Stranieri a Torino
La presenza a Torino di cittadini di diversa provenienza, lingua e cultura ha portato il Sistema bibliotecario urbano ad attivarsi per provvedere all'organizzazione di servizi bibliotecari specifici volti a favorire il processo di integrazione degli immigrati e a promuovere occasioni di confronto fra culture. L'attenzione che le Biblioteche civiche hanno dedicato, soprattutto negli ultimi tre anni, ai temi dell'intercultura si è coniugata con un processo di revisione e miglioramento dei servizi e delle procedure e con la partecipazione del personale a diverse attività formative alcune delle quali finalizzate a sviluppare conoscenze e competenze specifiche in questo settore. La trasversalità dei servizi multiculturali ha trovato piena attuazione nell'organizzazione interna del nostro sistema coinvolgendo gran parte dei servizi centrali (i servizi al pubblico, le attività culturali, gli acquisti e la catalogazione) e la rete delle biblioteche di zona.
L'indagine di comunità è stato il primo passo operativo concreto sia come acquisizione di dati statistici sulla composizione dell'utenza potenziale sia come conoscenza dell'offerta interculturale costituita in città dalle attività delle associazioni, delle case editrici e dei centri studi. Torino infatti, da questo punto di vista, offre una notevole varietà di scenari e di professionalità con cui confrontarsi.
Secondo i dati dell'Ufficio statistica del comune aggiornati al 30 giugno 2002 gli stranieri residenti in città sono il 4,92% del totale della popolazione, questo significa in cifre che 44.210 degli 899.188 cittadini residenti a Torino, sono stranieri. A questi dati andrebbero aggiunti quelli, non quantificabili, degli immigrati non ancora muniti di permesso di soggiorno, che comunque costituiscono una parte dell'utenza potenziale di cui tener conto.
La popolazione immigrata della città è così composta:
Marocchini, 23,64%
Romeni, 13,4%
Peruviani, 7,34%
Albanesi, 6,17%
Cinesi, 5,22%
Filippini, 3,99%
Nigeriani, 3,51%
Egiziani, 3,42%
Tunisini, 2,47%
Brasiliani, 2,28%
Senegalesi, 2,28%
Francesi, 2,25%
Somali, 1,80%.
Ciascuna delle dieci circoscrizioni della città presenta una percentuale significativa di residenti stranieri in rapporto al totale della popolazione, compresa tra il 2,3% della circoscrizione Mirafiori sud e l'8,57% delle circoscrizioni San Salvario e Aurora. Le quattro circoscrizioni con la più alta percentuale di stranieri residenti sono: Aurora, 8,57%; San Salvario, 8,57%; Centro Crocetta: 6,86%; Regio Parco, 5,42%.
Le prime cinque nazionalità nelle dieci circoscrizioni:
Circoscrizioni | Percentuale di residenti stranieri sul totale della popolazione |
|||||
1. Centro Crocetta | 6,86% | 18,37% marocchini |
9,8% rumeni |
8,16% peruviani |
7,4% filippini |
5,77% cinesi |
2. Santa Rita - Mirafiori Nord | 2,30% | 18,09% rumeni |
12,33% marocchini |
9,64% peruviani |
6,7% albanesi |
3,76% brasiliani |
3. Pozzo Strada | 4,13% | 18,49% marocchini |
16,30% rumeni |
13,15% peruviani |
6,62% albanesi |
6,25% cinesi |
4. San Donato | 4,76% | 22,82% marocchini |
15,69% rumeni |
8,86% peruviani |
7,24% albanesi |
4,13% nigeriani |
5. Lucento - Vallette | 3,2% | 32,01% marocchini |
14,69% rumeni |
7,57% albanesi |
5,1% cinesi |
4,7% peruviani |
6. Regio parco Falchera | 5,42% | 35,05% marocchini |
10,34% rumeni |
