioteca.ospedale@enet.it
- Fulvia Sirocco
Centro Documentazione Scientifica e Biblioteca
Azienda Ospedaliera "Ospedale S. Martino"
Largo Rosanna Benzi, 10 -16132 - GENOVA
Tel. 010/5552260
Fax 010/5556608
E-mail biblosp@smartino.ge.it
- Rita Iori
Biblioteca Medica
Arcispedale Santa Maria Nuova
Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia
Viale Risorgimento, 80 - 42100 Reggio Emilia
Tel. ++39 522/296513 Fax ++39 522/335362
mailto: iori.rita@asmn.re.it
- Ivana Truccolo
Biblioteca
Centro di Riferimento Oncologico
Aviano (PN)
Tel 0434/659248 FAX 659358
E-mail: itruccolo@ets.it
- Rossella Aprea
ISTITUTO DERMOPATICO DELL'IMMACOLATA
Biblioteca Scientifica - Via Monti di Creta, 104
00167 - Roma (ITALY)
Tel. +39 6 66464613 Fax +39 6 66464610
e-mail: r.aprea@idi.it
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1 - R. Jori e F. Sirocco, Le biblioteche e i bibliotecari nel servizio sanitario nazionale, in Bollettino di informazioni AIB, XXVII (1988), n.3, pp. 301-6.
2 - Per una conoscenza più approfondita dell’attività informativa nelle biblioteche biomediche si vedano gli Atti del convegno Infrastrutture informative per la biomedicina: quali servizi per l’utente del 2000?, organizzato dall’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con l’Associazione Italiana Biblioteche, Roma, 4-5 dicembre 1997, a cura di V. Alberani, P. De Castro, E. Poltronieri, Roma, 1998 e specificamente per quanto riguarda l’indagine sull’utenza il contributo di R. Aprea, M.A. Giraudo e G. Scriva, L’utenza nelle biblioteche degli istituti ospedalieri e di ricerca, pp.107-111.
3 - S. Hénin e V. Pistotti, Le biblioteche d’azienda e di ricerca in Italia, in Atti del convegno La diffusione dell’informazione in Italia: realtà e prospettive, Milano 17-18 novembre, Boston, 1994, p.35-38.
G. Solimene, Piccole misurazioni crescono, in Biblioteche oggi, Dicembre 1996, pp.50-55.
V. Pallotti, Profilo d’utenza. Indagine pilota sul pubblico di quattro biblioteche decentrate di Bologna, in L’Archiginnasio. Bollettino della Biblioteca Comunale di Bologna, a.LXXXIV, 1989, pp. 319-352.
R. De Magistris e P. Mascia, Progetto "efficienza e qualità dei servizi nelle biblioteche di base". Le biblioteche che funzionano in Italia, in Le nuove frontiere della biblioteca. Cambiamento, professionalità, servizi. Atti del 39° Congresso Nazionale, Selva di Fasano, 14-16 ottobre 1993, a cura di A. S. Trisciuzzi, Roma 1995, pp. 79-123.
L. Ferrieri, Alla scoperta del lettore: chi è, cosa legge, come usa la biblioteca. I risultati di un’indagine, in La biblioteca e il suo pubblico. Centralità dell’utente e servizi di informazione, a cura di M. Accarisi e M. Belotti, Milano, 1994, pp. 57-73.
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a cura di Susanna Giaccai
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