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Programma 53º Congresso AIB | ||||||
Gli spazi ristretti di una deontologia bibliotecaria
Fausto
Rosa
AbstractRiflessioni introduttiveC'è un ritardo dell'AIB sulle questioni della deontologia bibliotecaria: breve analisi nella vita associativa e nella letteratura professionale Il dna dell'associazione affonda le sue radici ancora nelle biblioteche e non nei bibliotecari: è per questo che non è ancora esistita un'attività di verifica sul comportamento professionale dei soci? Il bibliotecario italiano è professionalmente non riconosciuto ed è ristretto tra i molti codici di comportamento del "lavoratore dipendente" Principi fondanti e applicazione del codice deontologicoPerché un codice di deontologia professionale: è fondamentale per il riconoscimento della professione Dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, alle leggi di Ranganathan, al Manifesto UNESCO, alle Linee-guida IFLA, alle Raccomandazioni Aib: ma le biblioteche italiane rischiano di passare dalle Carte dei servizi ai ...servizi di carta! I codici deontologici di associazioni bibliotecarie: dal primo Codice deontologico dell'ALA (1945), al Codice dei Bibliotecari svizzeri (2005) Che cosa ha fatto l'AIB sul fronte deontologico professionale
Conclusioni con proposte a dibattitoMettere in atto riforme statutarie che prevedano effettivi e autonomi strumenti di controllo deontologico sull'attività professionale dei propri soci Dare al Collegio dei Probiviri autonomia operativa nell'ambito dei principi statutari Predisporre linee-guida per la corretta impostazione di comportamenti professionali nell'ambito del management e della gestione generale dei servizi bibliotecari: esternalizzazione del lavoro; gestione degli appalti di servizi bibliotecari; selezione e reclutamento del personale; somministrazione di lavoro atipico; effettuazione di attività di stage e di tirocini formativi; ricorso al volontariato. Testo |
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2006-10-06,
a cura
della Redazione AIB-WEB.
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