6,06% albanesi |
5,62% cinesi |
5,62% jugoslavi |
7. Aurora | 8,57% | 28,88% marocchini |
12,47% rumeni |
7,62% cinesi |
5,28% nigeriani |
5,17% albanesi |
8 San Salvario - Cavoretto | 8,57% | 15,59% marocchini |
10,71% filippini |
9,61% rumeni |
8,49% peruviani |
5,56% francesi |
9. Nizza - Lingotto | 4,26% | 20,62% marocchini |
18,94% rumeni |
8,09% egiziani |
7,39% albanesi |
6,99% peruviani |
10. Mirafiori Sud | 2,90% | 25,37% marocchini |
15,74% rumeni |
11,09% albanesi |
5,76% egiziani |
3,78% peruviani |
La promozione dell'intercultura a Torino
Nella città di Torino operano numerose associazioni di volontariato, laiche e religiose, che lavorano con gli immigrati e che più in generale si interessano ai temi dell'intercultura e dell'integrazione, tra cui LVIA (Associazione internazionale di volontari laici), il Cicsene, ente di cooperazione allo sviluppo e il Movimento Sviluppo e pace. Tra i centri studi molto attivi sono il Centro studi africani e il Cesmeo (Centro internazionale di studi asiatici avanzati) che possiede anche una biblioteca di 32.000 volumi. Tra le numerose associazioni etniche possiamo citare il centro italo-arabo Dar al Hikma, l'Associazione italo-araba Petra, la Comunità somala di Torino e quella nigeriana di Torino e Piemonte.
Il Centro interculturale negli anni si è specializzato nella promozione di attività formative specifiche per l'intera cittadinanza, per gli insegnanti, gli operatori e i dipendenti del comune.
Tra le case editrici operano nel settore, con differenti specializzazioni, le Edizioni Gruppo Abele, la casa editrice Sonda, le edizioni Ananke e l'Harmattan Italia.
Il Sistema bibliotecario urbano collabora attivamente con alcuni di questi enti per la formazione del personale e per l'organizzazione di iniziative culturali nelle diverse sedi di zona.
Il Sistema bibliotecario urbano: i servizi per le utenze straniere
Il Sistema bibliotecario urbano della città di Torino comprende: una biblioteca centrale, quindici biblioteche di zona, due biblioteche carcerarie, una presso la Casa Circondariale le Vallette e una presso l'Istituto minorile Ferrante Aporti e un centro rete. I servizi che le biblioteche civiche offrono agli utenti stranieri sono:
Lettura e prestito di periodici
In particolare negli ultimi anni sono stati acquistati alcuni periodici destinati proprio alle nuove utenze immigrate:
Al Arab (quotidiano in lingua araba).
Posseduto da: Biblioteca civica centrale, Biblioteca Aurora "D. Rebaudengo".
Amina (settimanale femminile di lingua inlgese di area africana).
Posseduto da: Biblioteca Falchera, Biblioteca Aurora "D. Rebaudengo", Biblioteca civica centrale.
Gatopardo (settimanale peruviano).
Posseduto da: Biblioteca Aurora "D. Rebaudengo", Biblioteca Lingotto "D. Bonhoeffer", Biblioteca civica centrale.
Jinri Zhongguo (mensile cinese).
Posseduto da: Biblioteca Aurora "D. Rebaudengo", Biblioteca civica centrale.
Mickey Guaib (Topolino in lingua araba).
Posseduto da: Biblioteca Aurora "D. Rebaudengo", Punto prestito D'Annunzio.
Newswatch (settimanale nigeriano).
Posseduto da: Biblioteca Aurora "D. Rebaudengo"
Nisf El Dunya (settimanale femminile arabo).
Posseduto da: Biblioteca Amoretti, Biblioteca Aurora "D. Rebaudengo", Biblioteca Regio Parco, Biblioteca Casa Circondariale Le Vallette.
October Weekly (settimanale arabo d'informazione generale).
