[AIB-WEB] Associazione italiana biblioteche. 51. Congresso
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51. Congresso nazionale AIB

AIB2004

Venerdì 29 ottobre 2004
ore 10,30-13,00
Roma EUR, Palazzo dei congressi
Sala Campidoglio


Lo staff multietnico in biblioteca


Laura Bassanese

Il Corso di formazione per bibliotecari multiculturali realizzato dal Polo regionale di documentazione interculturale presso la Biblioteca A. Lazzerini di Prato

Innanzi tutto desidero esprimere un sentito ringraziamento a tutti, ma in particolare a Domenico Ciccarello per il suo gentile invito a partecipare a questo sessione di Bibliocom chiedendomi di riferire su un'iniziativa che abbiamo realizzato recentemente come Polo di documentazione interculturale della Regione Toscana, e che si è appena conclusa: si tratta del corso di aggiornamento per bibliotecari multiculturali in servizio presso le biblioteche pubbliche della Toscana.
Brevemente desidero presentare il Polo: nel luglio del 2003 la Regione Toscana ha stipulato con la Biblioteca comunale di Prato A. Lazzerini una convenzione per l'istituzione di una struttura di servizio per le biblioteche pubbliche toscane che effettuino servizi multiculturali, che è stato denominato Polo regionale di documentazione interculturale, con sede presso la biblioteca di Prato e che vive di finanziamenti regionali. Al Polo aderisce anche il Centro di documentazione della Città di Arezzo, molto conosciuto in Toscana presso le scuole, le associazioni interculturali, e le biblioteche impegnate in attività interculturali, per la sua attività nel settore dell'educazione interculturale rivolta principalmente alle scuole. La prima convenzione è stata fatta annuale, ma alla sua scadenza verrà rinnovata per un triennio, quindi fino al 2006, ed il Centro di Arezzo sarà inserito come partner a tutti gli effetti insieme alla Biblioteca Lazzerini. Il corso di formazione, quindi, è stato progettato dalla Biblioteca di Prato, ed è stato realizzato con il contributo del Centro di Arezzo. Si è tenuto presso la Biblioteca dal 30 settembre all'8 ottobre, e prevedeva quattro incontri di carattere seminariale, della durata di una giornata ciascuno, salvo l'ultimo che è durato un giorno e mezzo. La partecipazione è stata sempre alta, rispetto alle nostre previsioni: 60 le domande di iscrizione, 40-45 le presenze in media ad ogni incontro, e quasi altrettante le biblioteche rappresentate. A noi risulta, sulla base di un'indagine fatta all'inizio dell'anno, che in Toscana le biblioteche pubbliche che effettuano i servizi multiculturali, siano circa un centinaio, e si deve considerare che per la maggior parte sono di piccole dimensioni, e con una dotazione di personale nemmeno sempre sufficiente. Nella nostra valutazione questo è stato un successo, ed una conferma che la domanda di servizi e la motivazione sono alti, anche rispetto alle attese. La partecipazione al corso in molti casi ha comportato un grosso sacrificio personale da parte dei bibliotecari: molti non hanno potuto seguire tutti gli incontri per ragioni di servizio, diversi avevano dovuto prendere giorni di ferie, alcuni, provenienti da uno stesso servizio, partecipavano a turno per non dover chiudere il servizio, qualcuno arrivava da lontano dopo avere effettuato il servizio di mattina, infine, in diversi hanno dichiarato che avrebbero molto voluto partecipare, ma che il servizio non lo permetteva. Tra i partecipanti molti erano i bibliotecari di ruolo, ma molti anche i precari.

A questo punto, per capire meglio il lavoro che è stato fatto, è necessario fare un piccolo passo indietro di alcuni mesi, e precisamente tornare all'inizio del 2004, quando è stata realizzata la prima azione del Polo, l'indagine sui bisogni delle biblioteche pubbliche toscane che effettuano servizi multiculturali.. Sono stati inviati 280 questionari ed hanno risposto 112 biblioteche. Tra queste, quelle che hanno dichiarato di effettuare servizi mc sono risultate 96. I risultati dell'indagine sono consultabili nel sito della Regione Toscana [1] .

In una breve sintesi si può dire che sono biblioteche prevalentemente di piccole dimensioni, generalmente dinamiche, attive in iniziative con le scuole e con associazioni o istituzioni esterne. Per la maggior parte sono impegnate in attività a favore di settori di pubblico svantaggiato (anziani, disabili, carceri, ospedali, dove ve ne sono). La domanda di servizi da parte di queste biblioteche è relativa sia a servizi tecnici come acquisto di libri e catalogazione centralizzati, consulenza ai bibliotecari sull'organizzazione di servizi, ed una domanda di formazione di bibliotecari di base.

La progettazione del corso è stata fatta tenendo conto di questi elementi: ci eravamo proposti di dare un'impostazione seminariale, con l'obiettivo i fornire elementi di riflessione, ma anche, e forse con maggiore interesse, di stimolare la discussione tra i partecipanti, per arrivare alla formulazione dei bisogni effettivi dei bibliotecari al fine di progettare servizi mirati. Sono stati invitati esperti di diverse discipline, e sono state proposte esperienze di lavoro consolidate nel tempo, come quella di Modena e - era nelle nostre intenzioni, ma all'ultimo momento non è più stato possibile per indisponibilità della relatrice - , quella delle Biblioteche di Roma, quindi iniziative dedicate ad un pubblico, rispettivamente, di adulti e di ragazzi. Si è scelto di dare la preferenza alle tematiche relative al rapporto con il pubblico e di evitare argomenti di carattere tecnico come la catalogazione delle pubblicazioni in lingua, o la gestione delle raccolte in lingua, e così via.

Alla fine, il lavoro dei gruppi ha dato i suoi frutti: c'è stata partecipazione ad ogni incontro, ma è stato durante l'ultimo incontro i presenti si sono espressi con maggiore vivacità. È emerso che uno dei motivi di sofferenza, forse il principale, consiste nell'isolamento in cui operano i bibliotecari. Un tema particolarmente sentito verteva intorno alla necessità di mettere in comune le rispettive esperienze, per discuterle insieme. Si è fatta la considerazione che la biblioteconomia pone ancora scarsa attenzione ai problemi relativi ai servizi multiculturali in biblioteche di piccole dimensioni, e che una riflessione partecipata e condivisa sulle rispettive esperienze potrà forse essere utile per iniziare a colmare questa lacuna. Si è quindi stabilito di creare una sorta di gruppo di lavoro permanente, costituito dagli stessi partecipanti al corso, per creare una piccola comunità di bibliotecari impegnati nei servizi multiculturali delle biblioteche pubbliche della Toscana. La dimensione regionale della comunità è sembrata ottimale tanto per dimensioni che per varietà. Si è discusso della metodologia da dare al lavoro di approfondimento delle tematiche, e quella più appropriata è stata individuata nella tecnica di analisi di comunità. Pertanto, una delle prossime azioni del Polo sarà l'organizzazione di corsi di analisi di comunità in varie sedi presso altrettante biblioteche, insieme al consolidamento degli strumenti interni alle reti per agevolare la fruizione delle risorse in tutti i punti, in particolare presso le realtà più deboli.

[1] All'indirizzo http://www.cultura.toscana.it/biblioteche/progetti/intercultura/report.shtml.


Copyright AIB 2005-02, ultimo aggiornamento 2005-02-15 a cura di Gabriele Mazzitelli
URL: http://www.aib.it/aib/congr/c51/bassanesint.htm

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