Giovedì 28 ottobre 2004
ore 9,00-13,30
Roma EUR, Palazzo dei congressi
Sala Esquilino
Nel settembre dell'anno scorso è uscita la versione a stampa della 22. edizione della Classificazione Decimale Dewey, per la prima volta preceduta nel luglio dalla versione elettronica.
DDC 22 è infatti la prima del 21. secolo e insieme la prima a nascere nel contesto ormai impetuosamente diffuso del Web, questo nuovo universo comunicativo permette che la cooperazione internazionale nell'aggiornamento della classificazione acquisisca una continuità e una tempestività prima quasi impensabili. Quel processo di internazionalizzazione già fortemente imboccato da DDC 21 trova nelle nuove modalità Web un potente fattore di sviluppo.
La riscrittura dell'Introduzione della 22. edizione intende proprio sottolineare la continua evoluzione dello strumento tramite la politica di cooperazione internazionale realizzata dal Comitato editoriale (EPC).
La redazione centrale della DDC è guidata da un team di quattro persone, presieduto da Joan Mitchell, e coadiuvato dall' EPC (Editorial Policy Committee), il comitato consultivo internazionale che si riunisce due volte l'anno. L' EPC è nato nel 1937 con il compito di determinare la direzione e la politica della classificazione. Nel 1953 si è ricostituito come Comitato congiunto con la Lake Placid Foundation e l'American Library Association, fino al 1988 quando OCLC (Online Computer Library Center) ha acquistato i diritti della Classificazione Decimale Dewey, mantenendo il ruolo di consulenza del Comitato editoriale.
L'EPC è formato da dieci bibliotecari provenienti da biblioteche nazionali, pubbliche, specialistiche e universitarie di differenti paesi ed ha il compito di sottoporre ai curatori e allo staff di OCLC proposte di cambiamenti, espansioni di notazioni e osservazioni di vario genere che provengono direttamente dal mondo degli utenti della DDC. Fra un'edizione e l'altra infatti, è l'EPC che si assume l'onere di rivedere tutto lo schema dalle Tavole al Manuale, all'Indice relativo, soffermandosi sulle aree più suscettibili di revisione o dove si è sentita una maggior necessità di espandere una disciplina, provvedere nuovi accessi o controllare la struttura della DDC.
Grazie alla grande facilità di far viaggiare l'informazione attraverso la rete il Comitato editoriale ha potuto avvalersi del contributo degli utenti della DDC per nuovi soggetti e sviluppi, collaborando con i comitati di traduzione dei diversi paesi e delle grandi biblioteche nazionali. Nel contesto europeo abbiamo l'accordo per la traduzione tedesca di DDC 22, firmato nel giugno 2002 fra OCLC e Deutsche Bibliothek, ma anche l'esperienza di preparazione della 5. edizione norvegese (intermedia tra 21 e 13 ridotta, pubblicata nel 2002): ambedue i progetti sono già stati presentati al 69° Convegno IFLA di Berlino nell'agosto 2003. Insieme all'impulso dato dalla collaborazione esterna, resta poi essenziale la strettissima collaborazione con la Library of Congress, nonché il continuo apporto delle voci inserite in WordlCat, il catalogo collettivo mondiale delle biblioteche aderenti alla catalogazione partecipata di OCLC (più di 9000 istituzioni in 80 diversi paesi).
Le versioni elettroniche della Classificazione Dewey nascono nel marzo 1993, con Electronic Dewey, versione su CD-Rom in DOS di DDC 20 (1989); segue nel 1996 la nuova versione Dewey for Windows della 21. sempre su CD-Rom con aggiornamento annuale. Nel 2001 il CD-Rom, giudicato troppo dispendioso, viene abbandonato in favore del nuovo servizio in rete di OCLC WebDewey in CORC (Cooperative Resource Catalog) che infine dal gennaio 2002 è accessibile con abbonamento annuale anche da parte delle biblioteche e utenti che non utilizzano i servizi di catalogazione di OCLC.
La nuova base WebDewey è una versione potenziata rispetto all'edizione a stampa sia per la notevole quantità di numeri costruiti (soprattutto nei più usati o complessi campi dell'informatica e della musica) che di soggetti tratti dalle intestazioni della Library of Congress.
