Giovedì 28 ottobre 2004
ore 9,00-13,30
Roma EUR, Palazzo dei congressi
Sala Esquilino
Premessa
Questo contributo tocca, schematicamente, senza l'approfondimento che meriterebbero, tre aspetti della catalogazione semantica, analizzati in FRBR secondo il modello entità-relazioni:
La relazione di soggetto
La norma ISO 5963 definisce così il soggetto: "ogni concetto o combinazione di concetti che rappresentino un tema all'interno di un documento". A partire da questa definizione, nella sua semplicità, è possibile chiarire la relazione di soggetto, ossia la connessione logica tra l'entità semantica (un concetto o un insieme di concetti legati tra loro) identificata dall'indicizzatore seguendo le procedure di analisi del documento e il contenuto concettuale del documento stesso. Un concetto (o, nella formulazione di FRBR, un concetto, oggetto, evento, luogo ecc.), da solo o in combinazione con altri concetti, può costituire il soggetto del documento in quanto ne rappresenta un tema, ossia in quanto è individuato come un elemento necessario per la descrizione del tema.
In effetti, la selezione dei concetti, in ISO 5963, è guidata da un criterio principale: il giudizio sulla potenzialità e sul ruolo di un concetto nell'espressione del soggetto del documento, quindi di un tema in esso trattato. Quali temi e, dunque, quali concetti? Lo Standard non pone limitazioni, se non le "presunte necessità degli utenti". Tuttavia, - recita la norma - se fosse necessario limitare il numero dei termini da assegnare al documento, il criterio suddetto dovrebbe applicarsi al "soggetto complessivo" del documento, ossia al suo tema di base, facendo cadere la scelta prioritariamente su quei concetti che hanno una potenzialità e un ruolo nell'espressione del tema di base del documento. Dunque, non un "limite arbitrario", ma una selezione che tenga conto dell'"insieme delle informazioni contenute nel documento", della sua organizzazione tematica che è, come si dirà più avanti, un'organizzazione gerarchica.
La nozione di tema dovrebbe così articolarsi in due nozioni: quella di tema di base 5 e quella di tema particolare, quest'ultimo riconducibile al primo nell'ambito di quelle relazioni logiche (come scopo, strumento, conseguenza, parte, specie ecc.) e retoriche (come premessa, sviluppo e conclusione), che caratterizzano i discorsi 6. Possiamo parafrasare la definizione di soggetto data sopra in questi termini: il soggetto è costituito da ogni concetto o combinazione di concetti impiegati per esprimere il tema di base del documento o un suo tema particolare considerato potenzialmente utile per l'utente.
In che senso la nozione di tema chiarisce la relazione di soggetto? Si possono indicare almeno quattro aspetti:
La relazione di soggetto tra l'opera e il tema nella Fig. 2 dovrebbe essere letta in questi termini: un'opera ha come soggetto un tema, che può essere identificato come il suo tema di base (il tema complessivo o centrale) o come un suo tema particolare; il tema è costituito da una o più entità che servono a descriverlo (concetto, oggetto, evento, luogo, opera, espressione ecc.); ciascuna delle suddette entità è un costituente (componente) del tema. Dunque, il tema e la relazione di soggetto potrebbero essere definiti in questi termini:
Il "concetto" e le entità del gruppo 3
La nozione di concetto è normalmente associata ad altre nozioni quali significato, definizione, classe di oggetti, insieme di attributi o caratteristiche definienti ecc. Inoltre, i concetti possono riferirsi a oggetti concreti (p.e., tavolo), astrazioni (p.e., amore) o entità complesse costituite da oggetti concreti e astrazioni (p.e., scuola). Dunque, appare limitativa la definizione di concetto presente in FRBR: "una nozione astratta o un'idea", distinta da "una cosa materiale". L'astrazione è sì una caratteristica essenziale del concetto, ma non dei suoi referenti.