Posseduto da: Biblioteca Aurora "D. Rebaudengo", Biblioteca Cesare Pavese, Biblioteca civica centrale, Biblioteca Casa Circondariale Le Vallette.
Romania Libera (settimanale in lingua romena).
Posseduto da: Biblioteca civica centrale, Biblioteca Aurora "D. Rebaudengo", Biblioteca Regio Parco, Biblioteca Casa Circondariale Le Vallette.
Tinig Filipino.
Posseduto da: Biblioteca Borgo Po "A. Geisser".
Veja (mensile).
Posseduto da: Biblioteca civica centrale.
Consultazione e prestito di libri in diverse lingue
Nel secondo semestre del 2001 sono diventate operative le nuove procedure per l'iscrizione al servizio di prestito. Nell'ambito del Sistema bibliotecario urbano di Torino gli utenti di qualsiasi età possono avvalersi, oltre che della possibilità di lettura in sede, del servizio di prestito dei libri e dell'altro materiale disponibile (periodici, CD musicali, videocassette). L'iscrizione nell'apposito archivio degli utenti ammessi al prestito è gratuita. All'atto dell'iscrizione deve essere esibito un documento di identità o di riconoscimento valido ai sensi di legge e vengono registrate le generalità, l'indirizzo, i recapiti telefonici e di posta elettronica dell'utente, nonché eventuali altri dati utili al Servizio bibliotecario nazionale per fini esclusivamente statistici.
Oltre ad aver snellito le procedure di iscrizione si è reso più accessibile il servizio superando il precedente vincolo della residenza a Torino e provincia che penalizzava fortemente i non residenti e gli stranieri.
Le biblioteche del Sistema con la più alta percentuale di stranieri iscritti al prestito sono: Biblioteca civica Aurora "D. Rebaudengo" (7%); Punto prestito D'Annunzio (4,5%); Biblioteca civica centrale (3,5%).
Navigazione Internet
Con la sola esibizione del documento di identità o della tessera di iscrizione al prestito si può accedere, nelle diverse sedi, al servizio di navigazione Internet. è prevista anche la possibilità di prenotare di persona o telefonicamente, con un anticipo massimo di sette giorni, per non più di una sessione al giorno e per non più di tre sessioni alla settimana.
Nel mese di marzo 2002, le navigazioni Internet di utenti stranieri sono state il 47% presso la Biblioteca Aurora "D. Rebaudengo", il 33% presso la Biblioteca civica Torino centro e il 30% presso la Biblioteca centrale.
Attività interculturali
Nel corso del 2002 si sono svolte nelle diverse sedi del Sistema bibliotecario urbano le seguenti attività:
- un Ciclo di incontri presso la Biblioteca civica Amoretti sul tema: "Religione e conoscenza: L'Islam e l'Occidente" in collaborazione con la Co.RE.IS (Comunità Religiosa Islamica italiana) e il Centro di studi metafisici;
- un corso di 50 incontri di lingua italiana per donne magrebine, Torino la mia città, presso la Biblioteca Aurora "D. Rebaudengo", alla sua seconda edizione, realizzato in collaborazione con il MEIC, Islam conoscere per dialogare. Oltre alle lezioni di lingua italiana alle partecipanti sono stati proposti degli incontri con pediatri, ginecologi, insegnanti di scuole materne ed elementari per fornire occasioni di confronto con le realtà istituzionali cittadine e favorire i processi di integrazione;
- la presentazione del libro di Franca Balsamo, Da una sponda all'altra del Mediterraneo. Donne immigrate e maternità, L'Harmattan, 1997, in occasione dell'8 marzo presso la Biblioteca civica Falchera;
- un incontro con autori africani in collaborazione con la casa editrice L'Harmattan Italia presso la Biblioteca Aurora "D. Rebaudengo", in cui sono stati presentati i due volumi: Martin Agbonlahor, La ragazza perduta, 2001 e Mbaku Malanda, Kinshasa-Milano solo andata, 2002;
- "Gli altri addii", ciclo di incontri sui riti funebri nelle culture del mondo presso il Punto Prestito D'Annunzio in collaborazione con il Centro Interculturale, l'Università degli studi di Torino e la Fondazione Ariodante Fabretti;
- Esplorando l'America latina, conversazioni sulla storia del continente latino-americano presso la Biblioteca Torino Centro.