Lo sviluppo della versione Web della Classificazione Dewey e il rilascio di licenze per l'uso della relativa base dati per scopi di ricerca hanno già generato numerose applicazioni nell'ambito della catalogazione delle risorse elettroniche, basate sullo scorrimento delle classi sia tramite accesso numerico sia verbale o ambedue. Esaminando i principali cataloghi internazionali di RE così classificate presenti in Internet, si nota che, in leggera prevalenza, essi presentano uno scorrimento della gerarchia della classificazione tramite i soli equivalenti verbali dei numeri, mentre altri presentano insieme numeri ed equivalenti verbali, come mostrato nella tabella:
Numeri+equivalenti verbali | Soli equivalenti verbali |
Biblioteca nazionale del Canada: ca. 10.000 RE http://www.nlc-bnc.ca/caninfo | Suite101: ca. 27.000 articoli, 18.000 links http://www.suite101.com/ |
BUBL: ca. 12.000 RE http://bubl.ac.uk/link: | KidsClick!: ca. 6.400 RE per ragazzi http://sunsite.berkeley.edu/KidsClick! |
CyberDewey: http://www.anthus.com/CyberDewey/CyberDewey.html | BIOME: ca. 25000 RE: http://biome.ac.uk |
AGRIFOR : http://agrifor.ac.uk |
Tutti questi cataloghi sono realizzati da comunità bibliotecarie di area prevalentemente universitaria, tranne Suite.101 che è gestito da una comunità di autori ed editori che pubblicano sul Web, e KidsClick che è creato dal sistema bibliotecario pubblico di Middletown, New York. BUBL, BIOME, AGRIFOR sono progetti europei.
Negli Stati Uniti, presso OCLC, sono inoltre in corso fin dal 1997 progetti di ricerca sull'assegnazione automatica o semiautomatica di numeri Dewey alle risorse elettroniche. Il progetto denominato Scorpion, compatibile con lo standard Dublin Core, utilizza il testo completo di una pagina Web (indicizzato automaticamente per parola) per interrogare Web Dewey, ottenendo delle possibili intestazioni di soggetto (secondo LCSH) e di classe da associare alla pagina stessa. Il progetto Scorpion ha prodotto fino dal 1999 uno strumento per aiutare i catalogatori ad assegnare numeri Dewey in modalità semiautomatica, all'interno dei sevizi del sistema cooperativo di OCLC (CORC: Cooperative Online Resource Catalog).
Per un approfondimento si veda il testo di Keith Shafer responsabile del progetto, reperibile sul Web, e il contributo presentato da Jiulianne Beall e Diane Vizine-Goetz alla conferenza ISKO di Londra dello scorso luglio:
La 22. edizione sarà quindi inevitabilmente sottoposta alla prova di farsi strumento flessibile e adattabile alle variegate realtà dei suoi utenti sparsi in tutto il mondo, ma anche di poter essere utilizzata nelle molteplici applicazioni che il Web richiede e offre.
La versione Web Dewey in linea permette un tale aggiornamento continuo da far presagire un tendenziale abbandono della forma a stampa, o perlomeno una diminuzione progressiva delle differenze fra un'edizione e la successiva in favore di un continuo ma anche meno profondo cambiamento, che al limite possa rendere inutile alle biblioteche la dichiarazione esplicita dell'edizione adottata, trasformando le procedure di riclassificazione in un processo di adeguamento costante e periodico piuttosto che in riordinamento totale più raro ma più radicale.
Questa linea di tendenza appare pienamente espressa in DDC 22, che non presenta alcuna revisione completa o estesa: sono stati aggiunti nuovi sviluppi e molte classi sono state riviste ed espanse ma nessuna è stata cambiata così completamente da richiedere un riordinamento totale. Moltissimi dei principali cambiamenti erano inoltre stati introdotti negli aggiornamenti precedenti alla pubblicazione di DDC 22, per l'edizione italiana già tradotti e pubblicati su BollettinoDewey in AIB Web (a cura di Luigi Crocetti e Albarosa Fagiolini) fra il 2001 e il 2003.
Alla presentazione puntuale delle novità della 22. edizione è stato già dedicato il Seminario Dewey da 21 a 22, tenuto nella giornata dello scorso 6 ottobre a Firenze su iniziativa della Commissione nazionale catalogazione e indicizzazione e della Sezione toscana dell'AIB, dell'Università di Firenze e della Biblioteca nazionale centrale di Firenze. Gli atti saranno pubblicati nel prossimo secondo volume della collana Formazione dei Quaderni AIB. Richiamo perciò in questa sede soltanto per sommi capi la natura dei cambiamenti.
La prima novità di DDC 22 consiste nell'eliminazione della Tavola 7 Persone, sostituita con l'uso diretto di notazioni già disponibili nelle tavole e nella notazione 08 della Tavola 1, l'altra nel consistente snellimento del Manuale, che si trova adesso nel volume 1 della nuova edizione, mentre il volume 4 è adesso dedicato interamente all'Indice relativo.
La Bibliografia Nazionale Italiana intende adottare la 22. edizione a partire dal gennaio 2006, confermando la politica di adeguarsi alle nuove edizioni entro il triennio successivo alla loro uscita. Ricordo che la Bibliografia Nazionale Italiana ha adottato per la prima volta un'edizione integrale della DDC dal 1985 con la 19. ed. originale americana, fino al 1993.