Nel linguaggio tecnico dell'indicizzazione, poi, i concetti individuano le unità di base del linguaggio, la cui combinazione sul piano sintattico dà luogo alla formulazione dei soggetti. "Nell'ambito degli studi sull'indicizzazione è però ormai invalsa un'accezione più tecnica del vocabolo, intendendosi propriamente per "concetto" un'unità di pensiero che sia esprimibile con un unico termine. Ne consegue che il soggetto di un documento coincide con un concetto solo quando un singolo termine risulti atto a circoscrivere esattamente l'area concettuale e di conoscenza individuata dal soggetto, corrispondendo il soggetto in tutti gli altri casi ad un insieme di concetti" 7.
Nella norma ISO 2788 si avverte che "termine" e "concetto" sono utilizzati spesso in modo intercambiabile. I concetti, inoltre, sono riconducibili a "categorie generali" o "tipi concettuali", quali entità concrete (oggetti e materiali), entità astratte (azioni, proprietà, discipline, unità di misura) e entità individuali.
Anche nella "Guida GRIS" la nozione di concetto ha un'applicabilità generale ed è collegata al principio della definizione tipica, in base al quale "l'appartenenza categoriale di un concetto è determinata in base alle caratteristiche o attributi essenziali presenti nella sua definizione, che hanno la funzione di riferire il concetto ad una categoria indipendente dal contesto, valida cioè in ciascuno dei differenti ambiti nei quali il concetto può comparire" 8. Inoltre, vi è proposto un elenco esemplificativo di categorie generali, quali agenti (organismi, persone e gruppi, organizzazioni), attività (azioni, avvenimenti, processi, discipline), strumenti (oggetti e attrezzature, strutture, forme, credenze e sistemi ideologici), proprietà, materiali, spazio, tempo.
Queste categorizzazioni mostrano, da un lato, che i tipi concettuali, ai fini dell'indicizzazione, sono molto più articolati di quelli indicati da FRBR, dall'altro, che la nozione di concetto ha un uso generale, non limitato ad alcune particolari categorie. Le categorie, infatti, rappresentano uno strumento di analisi dei concetti, utile per il controllo della morfologia dei termini e per la loro strutturazione nel vocabolario.
In Principles underlying subject heading languages si individua nel vocabolario controllato "of terms representing concepts and named entities" una delle componenti del linguaggio di indicizzazione 9.
In conclusione, la nozione di concetto è associata nei linguaggi di indicizzazione a due aspetti essenziali:
Gli elementi del catalogo: attributi, relazioni e loro funzioni
Alle due entità, i concetti e i temi, corrispondono nel catalogo due elementi (attributi), i termini e le stringhe, che servono a identificarle. Una relazione primaria, la relazione di soggetto, lega l'opera al tema. Si possono individuare, poi, altri due tipi di relazioni di fondamentale importanza: la relazione unità/parte, che lega i concetti al tema di cui sono i costituenti, e le relazioni semantiche che legano i concetti tra loro. Un'altra relazione stabilita nei cataloghi è quella tra un concetto e l'opera in cui è trattato significativamente.
Quali funzioni svolgono questi attributi e relazioni? In che misura concorrono alla ricerca, all'identificazione e alla selezione delle entità che rappresentano gli oggetti di interesse dell'utente?
La Fig. 5 mostra la correlazione di ciascun attributo e relazione alle funzioni utente che essi soddisfano ed è preceduta dalla definizioni delle principali funzioni utente nella ricerca per soggetto (Fig. 4).
Si noti che le funzioni identificare e selezionare hanno come oggetto il soggetto e non l'opera, poiché gli elementi descrittivi del soggetto dovrebbero essere esaminati dall'utente prima che i documenti siano recuperati, in modo che egli possa verificare se e quali temi descritti nel catalogo corrispondano alle sue esigenze.
Si noti che le due relazioni, quella tra un concetto e il tema di cui fa parte e quella tra il tema e l'opera di cui è il soggetto, configurano la ricerca, nei sistemi precoordinati, essenzialmente come una "ricerca a due stadi", nella quale dai termini si accede alle stringhe, che fanno da "ponte", da "filtro" tra i singoli concetti e il contenuto concettuale dei documenti, di cui le stringhe sono espressione. Inoltre, poiché il legame tra concetto e tema permette di trovare tutti i soggetti che hanno in comune un determinato concetto, l'utente è messo in condizioni di selezionare, in un insieme di soggetti, quello più appropriato alle sue necessità.