Percorsi interculturali con le scuole
Tra i diversi progetti evidenziamo, come esempio, quelli realizzati dalla Biblioteca Torino centro:
Il mondo intorno a noi, rivolto alle classi elementari del quartiere Centro, e L'arte non viene da Marte, rivolto alle classi elementari del quartiere San Donato.
L'obiettivo dei percorsi era di conoscere i paesi di origine dei bambini presenti nelle classi coinvolte, considerandoli da un punto di vista geografico, etnico, culinario, musicale, artistico, narrativo. Sono stati coinvolti anche i genitori che hanno arricchito gli incontri con le loro esperienze e informazioni e preso confidenza e contatto con i servizi della biblioteca.
Acquisto e catalogazione in SBN di opere in lingua araba
Sono stati acquistati presso una libreria specializzata in base a una lista approntata in collaborazione con un consulente madrelingua, 350 titoli di libri per ragazzi e adulti in lingua araba, in cinque copie, una destinata alla biblioteca centrale, tre alle biblioteche di zona in cui si registra un maggior afflusso di utenti di lingua araba e una ad un fondo "circolante" per le altre biblioteche della rete. è stata quindi affidata ad un gruppo di lavoro la redazione di schede, con traslitterazione e traduzione del titolo in lingua italiana, preliminari all'inserimento in SBN. I contatti frequenti con le biblioteche civiche di Modena e Bologna (Sala Borsa) sono stati indispensabili per mettere a fuoco i problemi, approntare metodologie comuni e per la scelta delle tavole di traslitterazione.
I primi cento titoli, nelle diverse sedi, sono già a disposizione per il prestito esterno.
La formazione del personale
Il personale del Sistema bibliotecario urbano della città partecipa a corsi organizzati per tutti i servizi comunali dal Sevizio centrale risorse umane, con percorsi formativi specifici per ciascun servizio (es. Corso dinamiche relazionali organizzato proprio per il personale delle biblioteche) e a corsi organizzati da enti esterni.
Siamo convinti che sia di fondamentale importanza, perché i servizi di biblioteca per i gruppi etnolinguistici trovino un riscontro nella pratica quotidiana del lavoro bibliotecario e sappiano raggiungere i propri utenti finali, che il valore della diversità e del confronto reciproco tra culture debba essere condiviso da tutto il personale in modo da diventare uno strumento strategico per le politiche di sviluppo del Sistema bibliotecario. Difatti se è vero che la biblioteca pubblica oggi non può prescindere dal confrontarsi con la multiculturalità di fatto delle nostre società, tutti coloro che a diversi livelli operano in un servizio di biblioteca pubblica debbono poter trovare occasioni per condividere gli obiettivi e le finalità propri di ogni progetto di educazione interculturale. Inoltre la formazione interculturale, coinvolgendo l'intero apparto organizzativo di una istituzione bibliotecaria e in particolare in un sistema, può offrire occasioni per potenziare il dialogo e lo scambio reciproco tra i diversi servizi.
Abbiamo distinto due livelli di intervento, uno per tutto il personale e uno per coloro che lavorano più a stretto contatto con gli utenti stranieri o perché direttamente coinvolti nei servizi al pubblico e nelle attività di reference oppure perché attivi sul fronte dell'organizzazione generale e strategica di questi nuovi servizi.
A livello più generale sono state approfondite le problematiche legate al fenomeno migratorio e si è analizzato il rapporto con la diversità, a livello specifico sono state fornite conoscenze, pratiche e strumenti operativi di intervento sul campo con una attenzione rivolta non soltanto alle competenze culturali e linguistiche (conoscenza delle letterature e delle lingue di un certo territorio), ma anche a quelle biblioteconomiche.