Dal 1994 al 1999 ha adottato la 20. ed. italiana, dal 2000 la 21. italiana che prevede di usare fino al 2006. Contemporaneamente, nel corso degli anni, ha portato avanti la costruzione e l'adeguamento alle varie edizioni del catalogo in linea classificato della BNCF, attraverso la decodifica verbale delle vedette dei numeri Dewey e del CD-ROM BNI, prodotto dal 1995.
Come dichiarato da Federica Paradisi all'ultimo Congresso IFLA di Buenos Aires dell'agosto 2004, la Bibliografia nazionale Italiana e la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze intendono tener fede al loro ruolo di punto di riferimento nazionale dell'edizione italiana della Dewey dal punto di vista bibliografico e catalografico, pur nella preoccupante consapevolezza della crescente carenza di personale e di finanziamenti. L'intento è quello di realizzare l'intero progetto di traduzione della nuova edizione a partire dalla pubblicazione della 14. italiana ridotta, con il coordinamento e la consulenza di Luigi Crocetti. La prima tappa consiste quindi nella preparazione della 14. italiana ridotta, affidata a Silvia Alessandri e Albarosa Fagiolini. Si prevede di adottare, con i necessari adeguamenti, lo stesso software con funzionalità Web dell'edizione tedesca, giudicando necessari circa sei mesi di tempo per l'ultimazione della traduzione di tavole e indice col nuovo programma. Dopo che il nuovo programma sarà stato testato con la traduzione della ridotta, l'intero staff BNI intende partire con la traduzione della 22. integrale. Il nuovo software è funzionale alla pubblicazione di una versione sia a stampa che elettronica, offrendo la possibilità di un aggiornamento permanente e di una meno costosa gestione dello strumento.
Il piano editoriale per la 14. italiana è stato già presentato alla redazione centrale della DDC ma devono essere ancora conclusi i necessari accordi per i diritti fra OCLC e AIB, e messo a punto il piano di pubblicazione con l'Editrice Bibliografica, come finora è stato consuetudine per le edizioni italiane e ci auguriamo venga rapidamente confermato, per rispondere adeguatamente alla crescente aspettativa da parte del mondo bibliotecario italiano, chiaramente testimoniata anche dalla folta e diffusa partecipazione al Seminario di Firenze prima ricordato. Se i necessari passi saranno conclusi, ci auguriamo di poter realizzare la pubblicazione della 14. ridotta italiana per il giugno 2005, come previsto dall'editore americano.
I punti essenziali del piano editoriale per DDC 14 italiana prevedono, coerentemente alle passate edizioni, la presenza di opzioni solo se contenute nell'edizione originale, espansioni e adattamenti nelle aree geografiche italiane, nelle classi relative alla Bibbia per l'adattamento al canone cattolico, in quelle dei partiti politici italiani, nelle classi 400 800 e 900 rispettivamente con espansione per le lingue ladine, per i periodi letterari italiani, per la storia d'Italia. Tutte le note di dislocazione e soppressione saranno presenti, gli esempi saranno italianizzati, si eseguirà la traduzione dell'indice originale con l'aggiunta di termini italiani significativi, incluse le voci introdotte negli aggiornamenti man mano resi noti nel sito web di OCLC, fino a tre mesi prima della pubblicazione dell'edizione a stampa, in permanenza se ci sarà un'edizione elettronica.
La produzione di una versione elettronica italiana della DDC sarebbe di grande ausilio anche per lo sviluppo di migliori funzionalità semantiche negli Opac italiani, sia a monte nella preparazione sia a valle nella consultazione degli equivalenti verbali dei numeri di classificazione, per il bibliotecario e per l'utente finale del catalogo: sarebbe possibile infatti prevedere dei collegamenti fra i numeri di classificazione, i loro equivalenti verbali nel catalogo e le Tavole complete e l'Indice DDC, con evidente arricchimento delle possibilità di ricerca.
Un altro filone promettente di sviluppo è quello dell'interoperabilità sul piano terminologico fra gli equivalenti verbali dei numeri di classificazione e i termini d'indicizzazione per soggetto, ipotizzabile come obbiettivo da raggiungere in fase di realizzazione del progetto Nuovo Soggettario, ricordo a questo proposito che nella rete semantica del termine è prevista l'indicazione del corrispondente numero Dewey interdisciplinare, quando esso esista.
L'universo semantico è infatti uno solo, pur con diverse utilizzazioni e declinazioni e in questa direzione vanno, come si è visto, anche i più avanzati progetti internazionali nel campo del Web semantico.