Note
1 GRIS - Gruppo di ricerca sull'indicizzazione per soggetto, Guida all'indicizzazione per soggetto. Roma, Associazione italiana biblioteche, 1996 (rist. con correzioni 2001).
2 Il progetto è stato promosso dalla Biblioteca nazionale centrale di Firenze. I risultati dello studio sono stati pubblicati in Per un nuovo Soggettario. Studio di fattibilità sul rinnovamento del Soggettario per i cataloghi delle biblioteche italiane, commissionato dalla BNCF alla Ifnet Firenze, realizzato dal Gruppo di progetto per il rinnovamento del Soggettario. Milano, Editrice Bibliografica, 2002.
3 R. Gaddoni, F. Paradisi, GRIS e modello FRBR, relazione tenuta al convegno su "L'indicizzazione per soggetto nell'epoca del rifacimento del Soggettario", 50° Congresso nazionale AIB, 30 ottobre 2003 (dattiloscritto).
4 P. Buizza, M. Guerrini, Un modello concettuale per il nuovo Soggettario: l'indicizzazione per soggetto alla luce di FRBR. "Bollettino AIB", vol. 41, n. 3 (2001), p. 327-336; P. Buizza, Indicizzazione per soggetto e FRBR. "Bibliotime" vol. 6, n. 1 (2003), http://www.spbo.unibo.it/bibliotime/num-vi-1.
5 Questa nozione, adottata nella "Guida GRIS", è illustrata da S. Tartaglia, Per una definizione di "soggetto", in Il linguaggio della biblioteca. Scritti in onore di Diego Maltese, a cura di Mauro Guerrini. Milano, Editrice Bibliografica, 1996, p. 856-867.
6 La nozione di tema particolare è riferita alla struttura interna del testo di un documento: è il tema di una sua parte, connesso con il tema di base all'interno dell'organizzazione tematica del testo. Ma è anche riferita a particolari necessità degli utenti o a particolari usi del documento. In altre parole, la rilevanza di un tema particolare, ai fini dell'indicizzazione, non dipende necessariamente da criteri intratestuali, ossia dalla sua importanza nello sviluppo del tema complessivo, ma può dipendere anche da criteri extratestuali, ossia dalla sua importanza nel contesto di determinati scopi informativi. Per esempio, una parte di un testo può non essere significativa rispetto al suo tema centrale, poiché non ne rappresenta né una premessa né una conclusione, né fornisce argomenti neppure marginalmente collegati al tema centrale; tuttavia può essere significativa nel contesto di altre opere dell'autore o delle conoscenze su un determinato soggetto (B. Frohomann, Rules of indexing: a critique of mentalism in information retrieval theory. "The Journal of Documentation", 46 (1990), n. 2). O, per dirla con Fairthorne, "le parti di un documento non sempre riguardano ciò di cui tratta l'intero documento" (R.A. Fairthorne, Content analysis, specification, and control. "Annual Review of Information Science and Technology", 4 (1969), p. 79). Sembra, dunque, che la nozione di tema, nella sua articolazione in tema di base/tema particolare, possa soddisfare, in termini generali e neutrali, quella duplice valenza della nozione di soggetto che caratterizza molte delle sue definizioni. Da una parte, il soggetto è definito in relazione alle proprietà del documento, dall'altra alle esigenze dell'utente, come mostrano, per esempio, le seguenti coppie di concetti, ciascuna delle quali dà conto di questo duplice significato: extensional aboutness/intensional aboutness (R.A. Fairthorne), aboutness/meaning (C. Beghtol), presupposed knowledge/summary (W.J. Hutchins), content-oriented/user oriented (need oriented) indexing (B. Hiørland).
7 S. Tartaglia, Per una definizione di "soggetto", cit., p. 864.
8 GRIS - Gruppo di ricerca sull'indicizzazione per soggetto, Guida all'indicizzazione per soggetto, cit., p. 62-63.
9 Principles underlying subject heading languages. (SHLs), edit by Maria Inês Lopes and Julianne Beall. München, Saur, 1999.
10 P. Le Boeuf, FRBR: un p'tit coin d'paradigme... Pubblicato su Worldwide Web a http://www.de/news/pdf/papers_leboeuf_f.pdf, p. 5.