Attività formative nel corso del primo semestre 2002
Nel corso del primo semestre del 2002 tutto il personale ha partecipato a quattro attività di formazione, organizzate da enti esterni. Centonove sono state le partecipazioni per un totale di millesessantotto ore di formazione. Sul totale delle attività formative effettuate il 57% è stato riservato a quelle specificamente dedicate a temi interculturali pari al 61% delle ore di formazione svolte.
Nell'anno 2002 si è svolta la terza edizione del corso "Gestione di scaffali multietnici e biblioteche come luoghi di mediazione interculturale" (24 ore) e un seminario di aggiornamento (8 ore) per coloro che avevano già partecipato al corso di primo livello, entrambi organizzati dal Movimento sviluppo e pace in collaborazione con il Settore Biblioteche della Regione Piemonte. Il corso e il seminario erano rivolti ai bibliotecari e agli aiuto-bibliotecari. Per il Sistema bibliotecario urbano hanno partecipato quest'anno: 6 persone al corso di primo livello e 20 al seminario di aggiornamento. Quaranta persone avevano già partecipato al corso di primo livello nelle precedenti edizioni negli anni 1999 e 2000. Obiettivo del corso era presentare le principali problematiche tecniche e organizzative della biblioteca multiculturale e insieme offrire una panoramica delle altre culture e letterature in particolare di area africana e mediorientale.
Il personale ha poi partecipato al Programma didattico Eufemia "Educarci alla convivenza con le parole degli immigrati: seminario sulla letteratura dell'immigrazione" [1] , organizzato dall'Associazione LVIA con il sostegno del Ministero degli Affari esteri e della Regione Piemonte e ai corsi Babele: gli alfabeti del mondo [2] organizzati dal Centro interculturale della Città di Torino.
Attività formative degli anni 1998-2001
Nel corso degli anni 1998-2001 gli aiuto-bibliotecari e i bibliotecari hanno partecipato al Corso L.I.A [3] nell'ambito del progetto europeo Local Partenership Action per i progetti pilota sulle politiche di integrazione delle minoranze etniche e alle prime due edizioni del corso: "Gestione di scaffali multietnici e biblioteche come luoghi di mediazione interculturale".
Biblex (1998-2000)
Un capitolo a parte è costituito dal progetto europeo Leonardo Biblex - Biblioteche pubbliche e lotta contro le diverse forme di esclusione: nuove funzioni, nuove sfide, elaborato presso l'Istituto Mediat dell'Università Pierre Mendès France di Grenoble.
Le Biblioteche civiche torinesi vi hanno preso parte, in qualità di ente capofila del gruppo italiano, insieme alla Biblioteca civica Arduino di Moncalieri, al Servizio Biblioteche della Regione Piemonte e alla Fondazione Colonnetti di Torino. La Germania era rappresentata dall'Hochschule für Bibliotheks-und Informationswesen di Stoccarda e la Stadtbibliothek di Böblingen. Per la Francia ha partecipato la Bibliothèque municipale di Grenoble e per l'Ungheria la Scuola normale di pedagogia, la Biblioteca civica Ervin Szabo e il Centro sociale NAP di Budapest. Gli obiettivi del progetto erano progettare e sperimentare moduli formativi per bibliotecari finalizzati:
- a integrare l'attenzione ai problemi sociali nell'organizzazione e nel funzionamento delle biblioteche;
- a sviluppare la capacità professionale dei bibliotecari a entrare in relazione con coloro che sono esclusi dall'accesso all'informazione e dall'utilizzo della biblioteca, per motivi sia sociali si a fisici sia culturali;
- a insegnare ai bibliotecari a conoscere e utilizzare le risorse rappresentate dai volontari e dagli operatori tecnici e professionali.
Il gruppo di lavoro italiano ha predisposto cinque moduli formativi destinati ai seguenti tipi di pubblico: non vedenti e ipovedenti; detenuti; anziani; persone ospedalizzate; immigrati. Sono stati sperimentati due corsi: "Disabilità visive e accessibilità dei servizi bibliotecari" destinato ai bibliotecari e ai volontari che operano nell'ambito della disabilità visiva e "I detenuti e la biblioteca pubblica" rivolto ai bibliotecari, ai mediatori professionali e ai volontari che operano nelle istituzioni carcerarie.
Progetti futuri
Per il 2003 abbiamo in programma di attivare in collaborazione con il Centro interculturale della Città di Torino un corso di formazione rivolto al personale della categoria B. Il modulo formativo che durerà 30 ore tratterà del fenomeno migratorio, di comunicazione interculturale e in particolare approfondirà la conoscenza dei paesi di cultura islamica. Tra i progetti futuri del Sistema bibliotecario urbano è prevista la realizzazione della nuova sede della Biblioteca civica centrale che offrirà ai propri utenti collezioni multilingui e servizi specifici per gruppi etnici e linguistici. Una particolare attenzione verrà dedicata anche agli allestimenti interni in modo che siano familiari a persone di differenti culture ed etnie.
NOTE
[1] Seminario di due giornate dedicato alla letteratura degli immigrati stranieri in Italia. È stata analizzata, da un lato, la produzione letteraria di quegli stranieri, immigrati in Italia negli ultimi anni, che hanno scelto di raccontare la propria esperienza, il proprio vissuto, il proprio mondo adottando la lingua italiana, dall'altro si sono evidenziati i canali che hanno offerto agli immigrati la maggiore possibilità di espressione.
A tutti i partecipanti è stata data una copia dell'antologia di Davide Rigallo e Donatella Sasso, Parole di Babele, Loescher, 2002 con percorsi didattici sulla letteratura dell'immigrazione e ampi suggerimenti bibliografici. Al seminario hanno partecipato 24 persone.
[2] I corsi Babele, gli alfabeti del mondo sono stati organizzati dal Centro interculturale della Città di Torino con i seguenti obiettivi:
- avvicinarsi mediante gli alfabeti e le lingue "altre" ad alcune culture a noi prossime;
- conoscere, attraverso l'alfabeto e una fraseologia minima, elementi culturali e curiosità di altri luoghi.
Le lingue e le culture presentate sono state: arabo, russo, cinese e spagnolo. Ad ogni percorso sono state dedicati 6 incontri della durata di 6 ore ciascuno.
Ai corsi Babele hanno partecipato 140 persone.
[3] Il percorso formativo era volto a raggiungere i seguenti obiettivi:
- comprensione del fenomeno migratorio e della posta in gioco dal punto di vista dell'intercultura;
- sviluppo della riflessione sulle modalità d'azione di integrazione;
- conoscenza della città di Torino, della sua storia e della sua trasformazione in atto.
Durante il corso sono state utilizzate sia metodologie di tipo tradizionale (frontali) sia metodologie attive (metodo training, metodo degli incidenti critici), metodologie che pongono l'accento sul sé nel rapporto con le diversità e che sembrano particolarmente indicate per chi lavora in contesti multiculturali. Si è trattato di un corso molto interessante, soprattutto nelle fasi di training e negli incontri con i testimoni diretti. Molte nozioni sono state apprese più facilmente attraverso l'esperienza diretta che non attraverso una tradizionale lezione accademica. Le testimonianze di vita vissuta hanno permesso a tutti di comprendere le reali difficoltà che il migrante incontra, consentendo oltretutto di porre delle domande ai testimoni. Si è trattato di un apprendimento che ha privilegiato la pratica rispetto alla teoria, la condizione ideale per gli operatori che ogni giorno devono confrontarsi con le novità e le difficoltà della comunicazione interculturale.